venerdì 6 luglio 2012

CARMEN SPIGNO: RITORNO AD ITACA - FORTEZZA DEL PRIAMAR, SAVONA



CARMEN SPIGNO
RITORNO AD ITACA
a cura di Silvia Bottaro
Fortezza Monumentale del Priamar - Palazzo del Commissario
Corso Mazzini - Savona
dal 6/7/2012 al 29/7/2012

“Ritorno ad Itaca” è il titolo della mostra antologica di Carmen Spigno. Venerdì 6 Luglio 2012, alle ore 18.30, nelle “Cellette” della prestigiosa Fortezza del Priamar in corso Mazzini 1 a Savona, l’artista inaugura la Mostra Personale Antologica “Ritorno ad Itaca” proseguendo il progetto espositivo iniziato lo scorso anno nel Castello Costa-Del Carretto di Garlenda e dedicato alle opere di tutta la sua produzione artistica, dagli esordi degli anni ‘70 fino a quelle con terre e resine naturali del 2012. Saranno presentate anche le ultime sperimentazioni con terra nera e china eseguite recentemente, che inaugurano un nuovo “universo di segni”. Commento “Ritorno ad Itaca” è il titolo che ho scelto per mostrare il mio lavoro artistico dagli inizi, gli anni ’60-’70, ad oggi, anno 2012; lavoro intervallato da lunghi periodi di vita dedicati alla famiglia e al lavoro di maestra. Potrei cominciare così, come dice Demian “Già da piccolo ero stato incline a guardare le forme bizzarre della natura… abbandonandomi al loro fascino e al loro complicato linguaggio. Lunghe radici d’albero affioranti, vene colorate nella pietra, macchie d’olio natanti nell’acqua, crepe nel vetro, tutte queste cose esercitavano su di me una grande attrattiva, soprattutto l’acqua e il fuoco, il fumo, le nubi, la polvere…”. Ed infatti cominciai molto presto a disegnare e a dipingere... ed ecco i primi quadri a olio su carta da macellaio, che si trovano nell’ultima celletta del Priamar, perché il percorso segue un andamento a ritroso nel tempo: comincia da oggi, estate 2012, e giunge agli anni dell’inizio, della giovinezza.
Poi un lungo periodo di stasi, per lo meno espositiva, poiché la pittura e il disegno furono sempre al centro dell’insegnamento e... molti bambini diventarono pittori. Negli anni ’90 l’incontro casuale, ma “fulminante” con le terre e le resine naturali grazie al pittore genovese Andrea Bagnasco. Da qui l’inizio di sperimentazioni, ricerche e scoperte legate alla terra. Infatti, una celletta dopo l’altra, si compie una full-immersion nel mondo delle terre: terre su lenzuola (con gli scolari), terre su legno, terre su carta, su carta su tela, terre su tela, su juta, su sughero, terre bianche e sabbie, fino alle più recenti terre nere miste a china per esplorare il mondo dei “segni” più sottili e misteriosi. Più di un critico nelle sue recensioni mi hanno spesso paragonato ad una “sacerdotessa” dedita alla dea Madre Terra”. A parte l’esagerazione, io sento veramente una profonda adorazione per la Natura, con tutte le sue infinite e microscopiche bellezze. Affondare le mani nella terra è per me come un rito di ringraziamento per la bellezza che Dio ci ha data e che noi dobbiamo preservare... Concludendo posso dire che la mia “Itaca” è stata l’aver riscoperto dentro di me questo amore viscerale per la pittura e per la terra insieme.