lunedì 21 ottobre 2013

ITO RUSCIGNI: CON SOFO COSE NOTABILI - TEATRO DEL CASINO', SANREMO 22/10/2013


Martedì letterari
ITO RUSCIGNI
CON SOFO COSE NOTABILI
Teatro dell'Opera del Casinò
Corso Inglesi 18 - Sanremo
martedì 22 ottobre 2013, ore 16,30

Il 22 ottobre torna nel teatro dell’Opera ore 16.30 questa volta come scrittore Ito Ruscigni, storico ed apprezzato curatore dei Martedì Letterari per trent’anni. Introdotto da Renato Ariano e Marco Vannini presenta il suo ultimo libro “ Con Sofo cose notabili. Mito Visioni Misteri ( Edizioni Laterza).
“Un incontro eccezionale è capitato… anche a Ito Ruscigni, scrittore di fama, specializzato, soprattutto, in ricerche storico – religiose. Egli si è interessato, fra l’altro, di mitologia cristiana, di frammenti orfici, dell’opera di Giordano Bruno e di Galileo Galilei. Inoltre, ha scritto varie raccolte di poesia, fra le quali Notte dell’insonnia, che vinse nel 1986 il “Premio nazionale di poesia Dino Campana”.
In questo volume, Con Sofo cose notabili, Ito Ruscigni, svela una storia quasi privata, narrando dell’amicizia che lo legò per un lungo periodo di tempo ad Angelo Saglietto, detto Sofo, un personaggio veramente eccezionale.
Chi fu Sofo? Nato a Imperia da una stirpe di marinai e armatori nel 1888, Angelo Saglietto visse sempre in questa città, dove morì nel 1978, lasciando ai numerosi discepoli e seguaci appunti, note e disegni che lumeggiavano in parte il suo pensiero.
Sofo fu, infatti, un filosofo e un mistico, un indagatore dell’uomo e della vita, nella quale cercava di rintracciare quella presenza del divino che sul campo del contingente tende a frantumarsi in tante piccole tessere. Ruscigni ricompone questo mondo complesso e disarticolato fatto di sogni, di visioni, di premonizioni ma anche di considerazioni, di ragionamenti e di profonde riflessioni sul senso dell’uomo. Ne fuoriesce un libro interessantissimo che cattura e avvince colui che desidera andare oltre il velame e avvicinarsi a quel mistero inestricabile che si chiama esistenza. ( Recensioni)
Giovanni Boine lo descrisse nel suo libro “ Amici di qui” e scrisse: “Al capitano Angelo Saglietto di Giuseppe, detto “il Sopfo e “Sofo” veramente, abitante nel corpo a Borgomarina ma con lo Spirito tra gli Elisi…”.