mercoledì 30 novembre 2011

SAVONA: RESTAURATO IL MONUMENTO A GARIBALDI

SAVONA: RESTAURO DEL MONUMENTO A GARIBALDI

Lo scorso 25 novembre è stato inaugurato a Savona il restauro del monumento a Giuseppe Garibaldi. L’Iniziativa rientra nel progetto “I Luoghi della Memoria” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I lavori sono stati coordinati dall’Unità Tecnica di Missione in cooperazione la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.
Al centro del Piazzale Eroe dei Due Mondi di Savona si erge il monumento equestre a Giuseppe Garibaldi, opera di Leonardo Bistolfi (1859-1933) con cui la città ha voluto rendere omaggio al condottiero. L’opera ha avuto una lunga fase di gestazione, principalmente dovuta alle vicende belliche e ai molteplici incarichi assunti dal Bistolfi negli stessi anni, che l’ha portata ad essere solennemente inaugurata l’11 novembre 1928 alla presenza di Ezio Garibaldi, nipote dell’eroe.
Il monumento savonese -una statua equestre in bronzo collocata su un alto basamento recante una semplicissima iscrizione “A Garibaldi” – è la terza opera che l’artista dedica all’eroe dopo il più tradizionale bozzetto milanese del 1887-88 e l’innovativo condottiero di Sanremo del 1908: un’immagine tarda di Garibaldi, raffigurato come cavaliere valoroso; il gruppo doveva apparire secondo le parole di Bistolfi “come una visione fuggente” con “l’Eroe lanciato dal cavallo in una corsa di sogno verso le Vittorie e verso l’Idea”: un’immagine quasi astratta che sembra andare oltre i termini usuali del Simbolismo.
Il volto di Garibaldi appare reso in maniera sintetica e semplificata, il naso schiacciato e la capigliatura rigonfia come per effetto della brezza; il condottiero con il poncho svolazzante, cavalca senza briglie e staffe il destriero fieramente proteso al galoppo.
La collocazione del monumento a pochi metri dal mare ha determinato l’accelerazione del deterioramento del bronzo: con il restauro si è principalmente intervenuti sull’alterazione cromatica del bronzo e del basamento in granito, deturpato anche da scritte vandaliche; sono state eseguite accurate operazioni di pulitura, di manutenzione delle superfici, di stuccatura delle fessurazioni. E’ stato inoltre data una stesura finale protettiva attraverso un inibitore di corrosione e predisposto un impianto anti volatili.