MAURO MARCENARO
COLORE, FORMA E SOGNO
Oratorio de' Disciplinanti - Finalborgo
dal 4 agosto all'8 settembre 2013
Dal 4 agosto all'8 settembre sarà visitabile all'Oratorio de' Disciplinanti del Complesso monumentale di santa Caterina in Finalborgo, la mostra di Mauro Marcenaro "Colore, forma e sogno", promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure (dalle 17 alle 23, chiuso il lunedì, inaugurazione domenica 4 agosto, ore 18).
Scrive nel catalogo il critico Andrea B. Del Guercio: "Difficilmente mi è capitato di mantenere tanto a lungo negli anni una sistematica relazione ed un confronto, scandito oltretutto da rarissimi incontri diretti, con un artista di cui conservo radicata l’idea di trovarmi di fronte ad uno straordinario talento, di un creativo in costante moto di elaborazione; anche quest’ultima fase, dettagliata da un numero di opere di grande qualità e straordinario fascino, appare caratterizzata da una volontà espressiva sospinta e caratterizzata dalla disponibilità dell’artista a farsi strumento del moto della pittura stessa, traduttore della sua essenza quale materia viva, testimone della sinergica relatrice delle sue relazioni con il tessuto connettivo della società".
Mauro Marcenaro nasce nel 1961 a Genova, città nella quale vive e lavora. Interrompe gli studi universitari al terzo anno per intraprendere una ricerca simile, quella alchemica, diretta alla conoscenza dell’uomo dal suo interno. Inizia così il suo percorso di artista, che, pur portando avanti istanze spiccatamente contemporanee, si avvale sempre delle tecniche e dei mezzi che la tradizione della pittura ha consacrato nei secoli: l’uso di materiali come il gesso di Bologna, la gommalacca, i pigmenti in polvere, è volto a mantenere in vita nel presente il linguaggio dell’arte antica.
Dal 1987 al 1995, insieme all’artista concettuale Claudio Costa, partecipa alla fondazione e allo sviluppo del primo atelier di arte-terapia in Europa: è l’”Istituto Materie e Forme Inconsapevoli”, allestito all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto. É qui che nascono le prime sue “tele di forza”: tele libere simili a velli, a tappeti preistorici, memorie di un passato custodito nella memoria ancestrale dell’umanità,
L’interesse per il linguaggio digitale e tecnologico è già evidente nella sua prima personale, nel 1994: la sua ricerca si arricchisce dell’uso di suono elettronico e di animazione 3D. Lungo questo percorso, negli anni seguenti, svilupperà le “installazioni audio-ambientali: pittura-suono-video” nell’ambito di alcune mostre collettive di respiro internazionale. “Pittura e tecnologia” è anche l’argomento di alcune lezioni che l’artista è invitato a tenere a Milano, all’accademia Brera, dal Prof. Andrea del Guercio, nell’autunno 2000. Ha diretto due cortometraggi entrati in selezione finale di concorsi nazionali ed ha partecipato alla rassegna cinematografica “Genova Film Festival” dell’anno 2002 con il corto intitolato “Argonauticità”, che propone il tema del viaggio mitico e storico come unico mezzo di codificazione del presente e metafora della sua ricerca. Negli ultimi dieci anni è entrato in contatto con artisti del centro ed est Europa, sviluppando con essi un progetto sui linguaggi dell’arte. Nell’ottobre 2004 questa lunga collaborazione lo ha portato a partecipare ad una mostra a Tiblisi, in Georgia, ove erano esposte le opere di molti artisti di nazionalità diverse: europei, caucasici ed americani. Nella città dove è nato Mauro Marcenaro ha fondato nel 2002 l’associazione “rebus-labs”, sita nel cuore del centro storico di Genova. All’interno di questo atelier l’artista porta avanti un progetto attivo di arte antropologica e di ricerca delle “mitologie individuali”.
COLORE, FORMA E SOGNO
Oratorio de' Disciplinanti - Finalborgo
dal 4 agosto all'8 settembre 2013
Dal 4 agosto all'8 settembre sarà visitabile all'Oratorio de' Disciplinanti del Complesso monumentale di santa Caterina in Finalborgo, la mostra di Mauro Marcenaro "Colore, forma e sogno", promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure (dalle 17 alle 23, chiuso il lunedì, inaugurazione domenica 4 agosto, ore 18).
Scrive nel catalogo il critico Andrea B. Del Guercio: "Difficilmente mi è capitato di mantenere tanto a lungo negli anni una sistematica relazione ed un confronto, scandito oltretutto da rarissimi incontri diretti, con un artista di cui conservo radicata l’idea di trovarmi di fronte ad uno straordinario talento, di un creativo in costante moto di elaborazione; anche quest’ultima fase, dettagliata da un numero di opere di grande qualità e straordinario fascino, appare caratterizzata da una volontà espressiva sospinta e caratterizzata dalla disponibilità dell’artista a farsi strumento del moto della pittura stessa, traduttore della sua essenza quale materia viva, testimone della sinergica relatrice delle sue relazioni con il tessuto connettivo della società".
Mauro Marcenaro nasce nel 1961 a Genova, città nella quale vive e lavora. Interrompe gli studi universitari al terzo anno per intraprendere una ricerca simile, quella alchemica, diretta alla conoscenza dell’uomo dal suo interno. Inizia così il suo percorso di artista, che, pur portando avanti istanze spiccatamente contemporanee, si avvale sempre delle tecniche e dei mezzi che la tradizione della pittura ha consacrato nei secoli: l’uso di materiali come il gesso di Bologna, la gommalacca, i pigmenti in polvere, è volto a mantenere in vita nel presente il linguaggio dell’arte antica.
Dal 1987 al 1995, insieme all’artista concettuale Claudio Costa, partecipa alla fondazione e allo sviluppo del primo atelier di arte-terapia in Europa: è l’”Istituto Materie e Forme Inconsapevoli”, allestito all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto. É qui che nascono le prime sue “tele di forza”: tele libere simili a velli, a tappeti preistorici, memorie di un passato custodito nella memoria ancestrale dell’umanità,
L’interesse per il linguaggio digitale e tecnologico è già evidente nella sua prima personale, nel 1994: la sua ricerca si arricchisce dell’uso di suono elettronico e di animazione 3D. Lungo questo percorso, negli anni seguenti, svilupperà le “installazioni audio-ambientali: pittura-suono-video” nell’ambito di alcune mostre collettive di respiro internazionale. “Pittura e tecnologia” è anche l’argomento di alcune lezioni che l’artista è invitato a tenere a Milano, all’accademia Brera, dal Prof. Andrea del Guercio, nell’autunno 2000. Ha diretto due cortometraggi entrati in selezione finale di concorsi nazionali ed ha partecipato alla rassegna cinematografica “Genova Film Festival” dell’anno 2002 con il corto intitolato “Argonauticità”, che propone il tema del viaggio mitico e storico come unico mezzo di codificazione del presente e metafora della sua ricerca. Negli ultimi dieci anni è entrato in contatto con artisti del centro ed est Europa, sviluppando con essi un progetto sui linguaggi dell’arte. Nell’ottobre 2004 questa lunga collaborazione lo ha portato a partecipare ad una mostra a Tiblisi, in Georgia, ove erano esposte le opere di molti artisti di nazionalità diverse: europei, caucasici ed americani. Nella città dove è nato Mauro Marcenaro ha fondato nel 2002 l’associazione “rebus-labs”, sita nel cuore del centro storico di Genova. All’interno di questo atelier l’artista porta avanti un progetto attivo di arte antropologica e di ricerca delle “mitologie individuali”.