martedì 31 luglio 2012

MATTHIAS BRANDES - CONARTE, SAVONA



MATTHIAS BRANDES
Conarte
Via Brignoni 26R - Savona
dal 19 giougno al 30m settembre 2012

“il tempio greco è a portata di mano, sembra lo si possa pigliare e portar via come un giocattolo posato sopra un tavoio”
De Chirico, La Ronda 1920

La citazione chiarisce il nucleo di identità e originalità di Matthias Brandes. L’originalità consiste nel legare questo processo all’interpretazione poetica del sogno e all’assunzione metafisica delle immagini come giocattoli del pensiero. Diversamente da De Chirico che posa giocattoli e templi senza materia in ambienti interni reali con un processo di memorie storiche inquietanti e croniche, Brandes fa galleggiare oggetti, di storiche rimembranze, materici e virtuali nel contempo, in un vuoto metafisico-siderale di intensa luce zenitale.
La pittura di Brandes dimostra che per alludere al clima surreale e metafisico non necessitano soggetti e tematiche di mitologie psicologiche solenni ma bastano oggetti semplici e silenziosi, come giocattoli di segno infantile: case, campanili, torri, alberi, villaggi, navi. Oggetti materici ma senza peso, galleggianti all’interno di scatole cartesiane prospettiche dall’atmosfera rarefatta. L’artista sembra estraneo al disincanto e alle inquietudini della post-modernità e ancorato a una volontà ellenica, crede in un olimpo di gioia apollinea e rifiuta ogni forma di creazione ansiosa. I suoi paesaggi inattuali, oggetti fuori dal tempo, anzi contro il tempo, vagano come palloni aereostatici dai colori incantati spesso senza meta, talvolta in cerca di approdi improbabili e fiabeschi su tavoli senza memoria.

Giorgio Pajetta 

lunedì 30 luglio 2012

FILM CARAVAN - FESTIVAL ITINERANTE DEL CORTOMETRAGGIO



FILM CARAVAN
festival internazionale itinerante del cortometraggio
Parasio - Cervo - Diano Castello - Cipressa - Villa Grock
31 luglio - 4 agosto 2012

E' in arrivo uno degli eventi più attesi della provincia d'Imperia, il festival internazionale del cortometraggio Filmcaravan che si svolgerà quest’anno tra il 31 luglio e il 4 agosto.
La serata d’apertura, in collaborazione con il Circolo Parasio si terrà sulla Piazza di Santa Chiara al Parasio, il suggestivo centro storico di Porto Maurizio. Durante questa serata saranno presentati due cortometraggi documentari ed un mediometraggio: Voyage en Sol Majeur di Georgi Lazarevski (Francia, 2006 – premio del pubblico al festival di Lisbona), il diario filmato di un regista che accompagna il nonno novantenne e musicista in un viaggio in Marocco che aveva meticolosamente progettato per tutta una vita ma che non aveva mai fatto a causa dell’ostinata reticenza della moglie a qualsiasi tipo di spostamento. Una vivace e profonda meditazione sull’amore, la vita e la musica, non priva d’ironia.
Come l’anno scorso, le tre serate dedicate alla competizione cortometraggi si svolgeranno nelle bellissime piazze di Cervo (mercoledì 1 agosto), di Diano Castello (il 2) e di Cipressa (il tre). Proiezioni speciali avranno luogo inoltre tutti giorni alle ore 17 presso Lo Spazio Vuoto di Via Bonfante e comprenderanno, tra le altre cose, una selezione di corti prodotti nell’ambito del Monfilmfest - Casalborgone ed una retrospettiva dedicata al regista francese Christophe Le Masne, (autore di Annie de Francia, già premiato nella 2° edizione di Filmcaravan).
Tutte le proiezioni si tengono all'aperto e sono possibili grazie al supporto tecnico dell'associazione Lo Peolh Cinema di Nizza. Lo Peolh, che vuol dire "il pidocchio" in occitano e che si pronuncia lu peuil, è un'associazione che dal 2000 si occupa di diffusione cinematografica principalmente nelle Alpi Marittime. La collaborazione con questa associazione è ancora più fondamentale per la riuscita del festival, poiché grazie all'interessamento di Xavier Vaugien, abbiamo potuto stabilire una collaborazione con il Master 2 PRO TSD di doppiaggio e sottotitolaggio dell'Università di Nizza, che ci affianca nel complesso e laborioso lavoro di sottotitolaggio. Per più informazioni: peolh.net
La giornata conclusiva, sabato 4 agosto, inizierà alle ore 11 sulla terrazza del bar I Sognatori I alla foce di Porto Maurizio con l’incontro con i registi e proseguirà come di consueto nel parco di Villa Grock alle 19.30 con il rinfresco, seguito dalla premiazione e dalla proiezione di una selezione competitiva di filmati realizzati con la nuova cinepresa analogica Lomokino.
La serata si concluderà con il lungometraggio Alamar di Pedro Gonzalez Rubio (Messico 2010 – Tiger Award al Festival di Rotterdam), la storia di Natan, figlio dell’unione effimera tra una donna italiana ed un pescatore messicano. Dopo la separazione dei genitori Natan, dieci anni, va a vivere in Italia con la madre ed il film racconta l’estate che precede questa separazione, che il bambino passa con suo padre e suo nonno pescando nella natia barriera corallina. Il ritratto di un momento di condivisione quasi edenico seppure pieno di nostalgia, servito da una stupefacente ed elegante fotografia.
Il festival è patrocinato dalla regione Liguria, dalla provincia di Imperia, dai comuni di Imperia, Cervo, Diano Castello e Cipressa ed ha quest’anno ricevuto l’alto patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO per l’alto valore dell’iniziativa volta alla promozione dell’arte cinematografica e alla valorizzazione dei piccoli comuni. 

EXILS, REMINISCENCES - MUSEE CHAGALL, NICE



PAOLO SOMIGLI
SCHOLA FIORENTINA
Bartolozzi, Benvenuti, Bussotti, Company, Prosperi, Smith Brindle e il rinnovamento musicale del Novecento
Nardini, 04/05/2011
collana "Musica d'arte a Firenze"

La Schola fiorentina fu un straordinario sodalizio musicale che negli anni Cinquanta accomunò sei compositori attivi a Firenze: Bruno Bartolozzi, Arrigo Benvenuti, Sylvano Bussotti, Alvaro Company, Carlo Prosperi, Reginald Smith Brindle. Fece da apripista ad alcune importantissime realtà musicali italiane della seconda metà del Novecento (come Vita Musicale Contemporanea o il Gruppo Aperto Musica Oggi). Insomma, la Schola fiorentina può essere ritenuta un'esperienza germinale da cui avrebbe tratto linfa la seconda metà del Novecento musicale fiorentino e nazionale. Questo libro è il primo dedicato per intero a questo sodalizio, sempre ricordato quando si parla della musica di Firenze e della musica del Novecento italiana.
Il CD musicale allegato completa il quadro mediante la scelta delle composizioni che ad oggi risultano più significative degli autori e dello stile da loro raggiunto.  

sabato 28 luglio 2012

FRANCESCO CASORATI: SOGNO ETERNO BAMBINO - ORATORIO DE' DISCIPLINANTI, FINALBORGO



FRANCESCO CASORATI
SOGNO ETERNO BAMBINO
Oratorio de' Disciplinanti
Complesso monumentale di Santa Caterina - Finalborgo
dal 22 luglio al 26 agoasto 2012

Il Comune di Finale Ligure, Assessorato alla Cultura, inaugura domenica 22 luglio alle ore 11, presente l’artista, una personale del maestro Francesco Casorati, comprendente i lavori degli ultimi dieci anni.
La mostra, dal titolo “Sogno eterno bambino”, si terrà nel Complesso monumentale di Santa Caterina, Oratorio de’ Disciplinanti in Finalborgo.

“E’ quasi impossibile parlare dell’artista senza addentrarsi nella tematica a lui cara anche nella vita, del ‘navigare’, quel solcare le acque ma anche ‘ scriverle’...” (Ida Isoardi 2011)
“Che cosa rappresenti il mare per il nostro autore si intuisce dall’amore che ad esso viene tributato: pesci, navi, attrezzi da pesca, miracoli e colori che sembrano essere stati attinti da fondali e abissi lontani” (Ida Isoardi 2011)

La mostra resterà aperta dal 22 luglio al 26 agosto 2012 dalle ore 17 alle 23.
 

MARCO MARCHI: STRUTTURE - CIRCOLO DEGLI ARTISTI, ALBISSOLA MARINA



MARCO MARCHI
STRUTTURE
Dal tecnologico al pittorico
Citrcolo degli Artisti
Pozzo Garitta - Albissola Marina
dal 28/7 al 12/8/2012

Per Marco Marchi cio' che era pittorico e' stato trasformato in tecnologico. Si propone cosi' un percorso inverso; trasformare una idea tecnologica in opera pittorica attraverso la rappresentazione della stessa idea. Con la fisicita' espansiva del colore cerca una relazione tra staticita' e dinamismo tramite aggregazione di differenti forme di elementi pittorici. 

giovedì 26 luglio 2012

PINO PETRUZZELLI: CHILOMETRO ZERO - SAN BIAGIO DELLA CIMA, 27/7/2012



PINO PETRUZZELLI
CHILOMETROZERO
piazza Mazzini - San Biagio della Cima
venerdì 27 luglio 2012, ore 21,15

Questa sera a San Biagio della Cima in prima nazionale lo spettacolo teatrale "chilometrozero" di e con Pino Petruzzelli
“Chilometro zero” parla di noi, delle nostre vittorie, delle nostre sconfitte e soprattutto della forza di rialzarsi sempre. La grandezza della vita non sta nel numero di vittorie ottenute, ma nel numero di volte in cui si è avuta la forza di rialzarsi e ripartire. Lo spettacolo è un inno alla vita che coinvolge e diverte al ritmo inarrestabile della recitazione di Petruzzelli e delle Danze ungheresi di Brahms. 

PETRA MAGONI - FERRUCCIO SPINETTI: MUSICA NUDA - PIAZZA SAN GIOVANNI, IMPERIA 26/7/2012



PETRA MAGONI - FERRUCCIO SPINETTI
MUSICA NUDA
piazza San Giovanni - Imperia Oneglia
giovedì 26 luglio 2012, ore 21,15

L’Imperia Music Festival, rassegna che ha come direttore artistico Stefano Senardi, questa sera propone i "Musica Nuda", duo composto dalla cantante Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti, vincitori della Targa Tengo 2006.
Lo spettacolo avrà inizio alle 21,15 (ingresso 12 euro), e sarà aperto dalla giovane cantautrice lombarda Alex Bartolo, che abita a Imperia. Magoni e Spinetti presenteranno i brani del loro ultimo Cd, "Complici", che comprende anche riproposizioni di classici come "Guarda che luna" e "Come together". 

lunedì 23 luglio 2012

SANREMO RED MUSIC FESTIVAL


SANREMO RED MUSIC FESTIVAL
X Edizione
piazza San Costanzo della Pigna - Sanremo
24 - 25 luglio 2012

Martedì 24 e mercoledì 25 luglio in piazza San Costanzo nella Pigna di Sanremo si svolgerà la decima edizione del Sanremo Red Music Festival. Il concorso, organizzato dall'associazione 'Libera...mente suoniamo le idee' in collaborazione con la CGIL e con il patrocinio del Comune di Sanremo, si è ormai affermato come un’imperdibile occasione per i gruppi esordienti del Ponente Ligure.
Le due serate avranno caratteristiche molto diverse e molto 'Red'. La serata del martedì sarà infatti un tributo ai primi dieci anni di storia del Sanremo Red Music Festival, con una selezione di musicisti e che negli anni anni calcato il palcoscenico del concorso, mentre quella del mercoledì sarà il vero e proprio concorso 2012, che vedrà un pacifico e melodico scontro tra gli ensemble: Attention Slap, Cherry Bear, Esoterya, Neroceano, Uscite di Sicurezza, When Death Rises.
La particolarità del concorso è l'obbligo di portare una propria versione di un grande successo internazionale. Quest'anno è toccato a 'Nessuno mi può giudicare', brano portato al successo da Caterina Caselli al Festival di Sanremo del 1966. Grande soddisfazione da parte di Fulvio Fellegara e Alessandro Lanteri: “Sono veramente pochi i festival rock liguri longevi quanto il 'Red' e l'attaccamento alla manifestazione di pubblico e musicisti è dimostrato in continuazione. Non è stato possibile far partecipare tutti i gruppi che si sono fatti avanti, ad esempio.Come sempre, vi sarà l'impegno di 'Libera... mente suoniamo le idee' per aumentare il più possibile gli spazi di libera espressione musicale in città".


domenica 22 luglio 2012

PREMIO NAZIONALE CITTÀ DI LOANO PER LA MUSICA TRADIZIONALE ITALIANA



PREMIO NAZIONALE CITTÀ DI LOANO
PER LA MUSICA TRADIZIONALE ITALIANA
VIII Edizione
piazza Palestro e Lungomare - Loano
dal 23 al 27 luglio 2012

Da lunedì 23 luglio, a Loano, prenderà il via l’ottava edizione del “Premio Nazionale Città di Loano” per la musica tradizionale italiana, organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari, Doppia J srl Gestione Ssupermercati e il patrocinio della Provincia di Savona, dell’ANCI e del MEI.
Per cinque giorni la musica popolare e tradizionale sarà regina indiscussa con concerti, stage, ballo in piazza, incontri con musicisti e giornalisti. Nelle serate del festival, inoltre, saranno consegnati il Premio Miglior Album 2011 e il Premio Realta’ Culturale 2012.
Saranno protagonisti dei concerti: Antiche Ferrovie Calabro Lucane (23 luglio), Roberta Alloisio (24 luglio), Mascarimirì (25 luglio), Silvio Peron & Jouvarmoni, Stefano Valla & Daniele Scurati (26 luglio). Gli incontri pomeridiani saranno animati da Domenico Ferraro, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Bandajurona (23 luglio), Gianni Mura e Claudio Sanfilippo (24 luglio), Alessandro Nobis, Silvana Zanolli e Ensemble Righi (25 luglio), Mario Incudine e Antonio Vasta (26 luglio), Ambrogio Sparagna (27 luglio).
Il festival si chiuderà, come tradizione, con una produzione-evento, che quest’anno sarà “Vola vola vola” (27 luglio), con Ambrogio Sparagna, l’Orchestra Popolare Italiana e la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori. 

PAESI IN MUSICA ATTORNO AL PIZZO D'EVIGNO


venerdì 20 luglio 2012

BORIS BIANCHERI: LA TRAVERSATA - GIARDINI HANBURY, 21/7/2012

BORIS BIANCHERI
LA TRAVERSATA
presentazione del volume edito da Adelphi
Giardini Botanici Hanbury
Corso Montecarlo 43 - La Mortola - Ventimiglia
sabato 21 luglio 2012, ORE 17,00

Alle 17 nella 'Sala dei Camini' di Villa Hanbury, nei Giardini Botanici Hanbury a La Mortola Inferiore di Ventimiglia, in occasione del primo anniversario della scomparsa di Boris Biancheri. presentazione del un libro postumo 'La Traversata', pubblicato recentemente con Adelphi.
L’evento è organizzato da 'Gli amici dei Giardini Hanbury'.
Presente il Prof. Mauro Mariotti dell’Università di Genova, presidente del 'Centro di Servizi dei Giardini Botanici Hanbury', ricorderanno l’autore Flavia Arzeni Biancheri, Giorgio Bertone, Ursula Salghetti Drioli e Paola Profumo. A coordinare la giornata e moderare gli interventi Italo Muratore. 


LE AVVENTURE DI SATURNINO FARANDOLA - SOC. OP N.S. DELLA MISERICORDIA, SAVONA



LE AVVENTURE DI SATURNINO FARANDOLA
Film, Italia 1913
Regia di Marcel Fabre
Società Operaia Cattolica N.S. di Misericordia
piazza Monticello - Savona
venerdì 20 luglio 2012, ore 21,30
presenta Giovanni Gallotti

Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola è un film muto italiano del 1913 diretto e interpretato da Marcel Fabre. Diviso in quattro episodi, è ispirato al romanzo Viaggi straordinariissimi di Saturnino Farandola (Voyages très extraordinaires de Saturin Farandoul) di Albert Robida del 1879.
Viene anche citato tra le prime espressione della fantascienza cinematografica europea.

Il film è diviso in quattro episodi:

L'isola delle scimmie: Durante una traversata avviene una tempesta sull'Oceano Pacifico, e un veliero guidato dal capitano Barnaba Farandola si distrugge. Al suo seguito ci sono la moglie e il figlioletto neonato di nome Saturnino, che per salvarlo, lo mettono su un piccolo naviglio. Il piccolo approda sulle Isole Paumotou, abitato soltanto da scimmie. Saturnino viene allevato e cresciuto da questi animali selvatici, ma quando questi notano la sua diversità in quanto essere umano, lo disprezzano e lo emarginano. Saturnino, addolorato dal comportamento delle scimmie parte e lascia l'isola. Mentre viaggia viene notato da un gruppo di marinai che lo portano al loro superiore, il capitano Lombrico, il quale lo assume come guardia marina. Un giorno, la nave viene attaccata da una banda di pirati guidati dal loro capo, Bora-Bora, e catturano il capitano Lombrico. Ma Saturnino organizza e guida una rivolta contro gli occupanti che vengono cacciati. Dopo questa impresa, poiché il capitano non c'era più, i marinai eleggono Saturnino a loro capitano. Saturnino conosce una ragazza di nome Misora, che sposa. Un giorno mentre i due compiono un'immersione subacquea, si avvicina una balena, la quale inghiotte Misora. Saturnino che non si era accorto dell'accaduto va alla ricerca della moglie e insegue il cetaceo, ma si ferma per la stanchezza dei marinai. La balena viene catturata da dei pescatori e comprata dal prof. Cocknuff, direttore di un grande acquario di Melbourne. Venuto a sapere dell'animale, Saturnino si reca dal Cocknuff, il quale si rifiuta di consegnargli Misora. Saturnino indispettito del rifiuto, gli dichiara guerra, e si reca all'isola delle scimmie dove istruisce molte reclute, con le quali attacca e distrugge l'acquario, e libera Misora.

Alla ricerca dell'elefante bianco: Un elefante bianco di proprietà del Re siamese viene rubato, e il sovrano offre un ricco compenso a chi glielo ritrova. Venuti a conoscenza dell'annuncio, Saturnino e Misora si recano a Bangkok. L'animale era stato rubato dal ministro Nao-Ching, il quale lo vende al mandarino di San-Kiù. Saturnino combatte contro gli uomini del mandarino, ma questi rapiscono Misora. Poi però Saturnino e i suoi uomini cadono in una trappola, vengono fatti prigionieri e condannati a morte. Misora fingendosi la donna del mandarino, riesce a far liberare Saturnino e gli altri distraendo le guardie, facendogli fumare dell'oppio. Saturnino e i suoi riescono a fuggire, e restituiscono l'elefante bianco al Re.

La regina dei Makalolos: Saturnino e Misora navigano alle sorgenti del Nilo. Misora si accorge di due ragazze legate e circondate da tanti uomini. I due si camuffano in animali aggressivi, uccidono il capo tribù e cacciano i "Niam-Niam", che tenevano prigioniere le ragazze per divorarle, e le salvano. Le due donne sono le regine della tribù dei Makalolos, e si accampano poi in un posto, dove però ci sono molti leoni, che vengono fatti scappare da Saturnino. Le tre donne nel frattempo vengono rapite da un gorilla, e Saturnino convince questi a rilasciarle parlandogli nella sua "lingua".

Farandola contro Fileas-Fogg: Saturnino assume il comando della nave Bella Leocadia in viaggio verso l'America, dove il Milligan del Sud vuole progettare lo spostamento delle Cascate del Niagara nei suoi confini. Per studiare il progetto, Saturnino si stabilisce in un villaggio di castori. Tradito da Fileas-Fogg, il villaggio viene attaccato dai pellerossa guidati da Bisonte Rosso e fanno prigionieri Saturnino e Misora. Saturnino viene poi liberato dalla figlia del capo tribù e fugge a cavallo insieme a lei. Per vendicarsi del tradimento di Fileas-Fogg, Saturnino assume il comando dell'esercito del Milligan del Nord in lotta contro quello del Sud di Fileas-Fogg. L'esercito del Nord muove guerra contro i sudisti e li sconfigge addormentandoli con le "bombe al cloroformio" e con un "'aspiratore pneumatico" che aspira i soldati nemici. Saturnino combatte il duello finale contro il perfido Fileas-Fogg a bordo di mongolfiere armate di mitragliatrici, libera Misora e sconfigge il nemico facendolo cadere. Alla fine Saturnino ritorna all'isola delle scimmie dove viene accolto calorosamente. 

mercoledì 18 luglio 2012

TIZIANA ZENNARO: GIOACCHINO ASSERETO E I PITTORI DELLA SUA SCUOLA - EDIZIONI DEL SONCINO 2011

TIZIANA ZENNARO
GIOACCHINO ASSERETO E I PITTORI DELLA SUA SCUOLA
Presentazione del volume (Edizioni del Soncino)
Fondazione Terruzzi Villa Regina Margherita
Via Romana 34/36 - Bordighera
giovedì 19 luglio 2012, ore 18,00

Giovedì 19 luglio alle ore 18.00, presso la Biblioteca della Fondazione Terruzzi sarà presentata, alla presenza dell'autrice, l'opera Gioacchino Assereto (1600-1650) e i pittori della sua scuola, edita dal Soncino nel 2011.
Interverranno:
- Maria Clelia Galassi (Università di Genova)
- Mina Gregori (Fondazione di Studi di Storia dell'arte Roberto Longhi - Firenze)
- Annalisa Scarpa (Fondazione Terruzzi).

Considerato “saturno”, stravagante e bizzarro dal biografo Raffaele Soprani, Gioacchino Assereto (1600-1650) fu uno degli artisti più interessanti del primo Seicento pittorico genovese e – secondo l’autorevole giudizio di Roberto Longhi - europeo.
Un pittore ancora poco noto ai non ‘addetti ai lavori’, del quale questo studio monografico (2 volumi, 847 pagine, 157 tavole a colori) – il primo ad oggi pubblicato -, ricompone la personalità e l’opera. L’autrice – esperta di pittura genovese - propone la ricostruzione del catalogo del maestro e degli allievi attivi nella sua bottega (ai quali è dedicato il II volume), su basi stilistiche, ma con attenzione anche alle fonti letterarie, artistiche e storiche. Ne traccia un percorso evolutivo che parte da opere profondamente improntate ad una cultura tardo-manierista, con figure dalle forme allungate, avvitate e con l’impiego di colori vivaci, ad un progressivo aggiornamento sul gusto barocco, accolto nei suoi aspetti più vitali e meno decorativi.
Assereto si rivela artista sperimentale in ogni passaggio della sua carriera, fin dalle prime opere, che - seppur memori dell’insegnamento dei maestri Luciano Borzone, Andrea Ansaldo e Bernardo Strozzi – si distinguono per una particolare urgenza naturalistica ed espressiva, nella ricerca di un’umanità vera e profonda.
La lezione del Caravaggio e dei suoi seguaci si avverte fin dalle primissime prove: l’attenzione per il ‘vero’ appassiona Assereto in tutto il suo percorso, fino alle opere dell’ultimo decennio, in cui sa portare il suo linguaggio alle conseguenze più alte in termini di movimento, drammaticità, espressività, animando la materia e rendendola vibrante, viva. In questi anni si assiste ad un progressivo affermarsi del colore, con esiti di alta e pura pittura, per i quali è stato tracciato un confronto con artisti quali Rembrandt e Velàzquez. Una certa sintonia con le opere del grande spagnolo è giustificata dal fatto che Assereto inviava tele a Siviglia, ed era in contatto con gli stessi committenti di Velàzquez, col quale potrebbe peraltro essersi incontrato in occasione di uno dei viaggi di questi in Italia.
Presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private europee ed americane, le opere di Assereto sono visibili in particolare a Genova, ma anche nel Ponente ligure: la Fondazione Terruzzi (Villa Regina Margherita) conserva tre tele di grande qualità (esemplificative di tutto il percorso del pittore), mentre due opere giovanili sono a Taggia, nel convento dei Domenicani e nella Parrocchiale.

Tiziana Zennaro ha lavorato presso il J. Paul Getty Museum a Los Angeles e collaborato con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.
Ha tenuto corsi di Storia dell’Arte e Museologia presso università europee ed americane ed è docente nella scuola pubblica.
Si occupa da anni di pittura e ha pubblicato saggi, articoli e curato mostre, con particolare riferimento all’arte genovese. 

KLEIN, BYARS, KAPOOR - MAMAC, NICE



KLEIN, BYARS, KAPOOR
MAMAC Nice
Promenade des Arts - Nice
30 juin - 16 décembre 2012

Nice se devait pour le cinquantenaire de la disparation d'Yves Klein de réinterroger cette figure tutélaire de l'art contemporain, emblématique de la Côte d'Azur et du musée, en l'associant à deux autres artistes tout aussi charismatiques.
Le MAMAC organise donc une exposition réunissant Yves Klein, personnalité hors norme qui a bouleversé le monde de l'art, James Lee Byars, artiste américain incontournable et Anish Kapoor, qui insuffle un nouvel élan à la sculpture contemporaine par ses installations monumentales telles que Leviathan réalisée pour la Monumenta 2011 au Grand Palais à Paris ou la structure géante qu'il réalise actuellement pour les Jeux Olympiques de Londres.
Dans une volonté d'art total, ils proposent, par le biais d'installations ou de performances, des expériences sensibles et poétiques du monde où la monochromie joue un rôle primordial. Le MAMAC tentera de relever les connexions qui relient intimement ces trois monuments de l'art par des installations spécifiques immergeant le spectateur dans un champ chromatique: l'IKB pour Yves Klein, le blanc pour James Lee Byars et le rouge pour Anish Kapoor. Aux couleurs, répondent matières et sensations: la volatilité et l'insaisissabilité du pigment pur, la dureté et la finesse du marbre, la viscosité, l'odeur et la douceur de la cire.
À la réunion de ces trois personnalités mythiques, s'ajoute donc une proposition artistique et sensorielle unique qui fera de cet événement international une exposition incontournable. Ce projet voyagera d'ailleurs jusqu'au magnifique Aros Kunstmuseum à Aarhus (Danemark) en 2013. Nous souhaitons donc une belle itinérance à cette initiative remarquable basée sur la perméabilité des expériences, des compétences et des savoirs. 

martedì 17 luglio 2012

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA MUSICA DA CAMERA - CERVO



FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA MUSICA DA CAMERA
Sagrato Chiesa dei Corallini - Cervo
17 luglio - 1 settembre 2012

Torna a partire da martedì 17 luglio il Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo, una delle più longeve rassegne del panorama della musica classica ligure, che a un passo dal mezzo secolo di vita (l'edizione è la numero 49) riesce ancora una volta a confermare il borgo barocco come uno dei punti fermi del sempre più asfittico programma delle proposte culturali a ponente.
Quest’anno il festival è dedicato alle celebrazioni per i cent'anni dalla nascita del creatore della rassegna, il violinista Sandor Vegh, che dal Mozarteum di Salisburgo portò in riviera un progetto culturale capace di mettere radici profonde, coniugando le qualità acustiche del Sagrato della Chiesa dei Corallini con l'intuizione dell'amministrazione comunale. Era il 1964.
In accordo con questo indirizzo artistico, martedì 17 luglio sarà proprio la prestigiosa Camerata Academica Des Mozarteum diretta da Alexander Janiczek a inaugurare il Festival con un programma incentrato sulla produzione di Mozart dedicata ai quartetti d'archi.

Il programma completo della rassegna:

Martedì 17 luglio
CAMERATA ACADEMICA DES MOZARTEUM di SALISBURGO
Direttore Alexander Janiczek

Venerdì 20 luglio
I SOLISTI DEL CARLO FELICE
Valeria Serangeli (clarinetto)
Elisabetta Garetti e Filippo Romano (violini)
Laura Safadi (viola)
Federico Romano (violoncello)

Mercoledì 25 luglio
QUARTETTO D’ARCHI Benyounes String Quartet
Zara Benyounes - Emily Holland (violino)
Sara Roberts (viola)
Kim Vaughan (violoncello)

Martedì 31 luglio
ALEXANDER LONQUICH/CRISTINA BARBUTI
(Pianoforte a quattro mani)

Mercoledì 8 agosto
QUARTETTO NOVECENTO
Mirco Rebaudo (clarinetto e sax contralto)
Gianni Martini (fisarmonica)
Mauro Parrinello (contrabbasso)
Massimo Dal Prà (pianoforte)

Venerdì 17 agosto
NEUES WIENER QUARTET
Benjamin Marquise-Gilmore - Cornelia Loscher (violino)
Johannes Flieder (viola)
Katharina Gross (violoncello)
DIEGO CAMPAGNA  (chitarra)

Venerdì 24 agosto
PIER LUIGI MAESTRI (flauto)
NICOLA GIRIBALDI (pianoforte)

Sabato 1 settembre
Ulf Hoelscher – Paul Rosenthal (violino)
Jean Sulem (viola)
Gustav Rivinius – Troels Svane (violoncello)
Arnulf von Arnim (pianoforte) 

lunedì 16 luglio 2012

TIME MACHINE - MONTALTO LIGURE, 16/7/2012



TIME MACHINE
MASSIMILIANO DAMERINI, LOREDANA D'ANGHERA
Pieve di San Giorgio - Montalto Ligure
lunedì 16 luglio 2012, opre 21,00

A Montalto Ligure nella Pieve di San Giorgio, Lunedì 16 luglio 2012 alle ore 21 " TIME MACHINE " che nasce nella primavera del 2011 da un'idea di Loredana D'Anghera, cantante jazz spezzina con una solida formazione musicale di impronta classica, e dalla collaborazione con il grande pianista - compositore genovese Massimiliano Damerini, interprete straordinario in grado di spaziare dalla musica barocca a quella contemporanea.
TIME MACHINE è un esperimento compositivo, vocale e letterario di estremo virtuosismo perché disegna un percorso,assolutamente non cronologico, nel quale gli interpreti passano senza soluzione di continuità da un'epoca all'altra, da uno stile e un genere musicale e letterario all'altro.
Questi elaboratissimi passaggi musicali sono stati composti da Massimiliano Damerini e resi " credibili " grazie alla grande duttilità versatilità vocale di Loredana D'Anghera che, attraverso la sua " doppia tecnica vocale ", interpreta alternativamente uno o più brani di stile diverso e contrastante.
Le composizioni si basano su testi di Vittorio Caratozzolo, letterato in grado di imitare i vari stili poetico-letterari e le forme libretistiche del melodramma nelle loro lingue originali, producendo sofisticatissimi " falsi d'autore ", come quello elaborato per TIME MACHINE in sette lingue diverse: dall'italiano al francese, dall'inglese al russo, dal portoghese al tedesco fino a citazioni in greco.  

domenica 15 luglio 2012

TONINO CONTE, GUIDO FIORATO: SOGNI DI UNA NOTTE D’ESTATE - BORGIO VEREZZI



TONINO CONTE, GUIDO FIORATO
SOGNI DI UNA NOTTE D’ESTATE
Società di mutuo soccorso di Borgio Verezzi
6 - 21 luglio 2012

Nell'ambito del 46° Festival teatrale di Borgio Verezzi, Tonino Conte e Guido Fiorato propongono una mostra – Sogni di una notte d’estate – in cui reinventano scene e immagini shakespeariane, giocando con le situazioni e i personaggi, con i temi e le indimenticabili figure che emergono dall’opera del bardo.
Non è la prima volta che Tonino Conte, regista, scrittore, fondatore del Teatro della Tosse, e Guido Fiorato, scenografo e costumista per il teatro di prosa e per l’opera lirica, collaborano a un’impresa comune. Memorabili restano gli allestimenti – di cui Tonino Conte ha firmato la regia e Guido Fiorato le scene e i costumi – degli spettacoli Omaggio a Copi con un’edizione assai apprezzata dell’Omosessuale o la difficoltà di esprimersi e anche, proprio in tema L’opera completa di William Shakespeare, il cui allestimento è stato d’ispirazione per molte delle nuove creazioni di Guido Fiorato esposte all’interno della mostra.
Tra le collaborazioni anche la trasformazione di uno dei libri più letti di sempre, Cuore di Edmondo De Amicis, in uno spettacolo teatrale assai originale.
Dopo alcuni anni dall’ultimo spettacolo realizzato insieme, il visionario Pinocchio cammina cammina, i due artisti hanno deciso di riprendere la loro collaborazione in una forma nuova, quella dell’esposizione di arte visiva, ripartendo proprio da William Shakespeare. Collaborazione che vede questa volta Tonino Conte in una nuova veste, con il suo recente percorso creativo come creatore di collage composti con i materiali più diversi, e Guido Fiorato come autore di opere che partono dalla tecnica teatrale (teatrini, bozzetti, ritratti) per approdare all’uso di materiali ancora da lui non utilizzati come la ceramica.
Sogni di una Notte d’Estate vuole essere anche un viaggio nell’anima del sognatore Tonino Conte, un immergersi con i suoi collage nel baule dei suoi ricordi, ma anche nello spazio della sua immaginazione, sempre aperta sull’azzardo del futuro: da qui l’idea di sogno. La mostra è quindi un percorso di accostamenti azzardati, dalla sterminata ricchezza delle trame dei personaggi e dei titoli delle opere shakespeariane. Molte opere sono state realizzate appositamente per la mostra, altre che erano “nel cassetto” del regista hanno rivelato un sorprendente lato teatrale: un malinconico volto sognante di donne e acrobati è diventato il Mago Prospero della Tempesta, altri collage dal tono particolarmente “noir” hanno suggerito all’autore, anche in omaggio a un’indimenticabile interpretazione di Aldo Trionfo negli anni ’70, l’accostamento a Tito Andronico, una delle tragedie più crudeli. Partono da questi e da altri titoli anche le creazioni di Guido Fiorato, dal tono a volte più giocoso e divertito, come nel caso della rievocazione, attraverso piccole statue, piatti e coloratissimi vasi “su ruote” da cui sbucano volti e personaggi, del celebre carro dei comici protagonisti di una delle scene “clou” di Amleto. Un modo particolarmente inventivo, per entrambi gli artisti, di rileggere Shakespeare.
Un possibile ulteriore motivo di curiosità per visitatori e spettatori nell’accostarsi all’universo teatrale più multiforme e ricco di interpretazioni che suscita l’opera del bardo. 

sabato 14 luglio 2012

BRUNO MUNARI: LA REGOLA E IL CASO - FONDAZIONE SANT'ANTONIO, NOLI



BRUNO MUNARI
LA REGOLA E IL CASO
a cura di Riccardo Zelatore
Fondazione Sant'Antonio
via Suor Letizia 27 - Noli
dal 14/7/2012 al 29/9/2012

La Fondazione Sant’Antonio, nella storica sede di Noli, apre le porte a un maestro indiscusso dell’astrazione italiana, Bruno MUNARI. La mostra personale dedicata al poliedrico artista milanese, attivo sulla scena nazionale e internazionale per settant’anni, si inaugurerà sabato 14 luglio alle ore 18:30 nelle sale di via Suor Letizia 27.
La mostra, curata da Riccardo ZELATORE con contributo critico di Alberto RIGONI e visitabile fino al 29 settembre, offrirà al pubblico una campionatura dei principali periodi dell’attività di MUNARI. La mostra nasce da un approfondito lavoro di ricerca e da un progetto affinato nel corso degli anni realizzato da Paolo Minoli (1942-2004), artista e amico di Munari, divenuto oggi parte significativa del patrimonio di Casaperlarte Fondazione Paolo Minoli fondata dall’artista a Cantù nel 2004.
Nell’occasione, sotto la supervisione del prof. Carlo Pirovano, coordinatore generale di Casaperlarte, Riccardo Zelatore ha selezonato un nucleo importante di lavori di Bruno Munari che evidenziano il particolarissimo metodo progettuale, vero denominatore comune della sua multiforme attività. L’'esposizione sottolinea alcuni aspetti peculiari dell'opera di Munari, tra cui il rapporto con il mondo della didattica e la sua collaborazione praticamente ininterrotta con molte delle riviste italiane dedicate al progetto, alla comunicazione e all'arte. Il percorso espositivo, mette in relazione settori disciplinari diversi, che per Munari rappresentano fasi distinte di un'unica attività progettuale. 

mercoledì 11 luglio 2012

46° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI



46° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI
dedicato a Giancarlo Cobelli
6 luglio - 10 agosto 2012

6-7-8 luglio 2012 – PRIMA NAZIONALE
MOLTO RUMORE PER NULLA di William Shakespeare
con Roberto Serpi, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Giovanni Franzoni, Alberto Giusta, Alex Sassatelli, Melania Genna, Flavio Furno
Regia di Alberto Giusta
Compagnia Gank e Teatro Stabile di Genova

11-12 luglio 2012 – PRIMA NAZIONALE
VITE PRIVATE di Noel Coward
con Corrado Tedeschi, Benedicta Boccoli
Regia di Giovanni De Feudis
La Contrada Teatro Stabile di Trieste e The Big One Production

14-15 luglio 2012 – PRIMA NAZIONALE
SCINTILLE di Laura Sicignano
con Laura Curino
Regia di Laura Sicignano
Teatro Cargo di Genova

19-20-21 luglio 2012 – PRIMA NAZIONALE
CAPITAN FRACASSA di Théophile Gautier e dai canovacci di Francesco Andreini
con Lello Arena, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Giovanna Mangiù, Barbara Giordano
Regia di Claudio Di Palma
Bon Voyage Produzioni e Teatro Stabile di Catania

24-25-26 luglio – PRIMA NAZIONALE
CLIZIA da Niccolò Machiavelli
con Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi Barbara Bovoli, Geremia Longobardo
Regia di Giacomo Zito
Produzione Teatroper

29-30-31 luglio – PRIMA NAZIONALE
BOEING BOEING di Marc Camoletti
con Gianluca Guidi, Gianluca Ramazzotti, Ariella Reggio, Randi Ingerman, Marjo Berasategui, Ela Weber
Regia di Matthew Warchus
dalla regia originale di Mark Schneider
Ass. Cult. Artù e Ente Teatro Cronaca
in accordo con Sonia Friedman ltd
in collaborazione con Benevento Festival Città Spettacolo

3-4 agosto 2012 – PRIMA NAZIONALE
IL TARTUFO di Jean Baptiste Poquelin (Molière)
con Franco Oppini, Corinne Clery, Domenico Pantano, Miriam Mesturino
Regia di Giovanni Anfuso
Centro Teatrale Meridionale Soc. Coop.

8-9-10 agosto – PRIMA NAZIONALE
A PIEDI NUDI NEL PARCO di Neil Simon
con Gaia De Laurentiis, Valeria Ciangottini, Stefano Artissunch, Libero Sansavini
Regia di Stefano Artissunch
Danila Celani per Synergie Teatrali e La Contrada Teatro Stabile di Trieste in collaborazione con Teatro Ventidio Basso 

martedì 10 luglio 2012

BUSKER'S FESTIVAL 2012 - CELLE LIGURE



BUSKER'S FESTIVAL
Celle Ligure
11 luglio - 7 agosto 2012

Da mercoledì 11 luglio a martedì 7 agosto torna a Celle Ligure il Busker’s Festival, rassegna dedicata alla musica in strada. In programma, concerti di country, jazz, di musica d'autore e di sonorità etniche. L'ingresso è gratuito.
Ecco il calendario completo degli spettacoli.

Mercoledì 11 luglio
ore 21.00, lungomare Colombo: Daniele Franchi Trio in concerto + presentazione dei campioni del ventiquattresimo Meeting Arcobaleno Atletica Europa

Martedì 17 luglio
ore 21.15, piazza del Popolo: My Gurus, tributo ai Beatles
ore 22.15, lungomare Colombo: Nour Eddine Trio, musica berbera

Martedì 24 luglio
ore 21.15, piazza del Popolo: Armonauti, blues, jazz e folk
ore 22.15, lungomare Colombo: Red Wine, bluegrass e country music

Martedì 7 agosto ore 21.15, piazza del Popolo: Val Coutinho Trio, musica brasiliana
ore 22.15, lungomare Colombo: Nuvoleincanto, canzone d’autore

lunedì 9 luglio 2012

THOMAS SCHUTTE HOUSES - NMNM, VILLA PALOMA, MONACO

THOMAS SCHUTTE HOUSES
Nouveau Musée National de Monaco
Villa Paloma
56, boulevard du Jardin Exotique - Monaco
du 7 juillet au 11 novembre 2012

Co-produite avec le Castello di Rivoli, Musée d’Art Contemporain, Turin, cette exposition est la seconde étape d’un projet consacré à Thomas Schütte, dont les œuvres sont également montrées depuis le 23 mai et jusqu’au 23 septembre 2012 au Castello di Rivoli.
Le projet des commissaires à la Villa Paloma se concentre sur une série de modèles d’architecture – les One Man Houses – ainsi qu’une sélection d’œuvres récentes jamais exposées auparavant qui interrogent de nombreux thèmes chers à l’artiste, comme les bunkers ou les temples. L’exposition au Castello di Rivoli se concentre sur la série des Frauen – figures extraordinaires de femmes dont les corps sont soumis à des déformations spatiales et organiques. 

Né en 1954 à Oldenburg en Allemagne Thomas Schütte est un sculpteur allemand. En 1987, Schütte prend part au Skulptur Projekte à Munster. En 1990, une rétrospective de son œuvre circule de la Kunsthalle de Berne, en Suisse, au Musée d’Art moderne de la Ville de Paris et au Stedelijk van Abbemuseum d’Eindhoven, aux Pays-Bas. A la Documenta IX de Kassel, en 1992, Thomas Schütte expose Die Fremden / Les Etrangers, un groupe de figures à l’échelle 1, dont une partie est toujours visible. En 2003, une exposition itinérante est présentée au Kunstmuseum Winterthur, au Musée de Grenoble ainsi qu’au K21 à Düsseldorf. Une importante rétrospective a été présentée en 2010 au Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia de Madrid. En 2005, Thomas Schütte reçoit le Lion d’Or à la Biennale de Venise. 


domenica 8 luglio 2012

ELIO LANTERI: LA CONCA DEL TEMPO - TRANSEUROPA 2012

ELIO LANTERI 
LA CONCA DEL TEMPO
Transeuropa, 20/6/2012
collana "Narratori delle riserve"

In una caletta chiusa da tre lati e aperta sul mare, quattro personaggi vivono dei ricordi della loro vita passata nelle viscere della natura aspra: quella Liguria di Ponente già protagonista de "La ballata della piccola piazza" e che ancora una volta non si limita a fare da sfondo, ma è elemento essenziale del racconto. Damìm, Viturìn, Bellagioia, Rosy, Badulìn e gli altri personaggi gravitano intorno a un ecosistema apparentemente immobile ma in cui sono proprio i minimi movimenti, i tempi infinitesimi della natura, a dettare il ritmo dell'esistenza. E proprio gli elementi naturali - una cornacchia, un vecchio ponte - parlano e pensano per ripercorrere in vesti nuove la leggenda di un uovo Sisifo e del suo destino, non imposto da una divinità ma scelto consapevolmente. Perché Damìn ogni giorno risale verso la vecchia casa sulla scogliera? Quale scelta lo condanna, quale dolore lo tiene vivo? Un racconto che respira tra la danza leggera delle foglie d'autunno e il mare in miniatura che, di notte, culla i sogni fantasiosi di una gioventù lontana. 

sabato 7 luglio 2012

FESTIVAL DI VILLA FARALDI 2012



FESTIVAL INTERNAZIONALE DI VILLA FARALDI
XXIX edizione
dal 7 luglio al 9 agosto 2012

Nonostante il periodo nero che affligge i piccoli e grandi comuni del nostro paese, la ventinovesima edizione del Festival Internazionale di Villa Faraldi propone un calendario di qualità. Questo grazie agli amici del festival: artisti che negli anni scorsi si sono esibiti a Villa Faraldi e hanno dato un aiuto all’amministrazione comunale.
Il risultato è un festival che spazia dai dialoghi musicali che sperano in un futuro di pace per Israele e Palestina, ai concerti jazz, da cene nascoste a mostre di pittura. Anche quest’anno Villa Faraldi si trasforma nel Borgo dell’Arte.  

Questo il programma:

Sabato 7 luglio, alle ore 22.00
Yuval e Wisam Duo, un dialogo musicale di Pace

Sabato 14 luglio, alle ore 21.00
Questo Posto mi Appartiene, spettacolo di danza di Vera Stasi, Giovani Produzioni e Enz

Giovedì 19 luglio, alle ore 22.00
Dado Moroni, concerto jazz

Venerdì 20 luglio, alle ore 22.00
Lunar, di Lorenzo Tucci e Luca Mannutza

Sabato 21 luglio, alle ore 22.00
Rosario Bonaccorso, Travel Notes Quartet e Fabrizio Bosso, concerto jazz

Giovedì 9 agosto, alle ore 21.30
E Lucevan le Stelle, concerto lirico con Melissa Briozzo (soprano), Andrea Elena (tenore). Al pianoforte Piera Raineri 

venerdì 6 luglio 2012

CARMEN SPIGNO: RITORNO AD ITACA - FORTEZZA DEL PRIAMAR, SAVONA



CARMEN SPIGNO
RITORNO AD ITACA
a cura di Silvia Bottaro
Fortezza Monumentale del Priamar - Palazzo del Commissario
Corso Mazzini - Savona
dal 6/7/2012 al 29/7/2012

“Ritorno ad Itaca” è il titolo della mostra antologica di Carmen Spigno. Venerdì 6 Luglio 2012, alle ore 18.30, nelle “Cellette” della prestigiosa Fortezza del Priamar in corso Mazzini 1 a Savona, l’artista inaugura la Mostra Personale Antologica “Ritorno ad Itaca” proseguendo il progetto espositivo iniziato lo scorso anno nel Castello Costa-Del Carretto di Garlenda e dedicato alle opere di tutta la sua produzione artistica, dagli esordi degli anni ‘70 fino a quelle con terre e resine naturali del 2012. Saranno presentate anche le ultime sperimentazioni con terra nera e china eseguite recentemente, che inaugurano un nuovo “universo di segni”. Commento “Ritorno ad Itaca” è il titolo che ho scelto per mostrare il mio lavoro artistico dagli inizi, gli anni ’60-’70, ad oggi, anno 2012; lavoro intervallato da lunghi periodi di vita dedicati alla famiglia e al lavoro di maestra. Potrei cominciare così, come dice Demian “Già da piccolo ero stato incline a guardare le forme bizzarre della natura… abbandonandomi al loro fascino e al loro complicato linguaggio. Lunghe radici d’albero affioranti, vene colorate nella pietra, macchie d’olio natanti nell’acqua, crepe nel vetro, tutte queste cose esercitavano su di me una grande attrattiva, soprattutto l’acqua e il fuoco, il fumo, le nubi, la polvere…”. Ed infatti cominciai molto presto a disegnare e a dipingere... ed ecco i primi quadri a olio su carta da macellaio, che si trovano nell’ultima celletta del Priamar, perché il percorso segue un andamento a ritroso nel tempo: comincia da oggi, estate 2012, e giunge agli anni dell’inizio, della giovinezza.
Poi un lungo periodo di stasi, per lo meno espositiva, poiché la pittura e il disegno furono sempre al centro dell’insegnamento e... molti bambini diventarono pittori. Negli anni ’90 l’incontro casuale, ma “fulminante” con le terre e le resine naturali grazie al pittore genovese Andrea Bagnasco. Da qui l’inizio di sperimentazioni, ricerche e scoperte legate alla terra. Infatti, una celletta dopo l’altra, si compie una full-immersion nel mondo delle terre: terre su lenzuola (con gli scolari), terre su legno, terre su carta, su carta su tela, terre su tela, su juta, su sughero, terre bianche e sabbie, fino alle più recenti terre nere miste a china per esplorare il mondo dei “segni” più sottili e misteriosi. Più di un critico nelle sue recensioni mi hanno spesso paragonato ad una “sacerdotessa” dedita alla dea Madre Terra”. A parte l’esagerazione, io sento veramente una profonda adorazione per la Natura, con tutte le sue infinite e microscopiche bellezze. Affondare le mani nella terra è per me come un rito di ringraziamento per la bellezza che Dio ci ha data e che noi dobbiamo preservare... Concludendo posso dire che la mia “Itaca” è stata l’aver riscoperto dentro di me questo amore viscerale per la pittura e per la terra insieme. 

MARIO BORELLA: LUCI E COLORI DEL PONENTE - PALAZZINA LIBERTY, IMPERIA



MARIO BORELLA
LUCI E COLORI DEL PONENTE
Palazzina Liberty
Borgo Marina - Imperia
dal 6 al 25 luglio 2012

L’Assessorato ai Beni e Attività Culturali del Comune di Imperia propone, alla Palazzina Liberty di Borgo Marina a Imperia, l’appuntamento con “Luci e colori del Ponente”, mostra dell’artista Mario Borella.
La mostra, realizzata anche grazie al contributo di Coop Liguria. sarà inaugurata venerdì 6 luglio alle ore 21 e resterà aperta dal 6 al 25 luglio p.v. nella fascia oraria compresa tra le 18 e le 23.
Mario Borella, molto noto al pubblico imperiese, è un artista che ha all’attivo numerose partecipazioni ed esperienze espositive con menzioni lusinghiere da parte della critica e significativi riconoscimenti.
La rassegna, ambientata nella cornice della Palazzina Liberty di Borgo Marina, oltre a declinare le principali tematiche trattate dal pittore sanremese mette in risalto la capacità suggestiva ed attrattiva del paesaggio ligure sul piano dell’ispirazione creativa.
Borella traduce la sua vocazione naturalistica con spontaneità e immediatezza derivate da uno spiccato senso della luce e del colore e da un’intima consonanza con la realtà sensibile che rappresenta.
Affidando la resa delle immagini allo slancio di una gestualità dinamica e armoniosa e alle potenzialità costruttive della materia cromatica, ottiene effetti di grande immediatezza espressiva che connotano la sua opera ben oltre il semplice realismo descrittivo.
I soggetti che predilige sono il mare, i borghi della costa e dell’entroterra ponentino e le chiese, di cui riesce con grande sensibilità a evocare la dimensione di sacralità e devozione, caratteristica che ha avuto un ruolo determinante nell’assegnazione dell’incarico di raffigurare, assieme ad altri trenta artisti, la storia del Santuario di Pompei.
«La mostra Luci e colori del Ponente - ha affermato il Commissario Marchione - nel sottolineare il ruolo prestigioso della Palazzina Liberty quale sede di appuntamenti artistici e culturali di rilievo, offre un contributo significativo alla conoscenza delle espressioni artistiche e delle tendenze emergenti del territorio ligure. Si tratta di un’ulteriore opportunità per apprezzare Imperia invitando turisti e residenti a una lettura diversa delle bellezze naturalistiche e del paesaggio cittadino». 

mercoledì 4 luglio 2012

NOLI, I COLORI DEL CINEMA



NOLI, I COLORI DEL CINEMA
Seconda Edizione
spiaggia dei pescatori - Noli
dal 5/7 al 23/8/2012

Prende il via questa sera la seconda edizione di “Noli, i colori del cinema”, la rassegna che porta le proiezioni di film in riva al mare. La formula della manifestazione, promossa dal Comune di Noli e dall’associazione culturale no profit Kinoglaz, è la stessa dell’anno scorso: per 8 serate d’estate di luglio e di agosto (4 delle quali dedicate soprattutto a film d’animazione adatti ai bambini ma con chiavi di lettura molto interessanti e stimolanti per gli adulti e 4 per l’intera famiglia) la spiaggia si trasformerà in sala cinematografica. “La rassegna offrirà a tutti gli spettatori la possibilità di vedersi raccontare una storia in riva al mare, coccolati dalla brezza marina, di immaginare mondi paralleli e straordinari (Coraline e la porta magica di Henry Selick, Wall-e di Andrew Stanton, Guida galattica per autostoppisti di Garth Jenning), di fare quel che non si potrebbe mai fare con viaggi nel tempo (Il discorso del re di Tom Hooper, Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry), di fare quel che non si potrebbe essere (Leafie di Seong-yun Oh, Edward mani di forbice di Tim Burton). Le cinematografie del mondo, da quella coreana, a quella degli Stati Uniti, per passare attraverso il miglior cinema d’essai europeo, sono rappresentate da pellicole uniche nel loro stile e ritmo narrativo. Ogni sera è stata concepita come un viaggio attraverso diverse emozioni, secondo un tono diverso, un colore – spesso associato ad un genere cinematografico – che rappresenta soprattutto un orizzonte di immagini, di suoni, di atmosfere per imparare lo stupore e divertirsi davvero tutti insieme” spiegano gli organizzatori. Prima proiezione domani, alle 21,30, nella spiaggia dei pescatori con “Coraline e la porta magica di Henry Selick”. In caso di maltempo il film verrà proiettato nella loggia della Repubblica. A tutti i bimbi che parteciperanno verrà regalata una scheda con immagini del film tutte da colorare. Il successivo appuntamento con “Noli, i colori del cinema” sarà giovedì 12 luglio, sempre alle 21,30, con “Il discorso del re” di Tom Hooper. 

martedì 3 luglio 2012

GÉRARD GASIOROWKI - FONDATION MAEGHT, SAINT PAUL DE VENCE


GÉRARD GASIOROWKI
Fondation Maeght
623, chemin des Gardettes - Saint Paul de Vence
du 30 juin au 26 septembre 2012

La Fondation Maeght propose, du 30 juin au 26 septembre 2012, une grande exposition dédiée à l'artiste français Gérard Gasiorowski. Consacrée principalement à sa peinture, elle présentera des travaux inconnus ou trop rarement montrés jusqu'ici, dont notamment certains très grands formats des dernières années de sa vie.
Un destin d’artiste, tout aussi sauvage que savant Gérard Gasiorowski était un être déchiré, animé par le tourment de vivre en même temps qu’un observateur lucide et précis. Très cultivé, il était un critique raffiné comme l’a décrit son ami, l’écrivain Bernard LamarcheVadel.
Gasiorowski rappelait sans cesse, à sa manière exigeante, parfois mélancolique, parfois humoristique, que l’art était une affaire essentielle « qui ne se faisait pas en habit de gala ». Il parvint à exprimer de façon bouleversante le combat philosophique, poétique, pictural qu’il mena avec le monde, dans un contexte de catastrophe historique et intime. Il s’attacha à dire tout ce que la peinture pouvait avoir de grave, de jubilatoire, d’expérience « totale », pour comprendre le réel, tant sa vitalité que le danger qu’il révèle.

Né en 1930, le parcours artistique de Gérard Gasiorowski commence à la fin des années quarante. Son père meurt durant la deuxième guerre mondiale pendant l’exode. Dans ces années d’après-guerre, il étudie à l’École des Arts Appliqués et commence à peindre en 1951, année qui est aussi celle de sa rencontre avec le peintre Jacques Monory qui fut, tout au long de sa vie, un soutien et un ami. Il cesse de peindre en 1953 et tient à voir cette interruption mentionnée dans sa biographie, pour ne reprendre la peinture qu’en 1964.
Dès lors, la trace du pinceau se fait très ténue, la proximité est troublante avec la photographie en noir et blanc et certains critiques évoquent, à tort, l’hyperréalisme. Il s’agit de tout autre chose : un jeu ambigu où le peintre virtuose se dissimule. Gasiorowski revendique l’ambivalence, la virtualité des images qu’il semble restituer. Il jongle avec l’illusion pour proposer une vérité secrète des images.
Tout au long de son parcours, ses portraits sont saisissants d’inquiétude et d’étrangeté, enivrants par la façon unique dont il les transforme par la lumière.
En 1970, Gasiorowski s’échappe du cadre dans d’intenses moments de peinture, peinture à laquelle il donne, cette fois, une présence très matérielle. Les Croûtes forment ainsi un ensemble de peintures colorées, épaisses, impressionnantes, se jouant des stéréotypes et des « chromos ». Le geste du peintre y est primordial, même s’il est fait de doute et d’ironie. Gasiorowski poursuit son questionnement sur la représentation, le leurre, l’effacement. La toile et le tableau disparaissent au profit d’une peinture qui s’échappe des procédés et des règles.
Ce faisant, Gasiorowski mène une critique radicale de la tradition picturale occidentale de l’art considéré comme objet de marché. En 1974, Gasiorowski se lance dans une guerre à la peinture. Il précise que l’acte pictural est son unique problème, pour écarter les analyses sociologisantes auxquelles il n’adhère pas. Cette guerre, sans jouer avec les mots, est menée pour faire mieux vivre la peinture.
Au sortir de « cette guerre », Gasiorowski se saisit des grandes références artistiques et des « phares de la modernité » dans la série des Amalgames (de 1975 à 1982) ou dans le Chemin de peinture (de 1980 à 1986) présenté pour la première fois à la Fondation Maeght dans son intégralité.
Rappelons qu’en 1975, il crée A.W.K., l’académie Worosiskiga (anagramme de Gasiorowski), puis « Kiga », incarnation de la peinture avec laquelle il entame un dialogue singulier. Il s’empare de toutes ses dimensions physiques et substantielles. Il va jusqu’à travailler avec ses propres excréments qui deviennent un moyen de peindre. Dans le même temps, comme l’indiquent certains de ses titres, il travaille sur les notions de « rituels », de « cérémonies », incluant un dialogue avec la dimension sacrée de l’existence.
Si son travail plastique s’est alors diversifié et radicalisé, le « Gasiorowskipeintre », qui poursuit ses Amalgames comme ses Fleurs, se livre à des Ponctuations qui sont autant de conversations avec des maîtres de la peinture, essentiels pour lui, comme par exemple Cézanne, Chardin, Bonnard. Elles ont une présence dans « la simple, tranquille, quotidienne beauté de la peinture » (Olivier Kaeppelin).
A partir de 1983, Gasiorowski réutilise principalement une toile libre au travers de grands ensembles. Avec la série des Stances, il réalise un de ses chefsd’œuvre. Alors présentée en partie au FRAC Pays-de-la-Loire, cette peinture de 40 mètres de long sera exposée de façon inédite dans sa totalité à la Fondation Maeght. Gasiorowski y trace une ligne, comme un fil d’Ariane, entre création, mémoire et références, de Lascaux à Manet.

L’exposition présentée par la Fondation Maeght insistera sur le débat entretenu par Gérard Gasiorowski avec la peinture à chaque moment de sa vie. Elle mettra en scène les rapports qu’il entretenait avec Chardin, Cézanne, Bonnard, Vuillard, Picasso, Giacometti, Giotto ou encore les peintures de Lascaux, une certaine tradition japonaise et, plus généralement, avec l’histoire de la peinture. 


domenica 1 luglio 2012

BEN SIGNE NICE - VILLA ARSON, NICE



BEN SIGNE NICE
à l'occasion du cinquantième anniversaire de la naissance de Fluxus
Villa Arson
20 avenue Stephen Liégeard - Nice
1er juillet - 28 octobre 2012

Un ring de boxe entouré d'une tribune, de documents et d'objets - mémoire de ses performances et de celles organisées sur la Côte d'Azur ou produits dérivés d'idées que l'artiste inventorie - est le théâtre d'actions que Ben organise tous les mercredis à 18h (en juillet et septembre). Chaque action sera réalisée en public, filmée puis retransmise en différé sur un écran placé au centre de l'installation. Ce ring est identique à celui que l'artiste avait installé à Cologne lors de l'exposition Happenings and Fluxus organisée en 1970 par Harald Szeeman. La Villa Arson rend ainsi hommage à Ben à l'occasion du 50ème anniversaire de Fluxus et dans le cadre du programme de recherche qu'elle mène depuis 2007 - grâce au soutien constant du Conseil Général des Alpes-Maritimes - sur l'histoire de la performance sur la Côte d'Azur de 1951 à 2011.

Pour ceux qui considèrent que Ben n'est qu'un bouffon vendeur de chaussettes et de carnets scolaires pour grandes surfaces, obsédé par sa sexualité vieillissante et son ego outrancier, fourvoyé dans des discours régionalistes ambigus, il est nécessaire de rappeler à quel point il est un incroyable inventeur de gestes, d'actions ou de performances aussi singuliers qu'universels, magnifiques et dérisoires, travaillant mieux que personne l'étude des comportements, à commencer par le sien toujours entre deux eaux.
En 1956, il ouvre à Nice avec Robert Malaval une boîte de nuit, Le Grac, dans laquelle ils exposent leurs premières toiles. L'affaire ne tient que quelques mois et le lieu ferme pour cause de gestion incertaine. Toujours en 1956, Éliane Radigue lui présente dans des conditions rocambolesques Arman, créant sans le savoir (et bien avant l'heure) le premier lien entre deux mouvements phare des années 1960, Fluxus et le Nouveau Réalisme, qui se détesteront et se respecteront tout à la fois. Mais surtout, c'est l'ouverture de sa boutique en octobre 1958 qui va définitivement dynamiser « l'esprit de l'action » sur la Côte d'Azur. Jusqu'à sa fermeture en 1972, le magasin change régulièrement de nom : Laboratoire 32 puis Galerie Ben Doute de Tout. Il devient l'épicentre d'un art d'attitude et de comportement qui va se propager comme une traînée de poudre durant toutes les décennies à venir.
Il est impossible de décrire la plupart de ses actions, tant elles sont nombreuses et diversifiées. Mais si l'on doit n'en retenir qu'une, c'est celle où il s'assoit sur une chaise en portant un écriteau autour de son cou avec cette seule mention : « Regardez-moi cela suffit ». Il est stoïque. Le public semble sans voix devant cette posture équivoque. Par ce seul "geste" il arrive à concentrer son obsession pour l'ego, son sens de l'absurde, son rapport au monde et surtout sa faculté à créer des « scènes » dans n'importe quelle situation. Il est aussi l'un des premiers artistes de son temps à savoir jouer avec l'image comme en témoignent les multiples photographies ou films qu'il commence à produire dès le début des années 1960.
Ben est aussi un remarquable propagateur d'idées. Il rencontre George Maciunas (alors exilé en Europe) à Londres en 1962 lors du Festival of Misfits organisé par Robert Filliou et Daniel Spoerri. Il passe la semaine du festival enfermé dans la vitrine de la Gallery One. Avec Maciunas, il découvre l'esprit Fluxus et son organisation à géométrie variable. Il est sur le champ fasciné par les events de George Brecht. Il invite Maciunas à réaliser un festival Fluxus à Nice en juillet 1963. Il crée la même année (avec un groupe de complices dont Robert Erébo, Dany Gobert, Pontany, Robert Bozzi et Annie Vautier) le Théâtre Total qui va produire, pendant plusieurs années dans la salle de L'Artistique à Nice, des actions destinées à destituer tous les codes de représentation du théâtre. Depuis son activité n'a jamais cessée, ouvrant il y a peu encore L'espace à débattre, galerie, lieu d'échange et de dialogue.
L'exposition Ben signe Nice (titre d'une oeuvre de 1963) est constituée d'un ring de boxe entouré d'une tribune et de documents et d'objets fixés sur le murs. Le ring sera le théâtre d'actions que l'artiste souhaite organiser tous les mercredis à 18h aux mois de juillet et septembre. Chaque action sera réalisée en public, filmée puis retransmise en différé sur un écran placé au centre de l'installation. Le ring est identique à celui que l'artiste avait installé à Cologne lors de l'exposition Happenings and Fluxus organisée en 1970 par Harald Szeeman. Les documents sur les murs concernent la mémoire d'une grande partie de ses performances ou de celles qu'il a organisées sur la Côte d'Azur, tandis que les objets sont des artefacts d'idées qu'il inventorie au fil du temps, partitions possibles pour de futures actions intimes ou publiques. Enfin, l'artiste a souhaité inscrire sur un des murs de la galerie carrée un texte sur sa définition de la performance.

Le programme de recherche sur L'histoire de la performance sur la Côte d'Azur de 1951 à nos jours a été réalisé grâce au soutien constant du Conseil général des Alpes-Maritimes depuis 2007. Il a également bénéficié de l'aide du Conseil régional Provence-Alpes-Côte d'Azur depuis 2010.

Le journal La Strada et la revue Mouvement sont partenaires média de cette exposition.

Une publication sur les performances de Ben est à paraître aux éditions Fage pour la fin du mois de juin 2012. 

POICASSO, LES CHEMINS DU SUD - LA MALMAISON, CANNES



PABLO PICASSO
PICASSO, LES CHEMINS DU SUD
Centre d'Art La Malmaison
47, boulevard de la Croisette - Cannes
01 juil.-30 sept. 2012

C'est à travers l'exposition «Picasso, les chemins du Sud», que le Centre d'art, en partenariat avec le musée national Picasso Paris, inaugure un concept autour de l'activité créatrice du peintre, à partir de son installation à Vallauris en 1947. Les peintures, les sculptures ainsi que les photogrammes et les photomontages réalisés en collaboration avec le photographe André Villers, toutes ces œuvres conçues à Vallauris, Cannes puis Mougins entre 1950 et 1967, seront à l'honneur à l'occasion de cette rencontre estivale. Cet ensemble proposé parmi les différentes thématiques abordées par le peintre, depuis la période bleue, nous relate avec humour des sentiments puisés d'un imaginaire en perpétuel mouvement.