sabato 15 marzo 2014

LA MADONNA DI MISERICORDIA - COLLEZIONE SANTA ROSSELLO, SAVONA 15-18/3/2014





LA MADONNA DI MISERICORDIA
Iconografia e materiali
Collezione d'arte sacra Santa Rossello
via Chiassuolo Rossello 11 - Savona
dal 15 al 18 marzo 2014

Il 18 marzo di ogni anno Savona si ferma e ricorda quell’avvenimento celeste del 18 marzo 1536 quando, nel borgo del Santuario, nell’appezzamento di terreno del contadino Antonio Botta, una luce particolare circondò la Madonna che apparve all’incredulo Botta, appoggiando il suo piede su un masso del torrente Letimbro. Quella nuova Stella da allora ha illuminato la Comunità savonese, religiosa e laica, che ancora oggi parte dal Duomo cittadino ed in processione raggiunge la Basilica del Santuario, con in testa il Vescovo, oggi Mons. Vittorio Lupi, ed il Sindaco attuale Dr. Federico Berruti. Su quella antica strada, tracciata dopo l’Apparizione, cappelletta dopo cappelletta, si raggiunge la piazza seicentesca del Santuario, vera quinta scenografica, dominata dalla facciata basilicale del Carlone e dalla elegante fontana del Ponsonelli.
Da quel lontano 18 marzo l’arte ha raccolto la “sfida” nel rappresentare, partendo dall’iconografia dell’Orsolino e dalla sua Madonna col Botta collocati nella cripta del Santuario mariano, tale avvenimento celeste con l’uso di materiali molto vari (dalla ceramica popolare, ai dipinti, alle incisioni e monete, agli stendardi, alla tarsia lignea,ecc.) che hanno prodotto una innumerevole raccolta di elementi iconografici mariani.
La piccola rassegna esposta dentro la Collezione d’arte sacra “Santa Rossello” desidera avere il duplice scopo di far conoscere questa Quadreria (ideata e resa fruibile dall’Associazione “Aiolfi” di Savona) così speciale dedicata alla Santa Rossello, particolarmente devota alla Madonna di Misericordia di Savona, nonché poter osservare diverse opere di artisti contemporanei che hanno ripreso l’avvenimento in questione, fino alla presentazione di tre rari esempi iconografici, creati tra il sec. XVI –XIX, in ceramica, marmo candido e papier-marché. Materiali presi a prestito, anche, dalla tradizione locale (la ceramica bianca popolare) o da quella aulica della scultura italiana (il marmo) o dall’uso della cartapesta, oggi usata per le scenografie teatrali o per i grandi carri allegorici di carnevale, pur avendo una storia antichissima risalente all’antico Egitto (con l’uso per le maschere mortuarie, spesso fatte con cartonnage) o all’estremo e medio Oriente, mentre in Europa tale materiale povero era già stato utilizzato a partire dal 1540 per la realizzazione delle teste delle bambole. Dobbiamo ringraziare un collezionista privato di Savona (Dr. Renato Giusto) che ci ha permesso di esporre queste tre sculture per una piccola rassegna che vuole introdurre, in un certo senso, un evento più complesso e spalmato nel mondo, sul quale come Associazione “Aiolfi” stiamo già lavorando, per cercare di capire la fortuna dell’iconografia della Madonna di Savona tra passato e presente (sono state già avviate ricerche in Sicilia ed in Argentina), iniziativa che si intende realizzare nel 2015/2016 nell’occasione del 480° anniversario di quella Apparizione.