venerdì 25 settembre 2015

BAJ. FIGURE DELL'IMMAGINARIO 1951-2003 - MUSA SAVONA




BAJ. FIGURE DELL'IMMAGINARIO 1951-2003
MUSA - Pinacoteca Civica
Palazzo Gavotti
piazza Chabrol - Savona
26/9/2015 - 13/12/2015

Con quasi quaranta opere esposte, la mostra Baj. Figure dell’immaginario 1951-2003, che viene inaugurata sabato 26 alle 11 presso il Museo D'arte di Palazzo Gavotti e visibile fino al 13 dicembre, presenta al pubblico un percorso attraverso la lunga carriera artistica di Enrico Baj (1924-2003), a partire da Quamisado II, capolavoro del periodo nucleare, e dalle tre sculture antropomorfe in ceramica realizzate dall’artista ad Albissola Marina durante l'Incontro Internazionale della Ceramica del 1954.
La mostra affronta il tema del cambiamento e della metamorfosi delle figure immaginate da Baj nel corso del suo metodo di lavoro sperimentale. Mantenendo un equilibrio tra la duplice tensione che ha sempre animato l’artista, quella del senso ironico-ludico e quella della critica e dell’impegno civile, l’evoluzione del linguaggio artistico di Baj si sviluppa attraverso innumerevoli tecniche e materiali: gli smalti in pittura; i vetri, gli specchi e i legni nel collage; la terracotta, il legno e la plastica nella scultura; e ancora i tubi, i meccano e soprattutto i tessuti e gli orpelli negli assemblaggi.
L’esposizione è stata suddivisa in due grandi sezioni. La prima affronta temi fondamentali per Baj, dalla defigurazione dei bambini agli ultracorpi, fino ai personaggi di legno. La seconda sezione è dominata dal fattore femminile delle dame: in mostra sono presenti sia alcuni lavori degli anni ’70 sia le ultime dame idrauliche dei primi anni 2000. Di grande impatto una delle serie più recenti di Baj, quella dei Totem e delle Maschere, composte in dialogo fra loro e con i corrispettivi antropomorfi del Meccano e di quell’ultimo Generale realizzato da Baj nel 2003: il Punching General, che affronta il tema del potere militare e politico con uno spiazzante ribaltamento di senso ottenuto mediante un assemblaggio strepitoso di gomma e altri oggetti.
La mostra nasce da un progetto dell’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova (già responsabile della mostra su Asger Jorn del 2014) e dell’Archivio Baj di Vergiate, che raccoglie e promuove l’eredità artistica e documentativa dell’artista. Una rassegna curata da Luca Bochicchio e Roberta Cerini Baj.