BOZZANO ALBISSOLA
Circolo Culturale Eleutheros
Via Colombo 23 - Albissola Marina
dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
Inaugurata il 30 novembre novembre negli spazi espositivi del Circolo Culturale Eleutheros in Albissola Marina, una mostra interamente dedicata alla produzione ceramica di Bozzano, mezzo espressivo amato dall’artista varazzino che ha frequentato con assiduità le manifatture albisolesi già a partire dai primi anni Cinquanta.
Guglielmo Bozzano si è spento nel 1999 a Varazze, dove era nato nel 1913. Ha insegnato presso il Liceo Artistico “Nicolò Barabino” di Genova ed è stato Accademico di Merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.
La sua attività espositiva, che lo ha visto partecipare alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e a moltissime mostre e premi nazionali e internazionali, è iniziata nel 1941. Sue opere si trovano in molte collezioni italiane e straniere.
Uomo schivo e moralmente severo, di raffinata cultura sia pittorica che letteraria, ha speso tutta la vita per l'arte, restando sempre fedele a temi connaturati con la sua esperienza umana.
Con acuta intelligenza, Aligi Sassu lo definì “poeta dello sguardo”, così come Lucio Fontana lo presentò nel catalogo d'una mostra come “pittore sensibile e talvolta commosso; commosso anche per cultura, con le sue passioni e inclinazioni sentimentali vive, ma sempre regolate, ordinate in stile”.
Circolo Culturale Eleutheros
Via Colombo 23 - Albissola Marina
dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
Inaugurata il 30 novembre novembre negli spazi espositivi del Circolo Culturale Eleutheros in Albissola Marina, una mostra interamente dedicata alla produzione ceramica di Bozzano, mezzo espressivo amato dall’artista varazzino che ha frequentato con assiduità le manifatture albisolesi già a partire dai primi anni Cinquanta.
Guglielmo Bozzano si è spento nel 1999 a Varazze, dove era nato nel 1913. Ha insegnato presso il Liceo Artistico “Nicolò Barabino” di Genova ed è stato Accademico di Merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.
La sua attività espositiva, che lo ha visto partecipare alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e a moltissime mostre e premi nazionali e internazionali, è iniziata nel 1941. Sue opere si trovano in molte collezioni italiane e straniere.
Uomo schivo e moralmente severo, di raffinata cultura sia pittorica che letteraria, ha speso tutta la vita per l'arte, restando sempre fedele a temi connaturati con la sua esperienza umana.
Con acuta intelligenza, Aligi Sassu lo definì “poeta dello sguardo”, così come Lucio Fontana lo presentò nel catalogo d'una mostra come “pittore sensibile e talvolta commosso; commosso anche per cultura, con le sue passioni e inclinazioni sentimentali vive, ma sempre regolate, ordinate in stile”.