Martedì letterari
MAURIZIO FERRARIS - ARMANDO TORNO
SPETTRI DI NIETZSCHE
presentazione del volume dito da Guanda Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 25 novenbre 2014, ore 16,30
Il 25 novembre alle ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò nell’ambito dei Martedì Letterari il prof. Maurizio Ferraris accompagnato da Armando Torno farà scoprire un Nietzsche inedito, tra Liguria e Francia, con una lectio magistralis sul grande pensatore anche attraverso l’opera “ Gli Spettri di Nietzsche.”. (Guanda editore). Intervento musicale della scuola Ottorino Respighi.
In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso» scrive Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a proprie spese. Ma nel 1900, quando muore, ignaro di tutto dopo il tracollo che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la star che aveva sognato di essere, celebrato da D’Annunzio e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di potenza sembra uscire dalle pagine dei libri per farsi storia, dalle tempeste di acciaio della Prima guerra mondiale alla catastrofe di Hitler a Berlino.
«Io sono Marlow, il testimone secondario. Lui è Kurtz» scrive Maurizio Ferraris, e risale la vita di Nietzsche come un fiume – il Congo di Cuore di tenebra o il Mekong di Apocalypse Now – ripercorrendone i vagabondaggi, tra l’Engadina e la Riviera, dalla fatale Torino alla Sassonia delle origini. Così a ogni stazione corrisponde un contenuto di pensiero – dal dionisiaco all’Eterno Ritorno, dal nichilismo alla morte di Dio – e insieme uno spaccato della storia intellettuale del Novecento, tra Jim Morrison e Heidegger, il ¡Viva la muerte! di José Millán-Astray y Terreros e la rivoluzione desiderante di Deleuze e Guattari, il Super-Eliogabalo di Arbasino e la scoperta degli antidepressivi. La fenomenologia dello spirito di una modernità tragica e rumorosa attraverso la storia di quello che si credeva (e non del tutto a torto) «il più silenzioso degli uomini».
Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). È editorialista di «La Repubblica», direttore della «Rivista di Estetica», condirettore di «Critique» e della «Revue francophone d’esthétique». Fellow della Italian Academy for Advanced Studies (New York), della Alexander von Humboldt-Stiftung e del Käte Hamburger Kolleg «Recht als Kultur» di Bonn, Directeur d’études al Collège International de Philosophie, visiting professor alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e in altre università europee e americane. Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, Documentalità (2009) e il Manifesto del nuovo realismo (2012), che hanno avviato un ampio dibattito internazionale. È in uscita da Bloomsbury la sua Introduction to New Realism.
Armando Torno (Milano, 1953) è editorialista del “Corriere della Sera”. Tra i suoi lavori ricordiamo nel 1987 la traduzione del De Pestilentia di Federico Borromeo, nel 1991 la pubblicazione, con Monsignor Pierangelo Sequeri, del saggio Divertimenti per Dio. Mozart e i teologi. Tra i suoi libri: Pro e contro Dio (1993), Senza Dio? (1995), La truffa del tempo (1999), Le virtù dell’ozio (2001), La moralità della violenza. Considerazioni sul male della storia (2003) e La scommessa. Puntare tutto su Cristo? (2010). Per Bompiani ha pubblicato, nel 2007, Ponzio Pilato. Che cos’è la verità? (con Massimo Cacciari) e, nel 2011, Il paradosso dei conservatori
MAURIZIO FERRARIS - ARMANDO TORNO
SPETTRI DI NIETZSCHE
presentazione del volume dito da Guanda Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 25 novenbre 2014, ore 16,30
Il 25 novembre alle ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò nell’ambito dei Martedì Letterari il prof. Maurizio Ferraris accompagnato da Armando Torno farà scoprire un Nietzsche inedito, tra Liguria e Francia, con una lectio magistralis sul grande pensatore anche attraverso l’opera “ Gli Spettri di Nietzsche.”. (Guanda editore). Intervento musicale della scuola Ottorino Respighi.
In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso» scrive Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a proprie spese. Ma nel 1900, quando muore, ignaro di tutto dopo il tracollo che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la star che aveva sognato di essere, celebrato da D’Annunzio e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di potenza sembra uscire dalle pagine dei libri per farsi storia, dalle tempeste di acciaio della Prima guerra mondiale alla catastrofe di Hitler a Berlino.
«Io sono Marlow, il testimone secondario. Lui è Kurtz» scrive Maurizio Ferraris, e risale la vita di Nietzsche come un fiume – il Congo di Cuore di tenebra o il Mekong di Apocalypse Now – ripercorrendone i vagabondaggi, tra l’Engadina e la Riviera, dalla fatale Torino alla Sassonia delle origini. Così a ogni stazione corrisponde un contenuto di pensiero – dal dionisiaco all’Eterno Ritorno, dal nichilismo alla morte di Dio – e insieme uno spaccato della storia intellettuale del Novecento, tra Jim Morrison e Heidegger, il ¡Viva la muerte! di José Millán-Astray y Terreros e la rivoluzione desiderante di Deleuze e Guattari, il Super-Eliogabalo di Arbasino e la scoperta degli antidepressivi. La fenomenologia dello spirito di una modernità tragica e rumorosa attraverso la storia di quello che si credeva (e non del tutto a torto) «il più silenzioso degli uomini».
Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). È editorialista di «La Repubblica», direttore della «Rivista di Estetica», condirettore di «Critique» e della «Revue francophone d’esthétique». Fellow della Italian Academy for Advanced Studies (New York), della Alexander von Humboldt-Stiftung e del Käte Hamburger Kolleg «Recht als Kultur» di Bonn, Directeur d’études al Collège International de Philosophie, visiting professor alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e in altre università europee e americane. Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, Documentalità (2009) e il Manifesto del nuovo realismo (2012), che hanno avviato un ampio dibattito internazionale. È in uscita da Bloomsbury la sua Introduction to New Realism.
Armando Torno (Milano, 1953) è editorialista del “Corriere della Sera”. Tra i suoi lavori ricordiamo nel 1987 la traduzione del De Pestilentia di Federico Borromeo, nel 1991 la pubblicazione, con Monsignor Pierangelo Sequeri, del saggio Divertimenti per Dio. Mozart e i teologi. Tra i suoi libri: Pro e contro Dio (1993), Senza Dio? (1995), La truffa del tempo (1999), Le virtù dell’ozio (2001), La moralità della violenza. Considerazioni sul male della storia (2003) e La scommessa. Puntare tutto su Cristo? (2010). Per Bompiani ha pubblicato, nel 2007, Ponzio Pilato. Che cos’è la verità? (con Massimo Cacciari) e, nel 2011, Il paradosso dei conservatori