LOREDANA PESSA - PAOLO
RAMAGLI
AZULEJOS E LAGGIONI
Atlante delle piastrelle in Liguria dal Medioevo al XVI secolo
SAGEP, 15/12/2013
La Liguria ospita un patrimonio artistico suggestivo e poco noto, le piastrelle in ceramica smaltata, azulejos per gli spagnoli, laggioni in Liguria, utilizzate per il rivestimento di pareti e pavimenti di chiese ed edifici privati tra il Medioevo e il XVI secolo.
Importate prevalentemente dalla Spagna e in seguito prodotte dalle manifatture locali, queste mattonelle policrome dagli splendidi decori costituiscono una testimonianza importante del legame che univa l’antica Repubblica Genovese alle altre civiltà che si sono sviluppate sulle sponde del Mediterraneo.
Espressione di un “dialogo interculturale” di cui la Liguria è stata protagonista per secoli, questi manufatti, che si inseriscono in una vicenda di intensi scambi commerciali e culturali con il mondo islamico, hanno contribuito a conferire al paesaggio urbano locale la sua peculiare fisionomia.
Il volume, frutto di anni di studi approfonditi e di una ricerca capillare sul territorio, propone una lettura attenta e minuziosa di questo straordinario corpus di rivestimenti parietali e pavimentali, esaminati secondo diverse chiavi di lettura, dal punto di vista tecnico, materico, storico-artistico e iconologico, sempre in stretta relazione con i contesti architettonici o archeologici di provenienza.
Le varie tipologie di piastrelle d´importazione o di produzione locale sono oggetto di una schedatura completa che intende risvegliare l´interesse degli studiosi e del grande pubblico per questo prezioso patrimonio, straordinaria fonte di moduli decorativi di incredibile varietà e attualità, fornendo anche uno strumento utile per la sua salvaguardia da possibili e purtroppo frequenti distruzioni e perdite.
Loredana Pessa è conservatore del Museo Luxoro, delle Raccolte Ceramiche e delle Collezioni Tessili dei Musei Civici di Genova.
Paolo Ramagli è archeologo e ricercatore; ha lavorato per oltre vent’anni presso l’Istituto Internazionale di Studi Liguri e presso il Museo Archeologico di Savona.
AZULEJOS E LAGGIONI
Atlante delle piastrelle in Liguria dal Medioevo al XVI secolo
SAGEP, 15/12/2013
La Liguria ospita un patrimonio artistico suggestivo e poco noto, le piastrelle in ceramica smaltata, azulejos per gli spagnoli, laggioni in Liguria, utilizzate per il rivestimento di pareti e pavimenti di chiese ed edifici privati tra il Medioevo e il XVI secolo.
Importate prevalentemente dalla Spagna e in seguito prodotte dalle manifatture locali, queste mattonelle policrome dagli splendidi decori costituiscono una testimonianza importante del legame che univa l’antica Repubblica Genovese alle altre civiltà che si sono sviluppate sulle sponde del Mediterraneo.
Espressione di un “dialogo interculturale” di cui la Liguria è stata protagonista per secoli, questi manufatti, che si inseriscono in una vicenda di intensi scambi commerciali e culturali con il mondo islamico, hanno contribuito a conferire al paesaggio urbano locale la sua peculiare fisionomia.
Il volume, frutto di anni di studi approfonditi e di una ricerca capillare sul territorio, propone una lettura attenta e minuziosa di questo straordinario corpus di rivestimenti parietali e pavimentali, esaminati secondo diverse chiavi di lettura, dal punto di vista tecnico, materico, storico-artistico e iconologico, sempre in stretta relazione con i contesti architettonici o archeologici di provenienza.
Le varie tipologie di piastrelle d´importazione o di produzione locale sono oggetto di una schedatura completa che intende risvegliare l´interesse degli studiosi e del grande pubblico per questo prezioso patrimonio, straordinaria fonte di moduli decorativi di incredibile varietà e attualità, fornendo anche uno strumento utile per la sua salvaguardia da possibili e purtroppo frequenti distruzioni e perdite.
Loredana Pessa è conservatore del Museo Luxoro, delle Raccolte Ceramiche e delle Collezioni Tessili dei Musei Civici di Genova.
Paolo Ramagli è archeologo e ricercatore; ha lavorato per oltre vent’anni presso l’Istituto Internazionale di Studi Liguri e presso il Museo Archeologico di Savona.