sabato 31 ottobre 2015

JEAN-CLAUDE MEYNARD: L'ANIMAL FRACTAL QUE JE SUIS ... - PALAZZO TAGLIAFERRO, ANDORA




JEAN-CLAUDE MEYNARD
L'ANIMAL FRACTAL QUE JE SUIS ...
a cura di Giancarlo Pagliasso
Palazzo Tagliaferro
Largo Milano 1 - Andora
31/10/2015 - 13/12/2015

La mostra “L’animal frattal que je suis..” dell’artista Jean-Claude Meynard, porta ad Andora opere fotografiche del suo Bestiario Frattale, curata da GianCarlo Pagliasso, critico e scrittore.

L’utilizzo espressivo della figurazione frattalica, per Jean-Claude Meynard, non è un semplice espediente stilistico. Tra i primi in Francia ad averne compreso le potenzialità geometrico-topologiche per la creazione artistica, ne ha al contempo intuito ed esplorato le implicanze euristiche in relazione ad una chiara interrogazione sulla complessità e caoticità dei fenomeni fisici in vista di una maggior comprensione del mondo nelle sue infinite sfaccettature.
Come afferma Giudi Scotto Rosato nel suo articolo per Le Journal of Science Communication del International Scholl for Advanced Studies “Una forma d’espressione di tipo frattale non circoscrive contorni, non configura sistemi rettilinei, né insiemi ordinati di punti. L’artista elimina le relazioni convenzionali tra sé e la visione, basate sulla prospettiva e sulle nozioni abituali del modello euclideo: costruisce uno spazio irregolare che ogni elemento contribuisce a determinare in quanto fractus, ossia discontinuo e asimmetrico.
Una simile distribuzione dello spazio rimanda alla dimensione dell’astratto, della «linea mutante senza esterno e interno, senza forma né fondo, senza inizio né fine». Si sfalda l’oggetto che ha per fondamento la realtà per se stessa: il mondo esterno - in quanto opposto al soggetto che pensa e conosce - non è più mediato da un contenuto oggettivo, per cui si percepisce e rappresenta lo spazio per mezzo di forme sedimentate”
I frattali propongono. quindi un insolito incontro fra matematica e immaginazione, capace di descrivere gli oggetti della natura.
Il frattale è una figura geometrica in cui un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta.
Ingrandendo una figura frattale si ottengono forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivela nuovi dettagli: il frattale quando è ingrandito non perde dettaglio ma si arricchisce di nuovi particolari.
Il progetto del bestiario frattalico rientra in questa prospettiva, misurandosi simultaneamente con le dimensioni estetica e cognitiva, al fine di articolare un percorso che si interroga circa il ruolo, il posto e la legittimità del porsi dell’uomo nel mondo.
Gli animali di Meynard (dal fantastico Nautilo al Cavallo piuttosto che l’Elefante o il Felino) subordinano nano l’elemento iconografico tradizionale ad un registro iconologico nuovo e problematico, dal momento che risulta difficile percepire nelle immagini, causa la concrescenza (intesa in senso biologico di unione e fusioni di parti nella crescita) continua della figuratività frattalica, la linea di giunzione o di snodo tra il naturale e lo storico, tra il simbolico e il reale.
Allo stesso modo, il riflesso ‘’costruito’ delle immagini, o meglio il loro comporsi virtuale è forse
l’aspetto che più conta nel lavoro di Meynard, profilare con slancio neo-romantico l’insinuarsi dell’infinito nel finito articolando attraverso il rimando del bestiario la potenza delle immagini quali atti iconici, stimoli a pensare e ad agire, insomma un’idea della pratica artistica come poiesis, come inflessione attiva e chiara per la vita.

FABIO NEGRINO: QUANDO ARRIVAMMO NELLA TERRA DEI NEANDERTHAL - MUSEO GIROLAMO ROSSI, VENTIMIGLIA 31/10/2015





venerdì 30 ottobre 2015

DARIO GHIBAUDO: MUSEO DI STORIA INNATURALE - PALAZZO TAGLIAFERRO, ANDORA




DARIO GHIBAUDO
MUSEO DI STORIA INNATURALE
a cura di Matteo Bergamini
Palazzo Tagliaferro
Largo Milano 1 - Andora
31/10/2015 - 13/12/2015

Museo di Storia Innaturale, mostra a cura del critico d’arte contemporanea e giornalista Matteo Bergamini. Viene presentata una sezione del mastodontico progetto che l’artista Dario Ghibaudo porta avanti dal 1990. Palazzo Tagliaferro ospita per l’occasione una vera e propria Camera delle Meraviglie che trasporta visitatori in un universo abitato da animali ibridi che si materializzano attraverso sculture in bronzo e in ceramica, ritratti in inchiostro su carta e installazioni. 
Inaugurazione sabato 31 ottobre alle 18.

giovedì 29 ottobre 2015

VOCI NELL'OMBRA. FESTIVAL NAZIONALE DEL DOPPIAGGIO - SAVONA 29-30/10/2015




VOCI NELL'OMBRA
Festival nazionale del doppiaggio
XVI edizione
Savona, Nuovo Film Studio e Teatro Chiabrera 29-30 ottobre 2015

Si tiene giovedì 29 e venerdì 30 ottobre, a Savona, la sedicesima edizione del Festival Nazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra.
Dopo quindici anni di guida artistica del critico Claudio G. Fava, scomparso lo scorso anno, la direzione è affidata a Tiziana Voarino e a Felice Rossello.
Nuovi membri anche in giuria e nuove sezioni. Il presidente è Steve della Casa, il presidente onorario è Enrico Lancia.
La giuria - composta da Morando Morandini, Baba Richerme, Veronica Pivetti, Renato Venturelli, Francesco Gallo, Alessandro Boschi, Fabio Melelli, Massimo Giraldi, Antonio Genna e Tiziana Voarino - ha selezionato i film e i prodotti televisivi, della stagione appena trascorsa, meritevoli dei Premi Anello d’Oro (l’anello di pellicola era la vecchia unità di misura del doppiaggio, attualmente sostituito dal meno poetico time code) per le varie categorie del doppiaggio sia per il cinema sia per la televisione: miglior voce protagonista maschile e femminile, miglior voce non protagonista, miglior doppiaggio generale.
Sono inserite anche nuove sezioni con i giurati: Bruno Gambarotta e la professoressa Delia Chiaro, Arturo Villone e Stefano Ferrara, Maurizio Di Maggio, Lorenzo Doretti, Simone Galdi, Lorenzo Mosna e Fabrizia Malgeri.
La Targa Claudio G. Fava è la targa alla carriera e la Targa Bruno Astori è il premio al doppiatore emergente.
La serata d’onore, con consegna dei premi, si svolgerà alle ore 21, venerdì 30 ottobre, al Teatro Chiabrera.
Molte le iniziative, tutte a ingresso gratuito: una tavola rotonda internazionale, giovedì 29, dedicata ad approfondire gli aspetti più spinosi del doppiaggio a cui parteciperanno accademici, esperti e professionisti della trasposizione multimediale e della postproduzione. Il luogo scelto per lo svolgimento, la Pinacoteca civica, sottolinea lo stretto collegamento tra arte pittorica e opere filmiche. In serata, alle 21, un blog talk al Nuovo Film Studio, presso le Officine Solimano, permetterà confronti con il pubblico e esempi di doppiaggi in diretta. Venerdi 30 ottobre, alle 11,30, un book talk, spazio per la presentazioni di libri sul cinema e il doppiaggio, animaPiazza Chabrol con la partecipazione di importanti giornalisti che si occupano di cinema.
Il Liceo Artistico Arturo Martini ha creato gli Anelli d’Oro in vetro e, come ogni altra scuola, elementare, media e superiore della città, è inclusa nell’iniziativa che prevede una votazione utilizzando l'app Il festival del doppiaggio, scaricabile su smartphone e tablet, creata dallo Sportello del Marketing di Milano.
Fra l'altro il Festival avvia, in collaborazione con il Campus di Savona e Spes, anche un percorso formativo per la professione di attore /doppiatore e delle varie professioni collegate al doppiaggio.

MOSTRA ITINERANTE SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE - PREFETTURA, SAVONA




MOSTRA ITINERANTE SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Saloni di rappresentanza della Prefettura
piazza Aurelio Saffi 1 - Savona
28/10/2015 - 7/11/2015

Nell'ambito delle iniziative promosse per commemorare il centenario del primo conflitto mondiale la Prefettura di Savona, in adesione al progetto curato dal Comando Militare Esercito Liguria, ospita la mostra itinerante, Prima Guerra Mondiale, che si tiene presso i saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo da mercoledì 28 ottobre a sabato 7 novembre.
Cento anni fa l'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale. Era il 24 maggio 1915. Con la rassegna si potranno ripercorrere attraverso racconti, lettere, fotografie, filmati dell'Istituto Luce, uniformi militari e cimeli, provenienti da collezioni private, le principali vicende che hanno caratterizzato la Prima Guerra Mondiale, un viaggio tra i valori dell'identità nazionale e della storia italiana.

mercoledì 28 ottobre 2015

ROMAN BILINSKI - CASINÒ DI SANREMO




ROMAN BILINSKI
Casinò di Sanremo
Foyer di Porta Teatro
corso Inglesi 18 - Sanremo
28/10/2015 - 15/11/2015

Si apre oggi, al Casinò di Sanremo, una mostra di Roman Bilinski, curata da Joanna Muszynska.

Roman Bilinski nasce a Leopoli il 15 luglio 1897. I genitori di Roman, nobili polacchi, possedevano immense distese di terra. Una serra, voluta dal padre di Roman, affiancava la loro casa; tra queste piante e fiori l’artista riesce ad approfondire il contatto e la conoscenza con la natura che si rivelerà fondamentale per le sue opere.
In gioventù Bilinski frequenta istituti d’arte a Leopoli, a Cracovia, in seguito a Kiev; prende ad approfondire gli studi sulla pittura e sulla scultura, vince un concorso per un monumento funebre.
Nel 1914 Leopoli viene investita dalla guerra tra Russia e Austria.
Allo scoppio della rivoluzione russa, Roman Bilinski studia all’Istituto d’arte a Kiev. In questa fase realizza tutta una serie di affreschi e di disegni per la cattedrale di Santa Sofia.
È di questo periodo la visita dei principali esponenti della rivoluzione russa all’Istituto d’arte frequentato da Bilinski, il quale, nell’occasione, ritrae Trotzky.
La rivoluzione tocca anche Leopoli. Il padre di Roman viene ucciso da un contadino. A causa di tale sconvolgimento politico la famiglia Bilinski si disperde. L ‘artista torna a Kiev e sposa nel 1920 una compagna di studi, Nina Antonomovna, ma la guerra ha turbato così profondamente il suo Paese, che decide di raggiungere Costantinopoli con la sua compagna.
Nella vecchia capitale dell’Impero musulmano, Bilinski insegna pittura nel collegio franco-americano Roberts; viaggia in Turchia, studia i costumi ed il mondo musulmano. Qui si afferma come artista, diventando punto di riferimento per gli uomini di cultura.
Viene incaricato da Kemal Pascià Ataturk di organizzare i musei di Arte musulmana; viaggia per la Turchia ed il contatto con questo mondo, ancora così lontano da quello europeo, gli permetterà di lasciarci un gran numero di opere ispirate sia alla natura sia al mondo contadino.
Durante questa parentesi turca, i rapporti con la moglie si raffreddano e la loro unione si concluderà con il divorzio; Roman, in seguito, sposerà la pittrice Claire Duriez.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale sorprende i due artisti in Jugoslavia, dove Bilinski era impegnato ad affrescare la residenza estiva di Re Pietro; vengono arrestati dalle SS e rischiano la deportazione ma sono salvati, e in seguito finiscono con gli alleati a Trieste.
Bilinski approda così in Italia, con il grado di capitano della Croce Rossa polacca, al seguito dell’armata Anders sull’ Adriatico. In questo periodo termina il rapporto con la seconda moglie, Claire Duriez.
Finita la guerra, si stabilisce temporaneamente a Camogli e sposa Marcella Conte. Acuto interprete della natura, si adopra nel trasformare il giardino della sua villa a Bordighera, dove si è definitivamente stabilito, in una selva esotica. Mai nessuno si rese conto della ricerca culturale di Roman nella predisposizione di quella macchia; Bilinski, infatti, vedeva la natura come una continua lotta per la sopravvivenza.
L’ artista non si lascia influenzare, nell’ arco della sua vita, da nessuna corrente, le oscillazioni del gusto non lo turbano, e tanto meno sente di poter essere condizionato da mode. La sua pittura si concentra sui ritratti e sui paesaggi, esprimendo così il suo amore ed il suo stato emotivo di fronte all’uomo ed al mondo.
Muore il 26 marzo 1981, stroncato da un infarto.

Immagine: Roman Bilinski, Tempesta su Camogli.

martedì 27 ottobre 2015

FOTOGRAFIA DI MARE 2015 - FORTEZZA DI CASTELFRANCO, FINALE LIGURE




FOTOGRAFIA DI MARE
X edizione
Fortezza di Castelfranco via Gen. Enrico Caviglia - Finale Ligure
22/10/2015 - 31/10/2015

Inaugurata il 22 ottobre alla fortezza di CastelFranco di Finale Ligure la 10° rassegna di fotografia di mare, promossa dall’Associazione Culturale Frammenti e dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del comune.
L’evento rientra in un progetto che ha raggiunto la decima edizione e che vede come protagonista il mare nelle sue diverse rappresentazioni di cui è capace la fotografia.
Quest’anno la ricerca visiva degli autori, che hanno partecipato al laboratorio estivo 2015, si è ispirata ai temi del cibo, in riferimento all’ expo di Milano, che come è noto, ha inteso sensibilizzare una riflessione sulle problematiche del nutrimento del pianeta. La 10° rassegna di fotografia di mare ha seguito questo solco tematico, cogliendo l’opportunità di sottolineare, che appunto, il mare nutre!
L’indagine sul campo ha messo in luce il mondo operativo del mare locale e dei suoi i prodotti destinati all’alimentazione umana. Dalla pesca, al commercio, alla trasformazione e conservazione, agli eventi sociali, sagre o incontri gastronomici, così come le attività nei ristoranti o del consumo privato di cibo di mare.
Le immagini esposte raccontano così del lavoro che attinge dal mare le sue risorse e delle molteplici emozioni che il palato insieme alla visione dei piatti possono regalarci, facendo esplodere quella pulsione tra piacere e bisogno che tutti conosciamo, la sensazione di fame.
  

domenica 25 ottobre 2015

CHIARA RAGNINI: TRA LE FOGLIE, (UNA CANZONE PER LINGUEGLIETTA)




CHIARA RAGNINI
TRA LE FOGLIE
Una canzone per Lingueglietta
www.youtube.com/watch?v=Hp_74SfoXps

A quattro anni di distanza dal primo disco, Chiara Ragnini torna con un nuovo inedito, un progetto speciale, ad anticipazione del prossimo lavoro discografico in uscita a marzo 2016. "Tra le foglie" su Amazon.
Il singolo Tra le foglie, disponibile a partire da oggi su tutte le piattaforme di digital downloading e digital streaming (iTunes, Amazon, Google Play, Spotify e molte altre), nasce alcuni mesi fa, quando, informalmente, il sindaco di Cipressa (IM), paese nel cuore dell'entroterra del Ponente Ligure, e l'Associazione 1434 di Lingueglietta, il borgo medioevale che ospita Chiara Ragnini dal 2009, chiedono all'artista di comporre una canzone dedicata a Lingueglietta e ai suoi abitanti ed estimatori. Nasce così una canzone fresca ed orecchiabile, elegante e ritmata, dall'inconfondibile vena poetica che contraddistingue i lavori dell'artista ligure, intitolato Tra le foglie, a descrivere questo piccolo gioiello accarezzato dal vento e dagli ulivi.
La canzone è stata presentata in anteprima ad agosto nella cornice della antica Chiesa Fortezza di S. Pietro nel cuore del borgo medioevale, nel corso di un intenso live set nel quale Chiara ha anticipato al pubblico presente le canzoni del nuovo disco di imminente pubblicazione.

sabato 24 ottobre 2015

SHAKESPEARE IN TOWN 2015: AMLETO - TEATTRO CHIABRERA, SAVONA 24-25/10/2015




Shakespeare in Town! Festival 2015
XI edizione
AMLETO
Compagnia teatrale Salamander
Teatro Chiabrera
piazza Diaz 2 - Savona
24-25 ottobre 201, ore 21,00

Entra nel secondo decennio il Festival Shakespeare in Town! organizzato dalla Compagnia Teatrale Salamander, e dedicato, quest’anno, a un grande classico del teatro: l'Amleto. Da sabato 10 a domenica 25 ottobre, quindici giorni di spettacoli disseminati per la città di Savona. Inoltre, come ogni anno, per tutta la durata dell’evento si potrà fare bookcrossing nella Biblioteca a cielo aperto.
«La tragedia del principe di Danimarca è il testo più celebre di Shakespeare - spiega il direttore artistico Marco Ghelardi - Non rimpiango di aver atteso dieci edizioni prima di presentarlo alla comunità savonese: il nostro Festival aveva bisogno di maturare pienamente i suoi strumenti per riuscire ad effettuare al meglio la sua opera di divulgazione su un classico di questa portata. Detto questo, Amleto è presentato senza inopportune riverenze attraverso il consueto mix che ha permesso il successo e la longevità della nostra iniziativa. Eventi di diversa natura dal taglio spiccatamente divulgativo, collaborazioni con artisti locali e nazionali permettono di comporre un affresco in grado di dare alla tragedia molteplici punti di vista».
Il ciclo di eventi si apre sabato 10 ottobre alla Fortezza del Primar con Buona la prima, serata in cui il direttore artistico presenta al pubblico il testo di Amleto tradotto dalla prima edizione del 1603. L'opera va in scena, in prima nazionale, in conclusione della stagione, sabato 24 e domenica 25 ottobre, al teatro Chiabrera.
  

venerdì 23 ottobre 2015

MUTU - SPAZIO VUOTO - IMPERIA 24/10/2015




MUTU
Spazio Vuoto
via Bonfante 37 - Imperia
sabato 24 ottobre 2015, ore 21,00

C’è nell’aria odore di mafia, odore di qualcosa di sporco. L’organizzazione delle stragi si è trasformata in organizzazione imprenditoriale. Si è fusa con la politica, con le amministrazioni pubbliche e quelle private. In modo capillare è entrata nelle chiese, nei palazzi e soprattutto nelle case della povera gente.
Mutu è una bomba ad orologeria. È la storia di due fratelli, due uomini del nostro tempo, uno prete e l’altro mafioso, ingabbiati nelle loro vesti e nei loro ruoli ma desiderosi di scappare. La mafia e la chiesa come pretesto per parlare del vero male che colpisce i due protagonisti: la solitudine e il vuoto esistenziale che esiste nella nostra civiltà. Rosario e Salvuccio, il nero e il bianco, due recite contrapposte per uno stesso fine, evadere, strappandosi tutte le maschere per ritrovarsi fratelli. Ogni uomo può trovare un giorno la possibilità di evadere, di sentirsi libero, a condizione che egli sappia rendersi conto di essere in gabbia.
Spettacolo insignito del Premio del Festival di Avignon OFF 2012 come Miglior Spettacolo Straniero.
Di e con Aldo Rapé e Gaspare Balsamo. Regia di Lauro Versari

giovedì 22 ottobre 2015

GIORGIO LAVERI: TESSERE - PINACOTECA CIVICA, SAVONA 23/10/2015




GIORGIO LAVERI
TESSERE
Pinacoteca Civica - Palazzo Gavotti
piazza Chabrol 2 - Savona
venerdì 23 ottobre 2015, ore 16,30

Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 16.30 presso la Sala Conferenze del Museo d’Arte di Palazzo Gavotti a Savona in piazza Chabrol 2, si presenta la monografia Tessere, recentemente editata ed incentrata sulla ricerca che l’artista savonese Giorgio Laveri porta avanti da più di quattro decenni.
Si tratta di un evento culturale volto a presentare al largo pubblico il catalogo generale della creazione artistica di Giorgio Laveri che dal 1972 al 2015, attraverso la ceramica, il cinema, il teatro e la sperimentazione tra le diverse discipline, ha attivato circa trecento eventi in Italia e nel mondo: una conferenza articolata in diversi interventi volti a descrivere la creazione artistica laveriana indagandola non solo sul fronte della produzione ceramica, ma anche su quello delle sperimentazioni teatrali e cinematografiche.
Alla presentazione del libro partecipano: il Sindaco della Città di Savona, Federico Berruti; Elisa Di Padova, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili; l’artista Giorgio Laveri; il curatore e critico d’arte Giorgia Cassini; lo psichiatra Maurizio Cristofanini.

Così commenta Giorgia Cassini che ha redatto il testo critico del catalogo e relaziona sulla produzione ceramica dell’artista: «Giorgio Laveri ha saputo costruire nel corso della sua lunga carriera un’immagine umana complessa e coerente, che trascende la pur impeccabile definizione dei singoli progetti artistici. È autore di performance, di installazioni e di creazioni artistiche sviluppate entro un’equilibrata miscela di spunti figurativi e tematici, oltre che di persuasivi aspetti scenografici e di limpidezza espressiva. Ne è esempio concreto il video – performance CilieGiotto girato al Caffè Pedrocchi di Padova, proiettato alla conferenza. Il mio contributo critico è incentrato sullo spirito creativo, sognatore e ludico di Giorgio Laveri, espresso attraverso un’estetica pop che valorizza ogni opera collocandola in una fascia d’attenzione vicina ad un pubblico sempre più attento ai nuovi materiali d’espressione artistica».

Maurizio Cristofanini, responsabile delle Rsa Insieme e Casa Nuova dove vivono parte dei componenti de Il Giardino del Mago, laboratorio di sperimentazione teatrale e cinematografico legato a Giorgio Laveri già dalla metà degli anni novanta, racconta le esperienze di 19 anni di sperimentazioni teatrali e cinematografiche di questo gruppo, relazionando su un cortometraggio che fa parte di una serie di 4 che insieme prendono il nome di Capolavori Rivisitati. Si tratta della proiezione del film L’attimo Fuggente che a un certo punto gli spettatori vedranno arrestarsi per continuare con gli attori del gruppo sperimentale per circa due minuti per poi tornare ai fotogrammi del film originale.


mercoledì 21 ottobre 2015

LA ZONA GRIGIA - SALONE DEL DOPOLAVORO FERROVIARIO, VENTIMIGLIA 22/10/2015




LA ZONA GRIGIA
Salone del Dopolavoro Ferroviario
piazza della Stazione - Ventimiglia
giovedì 22 ottobre 2015, ore 15,30

La Sezione Soci Coop Liguria di Ventimiglia ha organizzato per domani giovedì 22 ottobre alle ore 15,30 nel Salone del dopolavoro ferroviario, piazza stazione, a Ventimigia, l’incontro pubblico “La zona grigia” - per una riflessione sulle complicità consapevoli e inconsapevoli che rafforzano le mafie - con la partecipazione dell'esperta dott. ssa Monica Bruzzone.

martedì 20 ottobre 2015

TARGHE TENCO 2015 - TEATRO ARISTON, SANREMO




TARGHE TENCO 2015
Teatro Ariston
Via Matteotti 107 - Sanremo
20/10/2015 - 24/10/2015

Guido De Maria, Gino e Michele, Carlin Petrini, David Riondino, Sergio Staino: sono solo alcuni degli ospiti che, al Premio Tenco 2015, parleranno del loro rapporto con Francesco Guccini. E lui stesso, dal palco dell'Ariston, racconterà le sue esperienze editoriali e in particolare il suo nuovo libro Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto, in uscita a novembre. Al grande cantautore bolognese, infatti, è dedicata Fra la via Aurelia e il West, la trentanovesima edizione del Premio Tenco, in programma da giovedì 22 a sabato 24 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo. E Guccini sarà in prima fila ad assistere alle esibizioni di artisti che lo omaggeranno cantando ognuno un suo brano.
Ad anticipare la rassegna ci sono due appuntamenti. Il primo si svolge martedì 20 in piazza Borea D’Olmo (di fronte al Teatro Ariston) alle 19, Ascoltando e aspettando Guccini (aperitivo a buffet organizzato da alcuni esercizi della piazza con diffusione di brani del cantautore). Il secondo, mercoledì 21 alle 18.30 c'è l’inaugurazione della nuova sede del Club, in piazza Cesare Battisti (nell'ex stazione ferroviaria).
Il programma della rassegna si apre tutti i giorni alle 12 proprio nella nuova sede con gli Incontri di mezzogiorno, conversazioni con gli artisti aperte al pubblico. Mentre alle 15.30, sempre in sede, ci sono gli Incontri del pomeriggio, sempre incentrati su Guccini.
Giovedì 22 c'è la proiezione di Guccini racconta Francesco. Un’intervista lunga vent’anni di Fausto Pellegrini. A seguire, Dovevo fare del cinema, un montaggio delle apparizioni in film del cantautore, a cura di Tommaso Bertoncelli. Infine, il video Trobàr: una cosa piccola di ieri che domani è già finita di Ugo Cattabiani e Luca Vitali.
Venerdì 23, I musicisti di Guccini parlano, un incontro con Tiziano Barbieri, Juan Carlos Flaco Biondini, Deborah Kooperman, Roberto Manuzzi, Antonio Marangolo, Pierluigi Mingotti, Vince Tempera, Jimmy Villotti, ovvero i musicisti storici di Francesco che la sera dopo suonano all’Ariston. Venerdì 23 e sabato 24 ci sono incontri intorno a Guccini con Riccardo Bertoncelli, Guido De Maria (Premio Tenco 2015 all'operatore culturale), Gino e Michele, Giovanni Impastato, Carlin Petrini, David Riondino, Sergio Staino e Nicola Sinisi. Infine, sabato 24, un incontro con Guccini stesso, in qualità di scrittore.
Nei tre giorni, in sede, è anche possibile visitare la mostra Fra la rete dei giardini. Canzoni di Guccini fotografate, a cura di Cosimo Damiano Motta, Elisabetta Vacchetto e Pierangelo Vacchetto. Alle 18.30 ci si trasferisce in piazza dei Dolori, nel quartiere della Pigna, dove, in collaborazione con l’associazione Pigna Mon Amour, ci sono degli aperitivi e momenti di spettacolo.

Si comincia giovedì 22 con le canzoni pacifiste di Guccini interpretate da Olden, nell’ambito di Ottobre di pace; venerdì 23 l’attrice versiliese Elisabetta Salvatori legge un racconto di Guccini pubblicato nel 2001, La cena, mentre sabato 24 va in scena L’Ora Canonica, con Filippo Bessone, Azio Citi e Luca Occelli.
Dalla festa diffusa in città e nella sede del Tenco, al palco del Teatro Ariston, dove ogni sera alle 21, si esibiscono i cantanti, per la trentanovesima rassegna della musica d'autore. Giovedì 22 è la volta di: Appino, John De Leo, Vittorio De Scalzi, Cristina Donà (Targa Tenco miglior canzone), La Scapigliatura (Targa Tenco migliore opera prima), l'Orchestra Nazionale dei Giovani Talenti del Jazz diretta da Paolo Damiani, Roberto Vecchioni.

Venerdì 23 tocca a Carmen Consoli, Armando Corsi (Premio I Suoni della canzone), Mauro Ermanno Giovanardi (Targa Tenco migliore album), Jacqui McShee (Premio Tenco), l'Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta da Vince Tempera con Vanessa Tagliabue Yorke alla voce, Leonardo Pieraccioni, Bobo Rondelli.

Sabato 24 è la volta di Cesare Basile (Targa Tenco migliore album in dialetto), Samuele Bersani & Pacifico (Targa Tenco miglior canzone), Bocephus King, Musici & Friends (reunion dei musicisti storici di Guccini), Têtes de Bois (Targa Tenco migliori interpreti), Giovanni Truppi.

Tutte le sere Paolo Migone intrattiene il pubblico nei cambi-palco, con sketch e battute. La regia è di Michelangelo Ricci. I pomeriggi e le serate sono condotte da Antonio Silva.

Da mercoledì 21 a domenica 25, dalle 10 alle 21, all'Ariston, è aperta la mostra di disegni umoristici Guccini e l'infermeria a cura di Stefano Giraldi, da un’idea di Luciano Barbieri.

LUIGI MASCHERONI: ELOGIO DEL PLAGIO - TEATRO DEL'OPERA DEL CASINÒ, SANREMO 20/10/2015




“I martedì letterari”
LUIGI MASCHERONI
ELOGIO DEL PLAGIO
presentazione del volume edito da Nino Aragno
Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 20 ottobre 2015, ore 16,30

Martedì 20 ottobre alle ore 16.30, al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, per la rassegna “I martedì letterari”, Armando Torno presenta il libro “Elogio del plagio” di Luigi Mascheroni. Sarà presente l'autore.

Chi ha detto che il plagio è un delitto? La scrittura – come la pittura, il cinema, la musica – da sempre si nutre di ispirazioni, prestiti e contaminazioni. Dagli antichi ai postmoderni, tra scandali, accuse, processi, casi editoriali e polemiche giornalistiche, quella del plagio è una lunga storia di echi, calchi, scopiazzature, “citazioni”. Dagli autori classici alla narrativa di consumo, dai premi Nobel ai bestselleristi, dagli accademici alle grandi penne, dai romanzieri di culto a quelli di moda, tutti in qualche modo “copiano”: alcuni in maniera elegante, altri spudoratamente. Ma è davvero un crimine? Il plagio, quando non è puro copia-e-incolla ma rielaborazione creativa di un “originale”, può sortire effetti artistici sorprendenti. Catullo si ispirò alla vena poetica di Saffo, La Fontaine lesse molto bene Esopo, Molière usò un po’ troppo disinvoltamente Plauto. E poi ci sono Charles Dickens, Bertolt Brecht, Stephen King… E da noi? Emilio Salgari plagiò per denaro, Luigi Pirandello per andare in fretta in cattedra, Enzo Siciliano per “distrazione”, Susanna Tamaro senza accorgersene, Melania Mazzucco “per caso”… Insomma, dal copiare non si salva nessuno, o quasi. Del resto, senza il plagio la letteratura sarebbe molto più povera, e il giornalismo non esisterebbe neppure. Perché, come diceva quel tale che sul tema era molto ferrato, «i veri geni copiano».
  

domenica 18 ottobre 2015

REPERTI CONTEMPORANEI 3 - MUSEO BIBLIOTECA CLARENCE BICKNELL, BORDIGHERA




REPERTI CONTEMPORANEI 3
Museo Biblioteca Clarence Bicknell
Via Romana 39 - Bordighera
10/10/2015 - 28/11/2015

c'est en clignant des yeux que l'on voit mieux
è socchiudendo gli occhi che si vede meglio


Nell'ambito del ciclo REPERTI CONTEMPORANEI (3)
Mostra-evento al museo Clarence Bicknell di Bordighera.

Dal 10 Ottobre al 28 novembre 2015.

Espongono:
Pierre-Paul De Smedt
Gianni Cappiello
Véronique Moeschal
Saverio Chiappalone

sabato 17 ottobre 2015

PAUL SIETSEMA - NOUVEAU MUSÉE NATIONAL DE MONACO




PROJECT ROOM. PAUL SIETSEMA
Nouveau Musée National de Monaco
Villa Paloma
56, boulevard du Jardin Exotique - Monaco
18/10/2015 - 17/1/2016

Pour cette exposition, Paul Sietsema a produit sept nouvelles oeuvres.
Dans ses œuvres en deux dimensions et dans ses films, Paul Sietsema part de sources secondaires dans le but de repenser les mécanismes de transmission de la connaissance. Ainsi, les objets qu’il choisit de reproduire lui permettent d’explorer la relation ambiguë entre matière et imaginaire qui détermine notre façon de comprendre l’histoire et la culture. Ces objets et ces images proviennent, en effet, de champs de savoir les plus disparates.
Le temps de réalisation est fondamental. Les œuvres de Sietsema sont le fruit de processus conçus et réalisés dans son atelier, lieu de concentration et d’inspiration sans relâche dans lequel se joue sa réflexion sur ce que signifie faire de l’art et sur les moyens – métaphoriques ou concrets – pour y parvenir. Dans une continuité fluide de médiums et de matériaux, Sietsema interroge la notion de reproduction. Les œuvres qui représentent de façon hyperréaliste des outils, par exemple, sont réalisées par l’artiste en versant de la laque sur des objets qui sont ensuite photographiés. Puis l’image numérique de chaque objet est transférée par un processus d’impression sur un nouveau support (souvent une toile) et à nouveau peinte à la laque afin d’emphatiser résonance et dissonance entre objet et image, matériau brut et représentation. Les sujets choisis par Sietsema évoquent souvent de manière plus ou moins directe l’idée qu’aujourd’hui l’œuvre d’art est naturellement injectée et perçue à l’intérieur du flux économique, par conséquent le geste pictural est un geste auquel on peut attribuer une véritable valeur d’échange (il suffit, à cet égard, de se référer à la récurrence de l’image des pièces de monnaie). Ce thème est également central dans ses Newspaper drawings qui ont comme point de départ des journaux collectés dont il reproduit les pages liées à la sphère socio-économique Le journal est aussi considéré comme un contexte dans lequel des situations privées sont rendues publiques par la représentation bidimensionnelle et linguistique.

En parallèle à la Project Room, la Video Room présentera At the hour of tea, 2013
Cette pièce présente un arrangement d’objets du genre de ceux qu’on trouve communément sur un bureau. Dans ce film, Sietsema rassemble les outils de la recherche ou du bureau avec les objets de contemplation qu’on y trouve souvent, superposant les périodes au sein de la matrice de perceptions d’un poste de travail.

Image: Paul Sietsema - Black painting, 2015 - Laque sur toile - 89x87cm - © Paul Sietsema, Courtesy Matthew Marks Gallery.

venerdì 16 ottobre 2015

PABLO NERUDA: L'UOMO E IL POETA - CIRCOLO DEGLI ARTISTI, ALBISSOLA MARINA




PABLO NERUDA: L'UOMO E IL POETA
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta 32 - Albissola Marina
17/10/2015 - 1/11/2015

Inaugurazione sabato 17 ottobre alle 17.30, con Ines Patrucco, Maria Assunta Rossello e Gianluca Nasuti che leggono alcune poesie del poeta cileno, accompagnati dalla chitarra classica del Maestro Dario Caruso.
Introduce Giancarlo Berruti.

Sono esposte 10 opere di Giampaolo Parini dedicate a altrettante poesie di Neruda e 7 del cileno Nemesio Antunez interpreti di alcuni momenti della vita dello scrittore.

giovedì 15 ottobre 2015

INCONTRO CON CECILIA STRADA - TEATRO DEL CASINÒ, SANREMO 16/10/2015




Ottobre di Pace
INCONTRO CON CECILIA STRADA
Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
venerdì 16 ottobre 2015, ore 21,00

Nella cornice della decima edizione di Ottobre di Pace, inaugurato nel 2006 con Gino e Teresa Strada, Emergency si propone di portare una testimonianza concreta di che cosa significhi la guerra, qualsiasi guerra, a qualsiasi latitudine e longitudine.
E’ proprio 'Lo sguardo dell’altro', titolo della rassegna di Ottobre di Pace, che Cecilia Strada, presidente dell’associazione, racconterà: quello dei sopravvissuti e delle vittime delle guerre – circa il 95% delle vittime totali - quello delle conseguenze della guerra. Lo sguardo dell’altro deve diventare il nostro sguardo. L'appuntamento è per venerdì 16 ottobre alle 21 al Casinò di Sanremo.
  

mercoledì 14 ottobre 2015

INTEMELION 21 - 2015




INTEMELION
Cultura e territorio
Quaderno annuale di Studi Storici dell'Accademia di cultura intemelia
n. 21 - 2015

F. FERRANTE, Le sequenze costruttive della chiesa di San Giovanni Battista a Isolabona
Lo studio analizza le sequenze costruttive della chiesa di San Giovanni Battista, piccolo edificio religioso appartenente all'area cimiteriale del comune di Isolabona. Un manufatto a tratti insolito che ha attraversato il tempo ora protetto dalla funzione cimiteriale ora trascurato e abbandonato all'incuria. Sviscerarne la genesi e comprenderne l'evoluzione può richiamare l'attenzione verso le criticità e lo stato di conservazione di un oggetto architettonico rude e affascinante.

A. ESPOSITO - S. NOTARI, Tra val Nervia e val Verbone. In margine agli statuti comunali di Perinaldo del 1580
Il saggio riprende le relazioni svolte dagli autori il 14 aprile 2015 alla presentazione del volume di Francesco Corvesi Magnifica communitas Podii Rainaldi, presso la Biblioteca del Senato. Il saggio illustra il contenuto degli inediti Capitoli e trattati emanati nel 1580 dalla comunità di Perinaldo, trascritti nel volume. Dopo un inquadramento storico-istituzionale del piccolo castello, soggetto alla signoria doriana, il saggio si sofferma ad analizzare - in una chiave comparativa - la forma di governo con cui si reggeva la comunità, la regolamentazione dei diritti collettivi e individuali sui fondi del territorio, la disciplina processuale ("alta" e "bassa" giustizia), i reati, la condizione femminile. Segue una bibliografia della letteratura sugli argomenti trattati.

F. DE CUPIS, Altari e arredi marmorei del secondo Seicento a Ventimiglia: novità su Giuseppe Ferro e Giacinto Aicardo
Riprendendo le ricerce condotte nei primi anni Novanta da Massimo Bartoletti, il contributo affronta il tema del rinnovamento decorativo degli edifici religiosi di Ventimiglia nel secondo Seicento con riferimento all'attività dei due marmorari Giuseppe Ferro e Giacinto Aicardo. In particolare, sulla scorta di inediti documenti d'archivio, viene ripercorsa la vicenda legata all'edificazione dell'altare maggiore per la chiesa di San Francesco, realizzato da Giuseppe Ferro tra 1680 e 1682 su incarico della Compagnia dell'Immacolata Concezione, ed esaminato il contributo dei due artefici nell'opera di aggiornamento degli apparati liturgici marmorei della cattedrale cittadina, promossa da monsignor Mauro Promontorio negli ultimi anni del suo episcopato.

G. CASARINO, Malattia o sofferta simulazione' Un'improbabile "possessione diabolica" a fine Seicento. Padre Carlo Boasi, alla Certosa di Pesio
A fine Seicento le vicende del monaco certosino Carlo Boasi, genovese, illustrano un caso che oggi classificheremmo come borderline, tra malattia mentale e "possessione diabolica". Nel luglio 1695 papa Innocenzo XII riconosce il suddetto monaco come indemoniato: il che comporta un procedimento per nullità della professione monastica. In realtà la raccolta di prove a carico era iniziata ben prima: ne esce il profilo di un esorcizzato "di lungo corso". Il saggio si basa essenzialmente sull'analisi critica delle testimonianze interne alla certosa di Genova, il cui complesso non ci restituisce, a nostro giudizio, i connotati imprescindibili per dichiarare una persona "maleficiata".

G.L. BRUZZONE, Lettere di Padre Ludovico Scoto a Padre Angelico Aprosio
Lo studio pubblica il carteggio del minore conventuale Ludovico Scoto, indirizzato ad Angelico Aprosio, fondatore della biblioteca della città di Ventimiglia. Le quindici missive consentono di tracciare l'attività dello Scoto in relazione alla vita degli Agostiniani. In particolare nella corrispondenza con l'erudito seicentesco Aprosio non mancano di essere trattati gli argomenti di carattere bibliofilo.

P. VEZIANO, "Li homini e done avevano il color del erba". La carestia a Isolabona (1810-1812)
Non fu la siccità, ma la pioggia e il freddo a provocare la terribile carestia del 1812 che colpì Isolabona e i paesi vicini. Nell'anno senza sole, l'umido fece marcire cereali e legumi e non permise ai frutti di maturare. Consumate le riserve di cibo, i contadini furono obbligati a vendere ogni cosa avesse un valore per procurarsi farina di mais. I più poveri si videro costretti a nutrirsi di crusca ed erbe selvatiche e, in molti casi, dopo aver progressivamente assunto un colorito verdognolo, morivano. I contadini attribuirono alla patata, da poco introdotta, la responsabilità del drammatico mutamento climatico che tanta sciagura aveva causato. Negli anni successivi il tubero, a dispetto delle accuse ricevute, si mostrerà benevolo verso i contadini e contribuirà in modo determinante alla loro sopravvivenza.

« ARCHIVIO DELLA MEMORIA »

M. VACCARI, Ceriana 1910: alluvione e rinascita
"Fuggire ... rifugiarsi ... implorarsi ..." sono le espressioni che emergono dalle carte d'archivio e che delineano un quadro suggestivo delle prime emozioni di fronte al dissolversi delle certezze quotidiane. Lo studio restituisce quella dimensione umana e vitale che traspare dall'analisi, schedatura e rielaborazione dei dati relativi ai danni dell'alluvione del 1910 a Ceriana. La tragedia impose razionalità e ricostruzioni avvedute, realizzate con tecniche che avevano solide radici in tempi lontani e che, ancora oggi, costituiscono un modello di efficiente sostenibilità.

L. IPERTI, Generazioni a confronto. Da Penna (Valle Roia) a Marsiglia. Emigrazione e ascesa sociale nella storia del comandante Pierre Jean Albert Iperti
La condizione sociale ed economica dei contadini a Penna è stata difficile e immutata per secoli con poche possibilità di miglioramento. La strada dell'emigrazione, fenomeno prima episodico, poi vigoroso, con destinazione preferita il nizzardo, ha rappresentato un mezzo lento ma valido di progresso. Con la ricostruzione di alcuni tasselli biografici, lo studio ritesse le fila della memoria di quei nipoti dei contadini emigranti : Pierre Iperti, capitano di lungo corso, sulla rotta Marsiglia Buenos Aires è uno di questi. Si tratta di un caso di forte discontinuità rispetto all'antica professione di contadino e interessate perché avviene nel momento della rivoluzione industriale, dovuta al passaggio dalle navi a vela ai piroscafi in acciaio, e perché coincide con l'incremento dei trasporti marittimi transoceanici dovuto al fortissimo movimento migratorio.

« CRONACHE E STRUMENTI »

M. CASSINI, Sulle tracce di Antonio Rubino (Sanremo, 1880 - Bajardo, 1964)
L'intervento ricorda il 50° della morte di Rubino e presenta un elenco delle sue opere ambientate nel territorio sanremasco/intemelio con una scelta di testi e illustrazioni delle varie tipologie, con un piccolo excursus genealogico e alcune indicazioni per reperire e visionare opere di questo ecclettico e poliedrico personaggio. Rubino, considerato universalmente come uno dei più grandi illustratori del Novecento (maestro riconosciuto da Jacovitti, Albertarelli, Luzzati, Fellini e molti altri), co-fondatore del Corriere dei Piccoli (per cui disegnò più di seimila tavole dal primo numero del dicembre 1908 al 1956) fu anche autore di libri per l'infanzia e di poesie e filastrocche in lingua e dialettali, pittore, commediografo, scenografo, pubblicitario, critico opinionista, giornalista e direttore di giornali, cartoonist e nei ritagli di tempo raccoglitore di olive taggiasche.

A. MCKENZIE, La sopravvivenza dell'ape ligure a Kangaroo Island
Dell'ape ligure, insetto docile ed estremamente produttivo, pareva si fossero perse le tracce e il ricordo. Esiste, fortunatamente, un luogo in cui si trova ancora in assoluta purezza. Per ritrovarlo è però necessario compiere un lungo viaggio fino all'isola australiana Kangaroo Island. In questo luogo incontaminato, grazie ad una lungimirante e preziosa azione di tutela, l'ape ligure ha potuto riprodursi e prosperare indisturbata. È curioso come a descrivere la generosa produttività e le straordinarie caratteristiche del miele di un insetto giunto avventurosamente dalla Liguria quasi duecento anni fa siano oggi i siti internet e i bugiardini delle aziende agricole di Kangaroo.

MARCO BUTICCHI: IL SEGNO DELL'AQUILA - TEATRO DEL CASINÒ, SANREMO 14/10/2015




Martedì Letterari
MARCO BUTICCHI
IL SEGNO DELL'AQUILA
presentazione del volume edito da Longanesi
Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo
corso Inglesi 18 - Sanremo
mercoledì 14 ottobre 2015, ore 16,30

Il 14 ottobre ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, nell’ambito dei Martedì Letterari, Marco Buticchi presenta il libro: Il segno dell’Aquila ( Longanesi). Introduce l’autore l’editor Matteo Moraglia. Letture dal Teatro dell’Albero. Intervento musicale della scuola Ottorino Respighi.

“Cosa collega il mitico tesoro del re etrusco Porsenna, tanto cercato e mai trovato, a un traffico di droga in terra brasiliana? E cosa lega l’ISIS alla rocambolesca fuga di Oswald Breil da una prigione? Tutto comincia con una richiesta di aiuto a Breil: è scomparsa Laura, la sorella del suo fidato collaboratore Toni Marradesi. Laura è biologa e lavora per una multinazionale che ha sede a Ginevra e laboratori d’avanguardia e cliniche di lusso in tutto il mondo. La multinazionale è diretta da monsignor Fausto Denague, fondatore e gestore della Confraternita della Santa Resurrezione e noto come «il mediatore», un uomo che forse non è così limpido come vorrebbe apparire. Toni teme il peggio, perché sa che Laura, sua sorella, è la custode di un potente segreto: conosce l’ubicazione del tesoro di Porsenna. E il ritrovamento del cadavere della giovane biologa pochi giorni dopo sembra confermare i più foschi presagi. Per Oswald Breil e la sua compagna di vita e d’avventura Sara Terracini è solo l’inizio di un’incredibile e pericolosissima indagine.” (Dalla Prefazione)
Marco Buticchi, in questa sua “nuova avventura” riesce ad alternare due storie, unite dalla linea del tempo, che proiettano tra passato e presente la fantastica epopea di Vel l’etrusco con la drammatica ricerca dei coniugi Breil. Storie d’amore impossibili, miti fantastici, duelli e battaglie attentati terroristici, inseguimenti, omicidi, rapimenti, scoperte archeologiche costituiscono il “pathos” del nuovo romanzo di Buticchi. L’autore spazia tra storia, leggenda ed eventi contemporanei, ponendo l’attenzione sul potere economico dello Stato Islamico e sulle responsabilità dell’Occidente, ponendo l’attenzione sul dramma del traffico di organi, una piaga di dimensione internazionale. Una trama appassionante, che rapisce il lettore, sino all’ultima pagina.

Marco Buticchi è nato a La Spezia il 2 maggio del 1957. E’ il figlio di Albino Buticchi, imprenditore del settore petrolifero e presidente della squadra di calcio del Milan dal 1971 al 1975. Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio, Marco Buticchi ha svolto la professione di trader nel settore petrolifero. Questo lavoro lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo. Proprietario di un Hotel a Lerici, nei mesi estivi fa il bagnino. Da sempre appassionato di narrativa, ha iniziato a dedicarsi alla scrittura come hobby. I suoi primi romanzi li ha pubblicati a proprie spese. Di questo periodo sono “Il cuore del profeta” (1991) e “L’ordine irreversibile” (1992). Alla fine degli anni Novanta però i suoi lavori hanno iniziato ad essere pubblicati dalla casa editrice Longanesi. Il primo di questi è “Le pietre della luna” (1997). Per certi versi il suo stile e le trame che caratterizzano le sue opere ricordano Wilbur Smith. Le sue opere hanno vinto numerosi premi, tra cui il premio Emilio Salgari e il premio Bancarella 2012.

lunedì 12 ottobre 2015

SANTUARIO - MARCO SABATELLI EDITORE 2015




SANTUARIO
Immagini di un borgo tra storia, arte e fede
Marco Sabatelli Editore (23 aprile 2015)

In occasione del bicentenario dell'Incoronazione della Madonna di Savona da parte di Pio VII, come ringraziamento dell'accoglienza ricevuta a Savona durante i tre anni in cui fu costretto in prigionia da Napoleone, un volume cartonato che ripercorre la storia di uno dei santuari mariani più importanti d'Italia. 

domenica 11 ottobre 2015

SEGNI DELLA COMUNICAZIONE - VILLA LUCA, COLDIRODI




SEGNI DELLA COMUNICAZIONE
mostra collettiva
a cura dell’Accademia Riviera dei Fiori G. Balbo di Bordighera
Pinacoteca Rambaldi - Villa Luca
Via Rambaldi 51 - Coldirodi
11/10/2015 - 28/11/2015

Esposti i lavori di 13 artisti che operano nell'Accademia Balbo: Clarindo Bassani, Sergio Biancheri, Renzo Cassini, Maria Grazia Casella, Enzo Consiglio, Stefano D’Andrea, Sandro Littardi, Carlo Maglitto, Enzo Maiolino, Pina Morlino, Bruno Muran, Judith Torok, Pino Venditti.

I lavori in mostra, pur essendo diversi per stile e tematiche, esprimono la ricerca di una individualità volta a raccontare le rappresentazioni simboliche della propria arte. Ogni artista ha declinato il suo segno quale cifra di comunicazione con il mondo, l’arte ed il pubblico, usando gli strumenti e le tecniche più diverse.

sabato 10 ottobre 2015

UN SACCO STUPEFACENTE - TEATRO SACCO, SAVONA 10-11/10/2015




UN SACCO STUPEFACENTE, PRIMO TEATRO DELLA CITTA’ DI SAVONA
commedia teatrale
con Guglielmo Bonaccorti, Antonio Carlucci, Alessio Dalmazzone, Giuseppe Ozenda, Manuela Salviati, Monica Schiavini
e con la partecipazione della soprano Marieke Smits
al pianoforte Federica Scarlino
Regia di Antonio Carlucci e Felice Rossello
Teatro Sacco
via Quarda Superiore 1 - Savona
sabato 10 ottobre 2015, ore 21,00
domenica 11 ottobre 2015, ore 16,30

Quando sette anni fa, come Associazione Culturale, decidemmo di far rinascere questo antico Teatro, mettendo in atto un vero e proprio progetto di recupero degli spazi, eravamo fortemente animati dalla volontà di ridare alla città di Savona un punto di riferimento rimasto a lungo chiuso e inagibile.
Allo stesso tempo però eravamo rimasti affascinati e rapiti dalla storia di questo luogo, dall’ atmosfera particolarmente magica.
Da queste sensazioni è nata l’idea di fare uno spettacolo che ricostruisca la storia di questo Teatro, immaginando l’apparizione del suo benefattore, Girolamo Sacco (1555) che viene oggi (2015), a chiedere spiegazioni della donazione fatta alla città di Savona.
Questo è stato lo spunto per raccontare quanto è accaduto dopo il 7 agosto 1785, giorno in cui il Teatro Sacco veniva inaugurato.
Così Girolamo Sacco, accompagnato dal Genius loci – lo spirito protettore del luogo – si ritrova, insieme al pubblico, a fare un viaggio nel tempo; il Teatro torna a respirare un’aria magica fatta di ricordi, apparizioni, brani musicali e teatrali che queste mura ben conoscono.

venerdì 9 ottobre 2015

LUCIO FONTANA E PIERO MANZONI - PINACOTECA CIVICA, IMPERIA 10/10/2015




Giornata del Contemporaneo
LUCIO FONTANA E PIERO MANZONI
Due opere dalla collezione Invernizzi
a cura di Daniela Lauria
Pinacoteca Civica
piazza Duomo - Imperia Porto Maurizio
sabato 10 ottobre 2015

“Abbiamo deciso, in occasione della giornata dell’Amaci, di collocare due quadri importantissimi del lascito Invernizzi, un taglio di Lucio Fontana e un’opera di Piero Manzoni, due artisti tra i più celebrati a livello internazionale. La scelta è stata difficile perché la collezione Invernizzi è talmente ricca di opere d’arte e di artisti acclamati, come ad esempio Magnelli. Speriamo che per la cittadinanza possa essere un primo segnale di quello che sarà il grande museo d’arte contemporanea che farà di Imperia un grande polo culturale. Il Museo verrà allestito a Villa Faravelli dalla Sovrintendenza, sarà un’esposizione permanente. Il dott. Roggero e il dott. Sista, che affiancherò, cureranno la realizzazione di questo importante progetto culturale. In totale 70 opere saranno a disposizione degli imperiesi e dei turisti”.
- Daniela Lauria

PROGETTO BE SM/ART - PINACOTECA CIVICA, SAVONA 10/10/2015




PROGETTO BE SM/ART
L'Arte al servizio della Smart City
Pinacoteca Civica - Palazzo Gavotti
piazza Chabrol - Savona
sabato 10 ottobre 2015, ore 16,30

In occasione dell' XI Giornata del Contemporaneo, indetta da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) per portare l’arte del nostro tempo al grande pubblico, sabato 10 ottobre il Museo d'Arte di Palazzo Gavotti ospiterà, su iniziativa dell'Assessorato alle Politiche Culturali, presso la Sala Conferenze alle ore 16.30, la presentazione del progetto Be Sm/ART – l’Arte al servizio della Smart City. Be Sm/ART è un progetto di ricerca transdisciplinare, nato da un’idea di Tiziana Casapietra e promosso da Radicate, Associazione per la Ricerca sull’Arte e la Cultura Contemporanea in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria del Campus di Savona (Università di Genova), il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova e l’Associazione Culturale Cattivi Maestri di Savona.
I risultati della ricerca saranno presentati in anteprima al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova il 12 Novembre 2015 e il 13 Novembre un grande Happening nel campus universitario di Savona, chiuderà il periodo di interazione tra le diverse branche e veicolerà gli esiti di questa collaborazione.
Analisi, sperimentazione e sintesi accomunano da sempre il mondo dell’arte e della scienza, e seppur distinte nella pratica, entrambe forniscono sistemi interpretativi e modelli di sviluppo possibili. Da qui nasce l’esigenza di mettere a confronto ingegneri e artisti sul tema della città sostenibile; con la partecipazione degli artisti Daniella Isamit Morales, Matteo Rubbi, Emiliana Sabiu e Carlo Spiga (Associazione Culturale Cherimus) e della compagnia teatrale Cattivi Maestri, la Smart City del Campus Universitario di Savona aprirà le porte alle generazioni future per sviluppare, attraverso un ciclo di laboratori sperimentali, un modello di città ideale replicabile e basato sull’ottimizzazione dei consumi e della produzione di energie rinnovabili sulla scia delle strategie operative messe in atto nel Campus di Savona.
Gli artisti lavoreranno a stretto contatto con i ricercatori universitari vagliando, insieme, ipotesi teoriche in futuro applicabili. Be Sm/ARTè un progetto di ricerca, di formazione e comunicazione che sconfina dal territorio strettamente scientifico e, attraverso il linguaggio delle arti visive e performative, guarda alle pluralità interpretative della realtà.
Be Sm/ART è dunque uno strumento di indagine che va ad affiancarsi e arricchire la ricerca scientifica condotta dalla Facoltà di Ingegneria al Campus di Savona (Università di Genova) sul tema della città sostenibile: grazie a una microgrid (microrete) energetica intelligente, che ottimizza i flussi energetici, il Campus Universitario di Savona rappresenta un vero e proprio laboratorio per sperimentare la Smart City, la città intelligente e sostenibile in futuro replicabile su più ampia scala.
Progettato dall’Università di Genova e realizzato da Siemens, si tratta del primo esempio di microgrid in Italia attuato in uno spazio, quello del Campus di Savona, paragonabile a un quartiere cittadino con funzioni urbanistiche differenziate.
Per tutto il mese di ottobre e fino al 13 novembre gli artisti selezionati e gli ingegneri dell’Università di Savona, condurranno dei laboratori nel Campus, coinvolgendo i giovanissimi allievi della compagnia teatrale savonese Cattivi Maestri.
Saranno infatti le giovani generazioni di oggi a fruire della Smart City del futuroprogettata dagli ingegneri.
Il progetto è stato realizzato con il finanziamento di Fondazione A. de Mari Cassa di Risparmio di Savona e Regione Liguria e con il supporto di SPES S.c.p.A Società di Promozione degli Enti Savonesi per l'Università e IPS S.c.p.A., Agenzia di Sviluppo del territorio savonese. Partner del progetto Tersia srl.
  

giovedì 8 ottobre 2015

COSÌ FAN TUTTE - TEATRO CHIABRERA, SAVONA 9 E 11/10/2015




Teatro dell'Opera Giocosa
COSÌ FAN TUTTE
dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart
su libretto di Lorenzo Da Ponte
Regia di Elisabetta Courir
con l'Orchestra sinfonica di Sanremo
e il Coro P. Mascagni di Savona
Teatro Chiabrera
piazza Diaz 2 - Savona
venerdi 9 ottobre 2015, ore 20,30
domenica 11 ottobre 2015, ore 15,30

Nel cast Anna Kraynikova nel ruolo di Fiordiligi, Marina De Liso è Dorabella, mentre Guglielmo è interpretato da Giulio Mastrototaro.
Francesco Marsiglia veste i panni di Ferrando, Linda Campanella è Despina e Domenico Colaianni interpreta Don Alfonso.

Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti (K 588) è un'opera lirica in 2 atti di Wolfgang Amadeus Mozart. È la terza ed ultima delle tre opere italiane scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. I versi di Don Alfonso: « E' la fede delle femmine come l'Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sà!» (ricalcati peraltro su Metastasio) sono divenuti proverbiali.
In una bottega di caffè a Napoli, assieme a Don Alfonso siedono i due ufficiali Ferrando e Guglielmo che vantano la fedeltà delle loro fidanzate, Dorabella e Fiordiligi (casualmente definite “ferraresi”).
Don Alfonso li contraddice affermando che la fedeltà femminile non esiste e che, se si presentasse l'occasione, le due innamorate dimenticherebbero i loro fidanzati e passerebbero a nuovi amori. I due intendono sfidarlo a duello per difendere l’onore delle future spose. Viene organizzata una scommessa: Ferrando e Guglielmo e fingono di partire e ritornano travestiti da ufficiali albanesi, Don Alfonso presenta gli ufficiali come suoi cari amici. Alle loro rinnovate e caricaturali offerte d’amore, Fiordiligi risponde che serberanno fedeltà agli amanti fino alla morte. Fiordiligi e Dorabella si ritirano. Don Alfonso si allontana con gli albanesi, che poco lontano fingono di bere un veleno. Don Alfonso finge di andare in cerca di un medico e lascia i due agonizzanti davanti alle esterrefatte sorelle, che iniziano a provare compassione. Arriva Despina travestita da medico, declamando frasi in un latino maccheronico e fa rinvenire gli albanesi toccandoli con una calamita. I finti albanesi rinnovano le dichiarazioni di amore e abbracciano le donne. Despina e Don Alfonso guidano il gioco esortando le donne ad assecondare le richieste dei nuovi spasimanti resuscitati, i quali si comportano in modo molto passionale.
Quando i due pretendono un bacio, Fiordiligi e Dorabella si infiammano indignate e rifiutano.
Ma Fiordiligi e Dorabella vengono convinte da Despina a "divertirsi un poco, e non morire dalla malinconia", senza mancare di fede agli amanti, s’intende. Giocheranno, nessuno saprà niente, la gente penserà che gli albanesi che girano per casa siano spasimanti della cameriera. Resta solo da scegliere: Dorabella, che decide per prima, vuole Guglielmo, e Fiordiligi apprezza il fatto che le spetti il biondo Ferrando. Il gioco continua e gli uomini sono u po' scocciati. Alla fine nella sala illuminata, con la tavola imbandita per gli sposi, Despina organizza i preparativi e il coro di servi e suonatori inneggia alle nuove coppie. Al momento del brindisi Fiordiligi, Dorabella e Ferrando cantano un canone, su un tema affettuoso, da musica da camera, mentre Guglielmo si mostra incapace di unirsi a loro e commenta: "Ah, bevessero del tossico / queste volpi senza onor!". Don Alfonso si giustifica: ha agito a fin di bene, per rendere più saggi gli sposi. Le coppie si ricompongono e tutti cantano la morale: "Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa".

mercoledì 7 ottobre 2015

XAVIER BEAUVOIS: UOMINI DI DIO - TABARIN, SANREMO 8/10/2015




Ottobre di Pace
UOMINI DI DIO
Proiezione del film di Xavier Beauvois
Cinema Tabarin
Corso Giacomo Matteotti - Sanremo
giovedì 8 ottobre 2015, ore 16.30, 19.30, 21.30

Uomini di Dio (Des hommes et des dieux) è un film del 2010 diretto da Xavier Beauvois e basato sull'assassinio dei monaci di Tibhirine avvenuto nel 1996.
Negli anni novanta, in un villaggio isolato tra i monti dell'Algeria, otto monaci cistercensi di origine francese vivono in armonia con i loro fratelli musulmani. Tuttavia quando un attacco terroristico sconvolge la regione, la pace e tranquillità che caratterizzavano la loro vita sono in procinto di essere cancellate. Man mano che la violenza e il terrore integralista della guerra civile si diffondono nella regione, i monaci si ritrovano davanti ad un bivio: decidere se rimanere o ritornare in Francia. Nonostante anche l'invito delle autorità ad andarsene, i monaci decidono di restare al loro posto pur di aiutare la popolazione locale, mettendo così in grave pericolo la loro stessa vita per amore di Cristo.

martedì 6 ottobre 2015

MANUELE SCAGLIOLA: LA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE IN ISOLABONA




MANUELE SCAGLIOLA
LA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE IN ISOLABONA
Cinque secoli d’arte nella Val Nervia
Collana “Itinerari Liguri – Monumenti e Musei”, n. 7, Bordighera 2014, pp. 350

Indice
Presentazione a cura di Fulvio Cervini
Introduzione
Il santuario: le origini, l’edificio
Il ciclo pittorico del XV secolo. La presenza del “cantiere” canavesiano
Il Cinquecento ed il “Maestro dell’albero di Jesse”
Dal XVII al XIX secolo: nuovi interventi artistici e restauri
Per un museo immaginario: note di cultura materiale ricavate dal Libro dei conti della cappella di N. S. delle Grazie
Le “Memorie delle Antichitá di IsolaBuona”

lunedì 5 ottobre 2015

PAUL CRESPEL - MARIA CRISTINA TOFFALORI: WORK IN PROGRESS 15 - EX CHIESA ANGLICANA, ALASSIO




PAUL CRESPEL - MARIA CRISTINA TOFFALORI
WORK IN PROGRESS 15
Street Photography
ex Chiesa Anglicana
via Adelasia 10 - Alassio
28/9/2015 - 8/11/2015

“Work in Progress 15” sarà la quarta grande mostra di Paul Crespel negli ultimi dieci mesi e la seconda per Maria Cristina Toffalori. Paul ha infatti un’esposizione permanente di Street Photography a Milano interamente dedicata al proprio lavoro, e ne ha recentemente tenute altre due rispettivamente in provincia di Verona e di Trento.
Maria Cristina, che è stata testimone del ritorno di Paul alla fotografia dopo una lunga pausa di 14 anni, si è avvicinata da poco alla fotografia, ma ha un’attitudine naturale per la Street Photography grazie alla quale continua a produrre ottime foto. “Work in Progress 15” comprende 60 fotografie di Paul Crespel e 20 di Maria Cristina Toffalori, tutte stampate da Gian Paolo Daldello di GD Fine Art Print su carta Canson Baryta in formato A3+.
La mostra è organizzata dalla città di Alassio, in Liguria, assieme all’ “Associazione Culturale Sinapsi”, e diventerà un appuntamento annuale.

FRANCO BOGGERO: SUI CROCIFISSI LIGNUM VITAE DEL PONENTE LIGURE




FRANCO BOGGERO
CROCIFISSI LIGNUM VITAE DEL PONENTE LIGURE
intervento a "Uomini e profeti"
a cura di Gabriella Caramore
RAI Radio 3 - 7 aprile 2007

Franco Boggero: Uomini e profeti - Intervento su Radio Rai 3 

sabato 3 ottobre 2015

YLLI PLAKA: CERAMICHE SENZA TEMPO - ATELIER GULLI, SAVONA




YLLI PLAKA
CERAMICHE SENZA TEMPO
a cura di Vittorio Amedeo Sacco
Atelier Gulli
corso Italia 201R - Savona
3/10/2015 - 31/10/2015

Ylli Plaka è nato a Tirana il 4 Gennaio 1966. Nella stessa città si diploma in scultura e ceramica all’Accademia di Belle Arti dove segue i corsi dello scultore Thoma Thomai.
Nel 1991 si trasferisce in Italia. Ylli Plaka è uno dei più interessanti e dotati scultori in ceramica del panorama italiano. Negli ultimi anni le sue opere hanno conosciuto un costante e crescente interesse di pubblico e di critica attraverso un'attenta programmazione espositiva.
Le sue sculture fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero e sono esposte in permanenza presso: Giardino Museo Mazzotti, Albissola Marina - Museo La Stella di Angelo Carossino, Albisola Capo - Pinacoteca Civica di Vado Ligure SV - Museo Pertini, Stella SV - Museo della Ceramica, Castellamonte. Nel 2009 una sua opera ha ricevuto il 1° premio sezione Artisti al Festival Internazionale della Maiolica nel concorso “Brocche e Vasi del Futurismo” risultando la migliore su oltre 500 opere partecipanti.
Nel 2010 nell'ambito della IV Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea allestita a Madrid, ha collaborato con Pistoletto, Branzi, Deganello, Vitone, Ulian, Santachiara, Rovero, Paruccini, Mendini, Levi, Georgacopoulos, Dolèac e Burkhardt.
Ha esposto in numerose e prestigiose rassegne internazionali. Nel 2012, nell’ambito della 52a edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, gli viene dedicata una personale. Nel 2014 viene posizionata in permanenza un’opera sul lungomare di Celle Ligure e prende parte al "Simposio della Ceramica" in Turchia (Knidos- Datça ) mentre nel 2015 partecipa all'evento "Dialoghi" Centro Comunale di Cultura in Grecia (Volòs) .

Della sua attività artistica si sono occupati critici, poeti e giornalisti tra cui: Mario De Micheli, Luciano Caprile, Vittorio Amedeo Sacco, Riccardo Zelatore, Francesco Dufour e Sandro Lorenzini.

OTTOBRE DI PACE 2015 - SANREMO




OTTOBRE DI PACE 2015

Prende il via sabato 3 ottobre il ricco calendario dell’Ottobre di Pace, la rassegna di eventi, incontri e spettacoli realizzata da una rete di associazioni del territorio che nel mese di ottobre offre il proprio contributo all’affermarsi della cultura di pace per dare seguito alla proclamazione di Sanremo come “Città internazionale della Pace, della Nonviolenza e dei Diritti Umani” avvenuta nel 2006. “Lo sguardo dell’altro” – questo il titolo della decima edizione della rassegna – è realizzato con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Manifestazioni del Comune di Sanremo. Sabato 3 ottobre sono previsti due appuntamenti:

- “Sulle rotte del Mediterraneo”, al Museo Civico alle 16.30: viaggio nelle culture e nelle tradizioni musicali del mondo arabofono e mediterraneo con testi, canti e musiche proposte da Domenico Ascione e Cinzia Merletti. A cura del Club Unesco Sanremo.

- “Rebirthing e naturopatia per il nostro benessere”, rieducare il respiro per vivere meglio con Annalisa Merola (rebirter, docente Shiatsu) e “L’arte del benessere attraverso la naturopatia” con Cristina Gnoato (naturopata), all’Istituto di Diritto Umanitario alle 16.30. A cura di Non siamo soli ONLUS.

giovedì 1 ottobre 2015

GIÒ PONTI: MONASTERO DEL CARMELO - SANREMO 1958




GIÒ PONTI
MONASTERO DEL CARMELO
Via Padre Semeria 191 - Sanremo
Progetto e realizzazione: 1958

Il monastero, situato sulle panoramiche alture della città in un luogo probabilmente scelto per le caratteristiche di isolamento e silenzio fondamentali per un ordine basato sulla spiritualità mistica e ascetica, è uno dei più felici esempi di architettura sacra contemporanea. Ponti attribuì a questo progetto un valore 'eccezionale' nella sua lunga e ricca carriera di architetto. Si tratta della prima di una serie di opere religiose dello stesso autore, quali la Chiesa di San Francesco a Milano (1964) e la Cattedrale di Taranto (1964-1970), in cui la smaterializzazione dell'architettura raggiunge effetti particolarmente interessanti.

L’edificio del convento è caratterizzato da una marcata simmetria, linee semplici ed essenziali e copertura a doppia falda. La chiesa, poco visibile dall’esterno, dove è indicata solo con una doppia vetrata stretta e lunga in vetrocemento con croci bianche, è protetta da un lungo muro dal tracciato irregolare e si apre inaspettata in un sagrato esterno. Una serie di setti murari orientati che sostengono il tetto, quasi fossero sottili quinte teatrali, consente a chi entra in chiesa di percepire la cortina come continua e immergersi in una dimensione di profondo raccoglimento e, al tempo stesso, crea un effetto di smaterializzazione delle pareti per chi si rivolge alla comunità dall’altare.