sabato 31 maggio 2014

CERVO GUITAR LAB 2014





CERVO GUITAR LAB 2014

A Cervo, sabato 31 maggio e domenica primo giugno, due giornate interamente dedicate alla chitarra elettrica.
4 clinic, con altrettanti insegnanti preparati, che offrono l'opportunità di imparare e approfondire stili e tecniche chitarristiche in un percorso attraverso il tempo; partendo dalle origini del blues fino ai virtuosi odierni, passando dall'hard rock, dal rockabilly e dal country. Gli insegnanti espongono concetti teorici applicati sullo strumento, genere per genere.
Ospite speciale per questa edizione è il chitarrista fiorentino Marco Di Maggio. Esponente della scena R’n’R internazionale e considerato, dalla stampa specializzata, come uno tra i migliori chitarristi mondiali. Dal ’96, suona con nomi di punta del genere passato e attuale: Terry Williams (Dire Straits), D.J. Fontana (Elvis Presley's Band), Slim Jim Phantom (Stray Cats), Scotty Moore (Elvis' Band), Johnny Farina (Santo & Johnny), Robert Gordon, Linda Gail Lewis (sorella di Jerry Lee Lewis), Albert Lee, Billy Swan (compositore per Elvis), solo per citarne alcuni.
Di recente è stato in tour per quasi due mesi oltreoceano, tra Stati Uniti e Canada e il suo nome ormai compare, da molti anni, nella Rockabilly Hall Of Fame.
Le clinic sono aperte a tutti: debuttanti, appassionati ed esperti.

Programma:

Sabato 31 maggio
Palazzo Viale
Ore 14 - Blues Guitar con Renzo Lanziani
Ore 16 - Rockabilly Guitar con Marco Di Maggio
Piazza del Castello
Ore 22 - Concerto dei Di Maggio Connection (Marco Di Maggio, voce/chitarra; Matteo Giannetti, contrabbasso/basso; Marco Barsanti, batteria); entrata gratuita

Domenica primo giugno
Palazzo Viale
Ore 14 - Hard Rock Guitar con Fabrizio Morabito
Ore 16 - Guitar Hero con Tony Bellardi
Ore 19.30 - Aperitivo musicale di fine corsi
Inoltre, durante i due giorni delle clinic, si tiene il Mercatino Musicale per le vie del Borgo Antico, con stand espositivi e bancarelle di strumenti musicali e vinili da collezione, nuovi e usati.
  

PINO NINFA: COME UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ - PALAZZO ODDO, ALBENGA





PINO NINFA
COME IN UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ
Mostra fotografica
Palazzo Oddo
via Roma 41 - Albenga
dal 13/05/2014 all'8/06/2014

Nuovo evento per l’associazione “Le Rapalline in Jazz” presieduta da Barbara Locci. Questa volta non al Jazz Club di Campochiesa ma ad Albenga, in pieno centro storico.
Si tratta della mostra fotografica di Pino Ninfa “Come un racconto chiamato Jazz”. Fino all’8 giugno a Palazzo Oddo (terzo piano).
All’interno della mostra, oltre alle foto di Pino Ninfa, sarà presente una sezione dedicata al concorso fotografico legato all’Albenga Jazz Festival 2013, organizzato da Mario Rossello e dal Circolo Fotografico San Giorgio. Venerdì 16 maggio alle ore 19 ci sarà l’inaugurazione con degustazione a cura dei Sommelier della Fisar e premiazione dei fotografi che hanno partecipato al concorso fotografico (ingresso libero).
  

venerdì 30 maggio 2014

PINO NINFA: COME UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ - PALAZZO ODDO, ALBENGA





PINO NINFA
COME UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ
Mostra fotografica
Palazzo Oddo
via Roma 41 - Albenga
dal 13/05/2014 all'8/06/2014

Nuovo evento per l’associazione “Le Rapalline in Jazz” presieduta da Barbara Locci. Questa volta non al Jazz Club di Campochiesa ma ad Albenga, in pieno centro storico.
Si tratta della mostra fotografica di Pino Ninfa “Come un racconto chiamato Jazz”. Fino all’8 giugno a Palazzo Oddo (terzo piano).
All’interno della mostra, oltre alle foto di Pino Ninfa, sarà presente una sezione dedicata al concorso fotografico legato all’Albenga Jazz Festival 2013, organizzato da Mario Rossello e dal Circolo Fotografico San Giorgio. Venerdì 16 maggio alle ore 19 ci sarà l’inaugurazione con degustazione a cura dei Sommelier della Fisar e premiazione dei fotografi che hanno partecipato al concorso fotografico (ingresso libero).
  

giovedì 29 maggio 2014

MASSIMO RECALCATI: NON È PIÙ COME PRIMA - SALA ROSSA DEL COMUNE, SAVONA 30/5/2014





MASSIMO RECALCATI
NON È PIÙ COME PRIMA
Elogio del perdono nella vita amorosa
presentazione del volume edito da Raffaello Cortina
Sala Rossa del Comune
piazza Sisto IV - Savona
venerdì 30 maggio 2014, ore 21,00

Introduce Renata Barberis

Questo libro si interessa dell’amore che dura, delle sue pene e della sua possibile redenzione. Non si occupa degli innamoramenti che si esauriscono nel tempo di una notte senza lasciare tracce. Indaga gli amori che lasciano il segno, che non vogliono morire nemmeno di fronte all’esperienza traumatica del tradimento e dell’abbandono. Cosa accade in questi legami quando uno dei due vive un’altra esperienza affettiva nel segreto e nello spergiuro? Cosa accade poi se chi tradisce chiede perdono e, dopo aver decretato che non era più come prima, vuole che tutto torni come prima? Dobbiamo ridicolizzare gli amanti nel loro sforzo di far durare l’amore? Oppure possiamo confrontarci con l’esperienza del tradimento, con l’offesa subita, con il dolore inflitto da chi per noi è sempre stato una ragione di vita? Questo libro elogia il perdono come lavoro lento e faticoso che non rinuncia alla promessa di eternità che accompagna ogni amore vero.

Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti lacaniani in Italia, è membro analista dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue. Nelle nostre edizioni ha pubblicato con successo L’uomo senza inconscio (2010), Cosa resta del padre? (2011) e Ritratti del desiderio (2012).

mercoledì 28 maggio 2014

SUL FILO DEI RICORDI. LA RIVIERA RICAMATA - VILLA FARAVELLI, IMPERIA




ROBERTA TRICE: LUCI E OMBRE D'AGOSTO - ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI, BORDIGHERA





ROBERTA TRICE
LUCI E OMBRE D'AGOSTO
presentazione del volume (Edizioni Effigi)
Istituto Internazionale di Studi Liguri
Via Romana 39 - Bordighera
mercoledì 28 maggio 2014, ore 17,00

La libreria "Amicolibro" in collaborazione con l'Istituto Internazionale di Studi Liguri, nell'ambito della rassegna "Maggio dei libri", ospita la presentazione del romanzo di Roberta Trice "Luci e ombre d'Agosto".
Interviene con l'autrice Dorina Valesini.

Scheda del libro

In particolari momenti della loro vita, alcune persone (indipendentemente dall’età o dal loro stato sociale), fanno degli incontri, in parte casuali, che rispondono alle loro più intime (a volte inconsce) esigenze di stabilità e di conferme verso il futuro. Questa é la storia di alcuni personaggi che appartengono a due famiglie che non hanno nulla in comune: i Beta, che inaugurando la loro prima estate nella nuova casa in un borgo della Maremma cercano una soluzione alle proprie difficoltà di comunicazione, gli Albricci con Genny la figlia di Sante, il vecchio proprietario del terreno su cui é stata costruita la nuova casa dei Beta. I primi sono degli intellettuali di città, gli altri dei contadini che si sono recentemente affrancati da un antico stato di povertà endemica. Genny é una giovane di 19 anni, particolarmente sensibile al proprio dovere di riconoscenza verso il padre che le ha permesso di studiare, che vive la perfetta essenzialità della natura che la circonda come specchio di una comune appartenenza, é una giovane curiosa della vita degli altri che ama la lettura che interpreta come possibile risposta alle domande che si pone sulla vita e sull’amore. Ogni incontro é vissuto come una necessità, ogni stimolo é messo alla prova in un tempo che é anche spazio interiore. Da Irene, la nonna simbolo della sua infanzia, a Sante, il padre che le chiede di riscattare il passato, a Silvia Beta e la tragica storia di sua madre Laura, a Mirko il fratello minore ed esempio di grettezza emotiva, a don Gino, il parroco del paese, a Riccardo Verga, l’Artista che le apre un percorso inatteso. Passano i mesi. Alcune presenze scompaiono. Di fronte al ritratto che Verga le ha fatto molti mesi prima di morire Genny fa la sua prima scelta di autonomia accettando una evoluzione che ricompensi il padre senza nulla togliere alla propria libera ricerca. Una maturazione che avviene per gradi insieme agli incontri reali o letterari che il caso ha posto e porrà sul suo cammino, sul valore dell’amore e sul proprio posto nel mondo.
L'autrice 
Già docente di Lingua e Letteratura Francese, Roberta Trice ha vissuto a lungo a Bordighera, scrivendo di saggistica e letteratura. Con la casa editrice Philobiblon di Ventimiglia ha pubblicato "Lo spirito europeo e la letteratura italiana. Con Benjamin Cremieux tra il 1910 e il 1943" e il romanzo "La traversata". Ha curato il catalogo-biografia su Katherine mansfield "Un inverno in Riviera" (De Ferrari ed.) per la Mostra al Museo Borea D'Olmo di Sanremo dal 22 nov. 2008 al 10 genn. 2010. 

lunedì 26 maggio 2014

ENSEMBLE EUTOPIA: LE FOLKSONGS DA BERIO A OGGI - SPAZIO VUOTO, IMPERIA 27/5/2014





ENSEMBLE EUTOPIA
LE FOLKSONGS DA BERIO A OGGI
Spazio vuoto
Galleria degli Orti - Imperia Oneglia
martedì 27 maggio 2014, ore 21,00

Lo Spazio Vuoto concluderà la sua stagione di musica e teatro 2014 al Teatro Cavour di Imperia, martedì 27 maggio, grazie alla collaborazione con il comune di Imperia, con un concerto eccezionale, di facile comprensione per tutti gli appassionati di musica, dedicato al più grande compositore ligure del ‘900 e a due giovani compositori italiani.

Eutopia significa luogo bello, felice. A differenza di Utopia, Eutopia suggerisce che alcuni sogni si possono realmente avverare. Nel segno di questa convinzione nasce l’Eutopia Ensemble, un gruppo di giovani musicisti genovesi che si sono affermati all’estero E in altre città italiane e che sono tornati a Genova al Teatro della Tosse per dar vita a “Le Strade del suono”, la prima stagione cittadina interamente dedicata alla musica colta del ‘900 e alla musica contemporanea.

Un concerto dedicato al più grande compositore ligure del ‘900 e a due giovani compositori italiani.
Le Folksongs sono un “corpus” di canzoni popolari provenienti da diverse parti del mondo, che Luciano Berio arrangiò in modo che potessero essere eseguite tutte con un ensemble composto dagli stessi strumenti.
La maestria con cui Berio riscrisse queste canzoni, arricchendole di sfumature, ma senza smarrirne lo “spirito”, è ancora oggi oggetto di meraviglia. Per questo abbiamo chiesto a due giovani compositori di grande prospettiva, Orazio Sciortino Gianluca Verlingeri, di riscrivere, con gli stessi strumenti previsti per le Folksongs, altre canzoni popolari a loro piacimento.
  

domenica 25 maggio 2014

MARINO MAGLIANI: SOGGIORNO A ZEEWIJK - AMOS 2014





MARINO MAGLIANI
SOGGIORNO A ZEEWIJK
Amos, 20/3/2014
collana "Calibano"

"Soggiorno a Zeewijk" è una passeggiata lungo le vie olandesi di un quartiere della cittadina costiera di IJmuiden, non distante da Amsterdam, costruito sulle dune e costretto a vedere rimodellata la propria geografia urbana ogni mezzo secolo. È la storia di un paesaggio che cambia in continuazione, di case che sin dalla costruzione hanno una durata a termine, più breve della vita degli abitanti. È anche la storia di un incontro inatteso, anch'esso gioioso e malinconico, come tutto sembra essere a Zeewijk. "Soggiorno a Zeewijk" è il romanzo di un osservatore, che è anche una cartografia, un libro di viaggio tra Olanda e Liguria, regione nella quale l'autore ambienta pagine molto belle fatte di storie di colline e di orti di fondovalle. Tra l'Olanda e l'estremità della Liguria occidentale, Magliani traccia una geografia fatta di malinconia e di umanità, di sorriso e di paesaggio, di autoironia e di attesa.

sabato 24 maggio 2014

ATTILIO CICALA: DIPINTI E CERAMICHE - CIRCOLO DEGLI ARTISTI, ALBISSOLA MARINA





ATTILIO CICALA
DIPINTI E CERAMICHE
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta - Albissola Marina
dal 24/5/2014 all'8/6/2014

Nato a Messina, con diploma di Istituto Statale di Arte e di Accademia di Belle Arti, ATTILIO CICALA insegna discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Savona. Vive e lavora a Savona con studio ad Albisola.

venerdì 23 maggio 2014

PIERO SIMONDO: MANICA A VENTO - BALESTRINI CENTRO CULTURA ARTE CONTEMPORANEA, ALBISSOLA MARINA





PIERO SIMONDO
MANICA A VENTO
a cura di Sandro Ricaldone e Riccardo Zelatore
Balestrini centro cultura arte contemporanea
via Isola, 40 - Albissola Marina
dal 24/5/2014 al 28/6/2014

Organizzata nei luoghi che accolsero il soggiorno nuziale dell’artista dopo il matrimonio con la moglie Elena nel giugno del 1957, la rassegna, curata da Sandro Ricaldone e presentata da Riccardo Zelatore, riunisce opere che a partire dagli anni ’50 documentano un quarantennio di attività.
Fra queste la giovanile “Africa” (1950), dove già si rivela l’inclinazione verso un primitivismo di matrice espressionista che negli anni successivi troverà piena manifestazione nell’intensa produzione di monotipi, di cui pure sono esposti alcuni esempi (“Sovraimpresso bianco”, 1954; “Sul blu”, 1955, “Controtipo”, 1960).
Al centro della mostra due lavori di grande dimensione: “Parvenze” (1962-67), una sorta di apparizione su uno sfondo cromaticamente acceso, e “Manica a vento” (1975), composito dipinto-assemblaggio creato su un supporto grezzo, a tratti perforato.
Il percorso prosegue con le “Ipopitture”, un “gioco del rovescio” in cui l’immagine viene stesa sul verso della tela e fatta filtrare sul recto con l’impiego di solventi, e i “Raschiati” degli anni ’70, dove il colore è steso e sottratto al tempo stesso con gesti rapidi e casuali, per chiudersi con “Piccolo ipofiltraggio”, una ulteriore elaborazione della tecnica sperimentata con le Ipopitture, realizzata su tela da materasso nel 1993, l’anno stesso della sua precedente mostra nello spazio di Franco Balestrini.

“Chi non ha percorso a quei tempi la linea Bra-Cavallermaggiore-Savona non può immaginare la bellezza dei vagoni con sedili di legno fine secolo. Su quegli scomodi e duri divanetti a tre posti, noi (Elena e Piero), in viaggio di nozze e di luna di miele, discettavamo in francese d’arte e d’avanguardia, con due fra i probabili migliori e relativamente ignoti avanguardisti culturali del momento (Asger e Guy) su cui iniziavano a soffiare lievi e variabili venti di gloria.
In quel lontano inizio di giugno faceva un freddo autunnale e noi, gli sposini, attrezzati per l’estate tremavamo nel vento e nella pioggia. Si mangiava, quasi sempre in compagnia, in una delle trattorie del carruggio alle spalle e parallelo alla Via Aurelia lungomare (pasta al pesto e cozze alla marinara, di solito). La frequentazione più assidua avveniva con Debord: partivamo, a piedi, per i cinque chilometri necessari a raggiungere il porto di Savona e il relativo luogo di sosta dove bevevamo un (e più d’uno) Australian rum, scoperto fra le bottiglie del bar portuale; pare che, parlando fra di noi in francese, io fossi stato identificato, dai locali, per i miei capelli cortissimi e biondi, come un probabile ufficiale di nave straniera (svedese, a quanto ricordo). Eravamo giovani e incuranti, più che insolenti; tutto ci divertiva e rallegrava”.


Così Piero Simondo ricorda il soggiorno nuziale ad Albissola nel giugno del 1957, dove poco meno di due anni prima, in occasione di una mostra con Pinot Gallizio nei locali della trattoria Da Lalla, avevano incontrato Asger Jorn e stabilito le basi per la fondazione, ad Alba, del Laboratorio Sperimentale del Bauhaus Immaginista. Anche in questa circostanza qualcosa bolliva in pentola: la creazione dell’Internazionale Situazionista, che giusto il mese successivo doveva nascere in casa Simondo a Cosio d’Arroscia dalla confluenza del M.I.B.I. (rappresentato da Pinot Gallizio, Asger Jorn, Walter Olmo, Piero Simondo ed Elena Verrone) con l’Internationale Lettriste (Michèle Bernstein e Guy Debord) ed il Comitato psicogeografico di Londra (Ralph Rumney).
Oggi, mentre con l’inaugurazione della restaurata Casa Jorn ai Bruciati, con le mostre ospitate dalla Pinacoteca Civica di Savona e nelle rinnovate sale museali di Albissola Marina si celebra il centenario della nascita di Jorn, Simondo torna nel luogo dove il suo percorso si è incrociato per la prima volta con quello dell’artista danese, con una personale allestita presso il Centro Cultura Arte Contemporanea Balestrini.

Piero Simondo nasce a Cosio d'Arroscia (Imperia) nel 1928. Allievo di Felice Casorati e di Filippo Scroppo all'Accademia Albertina di Torino, dopo aver intrapreso studi di chimica si laurea in Filosofia nell'ateneo torinese. Nel '52 incontra ad Alba Pinot Gallizio, presso il quale soggiorna e che introduce alla pittura. Nel settembre del 1955 fonda ad Alba con Asger Jorn e Pinot Gallizio il Laboratorio di esperienze immaginiste del Mouvement Internationale pour une Bauhaus Imaginiste (M.I.B.I.) e pubblica il Bollettino del movimento, "Eristica". Nell'estate 1956 (2-9 settembre) Simondo organizza, sempre ad Alba, con Jorn, Gallizio ed Elena Verrone (che sposa l’anno seguente), il Primo Congresso mondiale degli Artisti liberi sul tema "Le arti libere e le attività industriali".
Nell'estate del 1957 nella sua casa di Cosio d'Arroscia viene fondata l'Internazionale Situazionista, da cui esce nel gennaio successivo con Elena Verrone e Walter Olmo, in polemica con Debord. Nel 1962 fonda a Torino, con un gruppo di operai e intellettuali, il CIRA (Centro Internazionale per un Istituto di Ricerche Artistiche, 1962-1967) con il proposito di recuperare l'esperienza del Laboratorio di Alba. Con il CIRA progetta – fra l’altro – installazioni sui temi dell’alienazione e della natura dei media. Nel 1972 entra all'Università di Torino per occuparsi dei laboratori di "attività sperimentali" presso l'Istituto di Pedagogia. Qui insegna poi, sino al 1996, Metodologia e didattica degli audiovisivi.
La sua attività artistica inizia negli anni ’50 con i “Monotipi”. All’inizio del decennio successivo inaugura la sequenza delle “Topologie”, di forte impatto oggettuale. Nel 1968 dà vita ai “Quadri-manifesto”, cui fanno seguito, nel tempo, le “Ipo-pitture”, i “Nitro-raschiati” e altri cicli pittorici improntati alla sperimentazione di nuove tecniche e materiali. Negli anni '90, quando "l'angoscia dell'avanguardia si è attenuata", Simondo torna ad usare i pennelli e i pastelli, producendo alcuni grandi polittici. Nell'ultimo decennio si dedica in prevalenza a lavori su carta nei quali rivisita con freschezza inventiva i procedimenti già utilizzati cinquant'anni prima. 


Facebook: Simondo Albissola 2014
Sito: http://simondo.altervista.org

OMAGGIO A FRANCO SBORGI - MUSEO CIVICO, SANREMO





OMAGGIO A FRANCO SBORGI
Museo Civico
Palazzo Borea d'Olmo
vuia Matteotti 142 - Sanremo
venerdì 23 maggio 2014, ore 17,00

Da anni il Museo civico di Sanremo collabora con l’Archivio d’Arte Contemporanea (AdAC) della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova per individuare nuovi percorsi sull'arte contemporanea da offrire ai cittadini e ai visitatori del Museo sanremese. La collaborazione con i docenti d’arte contemporanea, primo fra tutti il compianto Franco Sborgi e, quindi, con Leo Lecci e Paola Valenti, è stata fondamentale per recuperare e valorizzare aspetti della cultura artistica del Ponente ligure: ricordiamo la mostra dedicata al pittore Enzo Maiolino (2007), l'installazione sonora di Maria Rebecca Ballestra (2008), l’acquisizione e il successivo studio dei materiali dell’archivio di Vincenzo Pasquali (2008), la mostra su Nello Pasquali (2010) e, più recentemente, la realizzazione della sala del Museo dedicata ad Antonio Rubino (2014) con il bel catalogo delle opere curato da Leo Lecci.
Il programma di questo venerdì 23 maggio (con inizio alle ore 17) metterà in luce l’attività di ricerca e la produzione scientifica dei docenti e degli studiosi che, nel corso degli anni, hanno gravitato intorno a Franco Sborgi, fondatore, fra l’altro, proprio di quell’Archivio d’Arte Contemporanea (AdAC) che conserva preziosi materiali dai quali molti di quegli studi hanno avuto origine.
Verranno inoltre presentati volumi dedicati a diversi artisti della contemporaneità che sono stati seguiti con continuità da Franco Sborgi e dai suoi collaboratori. A ricordare, oltre le qualità scientifiche, anche le straordinarie capacità didattiche di Franco Sborgi saranno alcuni dei suoi allievi più giovani che, riuniti sotto l’acronimo Ko.Ji.Ku. (Consorzio Giovani Curatori), per un quinquennio hanno intrapreso attività curatoriali e studi e che, oggi, portano avanti autonomamente le loro ricerche nell’ambito dell’arte contemporanea.

Interverranno:
Leo Lecci, docente di Storia dell’arte contemporanea e di Storia della Grafica e dell'illustrazione in età contemporanea;
Paola Valenti, docente di Metodologie per lo studio dell'arte contemporanea e di Storia della Scultura in età contemporanea.



mercoledì 21 maggio 2014

STAËL, LA FIGURE À NU, 1951-1955 - MUSÉE PICASSO, ANTIBES





STAËL, LA FIGURE À NU, 1951-1955
commissaire: Jean-Louis Andral
Musée Picasso
Chateau Grimaldi - Antibes
17 Mai - 7 Septembre 2014

À l’occasion du centenaire de la naissance de l’artiste, le musée Picasso organise, avec la collaboration du Comité Nicolas de Staël, du 17 mai au 7 septembre 2014, une exposition dédiée au nu et à la figure dans l’oeuvre de Nicolas de Staël.
À partir de 1951 en effet, et jusqu’à sa disparition le 16 mars 1955, Staël renoue dans sa production avec les grands thèmes de la peinture, et en particulier avec celui du nu et de la figure féminine – que l’exposition d’Antibes illustrera en rassemblant, pour la première fois, un ensemble de peintures et de dessins souvent inédits qui lui sont consacrés.

« Nicolas de Staël von Holstein est né à Saint- Pétersbourg le 23 décembre 1913 (calendrier julien), soit le 5 janvier 1914 du calendrier grégorien.
Après avoir organisé, en 2005, l’exposition « Un automne, un hiver », consacrée aux six derniers mois de création de l’artiste à Antibes, et en 2011, l’exposition « La Vie dure », centrée sur les années passées à Nice pendant la Seconde Guerre mondiale, avec sa compagne peintre Jeannine Guillou, dans l’entourage de leurs amis réfugiés à Grasse – les couples Arp et Magnelli, Sonia Delaunay –, j’ai souhaité, pour le centenaire de la naissance de l’artiste, compléter ce qui devient un triptyque Staël par la présentation de « La Figure à nu ».
Ce projet est né de ma confrontation quotidienne avec son ultime nu peint, le Nu couché bleu réalisé à Antibes, tableau que son propriétaire a généreusement déposé au musée Picasso.
Ce chef-d’oeuvre est caractéristique de la dernière manière du peintre, avec la nouvelle matière fine qu’il adopta au début des années 1950, lorsqu’il remplaça le couteau, qui le faisait maçonner ses murs de couleurs, par le pinceau, en brossant les formes fluides de paysages et de nus, pour embrasser la peinture comme on embrasse une femme. […] »
(Jean-Louis Andral)
  

martedì 20 maggio 2014

GIRO D'ITALIA 2014: TAPPA COLLECCHIO-SAVONA - 21/5/2014





GIRO D'ITALIA 2014
11a tappa: COLLECCHIO-SAVONA
mercoledì 21 maggio 2014

Mercoledì 21 maggio 2014 il Giro d'Italia torna a riabbracciare Savona, sede d'arrivo. E' l'undicesima tappa: 249 chilometri con partenza da Collecchio. L'unica, nell'edizione 2014, la novantaseiesima della storia rosa, ad essere definita di “media montagna”. Un giorno speciale per una tappa speciale, dal finale suggestivo, intrigante, complesso e complicato, inusuale, inatteso. Con il veleno nella coda: il Gran Premio della Montagna a Naso di Gatto, lassù, dove tra il verde si respira il profumo del mare. E' la più bella e affascinante nella storia del Giro a Savona.
Gli ultimi 60 chilometri sono un abbraccio alla Città, forte ed emozionante, denso di significati e di attese. Tra presente, passato e futuro. L'oggi e il domani che il Giro ammira e viene ammirato dai turisti degli alberghi a cinque stelle del mare di Costa Crociere, i balconi affacciati sulla Città, sulla nuova realtà della nuova Darsena e, poco discosto, con vista sulla fortezza del Priamar, altro capitolo della storia savonese e del tormentato e conflittuale rapporto con Genova. Una belligeranza culminata nella resa ad Andrea Doria e, tra il 29 ottobre 1528 e il giugno del 1929, in una vera e propria depredazione della città con saccheggi, demolizione delle torri, distruzione delle fortificazioni e interramento del porto. Un oltraggio sfumato nei secoli ma una rivalità ancora oggi indelebile.
Appena il tempo di uno sguardo alla Torre di Leon Pancaldo e subito l'ingresso nel ventre della Città, tra i prestigiosi palazzi di via Paleocapa. Poi tutto uno snodarsi tra strade e piazze cuore pulsante della vita cittadina e la rincorsa verso la periferia, Lavagnola, le cappellette votive verso il Santuario. Ed ecco il tuffo nella storia, un atto di omaggio, più che un ricordo, alle tradizioni, alla memoria. Come altro definire l'immagine dei corridori che sfrecciano davanti al Santuario di Nostra Signora di Misericordia, così caro e amato dai savonesi, costruito laddove la Madonna, nel 1536, 478 anni fa, apparve al contadino Antonio Botta; venerato da papa Pio VII, durante e dopo l'esilio-prigionia, voluta da Napoleone Bonaparte, tra Savona e Fontainbleu, e da Benedetto XVI il 27 maggio 2008, in una giornata indimenticabile, conclusa in piazza del Popolo, accolto da migliaia di persone. Sacro e profano si sposano pochi chilometri più su, superato il Gran Premio della Montagna di Naso di Gatto (meta di scampagnate, gite sui prati, improbabili partite di pallone, rifugio di incontri amorosi per generazioni di savonesi: quanti ricordi) con il passaggio a Montenotte, teatro della storica battaglia, combattuta, tra l'11 e il 12 aprile 1796, tra le truppe austriache del generale Jean Pierre de Beaulieu e quelle francesi dell'Armata d'Italia al comando del generale Napoleone Bonaparte. Proprio lui, il Bonaparte, quello che, neanche dieci anni dopo, avrebbe costretto Pio VII lontano da Roma nel sofferto esilio savonese nel palazzo di piazza Vescovato.
Le truppe francesi, guidate con magistrale strategia dal generale Masséna, sconfisssero gli austriaci infliggendo ingenti perdite e altrettante subendone (oltre 800 morti secondo gli storici del tempo). Nove anni dopo, proprio per ricordare la storica battaglia, venne creato il Dipartimento di Montenotte, oggi riconducibile alle province di Savona, Alessandria, Imperia e Cuneo. Era suddiviso negli arrondissement di Savona, Acqui Terme, Porto Maurizio e Ceva.
Napoleone lo affidò a Gilbert Joseph Gaspard, conte de Chabrol de Volcic, ingegnere, progettista di ponti e strade. Quello fu per Savona un periodo di grande crescita e trasformazione. La Città, che attraversava una fase di pesante decadenza, cambiò volto con la realizzazione di numerose opere pubbliche. In ricordo di quella rinascita, Savona ha dedicato al prefetto Chabrol una piazza nel centro storico e una targa in via Montenotte. Il Dipartimento cessò di esistere nel 1815.
E' ad Altare, capitale del vetro, che il Giro si specchia in una storia lunga otto secoli. Come non ricordare e rendere omaggio all'attività o meglio all'arte del vetro che ad Altare si è perpetuata, ampliata e affermata dal XII al XX secolo. Un prestigio riconosciuto fin dal Medioevo con la produzione di vetri d'uso "d'ogni sorta e maniera", di vetri per la farmacia e gli ospedali, di articoli di valore artistico, cui si aggiunsero, nel Novecento, vetri per la chimica resistenti agli sbalzi termici.
Un'arte, quella dei maestri vetrai, accolta e apprezzata Oltralpe. Già agli inizi del XV secolo i vetrai di Altare, alla ricerca di zone ricche di legname e di sabbie per la lavorazione del vetro, ottenero accoglienza e privilegi fiscali in Francia. Dalla Provenza, alla Savoia, al Delfinato, alla Borgogna, a Lione e Nevers, alla Piccardia e al Poitou, il loro dinamismo non conobbe sosta. Ma non solo. Ad Orleans, Bernardo Perotto, altarese, anno di nascita 26 giugno 1619, ottenne dal fratello del Re Sole, Filippo d'Orléans, il privilegio di costruire una vetreria, sulla quale il re Luigi XIV pose le insegne reali. Perotto, dopo numerosi esperimenti, ottenne da Luigi XIV “Regie patenti” per colare il cristallo su tavole, dandogli il colore desiderato. Il nuovo sistema di collaggio - che si sostituirà alla soffiatura della lastra e permetterà la fabbricazione di specchi di grandezza superiore al metro quadrato - rimarrà l'unico procedimento industriale sino al 1920, quando innovativi processi di fusione permetteranno di rendere continua la colata. Mai, nella storia del Giro, Savona si è così aperta e rivelata in tutte le sue sfaccettature, i suoi piccoli e grandi gioielli, le sue tradizioni. Mai aveva saputo coniugare la sua lunga storia con le esigenze di dare interesse, prestigio, emozioni ed incognite ad una pur prestigiosa gara ciclistica qual è il Giro d'Italia. Non una tappa dall'esito più o meno scontato, bensì carica di imprevisti, un'occasione per scalatori, se riusciranno a sfruttare l'impennata di Naso di Gatto, ma anche per discesisti, se sapranno sfruttare la “catapulta” della discesa del Cadibona. Giù tutto d'un fiato, senza troppi tatticismi, fino al traguardo di corso Tardy e Benech, guarda caso un'altro nome importante e significativo della Città industriale del secolo scorso.
Percorso non poteva essere più intenso nel suo finale (di fatto un circuito di quasi 60 chilometri) per dare della Città un'immagine degna della sua storia e delle sue tradizioni. Il Giro come occasione, come opportunità di mostrarsi, anche e soprattutto con i favori della televisione, tra mare e verde, sacro e profano, passato e presente. Quasi alla ricerca di una vocazione futura.

(fonte: http://www.comune.savona.it/ )

GIULIANA SGRENA: RIVOLUZIONI VOLATE : AMICOLIBRO, BORDIGHERA 20/5/2014





GIULIANA SGRENA
RIVOLUZIONI VIOLATE
presentazione del volume edito da Il Saggiatore
Libreria Amicolibro
via Vittorio Emanuele II 30 - Bordighera
martedì 20 maggio 2014, ore 17,30

Le donne sono state le protagoniste indiscusse della Primavera araba. Con il loro attivismo e le loro rivendicazioni di diritti, dignità e parità di genere hanno segnato la modernità di quelle rivoluzioni. Ora, però, rischiano di diventare le prime vittime della controffensiva islamista. Dopo la caduta delle dittature – laiche – e con l’avvio del processo democratico in Medio Oriente, i partiti di stampo religioso sono stati «legalizzati». Questa apertura ha permesso loro di fare proseliti, di instaurare un clima oscurantista e misogino, e infi ne di vincere le elezioni, anche grazie ai petrodollari del Golfo, all’appoggio di Al Jazeera, allo spazio nelle moschee, al richiamo all’identità collettiva, fatta coincidere con l’appartenenza all’islam. Tuttavia, i Fratelli musulmani e gli altri gruppi religiosi non hanno retto alla prova del potere: sull’onda della protesta popolare sono stati estromessi con un golpe in Egitto e costretti a dimettersi in Tunisia. Mentre in Siria e in Iraq si consuma uno scontro epocale tra sciiti e sunniti, con conseguenze potenzialmente disastrose. Rivoluzioni violate è un’analisi accurata e un racconto appassionato della complessa fase di controrivoluzione nei paesi arabi. Giuliana Sgrena indaga le ragioni alla base dell’ascesa islamista e raccoglie le voci delle donne che intendono opporsi a una deriva teocratica che limiterebbe drasticamente le loro libertà. Perché la rivoluzione necessita di tempi lunghi, e in Medio Oriente è ancora presto per dichiarare estinta la speranza nel cambiamento.

Giuliana Sgrena è inviata del manifesto dal 1988, quotidiano per il quale ha scritto articoli dal Medio Oriente e da numerosi teatri di guerra, tra cui Somalia, Algeria, Afghanistan e Iraq. Collabora con il settimanale tedesco Die Zeit. Ha pubblicato Fuoco amico (2005), Il prezzo del velo. La guerra dell’Islam contro le donne (2008) e Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq (2010), tutti per Feltrinelli. Il suo sito è www.giulianasgrena.it.

domenica 18 maggio 2014

CARLO MILANI: FINALE. COME LA VEDO IO - FORTEZZA DI CASTELFRANCO, FINALE LIGURE





CARLO MILANI
FINALE. COME LA VEDO IO
Fortezza di Castelfranco
via Generale Enrico Caviglia - Finale Ligure
dal 10/5/2014 al 15/6/2014

Da sabato 10 maggio a domenica 15 giugno alla Fortezza di Castelfranco di Finale Ligure è allestita la mostra fotografica Finale. Come la vedo io, che raggruppa una selezione di scatti realizzati da Carlo Milani, che si considera finalese d'adozione, durante i suoi soggiorni nella città rivierasca.
Tra alcune centinaia di foto (paesaggi, particolari architettonici, ritratti di finalesi, foto 'rubate' nelle vie della città), l'autore ha selezionato cinquanta immagini che rappresentano la sua personale visione di Finale Ligure.
La mostra è visitabile dal mercoledì alla domenica (ore 17-20).

sabato 17 maggio 2014

ANDY FUMAGALLI - RAFFAELLA MARON: GRAVITÀ ZERO - CHIESA DEI SS. GIACOMO E FILIPPO, ANDORA





ANDY FUMAGALLI - RAFFAELLA MARON
GRAVITÀ ZERO
a cura di Pierluigi Luise
Chiesa di San Giacomo e Filippo
Località Castello - Andora
dal 10 al 18 maggio 2014

Si conclude oggi ad Andora, presso la suggestiva Chiesa del Castello dedicata ai Santi Giacomo e Filippo, la mostra "GravitàZero ", curata da Pierluigi Luise.
La mostra, che prevede la compresenza di Andy, artista dedito alla pop-art già tastierista dei Bluvertigo, di recente fondatore del gruppo Fluon e della scultrice Raffaella Maron, vede due differenti espressioni artistiche confrontarsi con la condizione emotiva e particolare dell'assenza di gravità, intesa come distacco interpretativo dal mondo, visto come vincolo alienante. L'esposizione, organizzata in partnership con le realtà culturali di riferimento sul territorio, e patrocinata dal Comune di Andora, è introdotta da Francesca Bogliolo.

venerdì 16 maggio 2014

JORN COLLECTION - CENTRO ESPOSIZIONI, ALBISSOLA MARINA





JORN COLLECTION
a cura di Luca Bochicchio e Sandro Ricaldone
Centro Esposizioni / Exhibition Center
via dell'Oratorio 2 - Albissola Marina
dal 17/5/2014 al 9/9/2014

Il 17 maggio 2014 alle ore 17,00 verrà inaugrato il terzo dei quattro eventi che compongono le celebrazioni per il centenario della nascita di Asger Jorn promosse dalle città di Albissola Marina e Savona, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La mostra JORN COLLECTION è ospitata fino al 7 settembre nel rinnovato spazio espositivo nel centro storico di Albissola Marina, in Via dell’Oratorio (a ridosso della chiesa di N.S. della Concordia).
La riapertura della sede come nuovo Centro Esposizioni / Exhibition Centre del MuDA Museo Diffuso Albisola ha infatti coinciso con il centenario della nascita dell’artista danese Asger Jorn (1914-1973), che ad Albissola Marina visse e operò, acquistando anche una casa-studio con giardino sulle colline albisolesi (oggi Casa Museo Jorn).
Dopo l’apertura il 26 aprile della mostra multimediale LA FABBRICA DEI SOGNI (Ceramiche San Giorgio, a cura di Simona Poggi per l’Associazione Culturale Arte Doc) e dopo l’apertura ufficiale della CASA MUSEO JORN, il 3 maggio, con l’allestimento didattico-museale “CARO ASGER... LA CASA E’ PRONTA” BERTO (a cura di Luca Bochicchio), la mostra JORN COLLECTION presenta al pubblico un’ampia selezione delle opere d’arte donate da Jorn al Comune di Albissola Marina contestualmente al lascito della sua casa-museo.
La mostra ha l’obiettivo di mostrare e illustrare al pubblico la complessità e l’immediatezza del linguaggio plastico e dell’immaginario mitico e fantastico che Jorn fu capace di concretizzare in circa quindici anni di sperimentazione con il medium ceramico presso le Ceramiche San Giorgio.
Attraverso fotografie e pannelli didattici verranno inoltre esposti al pubblico documenti e testimonianze, in parte inediti, relativi al particolare rapporto che si instaurò fra Jorn, gli abitanti e gli artisti di Albissola Marina a partire dall’Incontro Internazionale della Ceramica organizzato alle Ceramiche Mazzotti nell’estate 1954.
In mostra saranno presenti opere di artisti collezionati dallo stesso Jorn, come Erik Nyholm, Antonio Sabatelli e Mario Porcù, accanto a capolavori in ceramica provenienti dalle collezioni civiche e testimonianti il contesto nel quale Jorn lavorò negli anni albisolesi (opere di Lucio Fontana, Wifredo Lam e Agenore Fabbri). Il fondo Asger Jorn comprende anche un nucleo di terrecotte popolari e una serie di ceramiche decorate dai figli di Jorn nell’ambito degli esperimenti connessi al Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista.
Infine, una selezione di pubblicazioni e documenti originali, curata da Sandro Ricaldone, sviluppa in modo cronologico il percorso intellettuale, teorico e organizzativo di Jorn, ricercatore e animatore di gruppi d’avanguardia, da CoBrA all’Internazionale Situazionista e oltre.

Le manifestazioni italiane per il centenario della nascita di Jorn, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, sono promosse dal Comune di Albissola Marina, dal Comune di Savona e dalla Fondazione Cento Fiori, a cura dell’Archivio d’Arte Contemporanea Università di Genova, in collaborazione e con il patrocinio dell’Ambasciata di Danimarca a Roma, del Museum Jorn di Silkeborg, del Cobra Museum di Amstelveen, della Regione Liguria e dell’Università di Genova DIRAAS, con il contributo della Fondazione A. De Mari – Cassa di Risparmio Savona.

giovedì 15 maggio 2014

FESTA DELL'INQUIETUDINE 2014 - COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CATERINA, FINALBORGO





FESTA DELL'INQUIETUDINE
VII edizione
Complesso Monumentale di Santa Caterina
Finalborgo
15-16-17-18- maggio 2014

Si parlerà di fuga di cervelli e di capitali, di fuga da se stessi, da un luogo, da una relazione o dalle proprie responsabilità da giovedì 15 a domenica 18 maggio a Finale Ligure in occasione della settima Festa dell’Inquietudine, rassegna di incontri, dibattiti, concerti e spettacoli organizzata dal Circolo degli Inquieti, in collaborazione con il Comune di Finale Ligure, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, la Fondazione De Mari e la Camera di Commercio di Savona.
Molti i nomi del mondo della cultura, dello spettacolo, delle arti e della vita pubblica che si alterneranno sul palco dell’Auditorium e nei chiostri di Santa Caterina a Finalborgo.
Fra questi: Luca Ricolfi, sociologo, Paola Mastrocola, docente e scrittrice, Domenico Quirico, inviato di guerra, Ugo Nespolo, pittore, scultore e regista, Andrea Vitali, scrittore tradotto in undici lingue, John Vignola, autore e conduttore radiofonico, Antonio Ricci, autore televisivo e Inquieto dell’anno 2002, Edoardo Boncinelli, genetista e neuro scienziato, Valerio Meattini, ordinario di Filosofia Teoretica a Bari, Ernesto Ferrero, direttore del Salone del Libro di Torino.
L’edizione di quest’anno ha un alto profilo internazionale. Il Premio Inquieto dell’Anno, arrivato alla diciassettesima edizione e conferito, tra gli altri, negli anni scorsi a Don Luigi Ciotti, Milly e Massimo Moratti, Raffaella Carrà, Oliviero Toscani, Gad Lerner, Gino Paoli, Antonio Ricci, Costa Gravas e Guido Ceronetti, sarà consegnato nel pomeriggio del 18 maggio al pianista Ramin Bahrami, profugo dall’Iran e stimato tra i massimi interpreti di Johann Sebastian Bach e delle sue Fughe. Nella premiazione sarà affiancata, al grande pianista esule, l’Isola di Lampedusa, territorio in cui gli abitanti hanno trasformato il disagio in accoglienza verso una umanità in fuga dai loro Paesi.
La mattina del 18 maggio sarà consegnata la seconda edizione del Premio Gallesio, riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte nell’ambito naturalistico e botanico, a Emanuela Rosa-Clot, direttrice del mensile “Gardenia”. Al Premio Gallesio è collegata la seconda edizione vitigni rari organizzata dalla Camera di Commercio di Savona.
Il dibattito di apertura sarà dedicato alla “Fuga nell’Arte, nella Filosofia e nella Scienza” e vedrà la partecipazione di Ugo Nespolo, Edoardo Boncinelli e Valerio Meattini.
Le tematiche internazionali legate al binomio Inquietudine e Fuga prenderanno il via con una tavola rotonda su Fernando Pessoa, alla quale parteciperanno Maria Helena Borges Melim, bibliotecaria della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, Richard Zenith, tra i più autorevoli studiosi a livello internazionale dello scrittore portoghese, Roberto Francavilla, curatore del Secondo Libro dell’Inquietudine, e Valeria Tocco, docente di Letteratura portoghese e brasiliana all’Università di Pisa. L’incontro sarà preceduto dalla messa in scena de “Il Marinaio di Pessoa” per la regia di Dario Caruso.
Nel corso della Festa si parlerà degli italiani in Egitto con Ernesto Ferrero, direttore del Salone internazionale del Libro di Torino, e Marta Petricioli, Ordinario di Storia delle relazioni internazionali a Firenze.
Sul fronte delle tematiche internazionali, la Festa toccherà anche la Scandinavia con l’intervento di Gianna Chiesa Isnardi, docente e profonda conoscitrice del mondo culturale scandinavo, che parlerà del Senso dell’Inquietudine secondo la sensibilità nordica, con letture di poesie del Premio Nobel per la letteratura 2011, Tomas Tranströmer.
La Festa proporrà, inoltre, una tavola rotonda su Norberto Bobbio, organizzata in collaborazione con il Centro Pannunzio di Torino in occasione del decennale della morte del grande filosofo, ed eventi riuniti sotto il titolo di “InquietaMente Scuole”. Fra questi, il 17 maggio, gli incontri “Il Finalese, perfetto per i nuovi talenti”, in collaborazione con gli studenti del Liceo Issel di Finale Ligure, e “Fuga dei talenti dall’Italia” con Marco Milan, talento “fuggito” nel 2008, che parlerà della sua esperienza di studente, manager, imprenditore e atleta (ha vinto diverse medaglie a campionati europei e mondiali in barca a vela).
Completano la Festa le iniziative curate dal Museo Archeologico del Finale e gli aperitivi psicologici e i “laboratori delle emozioni” proposti da S.P.I.A. (Sentieri di Psicologia Integrata e Applicata).

Leggi il programma: http://www.circoloinquieti.it/category/programma-2014/

mercoledì 14 maggio 2014

JEAN-LOUIS AILLON: LA DECRESCITA, I GIOVANI, L'UTOPIA - LIBRERIA UBIK, SAVONA 15/5/2014





JEAN-LOUIS AILLON
LA DECRESCITA, I GIOVANI, L'UTOPIA
Comprendere le origini del disagio per riappropriarci del nostro futuro
presentazione del volume (Editori Riuniti, 2013)
Libreria Ubik
corso Italia 116R - Savona
giovedì 15 maggio 2014, ore 18,00

A cura di GASSA, Gruppo di Acquisto Solidale di Savona
Introduce l’incontro Luigi Giorgio

Essere giovani, oggi, è un’impresa colossale. A sedici anni ci si ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da “terra promessa” si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato, senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide, è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e dei suoi miraggi. È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull’analisi della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso un’attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di scandagliare l’universo giovanile attraverso la lente della decrescita, alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La “nostra” crisi diventa, allora, un’opportunità per comprendere noi stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Riprendiamo, quindi, in mano le redini del nostro futuro, ritorniamo protagonisti e... l’utopia può diventare realtà.

Jean-Louis Aillon, 28 anni, medico, specializzando in psicoterapia dinamica adleriana. È vicepresidente del Movimento per la Decrescita Felice e referente del gruppo tematico “Decrescita e Salute”. È stato fondatore e presidente del circolo della Decrescita Felice di Torino e del Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta. A livello di ricerca, si interessa principalmente dei temi inerenti la decrescita, la salute (in particolare nell’ambito dell’etnopsichiatria critica e della psichiatria culturale) e i giovani.

martedì 13 maggio 2014

DAVANTI ALLO SPECCHIO LUCENTE - CASINÒ DI SANREMO





DAVANTI ALLO SPECCHIO LUCENTE
Casinò di Sanremo - Sala Dorata
corso Inglesi 18 - Sanremo
dal 10 maggio al 6 giugno 2014

E’ stato Bruno Massabò, Soprintendente ai beni architettonici della Liguria, assieme al vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli ad inaugurare sabato la mostra “Davanti allo specchio lucente” vasi greci nella Sala Dorata del Casinò di Sanremo.
Curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, la mostra si incentra su 57 esemplari di ceramica greca e magno greca mai esposti prima d'ora, confiscati a chi li deteneva illegalmente grazie all'intensa attività investigativa condotta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova. Date le circostanze di rinvenimento, non è possibile determinare con esattezza l'origine dei vasi che, probabilmente, provengono da scavi clandestini condotti nelle ricche necropoli dell'Italia centromeridionale.
La varietà dei reperti consente sia di tratteggiare la linea evolutiva della ceramica greca, dai suoi esordi, nell'VIII sec. a.C., fino al suo esaurimento, nel corso del III sec. a.C., sia di individuarne i principali centri di produzione: le città greche di Corinto e Atene per le fasi più antiche, i centri della Magna Grecia per le fasi più recenti. Tra i vasi in mostra, alcuni, di indubbio valore artistico, possono essere assegnati a botteghe di pittori noti mentre altri sono prodotti seriali, originariamente destinati ad un più ampio mercato.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 6 giugno tutti i giorni dalle 15 alle 23.

lunedì 12 maggio 2014

VITTORIO SGARBI: IL TESORO D'ITALIA - TEATRO DELL'OPERA DEL CASINÒ DI SANREMO 13/5/2014





Martedì letterari
VITTORIO SGARBI
IL TESORO D'ITALIA
presentazione del volume edito da Bomppiani Teatro dell'Opera del casinò di Sanremo corso inglesi 18 - Sanremo martedì 13 maggio 2014, ore 15,30

Martedì 13 maggio alle ore 15.30 nel Teatro dell’Opera l’onorevole Vittorio Sgarbi presenta il suo libro “Il Tesoro d’Italia” (Bompiani).

C’è un’Italia protetta e remota a Morano Calabro, a Vairano, a Rocca Cilento, a Vatolla, a Giungano, a Torchiara, a Perdifumo, incontaminati presidi del Cilento. Poi ci sono le apparizioni. Come gli affreschi di Sant’Angelo in Formis, come il duomo di Anagni con il quale si apre il racconto pittorico di questo libro, anche se i primi segnali della lingua nuova, diretta, espressiva, sapida, sono nella scultura, a partire da Wiligelmo a Modena in parallelo con i primi vagiti della lingua italiana.
Quei confini nei quali sono ristretti a coltivare i campi, cacciati dal Paradiso terrestre, Adamo ed Eva. Poco più tardi vedremo altri contadini affaticati, di mese in mese, nel Battistero dell’Antelami a Parma.
Soltanto a Ferrara il lavoro sembrerà riservare una imprevista felicità. Il Maestro dei Mesi trasmette il piacere che ha provato estraendo fanciulli dalla pietra. Siamo nel 1230, in largo anticipo sul ritrovamento della vita nella pittura, prima ancora che in Toscana, nel cuore della Valle Padana, a Cremona, con il racconto delle storie di Sant’Agata di un maestro anonimo; non sarà un caso che la nuova lingua toscana in pittura si espanda fino a Padova con Giotto nella Cappella degli Scrovegni, e di lì in tutto il Nord.
Siamo in apertura del Trecento, e diventa lingua universale quella che ha iniziato a parlare Giotto, ponendosi davanti le energie dei corpi e la loro azione, con una tale efficacia da determinare quasi un secolo di imitatori, le cui gesta noi parzialmente raccontiamo accompagnando il viaggiatore e il lettore in Toscana e altrove, fino ad arrivare, in chiusura di secolo, a Lorenzo Monaco, sfinito interprete di un gotico fiorendo. E che fiorirà – eccome fiorirà! – e sarà l’ultimo giardino, perché con la vita vera si confronterà, con la stessa energia del Giotto franco, consistente e dominante con la sua umanità, il giovane Masaccio. Dopo questo lungo travaglio la pittura italiana entra nella sua piena maturità.
Di tante tappe, allora, verso la felicità espressiva nel Rinascimento, questo libro, come una lunga avventura, dà conto in una continua sorpresa.

«Studiando e commentando opere d’arte non ho mai pensato che fosse possibile intendere la storia dell’arte come necessità di un progresso espressivo, si tratta di una teoria positivista ormai superata. “Il Tesoro d’Italia”, invece, è il primo di tre volumi che si spingeranno sino al ‘600, narrando in modo organico e rispettoso, la storia dell’arte del nostro paese.” (Vittorio Sgarbi)

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, è autore di saggi e articoli. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. Per Bompiani ha pubblicato Il bene e il bello (2002), Dell’anima (2004), Ragione e passione. Contro l’indifferenza (2005), Vedere le parole (2006), Clausura a Milano e non solo. Da suor Letizia a Salemi (e ritorno) (2008), L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri (2011), Piene di grazia. I volti della donna nell’arte (2011) e L’arte è contemporanea (2012).

domenica 11 maggio 2014

ALESSANDRO CARVEVALE: LO SCANDALO METALLICO - MUSEO DELL'ARTE VETRARIA, ALTARE





ALESSANDRO CARNEVALE
LO SCANDALO METALLICO
Museo dell'Arte Vetraria Altarese
Piazza Consolato, 4 - Altare
dall'11 maggio all'8 giugno 2014

Perfezionando una tecnica difficile da dominare, complice l’utilizzo di acidi per controllare l’ossidazione del metallo, Carnevale sviluppa un personalissimo linguaggio pittorico dipingendo archeologie industriali su lastre di ferro e acciaio: affascinato dalle trame che la ruggine tesse naturalmente sui metalli, l’artista riesce ad integrare l’ossido nell’insieme del “dipinto”, creando un autentico ritratto del mondo post industriale.

Alessandro Carnevale (Savona, 1990) è pittore, scrittore e musicista.

sabato 10 maggio 2014

SANDRO LORENZINI: OPERE RECENTI - ATELIER GULLI, SAVONA





SANDRO LORENZINI
OPERE RECENTI
Atelier Gulli
corso Italia 201R - Savona
dal 10/5/2014 all'8/6/2014

Quando si rincontrano gli amici è naturale abbracciarsi, guardarsi in viso, sorridere, cercando di leggere nel volto le novità, i fatti nuovi, i segni del tempo trascorso dall’ultima volta. Poi, ovviamente, le frasi:… quanto tempo… come stai… cosa fai… cos’hai fatto.
Per me ritornare con una mostra a Savona è come propiziare un rincontro con un amico attento e fedele, che ha camminato con me per così tanti anni, condividendo i miei passi, incuriosito dal mio fare, convinto da certi miei atti, sorpreso talvolta, ma così onesto da accettare sempre un confronto, senza gettare a priori nulla di ciò che volta per volta ho portato. Un amico intelligente, che ha voluto e saputo capirmi, che mi ha mostrato sempre affetto e sostegno.
Questo mio amico è la gente, il mio pubblico, di una volta e di oggi, lo stesso.
Svuoto un po’ la valigia nei locali di questo nuovo spazio savonese e le cose che porto stanno lì, senza trucchi, a farsi vedere per quello che sono. Agli amici che vengono preparo un abbraccio, e non devo null’altro. Le cose che espongo sapranno pur raccontare a ciascuno i loro percome e loro perché (del resto lo fanno da sempre). Sono cose diverse, sculture e dipinti, per una volta accostati. C’è ancora la terra (potrebbe non esserci?) a veicolare metafore cucite con la voce remota del mito, affidando agli ingobbi e agli smalti i toni e gli accenti di parole figurate e non dette, ci sono forme primarie (coni e cilindri che danno corpi a dei “quasi vasi”, o quadrati che porgono il cavo di piatti quale spazio scenico per dei “quasi teatri”) e ci sono figure ed emblemi che vi si aggrappano per dipanare percorsi pensati e affrontare viaggi dentro a metafore semplici. Ci sono anche rettangoli di colore, cartoni come tavole antiche, tele come fondi di icone, ad offrire spazi a figure, figure, figure. Figure come arcani maggiori, dignitari di poteri primari, re, donne e cavalli di cosmici giochi di carte. Se ci sono storie, sono quelle che possono starci, scritte dagli occhi di chi guarderà. Io nei lavori ci avrò messo soltanto un po’ di mistero e il silenzio, che è come un foglio non scritto, come uno spazio infinito, ma solo pensato, che è fermo e sta, immobile, fuori dal tempo. E lì, nel silenzio, c’è posto per tutte le storie che ognuno vorrà raccontare, purché lo faccia, va da sé, sottovoce.

Sandro Lorenzini

venerdì 9 maggio 2014

ALBISSOLA COMICS 2014 - 10-11/5/2014





ALBISSOLA COMICS 2014
III edizione
Diverse sedi - Albissola Marina
10-11 maggio 2014

Terza edizione per AlbissolaComics, il festival del fumetto nato da un’idea di Giuseppe Dario Isopo e Stefano Grasso, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Culturale Comics & Art.

Sabato 10 e domenica 11 maggio ad Albissola sono in programma due giorni di incontri e interviste con disegnatori, vignettisti e illustratori, disponibili anche a dediche e autografi in occasione dei Disegni alla firma. E poi il mercato del fumetto di antiquariato e da collezione, workshop gratuiti a cura della Scuola Internazionale di Comics di Torino e la prima edizione di Albissola in Cosplay: il raduno dei cosplayers abbigliati da eroi e eroine dei fumetti e del cinema di animazione si svolge in entrambi i giorni coinvolgendo quattro locali situasti sulla passeggiata degli Artisti: Prana, Soleluna, Lido e Nettuno.
Nelle gallerie e negli atelier del piccolo centro vengono inoltre allestite mostre personali di esponenti italiani e stranieri della nona arte.
Quest'anno, per accedere a tutte le aree espositive (tranne quelle mercato) e partecipare agli incontri, è necessario acquistare un biglietto per sostenere la manifestazione: il costo è di 7 Eu per una giornata e 10 Eu per entrambi i giorni.

Di seguito il programma completo di AlbissolaComics 2014.

Sabato 10 maggio

Asilo Infantile di Albissola Marina, via Stefano Grosso 68

Ore 10.00: Inaugurazione ufficiale

Ore 10.15: Albina e i misteri di Albissola Marina
Presentazione del fumetto ufficiale di Albissola Comics. Intervengono gli autori Stefano Grasso e Umberto Sacchelli

Ore 11.00: Un Dampyr fra succhiasangue, miti e leggende
Intervengono il creatore e curatore Mauro Boselli e i disegnatori Nicola Genzianella, Daniele Statella, Fabrizio Russo, Alessio Fortunato

Ore 15.00: Gibba, Luzzati e i cartoni animati liguri: incontro + proiezioni
Intervengono Marco Frassinelli e Carlo Griseri, autori del libro Gibba e ‘Lele’. L’arte animata di Francesco Maurizio Guido ed Emanuele Luzzati, e gli animatori Luigi Berio, Rino Alaimo e Umberto Padovani

Ore 16.00: In viaggio fra il tempo e lo spazio. Fantascienza e fumetto fra astronavi, alieni, mostri ed erotismo
Intervengono i fumettisti Paolo Euleteri Serpieri, Roberto Recchioni, Giuseppe Palumbo, Davide Fabbri e Giuseppe Peruzzo

Ore 17.00: Il magico universo dell’illustrazione. Alla scoperta delle tecniche e degli strumenti più importanti
Intervengono il pittore ad aerografo Alberto Ponno, fumettisti e illustratori Andrea Longhi, Massimiliano Frezzato, Enzo Troiano e il critico d’arte Riccardo Zelatore

Ore 18.00: Premi Albina 2014, premiazione
Intervengono, tra gli altri, i fumettisti Paolo Eleuteri Serpieri, Renzo Calegari e Mauro Boselli

Disegni alla firma:
Ore 11.00-12.00: Raul Cestaro – Lele Vianello – Thierry Giroud
Ore 12.00-13.00: Daniele Statella – Carlo Rispoli – Enzo Troiano
Ore 15.00-16.00: Paolo Bisi – Paolo Mottura – Gianluca Cestaro
Ore 16.00-17.00: Pasquale Del Vecchio – Simon Rocca – Fabio Celoni – Lola Airaghi
Ore 17.00-18.00: Claudio Villa – Stefano Babini – Alessio Fortunato

Domenica 11 maggio

Asilo Infantile di Albissola Marina, via Stefano Grosso 68

Ore 10.00: Squarci di Sol Levante. Il manga giapponese incontra il manga occidentale
Intervengono le fumettiste e illustratrici Marica Inoue, Tomoko Nagao, Federica Di Meo, Samantha Scuri e gli esperti di cultura giapponese Massimo Soumaré e Christian Gancitano

Ore 11.30: L’Arte dell’umorismo breve
Intervengono il fumettista Guido Silvestri in arte Silver, il vignettista Stefano Rolli e i docenti universitari Eugenio Buonaccorsi ed Eugenio Ripepi

Ore 15.00: Il fumetto di ambietazione storica… fra documentazione, ricerca e narrazione
Intervengono i fumettisti Carlo Rispoli, Lele Vianello, Renzo Calegari, Georges Ramaioli, Thierry Girod e Daniela Zaccagnino

Ore 16.00: I mille volti di Tex: approccio pratico alla rappresentazione dell’universo texiano
Intervengono i fumettisti Claudio Villa, Gianluca Cestaro, Raul Cestaro, Pasquale Del Vecchio e Marco Bianchini

Disegni alla firma: Ore 10.00-11.00: Renzo Calegari – Marco Bianchini - Enea Riboldi
Ore 11.00-12.00: Roberto Zaghi – Giuseppe Palumbo – Massimiliano Frezzato
Ore 12.00-13.00: Umberto Sacchelli – Davide Fabbri – Marica Inoue
Ore 15.00-16.00: Stefano Rolli – Alberto Ponno – Tomoko Nagao
Ore 16.00-17.00: Silver – Nicola Genzianella – Federica Di Meo
Ore 17.00-18.00: Stefano Andreucci – Alessia Martusciello

Le mostre

Villa Faraggiana. (dal 26 aprile all'11 maggio)
Paolo Eleuteri Serpieri: Dal western alla fantascienza, tavole originali del fumetto inedito Anima)

Villa Faraggiana (dal 26 aprile all'11 maggio)
Guido Silvestri in arte Silver: Silver 40 anni da Lupo, tavole originali nei 40 anni di Lupo Alberto

Circolo degli Artisti, Pozzo Garitta 32 (dal primo al 18 maggio)
Lele Vianello, Carlo Rispoli e Renzo Calegari: Il sapore dell’Avventura - Il Fumetto d'Avventura, nelle illustrazioni di tre grandi Autori italiani

Atelier Aldo Pagliaro, Pozzo Garitta 10
Claudio Villa: 1984-2014 – 20 anni di copertine, opere del copertinista ufficiale di Tex Willer

Associazione Comitato Rigore Artistico, Pozzo Garitta 11
Paolo Bisi

Circolo Culturale Eleutheros, via Colombo 23
Stefano Babini (Diabolik e Corto Maltese) e Davide Fabbri (Star Wars e Batman)

Atelier d’Arte Michela Savaia, via Repetto 10
Umberto Sacchelli e Alessia Martusciello

Spazio Culturale, via Repetto 25
Thierry Girod, Stefano Andreucci e Georges Ramaioli (Simon Rocca)

Spazio Culturale, via Repetto 30
Marco Bianchini e Stefano Rolli

Spazio Culturale, via Repetto 31
Pasquale Del Vecchio, Raul Cestaro e Gianluca Cestaro

Atelier Giacomo Lusso, via Repetto 55
Enea Riboldi

Circolo Artistico Culturale Bludiprussia, piazza Niccolò Poggi
Nicola Genzianella

Circolo Amici della Ceramica Poggi, via Isola 11
Fabio Celoni

Laboratorio Artistico Anna Matola, via Isola 15
Japan Corner: Marica Inoue, Tomoko Nagao, Federica Di Meo e Liza E. Anzen

Galleria Balestrini, via Isola 40
Lydia Well, Alberto Ponno e Andrea Longhi

Spazio Culturale, via Grosso 25
Roberto Zaghi

Atelier Animacrix, via Grosso 28
Massimilano Frezzato

Ceramiche Viglietti, via Grosso 31
Paolo Mottura

Galleria d’Arte Il Bostrico, via Grosso 39
Paolo Eleuteri Serpieri

Circolo Culturale 3G, via Grosso 65
Giuseppe Palumbo

Galleria d’Arte Spazio Battaglia, via Grosso 69
Daniele Statella e Alessio Fortunato

Workshop

Domenica 11 maggio, ore 10.30-11.30
I personaggi come volumi in prospettiva nello spazio scenico: la prospettiva frontale e la prospettiva accidentale, con Gigi Piras (partecipazione gratuita, per info e iscrizioni info@scuolacomics.it o albissolacomics@gmail.com)

Domenica 11 maggio, ore 15.00-16.00
Evoluzione della forma prospettica in sostanza narrativa: la gestione del punto di vista sull’orizzonte e la profondità di campo, con Gigi Piras (partecipazione gratuita, per info e iscrizioni info@scuolacomics.it o albissolacomics@gmail.com)

Domenica 11 maggio, ore 17.00-18.00
Realizzazione di una tavola completa: dalla gestione della visione d’insieme nello story-board alla definizione dei personaggi, con Gigi Piras (partecipazione gratuita, per info e iscrizioni info@scuolacomics.it o albissolacomics@gmail.com)

giovedì 8 maggio 2014

COPI: LA PIRAMIDE - LO SPAZIO VUOTO, IMPERIA 9-11/5/2013





COPI
LA PIRAMIDE
Lo Spazio Vuoto
Galleria degli Orti - Imperia Oneglia
dal 9 all'11 maggio 2014

Dopo l’inaugurazione della nuova sala da oltre 100 posti a sedere, Lo Spazio Vuoto la apre al pubblico con lo spettacolo di sua produzione, “La Piramide” di Copi, venerdì, sabato e domenica prossimi alle 21.15. 

La piéce, reinterpretata dagli attori del “Teatro Lo Spazio Vuoto” (Livia Carli, Gianni Oliveri, Luca D’Addino, Vincenzo Russo, Federica Siri e, per la prima volta, da due allievi del Laboratorio di recitazione, Iole Dibernardo e Amedeo Casella), è la fantastica favola che irride alla smania di potere degli esseri umani, alla necessità di non svincolarsi da un comportamento etologico di supremazia del più forte, all’attuale impossibilità di affermare una precisa identità, al ‘brechtiano’ principio per il quale la fame e l’esigenza di sopravvivenza fanno di ciascuno di noi una belva assetata di sangue. 

Un testo scritto in maniera assolutamente divertente e fantasiosa da un poeta omosessuale originario di Diano Marina (il cognome Damonte deriva dal bisnonno, nostro conterraneo), di nazionalità argentina con sangue Inca e vissuto per gran parte della sua vita in Francia quale esule politico. Disegnatore, fumettista (si ricordino su Linus le strisce de ‘La Donna seduta’), drammaturgo, attore, personalità multiforme di pensiero anarchico e laico, miscredente irriverente nei confronti della umana ignoranza, leggero e immaginifico nel modo in cui solo i latinoamericani sanno essere.

Uno spettacolo creato appositamente per la nuova sala del Teatro Lo Spazio Vuoto, sviluppatosi in ore di prove, letture, discussioni e confronti tra gli attori nel tentativo di far rivivere l’atmosfera spettrale della piramide, le smanie e le follie dei suoi abitanti condannati a ripetere, come in un girone infernale, continui e vorticosi giri di giostra. 
Alla realizzazione dello spettacolo hanno contribuito anche due giovani, ma talentuose collaboratrici: Erika Baruffaldi per i costumi ed Elisa Furini per la scenografia. 
  

mercoledì 7 maggio 2014

SILVER: 40 ANNI DA LUPO - VILLA FARAGGIANA, ALBISSOLA MARINA





SILVER
40 ANNI DA LUPO
Villa Faraggiana - Albissola Marina
26/4/2014 - 11/5/2014

Silver “40 Anni da Lupo”: dalle strisce delle origini alle tavole più recenti di Lupo Alberto, compresi gli esilaranti ospiti della fattoria McKenzie, saranno esposte dalle 18 di oggi all’11 maggio nella prestigiosa cornice della monumentale Villa Faraggiana ad Albissola Marina. Una grande mostra di originali disegnati dal grande Guido Silvestri in arte Silver, a cura della MCK/Silver e dell’Associazione Culturale Comics & Art componente di spicco delle varie iniziative legate alla terza edizione di “Albissolacomics” che celebrerà non solo il famoso Lupo Alberto, il simpatico, sfortunato e atipico predatore dall’inusuale livrea azzurra, ma anche tutti i personaggi che gravitano all’interno della fattoria e soprattutto il loro creatore, il grande Guido Silvestri.


Lupo Alberto nasce a Modena nel 1973 e fa capolino nelle edicole il 17 Febbraio 1974 sulle pagine del Corriere dei Ragazzi numero 7, da quelle prime strisce di acqua sotto i ponti ne è passata veramente tanta e oggi, Guido Silvestri, sta tranquillamente veleggiando verso le 5000 strisce, il mensile Lupo Alberto ha superato agevolmente quota 340 numeri pubblicati e, alla faccia del web e della crossmedialità che vorrebbero affossare il cartaceo e accaparrarsi il fumetto, sta sempre più consolidando la sua presenza in edicola. Le storie del gruppo di animali che convivono nella fattoria McKenzie, ognuno dei quali rappresenta un esemplare di tipologia umana, che hanno come protagonista principale Alberto, il surreale antilupo azzurro, follemente innamorato di Marta, una gallina, costantemente ostacolato da Mosè, il grosso ed ottuso cane bobtail guardiano del pollaio, il tutto condito da una pletora di personaggi esilaranti talmente indovinati che potrebbero essere loro stessi i protagonisti di altre miniserie: le talpe Cesira avveduta e assennata ed Enrico invadente e sbruffone, il toro Krug l’abitante più temuto della fattoria, il colto maiale Alcide, e ancora Alice amica di Marta, lo sciocco papero Glicerina, la passera Salvietta, Lodovico il cavallo un pò tonto e Odoardo il cugino ricco e antipatico di Marta.
La mostra ripercorre l’evoluzione parallela dell’artista Guido Silvestri e della sua creatura Lupo Alberto attraverso l’alter ego Silver, da quella scelta iniziale di ribaltare lo stereotipo del lupo feroce e sanguinario trasformandolo in “fratello Lupo” e non solo, ma anche trasmettendo attraverso il tratto sulle strisce il proprio pensiero, affrontando con intelligenza e sensibilità, a partire da quegli indimenticabili anni 70 in un universo di assoluta fantasia molti temi d’attualità. Dall’omosessualità, con la talpa Enrico che ostenta un cartello con scritto “checca è bello”, al terrorismo delle B.R. quando sempre Enrico propone a Lupo Alberto di fondare il movimento “Bravi Ragazzi” con, guarda caso, l’acronimo B.R. posto al centro di una stella a cinque punte, e in periodi più recenti all’incubo dell’Aids con l’opuscolo “Come ti frego il Virus”. Ed è appunto questo cammino in parallelo, in costante evoluzione, nel quale è difficile distinguere se in Silver c’è più Guido Silvestri o più Lupo Alberto, che ha instaurato con i lettori un particolare feeling conquistando un numero impressionante di fedeli appassionati ribaltando ulteriormente lo stereotipo e trasformando Silver/Alberto in un feroce predatore, di lettori.


Guido Silvestri, in arte Silver, sarà presente nei locali della mostra per tutta la giornata di Domenica 11 e, a iniziare dalle ore 16,00, regalerà ai visitatori autografate di suo pugno le 100 stampe inedite prodotte per l’occasione. Per tutta la giornata di Sabato 10 in Piazza del Popolo sarà attivo un Ufficio Postale Distaccato delle Poste Italiane che timbrerà con un annullo postale commemorativo dedicato ai 40 anni di Lupo Alberto la cartolina realizzata da Silver nella quale la gallina Marta che cerca in tutti i modi di farsi sposare, vestita da sposa, sta aspettando uno sconcertato ed eternamente indeciso Lupo Alberto davanti alla chiesa di Piazza della Concordia, contenuta nel consueto cofanetto di ALBISSOLACOMICS contenente altre quattro cartoline (Tex – Gianluca Cestaro, Diabolik – Giuseppe Palumbo, Anima – Paolo Eleuteri Serpieri, Zagor – Paolo Bisi) tirato in soli 200 esemplari numerati.


lunedì 5 maggio 2014

IDFEST 2014 - SPAZIO CALVINO, IMPERIA





IDFEST 2014
Spazio Calvino
via Nizza - Imperia P.M.
dal 5 al 28 maggio 2014

Per il sesto anno si rinnova, da lunedì 5 a mercoledì 28 maggio, presso lo Spazio Calvino, Polo Universitario di Imperia, l'appuntamento con IDfest, l'Imperia Dams Festival, grazie all'impegno e al contributo artistico e logistico di docenti, studenti e personale non docente del Polo Universitario di Imperia e alla collaborazione con la Spui (Società di promozione per l'Università nell'imperiese P.A.), che ha messo a disposizione gli spazi per l’evento.

Un’edizione, quella 2014, definita dell’Au Revoir in segno di speranza per il futuro dopo le vicissitudini che hanno segnato il tramonto dei corsi Dams nella città di Imperia.
Non per questo IDfest viene meno alla sua proposta artistica di qualità, offrendo giornate di festival dense di contributi che spaziano dalla musica, alla letteratura e al teatro, in pieno spirito Dams, con un impegno e emozione particolarmente intensi in questo che vuole essere soltanto un momentaneo arrivederci.

Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato grandi personalità del panorama culturale nazionale: tra i tanti nomi spiccano il regista e drammaturgo Marco Paolini, l'autrice e attrice Laura Curino, l'attrice e regista Maria Paiato, il regista e autore Marco Baliani, i premi Ubu Alfonso Santagata, Enrico Castellani. A partire dalla prima edizione datata 2009, durante IDfest sono inoltre stati proiettati diversi cortometraggi dei giovani filmaker laureati al Dams e sono stati allestiti spettacoli teatrali nati da collaborazioni tra studenti e docenti. Tra questi, i numerosi laboratori curati con passione dall’indimenticato Franco Carli e da Emanuele Morandi, ideatore del Teatro Impertinente, e ancora stage di scenotecnica multimediale a cura di Giacomo Verde, dimostrazioni di lavoro e jam session di e con il docente di storia della musica Claudio Lugo.
Il calendario dell’edizione 2014 si estende da lunedì 5 a mercoledì 28 maggio con incontri, presentazioni, serate spettacolo e con numerosi laboratori teatrali, che hanno un'appendice il prossimo ottobre con Magia della scena, incontro e seminario per studenti con i fotografi Silvia Lelli e Roberto Masotti.
Tutti gli eventi si svolgono presso la sala Eutropia dello Spazio Italo Calvino, all'interno del Polo Universitario Imperiese, in via Nizza 8.

Ad aprire le danze lunedì 5 maggio è Attraverso lo specchio, laboratorio di teatro contemporaneo e performing arts a cura del Teatro Impertinente di Emanuele Morandi, laureato Dams. Il corso, aperto a tutti gli studenti del Polo Universitario, prevede due livelli: uno base, che si tiene il mercoledì, e uno avanzato, che ha invece luogo il lunedì. Entrambi i corsi proseguono per tutto il mese di maggio. Il laboratorio vuole essere un percorso artistico e creativo per scoprirsi e riscoprirsi attraverso uno studio sul Sé, sulla propria corporeità e sulla propria emozionalità, attraverso il proprio specchio. Tutto questo è possibile nello spazio del teatro, luogo magico in cui dare libero sfogo a qualunque forma di ricerca, sperimentazione e riflessione. Per ogni informazione: teatroimpertinente@gmail.com, www.teatroimpertinente.info.

Giovedì 8 maggio, inaugurazione ufficiale di IDfest 2014: si apre con le sonorità jazz per Jazz Day, jam lesson con Luca Cerchiari, uno dei massimi esperti nazionali della musica jazz che presenta i suoi due ultimi saggi. La mattinata, ideata e presentata da Raffaele Mellace, è divisa in due parti: dalle 11 alle 13 si affronta il tema dell’influenza della musica americana per eccellenza nel Vecchio Continente con Il jazz e la cultura musicale europea; dalle 15 alle 17, invece, si approfondisce quella che è stata e è ancora una figura centrale nella storia del jazz: Miles Davis.

Pomeriggio dedicato al mondo dei giochi quello di martedì 13 maggio: alle 17, Gamification ospita Giuseppe Romano (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) per la presentazione del suo libro Mass Effect. Interattività ludica e narrativa: videogame, advergame, gamification, social organization (Lupetti, 2014), mentre il giornalista e scrittore imperiese Marco Vallarino mostra e spiega diverse opere elettroniche di Interactive Fiction.
Sempre martedì 13 maggio, ma alle 20.30, IDfest ospita un evento di rilievo nazionale: in diretta streaming dal Teatro della Tosse di Genova, la Compagnia Teatrale Scatenati (patrocinata dal Presidente della Repubblica) va in scena con la prima di Amleto, di William Shakespeare, per la regia di Sandro Baldacci, i cui interpreti sono i detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi.

Mercoledì 14 maggio giornata dedicata alle arti performative: alle 17 si svolge Flusso Teatrale, laboratorio di teatro contemporaneo con gli attori del Parcheggio delle Nuvole Valentina Di Donna e Christian Gullone. La giornata prosegue alle 20.30 con Gli spauracchi crescono nel vuoto, prima cittadina dello spettacolo di teatro performativo a cura del Teatro Impertinente e del Parcheggio delle Nuvole.

IDfest prosegue giovedì 15 maggio, con un doppio appuntamento. Dalle 11 alle 13, in Aula Magna, Le streghe della notte, lezione di Marina Rossi sulle celebri donne pilota russe. La conferenza, ideata da Susanna Sforza, è introdotta da Fabio Caffarena. Dalle 16, la pagina letteraria in aula Eutropia, dedicata in questa edizione di IDfest alla figura di Francesco Biamonti, ideata e curata da Simona Morando, Pino Petruzzelli e dall'associazione Amici di Francesco Biamonti. Tra gli ulivi un volto è il primo capitolo del pomeriggio che vede presentata la mostra fotografica d'arte di Ario Calvini, i video, le interviste e i documenti introdotti e spiegati da Corrado Ramella e Gianluca Picconi. La seconda parte del pomeriggio, Vi parlo di Francesco, vede protagonisti Giorgio Bertone (Università di Genova) e Giancarlo Biamonti, fratello dello scrittore. Infine, alle 18.30, il ricordo dello scrittore ponentino prosegue con La melodia del vento, progetto per una messa in scena dello spettacolo Vento largo, di e con Pino Petruzzelli e gli studenti del corso di Drammaturgia del Dams di Imperia che hanno preso parte al Laboratorio Biamonti nei mesi di aprile e maggio.

Venerdì 17 maggio, alle 17, appuntamento a IDfest con il Suq Genova Festival, che si presenta con la conferenza-spettacolo L'intercultura va a scuola: le differenze come valore. Presenti gli artisti della compagnia Suq: danzatori, attori, cantanti che raccontano la loro formazione artistica e si esibiscono in brevi performance. L’evento è possibile grazie al contributo della Regione Liguria, Assessorato Formazione, Istruzione e Università. Alle 20.30, evento conclusivo di questo Au Revoir, Per un manifesto dei cantautori liguri - I nostri 10 anni. Sono presenti Christian Gullone, Chiara Ragnini, Ramon Gabardi, Sergio Pennavaria, Geddo, Roberto Grossi Subbuglio e molti altri artisti. L'evento, in collaborazione con Audiocoop Liguria, Associazione Metrodora e Toast Records, nasce da un’idea di Christian Gullone e è introdotto dalla coordinatrice del Dams di Imperia Maurizia Migliorini e presentato dal giornalista Matteo Paoletti (laurea in Dams e in Scienze dello Spettacolo, nonché fresco dottorato).

domenica 4 maggio 2014

ALESSIO DELFINO: PHOTOGRAPHIER LES YEUX FERMÉS, RÊVER LES YEUX OUVERTS - PALAZZO TAGLIAFERRO, ANDORA





ALESSIO DELFINO
PHOTOGRAPHIER LES YEUX FERMÉS, RÊVER LES YEUX OUVERTS
a cura di Nicola Davide Angerame e Viana Conti
Palazzo Tagliaferro
largo Milano - Andora
dal 4/5/2014 al 6/7/2014

La stagione estiva del Centro di Cultura Contemporanea di Palazzo Tagliaferro ad Andora prende avvio con una mostra personale retrospettiva dell'artista Alessio Delfino, l'inaugurazione è prevista domenica 4 maggio 2014 dalle ore 18.00 alla presenza del Sindaco della Città di Andora Franco Floris e delle Autorità cittadine e di S.E. Antonio Morabito Ambasciatore d'Italia nel Principato di Monaco e del Cav. Claudio Marzocco.
L'appuntamento è di quelli che contano, capace di lasciare il segno su un territorio che ha deciso di promuove l'arte contemporanea e di promuoversi con essa. All'inaugurazione saranno presenti anche l'artista, Alessio Delfino, con i curatori Nicola Davide Angerame e Viana Conti, per presentare un lavoro fotografico incentrato su un universo femminile ritratto dall'artista, di origini liguri, francese di adozione, come una grande metafora capace di esprimere in un linguaggio originale la bellezza, la verità, il destino e il sacro. “Alessio Delfino. Photographier les yeux fermés, rêver les yeux ouverts - Opere 1999 – 2014” presenterà oltre 50 lavori, provenienti da 4 serie di lavori differenti: Des Femmes, Femmes d'or, Metamorphoseis, Tarots, Rêves.
Alessio Delfino ha esposto in mostre personali a New York, Berlino, Seul, Bruxelles, Parigi, Roma, Firenze, Milano. L'ultimo anno è stato ricco di mostre e ha dato il via ad un nuovo ciclo di lavori. La mostra di Palazzo Tagliaferro, sarà utile per mostrare l'evoluzione di una produzione che usa la fotografia come mezzo duttile e preciso per reinterpretare un tema antico e nobile come il femminile attraverso uno sguardo contemporaneo, originale e suadente, non scevro da riferimenti alla storia dell'arte e ad antichi saperi.

“Palazzo Tagliaferro – dichiara il Sindaco di Andora Franco Floris - si sta ritagliando in breve tempo un posto d'onore tra le istituzioni che creano e promuovono la cultura contemporanea, con particolare attenzione alle arti visive. Di ciò non posso che essere soddisfatto, essendo un progetto che offre ad Andora visibilità e appeal culturale. Ciò dimostra, ancora una volta, che con i giusti professionisti, come Whitelabs dimostra di essere, è possibile ottenere il massimo dei risultati e far fruttare al massimo gli investimenti della Città. Alessio Delfino è un artista che abbina una profondità di visione con una grande consapevolezza spirituale e intellettuale. Ci è piaciuto per questo e anche perché, essendo ligure, ci fa piacere promuovere gli artisti di valore che il nostro territorio sa produrre”.

“La nuova mostra di Palazzo Tagliaferro - dice il co-curatore del progetto e direttore di Palazzo Tagliaferro, Nicola Davide Angerame – si focalizza sulla fotografia e sul lavoro di un fotografo che malgrado la giovane età ha raccolto una serie di successi e di mostre nel mondo. Questa restrospettiva è stata fortemente voluta dal Sindaco di Andora, Franco Floris e dall'Assessore alla Cultura e al Turismo Alessandro Cibien, i quali conoscevano da tempo e apprezzavano il lavoro di Delfino. Ci fa piacere che ad un tale stimolo Palazzo Tagliaferro abbia potuto reagire in un modo che, celebrando le qualità di un artista ligure affermato in campo internazionale, possa anche offrire un motivo ulteriore di sinergie tra l'Amministrazione comunale e Whitelabs, impegnata a valorizzare anche i talenti del territorio, con una funzione di promozione delle energie creative d'eccellenza liguri”.

“Questa prima retrospettiva – dichiara l'artista Alessio Delfino - accoglie diverse serie di lavori attraverso le quali ho voluto costruire nel tempo una prospettiva sul femminile da diversi punti di vista, usando la fotografia in modi differenti anche se sempre legati a un'idea di scatto puro. In alcune serie, come “Des Femmes”, ho sondato il corpo da vicino come se fosse un paesaggio o un'astrazione; in “Femmes d'or” ho usato l'oro per tradurre la carne viva in scultura bronzea, cosa che ho ripreso in seguito nella serie più concettuale di “Metamorphoseis”, dedicata ad una ricostruzione contemporanea del Pantheon femminile; in “Tarots” ho tradotto le antiche carte in visioni personali ma fedeli nella stuttura simbolica, seguendo la tradizione che vuole gli artisti (dal Mantegna in poi) tra i massimi interpreti e disegnatori delle carte; con “Rêves” ho invece sperimentato la forza della “fusione” delle immagini che la moderna tecnologia permette e che avvicina, in un certo senso, la fotografia al disegno e alla pittura”.

“Questo artista – scrive la co-curatrice della mostra, Viana Conti nel suo testo introduttivo - ha individuato nel corpo femminile, non certo una vittima sacrificale, ma quel suo campo semantico in cui può risuonare la profezia dell’oracolo delfico, la luce della verità e della conoscenza. Eros e Thanatos, energie originarie e destinali, non cessano, in ogni fase dell’opera di Alessio Delfino, di incrociare i loro sguardi, di coniugare il desiderio della bellezza con il desiderio della conoscenza, con le luci e le ombre dell’Essere”.

La mostra propone lavori dalle seguenti serie:
“Des Femmes” (1999 - 2003)
“Femmes d'or” (2005 - 2006)
“Metamorphoseis” (2007-2009)
“Tarots” (2009 - in progress)
“Rêves” (2011- in progress)

Quale evento collaterale alla mostra ed in particolare come approfondimento alla serie di opere Tarots realizzate dall'artista si svolgerà nella Sala Polivalente di Palazzo Tagliaferro domenica 4 maggio dalle ore 10.00 alle ore 17.30 un convegno dal titolo "I Tarocchi: il simbolismo della carte e la divinazione: un viaggio nella storia dei tarocchi del loro simbolismo e dell'uso divinatorio".