venerdì 30 gennaio 2015

PIER LUIGI FERRO: LA PENNA D'OCA E LO STOCCO D'ACCIAIO - TEATRO CHIABRERA, SAVONA 30/1/2014




PIER LUIGI FERRO
LA PENNA D'OCA E LO STOCCO D'ACCIAIO
Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo
presentazione del volume, edito da Mimesis
Teatro Chiabrera
piazza Diaz - Savona
venerdì 30 gennaio 2014, ore 16,30

Al Teatro Chiabrera di Savona, venerdì 30 gennaio alle ore 16.30, presentazione del saggio La penna d'oca e lo stocco d'acciaio. Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo (Mimesis, Milano)
Parteciperanno Fausto Curi (professore emerito dell'Università di Bologna), nonché Pier Luigi Ferro (autore del saggio), Manuela Manfredini, Silvio Riolfo Marengo e Stefano Verdino, del comitato redazionale di "Resine".
Le brevi comunicazioni dei relatori saranno alternate a un concerto canzoni dell'epoca interpretate dal soprano Maria Catharina Smits e dalla pianista Federica Scarlino. Il pomeriggio sarà concluso da una performance di Giovanni Fontana, che ha più volte collaborato alla nostra rivista, accompagnato da Diego Capoccitti.
L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Fondazione De Mari, il Liceo Chiabrera Martini, il Comune di Savona, l'Isrec, la Società Savonese di Storia Patria, l'Associazione Aiolfi, la libreria Ubik di Savona e la nostra rivista. In allegato forniamo un documento con la descrizione più completa dell'evento.

Cento anni fa, mentre deflagrava la crisi che avrebbe portato allo scoppio della Grande Guerra, moriva Gian Pietro lucini, il più importante scrittore civile italiano tra ottocento e novecento.
Il saggio La penna d’oca e lo stocco d’acciaio di Pier Luigi Ferro ricostruisce e analizza, sulla base di documenti d’archivio inediti e interventi mai più ripubblicati, uno snodo fondamentale della vicenda umana e intellettuale di Lucini, a partire dagli esordi come giornalista culturale e passando attraverso il coinvolgimento nella nascente editoria industriale.
Gli eventi del maggio di sangue milanese, con le stragi di Bava Beccaris, porteranno lo scrittore ad accentuare il suo impegno politico e a esprimere le proprie posizioni critiche sui principali periodici repubblicani legati all’iniziativa di Arcangelo Ghisleri («La Educazione Politica», «L’Italia del Popolo», «La Ragione»), scontrandosi con la censura e la giustizia monarchica.
La storia di un intellettuale e di uno scrittore controcorrente, e perciò non casualmente espunto dal canone ufficiale delle patrie lettere, intrecciata a filo doppio con le vicende e le contraddizioni dell’Italia sabauda.