giovedì 4 ottobre 2012

NINO LAMBOGLIA: DA ALBENGA ALLA RICERCA STORICA GLOBALE - PALAZZO PELOSO CEPOLLA, ALBENGA 5-6/10/2012



NINO LAMBOGLIA 
DA ALBENGA ALLA RICERCA STORICA GLOBALE
a cura dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Ingauna
Palazzo Peloso Cepolla
piazza San Michele 12 - Albenga
5-6 ottobre 2012 

Albenga celebra la memoria di Nino Lamboglia. In occasione del centesimo anniversario della sua nascita, l’archeologo e fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, nato ad Aurigo il 7 agosto 1912 e scomparso a Genova il 10 gennaio 1977, sarà il protagonista di un convegno che vedrà la partecipazione di alcune delle più illustri e autorevoli voci in materia di storia, archeologia, cultura. “Nino Lamboglia – Da Albenga alla ricerca storica globale”, il nome dell’evento, previsto per il 5-6 Ottobre a Palazzo Peloso Cepolla, a cura dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Ingauna, con la collaborazione e il patrocinio di Fondazione Gian Maria Oddi, Comune di Albenga, Provincia di Savona, Regione Liguria. 
L’iniziativa prenderà il via oggi alle ore 9.00 a Palazzo Peloso Cepolla, nel Centro Storico di Albenga, con i saluti di apertura di Cosimo Costa, Presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, Rosalia Guarnieri, Sindaco di Albenga, Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia, Angelo Berlangieri, Assessore alla Cultura della Regione Liguria, Maurizio Galletti, Direttore Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, Bruno Massabò, Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria, Luisa Papotti, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, Andrea Muzzi, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, Francesca Imperiale, Soprintendente Archivistico per la Liguria. 
Alle ore 10.00, l’inaugurazione dell’epigrafe in ricordo di Nino Lamboglia, mentre alle ore 10.30 il convegno entrerà nel vivo, con diversi interventi: “Lamboglia ad Albenga 1932-37″ di Cosimo Costa, dell’Istituto Internazionali di Studi Liguri; “Lamboglia e la sua città natale” di Gabriella Stabile Re, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lamboglia e la salvaguardia del patrimonio artistico del Ponente ligure negli anni del secondo conflitto mondiale” di Franco Boggero e Chiara Masi, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria; “Les premiers peuplements de la Cote d’Azur et de la Ligurie. 1 million d’années sur les rivages de la Méditerranée”, di Henry de Lumley, dell’Institut de Paléontologie Humaine (Parigi), ADEVREPAM. 
Dopo una pausa, alle ore 14.30, presieduti da Henry de Lumley, altri interventi: “Lo scavo preistorico del 1968-1971 ai Balzi Rossi: cronistoria del rapporto dialettico sulla preistoria ligure fra un ricercatore e Nino Lamboglia” di Giuseppe Vicino, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lamboglia e la preistoria ligure” di Suzanne Simone, del Museo di antropologia preistorica di Monaco; “L’attività di Nino Lamboglia a Chiavari: le odierne prospettive, a quasi cinquant’anni dalla fine dello scavo della necropoli, tra ricerca e valorizzazione”, di Nadia Campana, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria. 
In seguito alla discussione, presieduti da Bruno Massabò: “Nino Lamboglia e la nascita dell’archeologia sottomarina italiana” e “Nino Lamboglia e la Scuola di Specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti dell’Università di Roma” di Francisca Pallarès, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; “Nino Lamboglia e la ricerca archeologica ad Albenga” di Bruno Massabò, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria; “Nino Lamboglia i l’arqueologia catalana” di Isabel Rodà de Llanza, dell’Institut Català d’Arqueologia Clàssica; “Lamboglia e il ‘metodo’” di Daniela Gandolfi, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lamboglia e l’archeologia piemontese: dalle ipotesi di lavoro ai risultati di scavi recenti” di Egle Micheletto, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie; “Esperienza tecnica e concezione storicistica nell’applicazione del metodo stratigrafico di Nino Lamboglia: l’esempio di Augusta Praetoria (Aosta)” di Rosanna Mollo Mezzena, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. 
Sabato 6 Ottobre, il secondo giorno di convegno, presieduto prima da Gabriella Airaldi: “L’epigrafia ‘globale’ di nino Lamboglia: dallo scavo alla contestualizzazione storica e territoriale” di Viviana Pettirossi, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; “Nino Lamboglia e l’archeologia cristiana in Liguria” di Alessandra Frondoni, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e dell’Università degli Studi di Genova; “Castellino Tanaro e Mombasiglio: dagli studi di Nino Lamboglia conferme e nuove prospettive” di Giovanni Coccoluto, della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della provincia di Cuneo e dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “L’archeologia savonese di Nino Lamboglia per la conoscenza delle tipologie ceramiche medievali e post-medievali” di Rita Lavagna, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lamboglia e l’archeologia urbana: il caso di Savona” di Carlo Varaldo, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e dell’Università degli Studi di Genova. 
Dopo la discussione, presieduti da Carlo Varaldo: “Archeologia e restauri: Nino Lamboglia e la stratigrafia del costruito” di Maria Celeste Paoli Maineri, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “L’archeologia dell’architettura, dalle esperienze di Nino Lamboglia alle attuali linee di tendenza”, di Stefano Roascio, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria; “I monumenti della Maona di Chio nei secoli XV-XVI, in ricordo dell’istituzione della Collana dell’Oltremare Ligure di Nino Lamboglia e Geo Pistarino: nuove prospettive di ricerca” di Fabrizio La Corte, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “L’opera di Nino Lamboglia a tutela degli edifici di culto storico-artistici” di Mons. Fiorenzo Gerini, dell’Ufficio beni Culturali – Diocesi di Albenga-Imperia, Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Cronache di restauri e di antirestauri” di Luciano Livio Calzamiglia, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, Diocesi di Albenga-Imperia; “Nino Lamboglia: precursore del turismo culturale alla Porta Occidentale d’Italia”, di Maria Teresa Verda Scajola, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. 
Dopo la discussione, alle 14.30 si riprenderà, presieduti da Francesca Imperiale: “1933, la Commissione per gli archivi: un progetto realizzato” di Josepha Costa Restagno, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lamboglia storico” di Gabriella Airaldi, dell’Università degli Studi di Genova; “Nino Lamboglia e la geografia” di Massimo Quaini, dell’Università degli Studi di Genova; “Il professore tra attualità e quotidianità” di Domenico Gaia, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “I giovani e Lamboglia: la mia esperienza diretta” di Gerry Delfino, della Fondazione Gian Maria Oddi e del Giardino Letterario Delfino. 
Terminato il convegno, alle ore 17.30, nel vicino Palazzo Oddo, l’inaugurazione della Mostra filatelica su Nino Lamboglia con annullo postale, a cura del Circolo Filatelico Numismatico. Il giorno successivo, Domenica 7 Ottobre alle ore 10.30, la Santa Messa in ricordo di Nino Lamboglia nella Cattedrale di San Michele Arcangelo.