mercoledì 14 maggio 2014

JEAN-LOUIS AILLON: LA DECRESCITA, I GIOVANI, L'UTOPIA - LIBRERIA UBIK, SAVONA 15/5/2014





JEAN-LOUIS AILLON
LA DECRESCITA, I GIOVANI, L'UTOPIA
Comprendere le origini del disagio per riappropriarci del nostro futuro
presentazione del volume (Editori Riuniti, 2013)
Libreria Ubik
corso Italia 116R - Savona
giovedì 15 maggio 2014, ore 18,00

A cura di GASSA, Gruppo di Acquisto Solidale di Savona
Introduce l’incontro Luigi Giorgio

Essere giovani, oggi, è un’impresa colossale. A sedici anni ci si ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da “terra promessa” si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato, senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide, è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e dei suoi miraggi. È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull’analisi della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso un’attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di scandagliare l’universo giovanile attraverso la lente della decrescita, alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La “nostra” crisi diventa, allora, un’opportunità per comprendere noi stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Riprendiamo, quindi, in mano le redini del nostro futuro, ritorniamo protagonisti e... l’utopia può diventare realtà.

Jean-Louis Aillon, 28 anni, medico, specializzando in psicoterapia dinamica adleriana. È vicepresidente del Movimento per la Decrescita Felice e referente del gruppo tematico “Decrescita e Salute”. È stato fondatore e presidente del circolo della Decrescita Felice di Torino e del Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta. A livello di ricerca, si interessa principalmente dei temi inerenti la decrescita, la salute (in particolare nell’ambito dell’etnopsichiatria critica e della psichiatria culturale) e i giovani.