sabato 19 maggio 2012

SILVIA BOTTARO: RAFFAELLO RESIO, SCENARI D'ARTE - CAPPELLA SISTINA, SAVONA 19/5/2012



SILVIA BOTTARO
RAFFAELLO RESIO (1855-1927)
Scenari d'arte
presentazione del volume edito da Darsena
Cappella Sistina
piazza Duomo - Savona
sabato 19 maggio 2012, h. 17,00

Silvia Bottaro, ricercatrice legata all’arte dell’Ottocento a Savona ed in Liguria, ha svolto questo studio sull’attività del genovese Raffaello Resio, savonese d’adozione, in circa quindi anni di indagine tra archivi privati e pubblici, biblioteche italiane, collezionisti, raccolte pubbliche, archivi diocesani liguri, Archivi di Stato, cercando riscontri sull’attività intensa del Resio che ha lasciato tracce da Levante a Ponente della Liguria. La ricerca è aperta ad ogni ulteriore contributo che senz’altro sarà possibile trovare. Il risultato è quello di tracciare un percorso culturale ed artistico che vede Resio affinare il suo talento, soprattutto di acquerellista e affreschista, prima a Genova con gli studi accademici alla Ligustica, poi a Roma, a Firenze presso Stefano Ussi, ma ancora a Mantova, Napoli e Pompei, Venezia. Tutto questo percorso è ancora abbastanza poco noto. La Liguria, comunque, sarà la sua meta preferita e trovare ancora oggi così tante testimonianze ha permesso, anche, di tracciare una sorta di itinerario culturale ed artistico nel suo nome, scoprendo chiese, luoghi anche al di fuori dei percorsi turistici più noti, si veda la Val Fontanabuona. Santi, Angeli indagati nella loro iconografia e biografia mettendo in luce lo scrupolo col quale Resio si accingeva a fare i cartoni, i moltissimi bozzetti e, poi, la stesura vera e propria dell’affresco. E’ noto come il “pittore degli angeli” e l’Autrice ha trovato centinaia di angeli, di putti suonatori e cantori, di angeli annunciatori, di arcangeli (San Michele): un inno alle figure celesti angeliche, all’angelo custode che, probabilmente, sottende anche la sensibilità religiosa del suo autore. Resio ha spaziato anche nella letteratura, da Dante a Virgilio, ha raccontato fatti salienti della vita dei Papi Della Rovere (Sisto IV e Giulio II), ha percorso l’iconografia colombiana con lo sbarco di Colombo sulla Nuova Terra, ma si è ricordato anche di Leon Pancaldo, di Gabriello Chiabrera. Particolarmente interessante il suo periodo romano, che ha avuto, per ora, pochi riscontri documentari se non l’individuazione di alcuni pregevoli lavori, legato alla pittura del paesaggio romano e dei costumi popolari mettendo in luce le sue alte qualità tecniche nell’uso dell’acquerello, come ben ha evidenziato nel suo contributo il Prof. Giuseppe Trielli. Il maestro Aurelio Canonici ci ha parlato della fortuna della figura dell’angelo nella musica coeva al Resio e la Dr.ssa Sonia Pedalino si è soffermata sul tema angelico nella letteratura e nella poesia di fine Ottocento, inizio Novecento. Questi contributi, così preziosi, evidenziano, in un certo senso, la modernità della creatività resiana che a Savona, dove ha vissuto e dove riposa nel Famedio cittadino, trova risposte nei suoi lavori nel Duomo, nelle Chiese di San Dalmazio (ed Oratorio omonimo), San Domenico in San Giovanni, San Bernardo, nella ex chiesa di San Francesco da Paola, in Sant’Andrea, ma anche nell’ex sede del Municipio di Savona –Palazzo Gavotti- nella sede delle Opere Sociali di Savona dove ha affrescato un “omaggio” alla laboriosità dei Savonesi, nel Castello Migliardi a Lavagnola, luogo del suo studio dove ha affrescato decine di sale con grande ventaglio di tematiche e con la solita significante capacità narrativa. Resio: un pittore quasi del tutto dimenticato che, invece, ci aiuta a indagare la nostra Terra, le sue tradizioni, fino al suo ultimo periodo Liberty, così personale e ricco di colori. Tutto ciò è evidenziato nella puntuale prefazione di Pier Luigi Gardella. Da Zoagli a Bussana, da Rapallo a Diano Marina la Liguria custodisce l’opera resiana, ancora in buona parte da scoprire ed apprezzare.