martedì 8 ottobre 2013

MANUEL DE SICA: DI FIGLIO IN PADRE - TEATRO DELL'OPERA DEL CASINO', SANREMO 8/10/2013


Martedì letterari
MANUEL DE SICA
DI FIGLIO IN PADRE
Presentazione del volume edito da Bompiani
Teatro dell'Opera del Casinò
corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 8 ottobre 2013, ore 16,30

Vittorio De Sica è stato per anni un ospite tra i più assidui e graditi delle sale del Casinò di Sanremo. Domani 8 ottobre suo figlio Manuel De Sica, compositore conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, ripercorrerà nel Teatro dell’Opera ore 16.30 alcune delle pagine più familiari ma anche intense di uno degli attori indimenticati del cinema italiano con il volume “Di figlio in padre” edito da Bompiani.
Vittorio De Sica raccontato dal figlio Manuel. Un' autobiografia congiunta che rilegge la vita e la carriera artistica del regista di capolavori del cinema, rendendo omaggio alla figura dell’artista, dell’attore ma anche dell’uomo e del padre. Un De Sica dolorosamente diviso tra due famiglie, che dormiva una sera ai Parioli, nella casa in cui viveva con Giuditta Rissone e la figlia Emi, e una sera all’Aventino, con Maria Mercader e i figli Manuel e Christian. La vita sul set, il lavoro con gli attori, il sodalizio con Cesare Zavattini, l’omaggio dello star system hollywoodiano, il rapporto con i grandi autori e produttori si mescolano a ricordi d’infanzia e aneddoti di vita famigliare, restituendo il ritratto di un Vittorio De Sica privatissimo e segreto. Il libro è arricchito da un personalissimo racconto per immagini curato dallo stesso autore.
Scrive del padre Vittorio, sulle sue qualità. «La migliore? Sicuramente era la modestia, e penso che sia il più grande insegnamento che ci ha lasciato. Amava il suo lavoro e lo ha amato fino agli ultimi istanti di vita. Era un grande anticonformista ma con il senso della misura e con la percezione reale di quello che era, un grande maestro, cosa che non ha mai preso il sopravvento sulla sua vita privata. Quando era a casa riusciva a staccare e a non parlare di lavoro, era nostro padre e basta».
De Sica definisce il suo libro:” Un’attività psicoterapeutica la mia, diventata poi con il trascorrere del tempo un diario personale che ho deciso di condividere con il pubblico attraverso la stesura del libro. E’ una autobiografia che rilegge la vita e la carriera di mio padre, un grande padre se pensiamo che era dolorosamente diviso tra due famiglie; pensate che dormiva una sera ai Parioli, nella casa in cui viveva con Giuditta Rissone e la figlia Emi e una sera all’Aventino con nostra madre Maria Mercader e noi figli, Christian e me.”

Manuel De Sica è un compositore italiano. Autore di musica sinfonica e da camera, è più conosciuto al grande pubblico per le oltre cento colonne sonore composte per il cinema e la televisione dal 1969 ad oggi. Fra queste ricordiamo quella per Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, che gli valse una nomination all’Oscar nel 1971, quella per Ladri di saponette di Maurizio Nichetti (Globo D’Oro della Stampa Estera 1989), quella per Al lupo al lupo di Carlo Verdone (Nastro d’Argento 1992) e quella per Celluloide di Carlo Lizzani (David di Donatello 1996). Manuel De Sica è presidente dell’Associazione Amici di Vittorio De Sica per il restauro delle opere paterne, curatore di pubblicazioni su ciascun film restaurato e fondatore dell’Associazione Musica Retrovata per il recupero di opere musicali inedite o sconosciute. La sua musica è stata eseguita da artisti quali Salvatore Accardo, Enrico Dindo, Danilo Rossi, l’Ensemble Wien Berlin, le sue canzoni da Ella Fitzgerald, Tony Bennett, Dee Dee Bridgewater. Ha inoltre pubblicato le raccolte di racconti Il mio diavolo custode (1996) e La visita notturna (2004).