domenica 16 marzo 2014

I FIORI DI RUBINO - PALAZZO BOREA D'OLMO, SANREMO





I FIORI DI RUBINO
a cura di Alfredo Moreschi e Claudio Porchia
Museo Civico - Palazzo Borea d'Olmo
via Matteotti 146 - Sanremo
dal 15/3/2014 al 20/4/2014

Dal 15 marzo il Museo di Palazzo Borea d’Olmo – Via Matteotti 143 - ospiterà, in concomitanza con la manifestazione Carri Fioriti, una serie di pannelli dedicati ai Fiori di Rubino, realizzati da Alfredo Moreschi e Claudio Porchia con l’intento di rileggere l’opera di Rubino evidenziando la sua profonda conoscenza del mondo vegetale. L’Amministrazione comunale di Sanremo intende così creare intorno alla figura di Rubino una sinergia con tutti i soggetti che operano alla valorizzazione del grande artista sanremese. La mostra I Fiori di Rubino è uno straordinario percorso artistico-botanico che presenta le immagini di fiori e piante a cui l’artista si ispirava per animare il suo variegato mondo fantastico, mettendole a confronto con le fotografie tratte dall’archivio Moreschi, delle piante tipiche del Ponente Ligure. La mostra, esposta nell’estate scorsa a Bajardo nell’ambito delle celebrazioni su Antonio Rubino, comprende 16 bellissimi pannelli: 5 pannelli dedicati agli affreschi realizzati all’interno dell’albergo Miramonti; 3 pannelli dedicati ad alcuni quadri della pinacoteca comunale: “U Ciaravuju”, “Il pittore” e “Alla fonte” ed infine 8 dedicati a quadri provenienti da collezioni private: “ Frutto proibito”, “Il paese dei ranocchi”, “ Cavallucci e stelle marine”, “La piovra”, “Fiorella”, “L’uomo orchestra”, “Vento di primavera” e “Gli illusi”

I due curatori spiegano così il significato e gli obiettivi della mostra: ”Osservando le sue illustrazioni si possono notare agevolmente, fra gli infiniti elementi del decoro, la continua presenza di decine e decine di fiori, a volte riprodotti abilmente, come fossero delle vere e proprie tavole botaniche, altre volte risultato e frutto della sua effervescente fantasia. Sia quelli che ornano i lussureggianti giardini della costa, sovente provenienti da molto lontano, sia quelli spontanei che andava a cercare anche il giorno in cui si è addormentato in mezzo a loro e molti dei quali continuano a nascere proprio nei dintorni del suo “Castel Baiardo”.
La mostra vuole essere l’occasione per offrire una diversa chiave di lettura di alcune opere tra le molte realizzate dall’Uomo, che parlava a tutti i bambini, compreso quello che ognuno di noi custodisce gelosamente dentro di sè. Il suggerimento, o se preferite il gioco, è quello di individuare nei quadri e negli affreschi da lui realizzati in zona, i fiori e le piante, che vi ha inserito, di cercarne il significato simbolico raccogliendo il suo invito a non trascurare, ma a preservare l’ambiente e la vita di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali compresi. Una mostra che rappresenta anche una succosa occasione sia per chi già li conosce sia per chi li ammiri per la prima volta. Una sola piccola avvertenza, trattandosi di un tentativo di identificazione, può accadere di essere incorsi in una forzatura e, quindi, il pubblico è libero di eccepire ed è gentilmente pregato di suggerire alternative agli abbinamenti floreali proposti”.