A NATALE SI TORNA BAMBINI
Giochi dell’oca e figurini in pasta tra gli anni ’30 e ‘60
a cura di Luca Decia e Roberto Grossi
Oratorio de' Disciplinanti - Finalborgo
dal 14 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014
All’Oratorio de’ Disciplinanti e al Museo Archeologico del Finale è visitabile dal 14 dicembre 2013 sino al 12 gennaio 2014 la mostra “A Natale si torna bambini: giochi dell’oca e figurini in pasta tra gli anni ’30 e ‘60”, con oltre 50 tavole di giochi dell’oca provenienti da una collezione privata e mai prima presentati al pubblico, e con i figurini in pasta per il presepe realizzati dalle ditte Nardi e Confalonieri tra gli anni ’30 e ’60. L’esposizione è curata da Luca Decia e Roberto Grossi.
I giochi dell’oca esposti sono “reperti” affascinanti e spesso artistici che, solo apparentemente limitati a infantili aspetti ludici, stimolano disparati piani di lettura con temi didattici, storici, sportivi e fantastici. Al Museo sarà possibile esaminare i reperti di gioco nella preistoria e, nella sala espositiva, confrontarsi al ‘Gioco dell’Oca’.
I figurini per il presepe delle ditte Nardi e Confalonieri rispecchiano l’Italia rurale antecedente il boom degli anni ’60, un mondo dove la cultura e l’economia sono ancora prevalentemente agricoli e artigianali. I figurini sono realizzati in pasta composita (gesso, caolino, farina, segatura e colla), colata in stampi di bronzo su strutture di fil di ferro, e poi colorati a mano. Sono figurini creati per far traboccare di vita e di attività paesaggi con montagne innevate, ponti, laghetti e case, dominati da tinte autunnali e sfumanti dal giallo al rosso.
Giochi dell’oca e figurini in pasta tra gli anni ’30 e ‘60
a cura di Luca Decia e Roberto Grossi
Oratorio de' Disciplinanti - Finalborgo
dal 14 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014
All’Oratorio de’ Disciplinanti e al Museo Archeologico del Finale è visitabile dal 14 dicembre 2013 sino al 12 gennaio 2014 la mostra “A Natale si torna bambini: giochi dell’oca e figurini in pasta tra gli anni ’30 e ‘60”, con oltre 50 tavole di giochi dell’oca provenienti da una collezione privata e mai prima presentati al pubblico, e con i figurini in pasta per il presepe realizzati dalle ditte Nardi e Confalonieri tra gli anni ’30 e ’60. L’esposizione è curata da Luca Decia e Roberto Grossi.
I giochi dell’oca esposti sono “reperti” affascinanti e spesso artistici che, solo apparentemente limitati a infantili aspetti ludici, stimolano disparati piani di lettura con temi didattici, storici, sportivi e fantastici. Al Museo sarà possibile esaminare i reperti di gioco nella preistoria e, nella sala espositiva, confrontarsi al ‘Gioco dell’Oca’.
I figurini per il presepe delle ditte Nardi e Confalonieri rispecchiano l’Italia rurale antecedente il boom degli anni ’60, un mondo dove la cultura e l’economia sono ancora prevalentemente agricoli e artigianali. I figurini sono realizzati in pasta composita (gesso, caolino, farina, segatura e colla), colata in stampi di bronzo su strutture di fil di ferro, e poi colorati a mano. Sono figurini creati per far traboccare di vita e di attività paesaggi con montagne innevate, ponti, laghetti e case, dominati da tinte autunnali e sfumanti dal giallo al rosso.