RIPENSANDO ITALO CALVINO
Museo Civico
Palazzo Borea d'Olmo
via Matteotti 143 - Sanremo
venerdì 22 febbraio 2013, ore 16,30
Il secondo ed ultimo incontro collaterale organizzato dal Comune insieme alla Fondazione Novaro di Genova per arricchire la riflessione sullo scrittore è in programma oggi, venerdì 22 febbraio (anziché il 15 febbraio, come originariamente annunciato), alle ore 16.30, al Museo Civico.
Giorgio Bertone, Gerson Maceri e Walter Di Giusto saranno i relatori di 'Ripensando Italo Calvino'. Anche questa proposta vuole contribuire ad approfondire la conoscenza dell’uomo e dell’artista che tanto ha dato alla cultura del Novecento, partendo dalla Liguria, dal suo carattere forte, silenzioso, originale.
I protagonisti della seconda conferenza sono tre fra gli autori del 'Quaderno' numero 69 de 'La Riviera Ligure', edito dalla Fondazione 'M. Novaro' di Genova che ha curato anche la mostra artistico-letteraria al Museo Civico: 'Città invisibili. 12 artisti per Italo Calvino' visitabile fino al 2 marzo 2013. Come spesso accade, ogni articolo anziché costituire il punto finale di una ricerca, diventa la base di un’altra partenza. Nuove idee si allacciano a quelle messe nero su bianco e rimangono in attesa.
'Ripensando Italo Calvino' è l’occasione per dare voce a quanto esposto sul 'Quaderno' e agli eventuali aggiornamenti. Tutto ruota intorno alla città, a come la si vive e a come la si descrive, nella realtà e nell’immaginazione. Ingresso libero.
Bertone, docente di Filologia italiana all’Università di Genova, ha scritto due saggi: 'Quarant’anni dopo. Attualità e inattualità delle ‘Città Invisibili’ e , insieme a Loretta Marchi, 'La formica argentina. Una straordinaria tradizione familiare'.
Maceri, studioso e scrittore, sempre nel 'Quaderno' ha pubblicato 'La cinquantaseiesima città invisibile', riferendosi alla stessa Sanremo, nel suo rapporto di matrice con lo scrittore che da quella vissuta ne ha inventato tante con la fantasia.
L’artista Walter Di Giusto parlerà del progetto a cui lui stesso ha dato forma, cioè la mostra in corso al Museo Borea D’Olmo, che ha curato e che comprende anche sue opere.