giovedì 30 aprile 2015

PRIMO MAGGIO A CASTELROCK - FORTEZZA DI CASTELFRANCO, FINALE LIGURE 1/5/2015




PRIMO MAGGIO A CASTELROCK
Fortezza di Castelfranco
via Generale Enrico Caviglia - Finale Ligure
venerdì 1 maggio 2015, ore 14,00-23,00

Venerdì primo maggio la suggestiva cornice della Fortezza di Castelfranco, a Finale Ligure, si animerà con la musica degli artisti indipendenti selezionati dalla Carovana dei Festival. Tante le band, non solo liguri, che si avvicendano sul palco, per un evento gratuito che parte alle 14 e si protrae fino a notte, con un rock-dj set.
A far da padrone le note elettriche, ma ce n'è per tutti i gusti. Si parte con il revival dei locali Barnowls, si procede col blues rock dei Bluelads, passando poi per la musica d’autore di Mladen - che si definisce intimista, ma dal vivo propone un folk d’autore coinvolgente - e di Cristina Nico, cantautrice-rockeuse vincitrice dello scorso Premio Bindi.
Verso sera si sale di decibel, con il trip-rock dei piacentini Misfatto, l’alternative dei savonesi Un-reason e dei giovanissimi Brain Less, il blues dei VespoSurdu, il power rock dei genovesi White Mosquito (freschi vincitori del contest Wanted Primo Maggio). A seguire i torinesi Proclama, i piacentini Stereo Gazette e infine gli stoner savonesi Supersonic Fuzz. Dalle 23 dj set a cura di Ivano Tortarolo.
Non mancherà il cibo e la birra per chi vuol fare un pic nic alternativo negli spazi verdi all’interno della fortezza. Nel pomeriggio sarà anche presentato il libro I mei vent'anni con la presenza degli autori Giordano Sangiorgi e Daniele Paletta.

Nella foto: Mladen

mercoledì 29 aprile 2015

PEDALANDO ALL'INDIETRO - PALAZZO ODDO, ALBENGA




PEDALANDO ALL'INDIETRO
CICLIAMO!
Palazzo Oddo
via Roma 58 - Albenga
IL MONDO DELLA BICICLETTA
Palazzo Scotto Niccolari
Via delle Medaglie D'Oro, 7 - Albenga
30/4/2015 - 10/5/2015

Saranno due le mostre visitabili dal 30 aprile al 10 maggio legate dal filo unico del mondo della bicicletta. Alle ore 17 presso Palazzo Oddo doppia inaugurazione: “Pedalando all’indietro! Il ciclismo di una volta”, a cura dell’associazione Vecchia Albenga e “CicliAmo” di Albenga Foto Festuival, mentre sempre giovedì 30 aprile alle ore 20.30 sarà il super premiato Paolo Tavaroli ad inaugurare una mostra che rappresenta il “meglio” della produzione fotografica del Circolo fotografico San Giorgio.
In occasione della partenza da Albenga della seconda tappa del Giro d’Italia 2015, il Circolo “Albenga Foto Festival” ha deciso di dedicare una mostra fotografica al mondo della bicicletta, sempre moderno e al tempo stesso ricco di storia. Un progetto volutamente sviluppato con l’aiuto di fotografi di livello nazionale, che hanno saputo trasmettere professionalità attraverso una serie di Workshop a tema (con Marco Maria D’Ottavi, Luca Mosconi, Matteo Ganora); un servizio alla propria città nell’organizzazione di una evento dentro gli eventi, per accogliere tutte le persone amanti della fotografia, del ciclismo e di tutto il mondo ad esso collegato.
La Vecchia Albenga ha organizzato una impegnativa mostra fotografica retrospettiva dedicata al ciclismo di altri tempi: “Pedalando… all’indietro!”, che si terrà presso la sede di via Roma 56 (piano terreno di Palazzo Oddo) e rimarrà aperta dall’1 all’11 maggio tutti i giorni dalle 15,30 alle 18,30 e il martedì, giovedì e domenica anche dalle 10,00 alle 12,00. Saranno esposte fotografie, biciclette d’epoca, indumenti, attrezzature e quant’altro di pertinenza del ciclismo di una volta. Si potranno ammirare le fotografie di campionissimi come Coppi e Bartali, in posa con albenganesi (“Coppi in particolar modo era affezionato ad Albenga – spiegano gli organizzatori – dove vantava di avere amici di caccia”), nonché foto di corridori di una certa notorietà, ma anche di semplici gregari e di corridori locali.
Il Circolo Fotografico San Giorgio, affiliato alla FIAF e rappresentante della FIAP (Federation Internationale de la Photographie) alle ore 20.30 nelle belle sale dello storico Palazzo Scotto Niccolari offriranno ai visitatori una panoramica degli scatti realizzati da alcuni tra i migliori fotografi del Circolo ingauno – che vanta oltre un centinaio d’iscritti – e una rassegna delle immagini di alcuni maestri italiani della fotografia conosciuti a livello internazionale per essersi assicurati prestigiosi concorsi all’estero. La mostra avrà la raccomandazione FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e il patrocinio del Comune di Albenga.

martedì 28 aprile 2015

LYONEL KOURO: KOURO. L'HOMME DES TAS, DES FAELL ET DE LA PATAMOD ET ... - VILLA CARMELINE, NICE




LYONEL KOURO
KOURO. L'HOMME DES TAS, DES FAELL ET DE LA PATAMOD ET ...
Villa Cameline. Maison abandonnée
43, avenue Monplaisir - Nice
17 avril - 01 mai 2015

Artiste plasticien et réalisateur, Lyonel Kouro mène depuis les années 1970 une recherche sur la matière, principalement la pâte à modeler, qu'il sculpte et anime.
Dans les années 1980, il se rapproche de l'Art Brut avec ses créations de personnages intemporels réalisés essentiellement en pâte à modeler, peints, sculptés et filmés en stop motion (on peut notamment citer la sculpture monumentale Les fils d'Aplomb installée dans le 18° arrondissement de Paris ou encore le Kamasutra en pâte à modeler sur Canal +).
Parallèlement à cette recherche sur la matière, il oriente son travail depuis quelques années vers une direction plus virtuelle. C'est le cas notamment pour ses F.A.E.L.L (Formes Aléatoires en Légère Lévitation) — un concept qui lui sert à explorer les possibilités de la matière et de la forme — qui ne prennent plus seulement la forme de sculptures mais se matérialisent également sous forme d'images de synthèse. Ces dernières figurent un monde complexe composés de différentes zones imaginées par l'artiste, créant ainsi une véritable cosmogonie.
Dans La leçon du Professeur Kouro (série mensuelle de Court-Circuit, le magazine dédié au court métrage sur Arte), ce réalisateur touche-à-tout divulgue les techniques d'animation qu'il expérimente dans son travail: pâte à modeler, sable, papier découpé, animation d'objets.
Avec sa série des Tas, sculptures photographiques d'accumulations d'objets rencontrées au hasard, une période «ready made augmenté apparaît». Mais Lyonel Kouro ne s'arrête pas là, il travaille aussi sur des Mandala en sable, des recherches sonores et peint aussi à l'huile sur toile.

lunedì 27 aprile 2015

BEN PASTOR: LA STRADA PER ITACA - TEATRO DEL CASINÒ, SANREMO 28/4/2015




Martedì letterari
BEN PASTOR
LA STRADA PER ITACA
presentazione del volume edito da Sellerio
Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 28 aprile 2015s, lore 16,30

Martin Bora, l’investigatore di casi delicati per i servizi segreti della Wehrmacht, si trova a Mosca. Mancano settimane all’attacco di Hitler alla Russia di Stalin, e l’ufficiale è aggregato al corpo diplomatico della capitale sovietica immersa ancora nel clima del patto Ribbentrop-Molotov. In questa veste, gli arriva una strana richiesta da parte del diabolico Beria: recarsi a Creta, appena presa dai tedeschi, per procurare al raccapricciante capo dello spionaggio sovietico sessanta bottiglie di un pregiatissimo vino cretese.
Invece, giunto nell’isola piena ancora dei segni di un bagno di sangue, l’ufficiale-detective è posto di fronte a un compito ben diverso. Una famiglia di civili è stata massacrata nella sua villa, a quanto pare da una pattuglia di paracadutisti tedeschi. I servizi vogliono vederci chiaro, non solo per scagionare i soldati accusati di crimini di guerra e impedire un incidente diplomatico, ma anche per prevenire l’intervento della Croce Rossa e tenere lontane le SS di Himmler, interessate alla strage. Infatti, la vittima principale è un residente svizzero, esperto di antichità e storia della razza ariana e membro dell’Ahnenerbe, la società fondata da Himmler per studiare il passato mitico della razza ariana e sovrintendere a tutte le ricerche ancestrali e archeologiche.
L’imbarazzo è grande, ed enorme il mistero. Per scioglierlo, Bora dovrà farsi carico di un’indagine che lo porterà a muoversi lungo piste divergenti: spionaggio, vendetta intestina tra caporioni del regime, arcani del nazismo magico, oppure un caso passionale celato in una strage bellica.
Labirinto, odissea, ombre del passato, maschere: nei vari teatri della guerra più feroce di tutti i tempi continua la saga dell’inquieto Martin Bora. In questo rampollo di un’antica schiatta sassone di guerrieri e artisti, Ben Pastor ha forgiato un personaggio riflessivo ed emblematico. Nel suo intimo si combatte la battaglia segreta tra l’obbligo d’onore al giuramento e la repulsione naturale verso gli uomini, gli atti e le idee del nazismo. Una scissione che fu comune a non pochi ufficiali dell’esercito tedesco (primo fra tutti il colonnello von Stauffenberg dell’Operazione Valchiria, l’attentato a Hitler).
Sullo sfondo dell’accurato affresco storico-politico, e nel labirinto di intricati casi spionistico-criminali, si inscena un dramma esistenziale dentro una tragedia collettiva. E si staglia la figura di un nobile e delicato eroe di un’epica nera, che ha accanto solo la morte e la corteggia.

Ben Pastor, nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio ha già pubblicato Il Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012), Il cielo di stagno (2013), Luna bugiarda (2013) La strada per Itaca (2014).

domenica 26 aprile 2015

JULIA BLACKBURN: SENTIERI SOTTILI - PHILOBIBLON 2015




JULIA BLACKBURN
SENTIERI SOTTILI
Viaggio in un paese montano del Ponente ligure e nei suoi dintorni
Philobiblon 2015

Pubblicato in Inghilterra con il titolo Thin Paths (Vintage Books - 2012), il libro ha ricevuto recensioni positive da giornali e riviste quali Sunday Times, Indipendent e Literary Review. Descrive il soggiorno in un territorio di una valle dell'entroterra del ponente ligure (ma che potrebbe benissimo essere il territorio di molti altri borghi italiani e non solo), che fino agli ultimi decenni del secolo scorso non era ancora stata raggiunta dalla parte negativa del progresso, ed i suoi abitanti, e la natura erano rimasti integri, con il loro fascino le loro tradizione ed il loro modo di vivere arcaico.
La traduzione italiana è di Gaia Poggi.

sabato 25 aprile 2015

MAMA: ARCAICO CONTEMPORANEO - GALLERIA DEL CAVALLO, QUILIANO




MAMA
ARCAICO CONTEMPORANEO
Galleria del Cavallo
via F.lli Cervi 1 - Valleggia
10/4/2015 - 26/4/2015
Prosegue sino al prossimo 3 maggio, presso la Galleria del Cavallo di Quiliano, la mostra di ceramica "ARCAICO CONTEMPORANEO" di MAMA, MASSIMILIANO MARCHETTI, a cura di VITTORIO AMEDEO SACCO.

MAMA è nato a Savona nel 1970, ha conseguito il diploma di Maestro d’Arte presso L’istituto Iona Ottolenghi di Acqui Terme (AL), e la Maturità Artistica a Genova presso il Liceo Artistico Paul Klee.
Nel 1995 ha conseguito il diploma di laurea in “Pittura” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
È attivo nell’ambito della Pittura, Scultura e Ceramica. Realizza inoltre installazioni e performance multimediali in veste di DJ e di sonorizzatore d’ambienti.

venerdì 24 aprile 2015

RESISTENZE - TEATRO DELL'ATTRITO, IMPERIA 25-26/4/2015



RESISTENZE
Teatro dell'Attrito
via Bossi 43 - Imperia
25-26 aprile 2015

Per le celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, il teatro de l'Attrito organizza, presso la propria sede di via Bossi 43, un week end ricco di iniziative con il seguente programma:
Sabato 25 aprile alle 16.30 inaugurazione mostra "Resistenze" e proiezioni audio-visive.
Alle 17.00 presentazione del libro di Nerina Neri Battistin " Caro Walter - Dal confino a Moliterno alla lotta Partigiana imperiese” (C.E.I. editore), la storia di Walter Berio, il primo Partigiano caduto dell'imperiese.
Per completare la giornata, seguiranno alcune riflessioni sulla Resistenza e sulle Resistenze attuali da parte dei componenti del Gruppo teatrale l'Attrito.
Domenica 26 alle 21.15 (preferibilmente su prenotazione al numero 329 4955513) spettacolo teatrale "L'istruttoria " di Peter Weiss, portato in scena dalla compagnia del Teatro del Banchero di Taggia per la regia di Giorgia Brusco.


giovedì 23 aprile 2015

GIOVANNI DE LUNA: LA RESISTENZA PERFETTA - LIBRERIA UBIK, SAVONA, 24/4/2015




GIOVANNI DE LUNA
LA RESISTENZA PERFETTA
presentazione del volume edito da Feltrinelli
Libreria Ubik
corso Italia 116R - Savona
venerdì 24 aprile 2015, ore 18,00

Introduce Piergiorgio Bianchi

Sono decenni, ormai, che la Resistenza è sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è diventata un sottofondo dato quasi per scontato. Il rischio è che ci dimentichiamo, e le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di nobile, puro e davvero all’altezza del suo mito c’è stato nella lotta partigiana.
Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta d’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione intera.
Mesi in cui, tra il cortile della sua villa di famiglia e le montagne tutt’attorno, si formò veramente quell’unità che diede origine al mito della Resistenza. Certo, quell’unità e quella tensione ideale furono di breve durata, e a partire dal 25 aprile del 1945 ognuno avrebbe percorso la sua strada. Ma per Leletta, e per tantissimi italiani, restò sempre nella memoria il ricordo di una “Resistenza perfetta”, non come ideale irraggiungibile, ma come concreta realizzazione, capace di salvare la patria.
Lavorando con grande acume storico a cavallo tra dimensioni locali e grandi scenari, e tra storie personali e dibattiti storiografici, De Luna ci restituisce la consistenza storica di un movimento che fu davvero una lotta per la libertà, in cui si impegnarono italiani di ogni provenienza, ceto e credo politico, capaci di riscattare con il loro impegno e i loro sacrifici (a volte tremendi) una nazione intera, umiliata dal fascismo e dalla guerra.

mercoledì 22 aprile 2015

VIDEO FESTIVAL CITTÀ DI IMPERIA 2015




VIDEO FESTIVAL CITTÀ DI IMPERIA
Festival Internazionale d'Arte Cinematografica Digitale
X edizione
21-24 aprile 2015

Decima edizione per il Video Festival Imperia. Da martedì 21 a sabato 25 aprile torna la manifestazione cinematografica e televisiva indipendente che quest'anno ha visto l'iscrizione di 721 opere provenienti da 65 nazioni di tutto il mondo: di queste, 67 sono state selezionate a concorrere per l’assegnazione dei Silver Frame.
Il Video Festival si svolge presso l’Auditorium della Camera di Commercio (via Belgrano) e si conclude come di consueto con il Gran Galà. La sera di sabato 25 aprile, subito dopo il Red Carpet dei personaggi dello spettacolo e del cinema, è in programma la consegna dei premi Tv di qualità a Life di Vincenzo Venuto (ambiente natura), a Ulisse, Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela (approfondimento scientifico), a Report di Milena Gabanelli (giornalismo d'inchiesta) e al comico e trasformista Dario Ballantini (personaggio tv).
Da martedì 21 a venerdì 24, sempre presso l'Auditorium, l'appuntamento è con le proiezioni di tutti i cortometraggi e le opere in concorso. Il programma di sala si divide in tre categorie: Professionisti, Amatori, Autori internazionali, più la categoria speciale Explorer dedicata a documentari turistici e naturalistici.
Anche il pubblico in sala può partecipare esprimendo la propria valutazione su tutte le opere che compongono la selezione ufficiale. La classifica finale per lʼattribuzione del premio Giuria Popolare viene stabilita con il calcolo della media ponderata.
Come ormai da tradizione, a tutto il pubblico interessato viene data la possibilità d'incontrare personalità del mondo dello spettacolo grazie al contenitore di eventi collaterali NonSoloCinema: registi, attori, cantanti, scrittori, raccontando le loro esperienze professionali, possono stimolare la curiosità e favorire lʼapprendimento delle arti soprattutto nei giovani presenti.
Il Video Festival Imperia si pone lʼobiettivo di generare un nuovo tipo di turismo-culturale verso la città che lo ospita anche attraverso il coinvolgimento attivo delle diverse realtà che la compongono. Esempi concreti sono rappresentati da iniziative come il circuito cine-gastronomico Food & Films, il concorso delle vetrine Una Vetrina da Film o il progetto di promozione cinematografica Imperia in 35 mm.
Organizzato dall’associazione Officine Digit@li, il Video Festival Imperia gode del patrocinio di Comune e Provincia di Imperia, oltre che della Regione Liguria. La rassegna ha ottenuto inoltre il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri dei Beni e Attività Culturali e dello Sviluppo Economico.
Il Video Festival Imperia è anche stato inserito dallʼUnesco nel patrimonio immateriale, composto dalle dieci manifestazioni più rilevanti nellʼambito della Salvaguardia e Diffusione delle Diversità Culturali. 

martedì 21 aprile 2015

IL GIRO D'ITALIA AL CASINÒ DI SANREMO




IL GIRO D'ITALIA AL CASINÒ DI SANREMO
Foyer Porta Teatro
Casinò di Sanremo
corso Inglesi 18- Sanremo
13/4/2015 - 10/5/2015

In occasione della partenza del Giro d'Italia 2015, che avrà luogo il prossimo 9 Maggio con la cronometro a squadre "Riviera dei Fiori", da San Lorenzo al Mare a Sanremo, il Casinò di Sanremo ospita una mostra sulla bicicletta, creata in collaborazione con il Museo della Bicicletta Portosole - Marina degli Aregai.
L’esposizione, allestita nel foyer di Porta Teatro del Casinò, presenta in sintesi l’evoluzione storica di questo mezzo di locomozione, che si è ben presto trasformato in componente sportiva e ludica, momento aggregante a livello internazionale.
I modelli esposti disegnano un percorso alla scoperta dell’evoluzione della bicicletta: dal 1865 con il “velocipede Michaux”, al “Biciclo da corsa” del 1878, alla “bicicletta a trave” del 1886, al tandem per coppia del 1894, con le prime “Bellezze in bicicletta.” Ben altro utilizzo ebbe la “Pedersen” 1899, attrezzata dall’esercito britannico per gli spostamenti della truppa nel conflitto anglo-boero.
Con i primi anni del secolo scorso vengono proposti i modelli da passeggio, su cui si impegna anche la Fiat, accanto a quelli da competizione, con i sofisticati “cambi di velocità” o “le leve” come nella “J-Rad” 1921. La bicicletta entra nelle dotazioni dell’esercito italiano con il modello Bianchi del 1925, attrezzata per trasportare i fucili.
In ambito agonistico irrompe negli anni Ottanta la bicicletta “lenticolare” con cui Francesco Moser vince il record dell’ora, coniugando professionalità, preparazione atletica ed innovazione, esaltando ancora una volta il “Made in Italy”.

L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni sino al 10 maggio dalle ore 15.00 alle ore 23.00.

lunedì 20 aprile 2015

FRANCESCO GALLEA - FRANCO REBAGLIATI: CRONACHE DI SAVONA E CIRCONDARIO NELLA GRANDE GUERRA 1914-1918 LICEO CALASANZIO, CARCARE 21/4/2015




Leggere la Grande Guerra
FRANCESCO GALLEA - FRANCO REBAGLIATI
CRONACHE DI SAVONA E CIRCONDARIO NELLA GRANDE GUERRA 1914-1918
presentazione del volume edito da Alzani
Liceo Calasanzio
piazza Calasanzio - Carcare
martedì 21/4/2015, ore 15,00

Il libro, attraverso la cronaca, ricostruisce gli aspetti della faticosa vita quotidiana dei civili e dei militari non combattenti, lontani dalla prima linea: i primi impegnati nella produzione, con la presenza attiva delle donne, mentre i soldati malati o feriti, godono temporaneamente nella Riviera di un clima e di strutture sanitarie adeguate per l’epoca. Al testo si accompagnano decine di immagini, dati e cronologia che favoriscono la conoscenza di quanto accaduto a Savona e nel Circondario in un periodo che cancella abitudini e mentalità radicate, e i confini dell’Europa. Al termine la vittoria pagata carissima, che eserciterà una considerevole influenza sui successivi avvenimenti. 

domenica 19 aprile 2015

FAUSTO BADANO LITTARDI: SALVATORE REVELLI - ATENE EDIZIONI 2015




FAUSTO BADANO LITTARDI
SALVATORE REVELLI
Scultore mistico e sublime per il terzo millennio
Atene edizioni, 2015

Breve rievocazione della vita e la personalità dell'artista che ha realizzato le due statue "gemelle" della Vergine Immacolata a Taggia e a Loano.
  

sabato 18 aprile 2015

GIANMARIA MANDARA: I DORIA E LA CONTRORIFORMA NELLA PRODUZIONE ARTISTICA DI LOANO - KURSAAL, LOANO 19/4/2015




Conversazioni di Storia dell'Arte
GIANMARIA MANDARA
I DORIA E LA CONTRORIFORMA NELLA PRODUZIONE ARTISTICA DI LOANO
Biblioteca Civica
Palazzo Kursaal, corso Roma 9 - Loano
domenica 19 aprile 2015, ore 15,30

La Sezione Ingauna dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri presenta il quarto appuntamento di “Conversazioni di storia nell’arte”.
Questo ciclo di conferenze, realizzato in collaborazione con il Comune di Loano e con la locale sezione dell’Unitre, ha l’obiettivo di accompagnare i residenti e i turisti a riscoprire il ricco patrimonio culturale presente nella città di Loano.
L'incontro del 19 aprile avrà nuovamente come relatore Gianmaria Mandara, membro dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e curatore dell’iniziativa.
In questo nuovo intervento, dal titolo “I Doria e la Controriforma nella produzione artistica di Loano”, Mandara approfondirà il ruolo svolto da parte della ricca e potente famiglia genovese come committente di opere d’arte.
Legati all’Arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo, i Doria si fecero interpreti, anche nella città di Loano, del mutato contesto culturale seguito al Concilio di Trento, in un mondo dove la distinzione tra sfera spirituale e sfera temporale si stava lentamente formando.

venerdì 17 aprile 2015

L'ARTE RELIGIOSA NELLE NOSTRE VALLI: LE OPERE DEL CANAVESIO - MUSEO CIVICO 18/4/2015




L'ARTE RELIGIOSA NELLE NOSTRE VALLI
LE OPERE DEL CANAVESIO
reatori: NINO LANTERI, LUCIO LAZZARI, LUCIANO LEONE
Museo Civico - Palazzo Borea d'Olmo
via Matteotti 143 - Sanremo
sabato 18 aprile 2015, ore 17,00

Il Serra Club Sanremo n. 377, in collaborazione con il Museo Civico di Palazzo Borea d'Olmo, promuove una conferenza a più voci su uno degli artisti più geniali del nostro territorio: Giovanni Canavesio, autore di opere di grande interesse storico, artistico e religioso a Pigna, Briga e Taggia.
Sabato alle 17, al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo, il professor Nino Lanteri, l’architetto Lucio Lazzari e il professor Luciano Leone terranno infatti la conferenza dal titolo “L'arte religiosa nelle nostre valli: le opere del Canavesio”.

giovedì 16 aprile 2015

OMAGGIO A LUCIO FONTANA E AL SUO SOFFITTO SPAZIALE - KURSAAL MARGHERITA, VARAZZE 17/4/2015




OMAGGIO A LUCIO FONTANA E AL SUO SOFFITTO SPAZIALE
Kursaal Margherita
corso Giacomo Matteotti 15 - Varazze
venerdì 17 aprile 2015, ore 17,30

Venerdì alle 17.30 gli Inquieti renderanno omaggio, insieme a Ugo Nespolo, a Lucio Fontana e al suo “Soffitto Spaziale”, realizzato al Kursaal Margherita a Varazze. “Organizziamo questo evento, insieme all’Istituto Comprensivo di Varazze e Celle, perché ci siamo resi conto che, a parte alcuni addetti ai lavori, sono pochi coloro che conoscono questa straordinaria opera d’arte – dice il presidente del Circolo, Elio Ferraris – Persino sul web si trova poco, a parte l’autorevole voce della Enciclopedia Treccani. Di Fontana ci parlerà Ugo Nespolo, che lo conobbe e lo coinvolse anche in un filmato che proietteremo. Sarà un’iniziativa culturale con fini educativi e culturali, visto che il ricavato della cena sarà destinato dalla direzione del Kursaal Margherita all’Istituto comprensivo di Varazze e Celle”.
L’apertura sarà a cura di Carla Bracco e Lorenzo Zunino dell’Associazione Lino Berzoini, che parleranno di Lucio Fontana e del “Cenacolo degli Artisti”.
Seguiranno la prolusione di Ugo Nespolo “Lucio Fontana, amico, attore, artista fondatore del movimento spazialista” e la proiezione del cortometraggio “La galante avventura del cavaliere dal lieto volto”, realizzato nel 1967 da Nespolo, che vede fra gli interpreti oltre a Fontana, Enrico Baj.
Un intervento musicale dei solisti e dell’orchestra degli alunni frequentanti il corso ad indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Varazze e Celle completerà il pomeriggio.

Al termine cena “Sotto il soffitto di Lucio Fontana” (su prenotazione, tel. 019.96286).

mercoledì 15 aprile 2015

CORRADO TEDESCHI: L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA - TEATRO GUIDO MORETTI, PIETRA LIGURE 16/4/2015




CORRADO TEDESCHI
L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA
di Luigi Pirandello
Teatro Guido Moretti
Piazza Castello - Pietra Ligure
giovedì 18 aprile 2015, ore 21,00

Ottavo appuntamento, giovedì 16 aprile, della stagione di prosa promossa dal Comune di Pietra Ligure nell’ambito della rassegna “La Riviera dei Teatri”. Corrado Tedeschi porterà in scena alle 21, al Cinema Teatro Guido Moretti, “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello.
Prima dello spettacolo, dalle 18 alle 19, Tedeschi incontrerà il pubblico nel ridotto del teatro per un “aperitivo con l’attore”. L'incontro, organizzato dall'Amministrazione Comunale, è aperto a tutti coloro che hanno acquistato o acquisteranno i biglietti dello spettacolo (platea intero 25 euro, platea ridotto 20 euro; galleria intero 20 euro, galleria ridotto 18 euro, aperitivo offerto) e a chiunque desideri partecipare solo all'aperitivo con l'attore (contributo 5 euro).

Tedeschi interpreta “L’uomo dal fiore in bocca” da circa venti anni, giocando su due corde contrastanti, comica e tragica. La prima parte dello spettacolo è una divertente lezione sui temi dell’essere e dell’apparire e fa da prologo al capolavoro pirandelliano. Gli spettatori si lasciano trasportare, disponendosi ad assistere con animo sgombro all’atto unico, in un crescendo emotivo che non conosce noia. La regia è di Marco Rampoldi. In scena accanto a Corrado Tedeschi ci sarà Claudio Moneta.
Nel caffè di una stazione un “pacifico avventore” viene avvicinato da un altro cliente, che comincia a parlargli con un'insistenza crescente, ironica e disperata, dimostrando una straordinaria capacità di cogliere fino in fondo i più piccoli aspetti della vita quotidiana, fino alla rivelazione del suo male senza scampo, in uno spettacolo profondo e al tempo stesso lieve.

martedì 14 aprile 2015

SERGIO DANGELO - EUGENIO LANFRANCO: IL FIUME WANG - CIRCOLO DEGLI ARTISTI, ALBISSOLA MARINA




SERGIO DANGELO - EUGENIO LANFRANCO
IL FIUME WANG
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta 32 - Albissola Marina
11/4/2015 - 26/4/2014

Da sabato 11 Aprile, presso la sede del Circolo degli Artisti in Albissola Marina è in corso la mostra “Il fiume Wang” degli artisti Sergio Dangelo e Eugenio Lanfranco. Il titolo della mostra riprende la raccolta “Poesie del fiume Wang” scritte in Cina nel VII secolo d.C. Venti quartine di Wang Wei ispirate alla natura ed ai canoni del buddhismo Chan, cui si accompagnano altrettante quartine dell’amico P’ei Ti.
Due amici hanno scritto a quattro mani, così Sergio ed Eugenio hanno creato liberamente, rapidamente, senza ripensamenti, a “mente vuota”, il mushin degli antiche samurai, queste cinque tavole montate su basi di monitor. Vogliono rappresentare l’umanizzazione della tecnologia, evocare sentimenti, “cose”, ricordi che vivono nel nostro profondo a livello subliminale in attesa di essere riportati a livello conscio. L’importante è oltrepassare la superficie dell’immagine, vedere quello che c’è dentro, vedere quell’ ”oltre” che c’è in tutte le cose. Questi schermi molto Chan (Zen in Giappone), armonicamente vuoti, parlano un linguaggio universale al nostro shin (cuore-mente).
In questa occasione sono esposte anche 18 (9+9) opere dei due artisti che rappresentano una piccolissima parte del lungo viaggio nella storia dell’arte di Sergio Dangelo e del più breve di Eugenio Lanfranco. Opere diverse nel linguaggio e nei materiali usati, ma che ben rappresentano le convergenze parallele di due modi diversi di esprimersi. Sono esposti anche due stendardi della Collezione Bosco dei Poeti in deposito al MART Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, le cui immagini sono state utilizzate per una serie di 42 etichette di altrettanti importanti artisti per le Cantine Valdadige, presentate con successo all’ultima edizione di Vinitaly a Verona.
In catalogo un testo critico di Riccardo Zelatore.

La mostra è aperta tutti i giorni da sabato 11 Aprile a Domenica 26 Aprile dalle 17.00 alle 19.00.

lunedì 13 aprile 2015

MASSIMO FINI: UNA VITA - LIBRERIA UBIK, SAVONA 14/4/2015




MASSIMO FINI
UNA VITA
Unlibro per tutti. O per nessuno
presentazione del volume edito da Marsilio
Libreeria Ubik
corso Italia 116 R - Savona
martedì 14 aprile 2015, ore 18,00

Introduce Renata Barberis.

L'autobiografia di uno dei più noti, e certamente il più singolare, fra gli intellettuali italiani e, insieme, l'attraversamento di settant'anni di vita del nostro Paese nei suoi mutamenti antropologici, sociologici, sociali, culturali più che politici, e di un quarantennio di giornalismo. Ma anche un racconto personale, di amori, di passioni, di amicizie, di tradimenti, di illusioni e disillusioni, esperienze che sono di tutti in cui il lettore potrà facilmente riconoscersi. Un libro crudo, com'è nello stile dell'autore, dall'andamento narrativo giocato sulla memoria, a volte celiniano o proustiano, senza autoindulgenze ma nemmeno indulgenze verso i personaggi, noti o meno noti, che Fini ha incontrato nella sua vita, eppure venato, oltre che da una nostalgia quasi feroce per il Tempo Perduto, da tenerezza e pietas per quell'animale tragico che è l'essere umano.
  

domenica 12 aprile 2015

MARC CHAGALL. ŒUVRES TISSÉES - MUSÉE NATIONAL MARC CHAGALL, NICE




MARC CHAGALL. ŒUVRES TISSÉES
commissaires: Anne Dopffer, Sarah Ligner
Musée National Marc Chagall
Avenue du Docteur Ménard - Nice
21 mars - 22 juin 2015

À l'occasion du 30e anniversaire de la mort de Marc Chagall, le musée national Marc Chagall propose au public de découvrir un pan moins connu de la production de l'artiste: l'œuvre tissée.
Après la Seconde Guerre mondiale, installé dans le sud de la France, Marc Chagall s'initie à d'autres techniques que la peinture ou la gravure. Il cherche à étendre ses expérimentations plastiques: la céramique, le vitrail, la sculpture, la mosaïque et la tapisserie mobilisent son énergie.
De son vivant, Marc Chagall voit ainsi «tomber du métier à tisser» 20 tapisseries destinées au décor de bâtiments publics ou à des collectionneurs privés. Réalisées d'après des œuvres de Marc Chagall, ces tapisseries ont été exécutées dans une étroite collaboration avec les lissiers de la Manufacture nationale des Gobelins ou avec une grande spécialiste de la tapisserie, Yvette Cauquil-Prince.
Les premières tapisseries sont tissées à la Manufacture nationale des Gobelins de Paris entre 1965 et 1968. Il s'agit d'un ensemble de trois tapisseries monumentales destinées au hall de la Knesset à Jérusalem. En 1970-1971, c'est à nouveau la Manufacture des Gobelins qui est chargée de l'exécution d'une tapisserie destinée au futur musée national Message Biblique Marc Chagall à Nice.
Mais l'essentiel de l'œuvre tissée est réalisée d'après les œuvres de Chagall sous la conduite d'Yvette Cauquil-Prince. Protagoniste majeure du renouveau de la tapisserie au XXe siècle, Yvette Cauquil-Prince (1928-2005) a consacré son savoir-faire et son talent à la transcription en tapisserie des œuvres des plus grands artistes de l'époque: Pablo Picasso, Max Ernst, Paul Klee, etc.
Marc Chagall la rencontre en 1964. Dès lors, s'instaure un dialogue fécond qui dure deux décennies, et même au-delà, dans les tapisseries que poursuit Yvette Cauquil-Prince après la mort de Marc Chagall en 1985.
Interprète brillante de l'œuvre du maître, elle excelle dans la restitution des effets picturaux par les moyens de la tapisserie. Elle transpose dans l'œuvre tissée toute la richesse expressive de l'œuvre peinte, gravée ou dessinée. Les premières tapisseries, de petite taille, sont suivies de pièces de grandes dimensions, donnant ainsi à voir le modèle dans un nouveau format. En sa qualité de maître d'œuvre, Yvette Cauquil-Prince ne limite pas son intervention à la reproduction d'un modèle ni à son agrandissement. Elle propose, par le changement de médium et de format, une autre lecture de l'œuvre de Marc Chagall.
C'est la première fois que le musée national Marc Chagall met à l'honneur cette technique, représentée dans ses collections par une seule pièce, créée pour le musée, Paysage méditerranéen. L'exposition «Marc Chagall. Œuvres tissées» se déploie dans l'ensemble du musée. Elle permet la confrontation exceptionnelle de 12 tapisseries chatoyantes ou plus nuancées et 12 œuvres originales de Marc Chagall qui ont servi de modèles pour le tissage.
Les réalisations avec les Gobelins seront évoquées par la tapisserie créée pour l'ouverture du musée (1973) ainsi que par le tirage d'essai, détail validé par Marc Chagall pour les tapisseries de la Knesset. Les autres tapisseries présentées font apparaître avec éclat le talent d'interprète d'Yvette Cauquil-Prince.
L'exposition permet aussi de comprendre la part de liberté et d'interprétation laissée au maître d'œuvre. Une salle est dédiée à la technique de la tapisserie où le public peut découvrir les matériaux nécessaires au tissage.
Transposition monumentale de la verve colorée de Marc Chagall, l'œuvre tissée est le prolongement de l'œuvre peinte ou gravée. Elle invite ainsi à penser le décloisonnement de la création, au-delà des frontières entre disciplines artistiques.

venerdì 10 aprile 2015

giovedì 9 aprile 2015

TEATRO DELLA TOSSE: LA LEZIONE - PALAZZO DEL PARCO, BORDIGHERA 10-11/4/2015




La Tosse a Palazzo
LA LEZIONE
di Eugene Jonesco
regia di Valerio Binasco
con Enrico Campanati, Elena Gigliotti e Franco Ravera
Palazzo del Parco - Bordighera
10-11 aprile 2015, ore 21,00

Venerdì e sabato alle 21, al Palazzo del Parco di Bordighera va in scena lo spettacolo teatrale ‘La Lezione’, di Eugène Ionesco e la regia di Valerio Binasco. Con Enrico Campanati, Elena Gigliotti e Franco Ravera e la produzione della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse.
La storia si svolge in un fatiscente appartamento francese dove un anziano professore che vive con il suo maggiordomo è in attesa di una nuova allieva, per impartirle lezioni di cultura generale.
Valerio Binasco ritrova Campanati dopo averlo diretto in Sonno di Ian Fosse nella stagione 2009/2010, spettacolo sempre prodotto dal Teatro della Tosse per cui il regista aveva ricevuto il Premio della Critica 2010 assegnato dall’associazione nazionale dei critici di teatro per la regia. 
Elena Gigliotti e Franco Ravera sono due attori che collaborano da diversi anni con il regista. 
I costumi sono realizzati da Bruno Cereseto e Daniela De Blasio della sartoria del Teatro della Tosse. 

mercoledì 8 aprile 2015

NEDO CANETTI: LA LIBERA REPUBBLICA DI PIGNA - SALA CONSILIARE, DIANO MARINA 9/4/2015




NEDO CANETTI
LA LIBERA REPUBBLICA DI PIGNA
Sala Consiliare del Comune
Diano Marina
giovedì 9 aprile 2015, ore 16,00

Giovedì 9 aprile 2015 alle ore 16 presso la Sala Consiliare del Comune di Diano Marina il senatore Nedo Canetti del Comitato Scientifico dell’istituto storico della resistenza di Imperia ricorderà la Libera Repubblica di Pigna (18 settembre/8 ottobre 1944) durantel’iniziativa pubblica organizzata dallo SPI-CGIL di Imperia, l’ANPI del Golfo Dianese e l’AUSER Insieme Diano Marina, con il patrocinio dell’Istituto Storico della Resistenza.

martedì 7 aprile 2015

CARLO FAIT: UNO SCULTORE PASSATISTA A LAIGUEGLIA




CARLO FAIT
Uno scultore passatista a Laigueglia
Ex Sede Società Marittima
piazza Cavour - Laigueglia
25/3/2015 - 3/5/2015

È in corso a Laigueglia, nella ex sede della Sanità Marittima, la mostra fotografica "Carlo Fait. Uno scultore passatista a Laigueglia", organizzata dall'Associazione Vecchia Laigueglia nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra.
Laigueglia fu tra i primi paesi ad onorare i suoi caduti con un monumento.
Fu costituito un comitato organizzatore e tutti furono d'accordo nel conferire l'incarico allo scultore Carlo Fait a cui fu propostoche venisse raffigurato un marinaio che procede all'alzabandiera sulla sua nave.
Il monumento venne inaugurato solennemente il 29 Agosto 1920, alla presenza di autorità civili e militari, nell'antica Piazza Fiorini, attualmente Piazza della Libertà. Era venuto in rada per l'occasione un cacciatorpediniere della marina militare.

Carlo Fait (Rovereto 1877-Torino 1960) fu un importante scultore di ispirazione classica ed accademica,allievo e collaboratore del grande Pietro Canonica, a Torino e successivamente a Roma, ed operò in particolare nella scultura patriottica e civile.
Molte delle sue opere più importanti, tra cui il gruppo scultoreo La preda ed il busto Cristo morente, si possono ammirare nelle sale permanenti allestite a Palazzo Alberti a Rovereto.
  

lunedì 6 aprile 2015

LE FIL DES POSSIBLES - ESPACE DE L'ART CONCRET, MOUANS SARTOUX




LE FIL DES POSSIBLES
Textile et Art contemporain
Commissariat : Alexandra Deslys et Claire Spada
Espace de l'Art Concret
Chateau de Mouans-Sartoux
07 Déc. 2014 - 31 Mai 2015

Artistes : Pierrette Bloch, Olga Boldyreff, Ymane Fakhir, Anthony Freestone, Jérémy Gobé, Hervé Graumann, Annette Messager, Françoise Micoud, Mai-Thu Perret, Pascal Pinaud, Julien Prévieux, Ismini Samanidou. 
En lien avec les tissus de la collection Wilhelm Otten. 

L’exposition « Le fil des possibles » présentée à l’Espace de l’Art Concret, 20 ans après l’exposition « Art et vêtement », orientera son propos sur les manifestations du textile dans le travail de plusieurs artistes plasticiens.
Une appropriation des codes du textile souvent inhérente au process même, nous confrontera à des œuvres issues des techniques du tissage mais aussi à des œuvres peintes, des photographies, des dessins, des installations ou encore des vidéos. Au regard de ces travaux, une sélection de tissus ethnographiques issus de la collection de Wilhelm Otten (Autriche) questionnera cette identité textile au travers du temps et des aires géographiques.
Envisageant le tissu dans sa matérialité, Pierrette Bloch, Françoise Micoud et Ismini Samanidou s’attachent à la notion de trame et de réseau, jouant ainsi sur la sémantique de la toile.
Par ailleurs, le "pattern" inspiré des techniques du batik, permet un traitement "all-over" de la surface tissée comme celle de la toile en peinture. Chez Pascal Pinaud et Mai-Thu Perret la question du motif est traitée par le mode de la citation ; chez Hervé Graumann, il est parodié sous forme de natures mortes « kitsch ». 
De même que le texte se conçoit comme une trame de mots, le tissu, véritable enchevêtrement de fils, questionne lui aussi la problématique du lien et de la cohésion, amenant ainsi à s’interroger sur notre rapport au corps et à ce que nous en donnons à voir.
Ainsi abordé dans son rapport au(x) lien(s) et à l'appartenance, le tissu nous conduira à une réflexion sur son aspect identitaire, du groupe à l’individu, comme les peintures de tartans d’Anthony Freestone ou les « histoires de robes » d’Annette Messager.
Julien Prévieux et Ymane Fakhir s’intéressent à des phénomènes sociétaux que le textile révèle ou cache. Jérémy Gobé et Olga Boldyreff questionnent l’homme et sa place au sein du groupe.
La transmission apparait au coeur des multiples possibilités du fil...


domenica 5 aprile 2015

GIOVANNI TINTI: IL CONFLITTO TRA DUE CULTURE - PRIAMAR, SAVONA




GIOVANNI TINTI
IL CONFLITTO TRA DUE CULTURE
a cura di Carla Bracco e Lorenzo Zunino
Fortezza del Priamar - Palazzo del Commissario
corso Mazzini - Savona
274/2015 - 19/4/2015
Si è inaugurata il 2 aprile 2015, presso il Palazzo del Commissario alla Fortezza del Priamar di Savona, si inaugura la mostra “GIOVANNI TINTI. IL CONFLITTO TRA DUE CULTURE”.
Curata da Impressioni Grafiche (Acqui Terme) e da Carla Bracco e Lorenzo Zunino dell’Associazione Lino Berzoini l’ esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Savona che ha dato il suo Patrocinio insieme ai Comuni di Albisola Superiore e Albissola Marina.
La manifestazione rientra nella terza edizione di “Iter, un viaggio nell’arte del passato” che quest’anno ha cambiato la consueta formula dedicando una monografica a Giovanni Tinti, nel terzo anniversario della sua scomparsa.
Attraverso più di 90 opere, databili tra gli anni ’40 e l’inizio del XXI secolo, si cerca di individuare il percorso intellettuale, pittorico e ceramico del Maestro, come mirabilmente esemplificato da Franco Dante Tiglio nel contributo scientifico presente nel catalogo della mostra.

Tinti, che ha frequentato il fecondo clima albisolese del Secondo Dopoguerra, dapprima pittore di paesaggio ha affrontato successivamente il rinnovamento del linguaggio artistico e dell’uso del colore con una evoluzione metodica ed un’ applicazione severa. Pervaso da tematiche legate all’ alienazione dell’uomo moderno (disequilibrio uomo-natura-macchina) ha mostrato ben presto un totale rifiuto nei confronti del Naturalismo novecentesco e il proposito di opporre alla precarietà della forma umana la ricerca di una realtà interiore della figura e delle cose. Attraverso un’evoluzione segnata dalle Strutture cellulari, le Bande meccanografiche, le Sequenze condizionate e gli Ideogrammi, Tinti ha perfezionato la propria evoluzione nelle Architetture Industriali degli anni ’90, rientrando in quell’ambiente portuale originario e avendo completato la propria ricerca concettuale e artistica.
Albisola, Savona e altre realtà museali italiane e straniere, hanno tangibilmente apprezzato il valore e l’estrema generosità di Tinti attraverso il dono alcune sue opere.
Generosità ripresa, dopo la sua scomparsa, dalla moglie Carla che, anche attraverso ulteriori donazioni, si è prodigata per mantenere vivo il ricordo dell'artista.

sabato 4 aprile 2015

IN FÎ DE VENTU - CERIALE 4-5/4/2015




IN FÎ DE VENTU
piazza della Vittoria - Ceriale
4-5/4/2015

Sabato 4 e domenica 5 aprile a Ceriale si svolge l'undicesima edizione di In Fî de Ventu, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco dedicata a bambini e ragazzi, che hanno la possibilità di realizzare aquiloni, giocare con le bolle di sapone, costruire una girandola, sfidare gli amici con gli aeroplani di carta. Non prima, però, di aver consultato il personale gabbiano segnavento.
L'appuntamento è in piazza della Vittoria. I laboratori del vento sono in programma entrambi i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (costo 5 Eu).
Non mancano le Big Babol Tutti Frutti, grazie alla consolidata collaborazione con la Perfetti Van Melle, e neppure i club di aquilonisti professionisti del Free Vola di Biella, che intrattengono il pubblico con esibizioni di aquiloni giganti.
Tra le novità, la presenza della Majestic Falconery - a cui viene conferito il 5° Memorial Rino Ruocco - che permette di ammirare, a distanza molto ravvicinata, gufi, barbagianni, poiane, un'aquila reale e un avvoltoio.
Presso la galleria d'arte Cloud Factory di Roberto Ascoli, in piazza della Vittoria 14, si può inoltre visitare la mostra fotografica Sul filo dei ricordi... Ceriale ieri, dedicata alla Ceriale di un tempo, curata dall'associazione socio-culturale Ol Ceriale: la mostra è aperta da giovedì 2 a lunedì 5 aprile ad ingresso gratuito.

venerdì 3 aprile 2015

ELOGIO DELLA SOFFERENZA - SALA POLIVALENTE DEL COMUNE, AONZO




ELOGIO DELLA SOFFERENZA
a cura di Giuliano Arnaldi
Onzo: Sala Polivalente del Comune
2-6 aprile 2015

Lo stesso ciclo della vita, ovvero la nascita e la morte, definisce termini che sono antitetici se non vengono elaborati nella dimensione del sacro: vita, morte, sofferenza, speranza sono rappresentanti nella mostra ” Elogio della Sofferenza “ che si svolge a Onzo da oggi a lunedì prossimo presso la Sala Polivalente del Comune : il sacro e’ però declinato su scala planetaria.
Ecco quindi che la croce di spine e lo sguardo di un Ecce Homo del XVIII secolo, i chiodi e la postura delle sculture Nkissi (R.d.K.), un Buddha in legno del 1780, con un lampo ci fanno vedere l’invisibile. Una copia da Caravaggio della Crocifissione di San Pietro assume la forza ieratica di una opportunità di speranza, come il languore della Deposizione dipinta nella cerchia di El Greco. La dimensione terapeutica della bellezza è testimoniata da oggetti arrivati da tempi e luoghi lontani tra loro : una antica campana Tibetana, un abito rituale Lanna ( Thailandia) , una serie di contenitori in osso pirografato di Timor.
Ovunque e da sempre l’uomo elabora la sofferenza attraverso i linguaggi dell’arte, ne intuisce un senso profondo e ciò a volte gli svela enormi spazi di benessere e speranza. Lo faceva ieri, lo fa oggi. Ecco le teste irte di chiodi che Rainer Kriester inizio’ a realizzare nell’ultimo decennio del secolo scorso dopo un viaggio in Africa, ecco la figura in cammino di Filippo Biagioli, realizzata nel nostro tempo. E infine, una serie di chine e pastelli di una artista Rapallino poco conosciuto ma sorprendente, Giampiero Pastene . Anche le parole sono esposte in questa mostra : sono quelle Maria Stuarda insieme al loro significato speculare ma identico create dal poeta Thomas Eliot: nella mia fine è il mio principio, nel mio principio è la mia fine.

Elogio della sofferenza: Onzo 2/6 aprile ore 16/19, su appuntamento chiamando il 3299611927, ingresso gratuito. La mostra, curata da Giuliano Arnaldi, è promossa dal Centro Studi Rainer Kriester con il patrocinio di Comune di Onzo e Fondazione Tribaleglobale.

giovedì 2 aprile 2015

VALERIO CAPOCCIA: SCULTURE - ORATORIO DE' DISCIPLINANTI, FINALBORGO




VALERIO CAPOCCIA
SCULTURE
Oratorio de' Disciplinanti - Finalborgo
dal 22 marzo al 4 aprile 2015

È in corso da sabato 21, all’Oratorio de’ Disciplinanti del Complesso monumentale di Santa Caterina in Finalborgo, una personale dello scultore Valerio Capoccia promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Finale Ligure. La mostra sarà visitabile fino al 5 aprile, dalle ore 15 alle ore 20 (chiuso il lunedì).

Valerio Capoccia, nato in una fattoria della campagna di Alvito, dove è vissuto fino al 1965 prima di trasferirsi a Milano e poi, nel 1969, a Roma per seguire gli studi universitari di ingegneria, ha alle spalle una lunga carriera di scultore.

“La passione per la scultura - dice l’artista - fu da me scoperta e praticata fin da ragazzo, quando realizzavo abbeveratoi di pietra nella fattoria di campagna dove ero nato, con il metodo diretto della sottrazione utilizzato come tecnica da intaglio fin dalla preistoria, e continuata attraverso lo studio della scultura del passato, dalla antesignana litolatria per poi passare alla scultura arcaica e approdare a quella moderna, analizzando bassorilievi, altorilievi e tuttotondo nell’opera dei grandi maestri: Policleto, Mirone e Lisippo, poi Donatello, Michelangelo e Bernini, e come ultimi Rodin, Wildt e Martini.
Negli anni Novanta, l’incontro con il professor Salvatore Meli, storico docente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, fu decisivo per la mia formazione artistica; presso il suo studio, nel cuore dell’Appia Antica, approfondii ancora “l’arte del togliere” ma, soprattutto, il “dialogo” con l’arte antica, in particolar modo con le opere in pietra, materiale da me preferito. Altrettanto influì nella mia attività di scultore il rapporto con l’Appia Antica (Regina Viarum), con il suo Parco naturalistico archeologico che da Roma si estende fino ai Colli Albani, il suo “Genuis Loci” e la sua storia, raccontata come in un percorso illustrativo piranesiano, in una decostruzione di frammenti di pietra che emergono dal tempo. La Regina Viarum, con ilbianco Marmo ornato a contrasto con ilgrigio Basalto dettato dall’orizzontalità dei suoi basoli, come depositaria di storia, mi ha indicato la “ Via di percorrenza” verso l’Oriente da seguire nella continua ricerca artistica, sulle tracce di quel passato incise nelle pietre, ”sulle ruine della magnificenza antica”.

Capoccia ha eseguito numerosi lavori sui più differenti materiali, tra cui il prediletto basalto, con il quale, per via "di levare", approda a uno stile marcato, in cui le figure e i volti “riaffiorano da una vita arcana e si assottigliano in forme allungate dalle bocche sorprese e spalancate, come a segnare la meraviglia dell'esser nate”. II suo scalpello ne definisce le fattezze asciugandone all'essenziale i tratti, levigandole con eccellenza in un'iconica fissità. E così le loro sembianze, sublimando un processo artistico di millenni, “si scarnificano fino a un'essenza totemica, a un primitivismo memore di una originaria matrice etrusca, egizia o classica, fino a esaltarsi in una personalissima qualificazione somatica di estrema modernità”.
Oggi l’artista crea le sue opere in pietra realizzando a volte la versione in bronzo arcaico, in una grande casa-laboratorio-galleria.
Fra i materiali usati da Capoccia: il Marmo bianco di Carrara (alcuni suoi soggetti trovano nel marmo bianco forme particolarmente armoniche), il Basalto proveniente dal complesso vulcanico dei Colli Albani (materiale prediletto dall’artista), il Peperino di Marino (con questa roccia vulcanoclastica Capoccia ha realizzato molte sculture, specialmente quelle di dimensioni maggiori) e la Pietra di Coreno (lo scultore utilizza questa pietra per la particolare bellezza e il colore simile a quello della carnagione umana).

mercoledì 1 aprile 2015

FRANCESCO TRENTO: LA GUERRA NON ERA FINITA - LIBRERIA UBIK 2/4/2015




FRANCESCO TRENTO
LA GUERRA NON ERA FINITA
I partigiani della Volante rossa
presentazione del volume, edito da Laterza
Libreria Ubik
corso Italia 116R - Savona
giovedì 2 aprile 2015, ore 18,00

Giovedì 2 aprile ore 18 Libreria Ubik:incontro con lo scrittore Francesco Trento e presentazione del libro “La guerra non era finita.I partigiani della Volante Rossa”(Editori Laterza)
Introduce Giorgio Amico
In collaborazione con l’ANPI e l’ISREC

Pochi mesi dopo la Liberazione, nella Casa del Popolo di Lambrate, il comandante della 118 Brigata Garibaldi Giulio Paggio riunisce alcuni partigiani.
Dice loro che la guerra non è finita, che bisogna riprendere le armi. La prospettiva ultima è quella di farsi trovar pronti, se la rivoluzione dovesse proseguire il suo cammino.
Ma la spinta immediata, il pungolo all'azione, è il desiderio di stanare i fascisti impuniti, trovare quelli che sono sfuggiti al giusto castigo, e pareggiare finalmente i conti.
Sotto la guida del "tenente Alvaro", la Volante Rossa ingaggia una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti, divenendo presto un punto di riferimento per i lavoratori milanesi.
Tutti li chiamano: gli operai per difendere le fabbriche occupate dalla polizia, il PCI per il servizio d'ordine e la vigilanza notturna alle sedi del partito.
Nel luglio 1948 il momento sembra arrivato: Togliatti è in un letto di ospedale, colpito da tre colpi di pistola. Gli uomini della Volante Rossa, armati di mitra e panzerfaust, si dirigono a bordo del loro camion verso una caserma dei carabinieri, intenzionati a prenderla d'assalto.
Intanto, un'auto con a bordo un dirigente di spicco della Federazione milanese del PCI tenta disperatamente di intercettarli, prima che scatenino una guerra.