lunedì 24 giugno 2013

LA LIGURIA A TAVOLA ATTRAVERSO I SUOI MENÙ - HOTEL DE PARIS, SANREMO


LA LIGURIA A TAVOLA ATTRAVERSO I SUOI MENÙ
a cura di Claudio Porchia
Hotel de Paris
Lungomare Imperatrice - Sanremo
dal 20 giugno al 30 giugno 2013

Prosegue, presso l’Hotel de Paris di Sanremo, l’esposizione della mostra dedicata ai menù di Liguria. I visitatori potranno ammirare 40 pezzi rari della collezione di Domenico Musci, artista, scrittore torinese e membro dell’accademia italiana della cucina. Fra questi, si trova uno dei primi menù della Liguria, quello del pranzo di Natale del 1898, che si è tenuto proprio all’Hotel de Paris.
È certamente inusuale percorrere la Liguria lungo l’arco di un secolo attraverso i suoi Menu, ma è un modo che ci permette di conoscere la gastronomia e la socialità di una Regione nei suoi 'momenti di festa'. Alla gastronomia ligure non mancano i ricettari di cucina antichi e nuovi, che tramandano le tradizioni culinarie dai ben noti testi della seconda metà dell’ottocento, come “La cuciniera genovese ossia la vera maniera di cucinare alla genovese” di G.B. Ratto e “La vera cuciniera genovese facile ed economica” di Emanuele Rossi. Ma il Menu è un testimone inconfutabile, il più fedele in assoluto dello svolgimento del pranzo, avvalorato dalla data, dall’occasione, dal luogo, attestando sia la successione, sia il termine esatto delle portate.
Le occasioni sono le più varie, dal pranzo di nozze al festeggiamento di un’onorificenza, dal congresso al raduno sportivo, dalla conferenza scientifica all’inaugurazione di un edificio, dai raduni universitari a quelli militari. Può essere considerata una storia “minima”, ma è una storia reale, veramente vissuta, di tante categorie sociali. Non la storia importante che conosciamo dai libri di storia, ma quella della popolazione normale, che in rare occasioni conosce momenti di festa, ed è anche un modo di conoscere il territorio e le occasioni sociali nel suo aspetto più autentico.
Il professor Alberto Capatti, Rettore Università di Scienze Gastronomiche, ha definito i Menù come i “Tarocchi della tavola” per la loro complessità d’interpretazione nel rapporto di cibo e ambiente e non semplicemente “carte” da collezione. Hanno il valore di autentici documenti da conservare per contribuire a conoscere la cultura che ci è stata tramandata e che ha influenzato i gusti, i consumi, le produzioni alimentari fino ai giorni nostri.