GIOVANNI MAZZA
TRA PENSIERO E REALTÀ II
Oratorio de' Disciplinanti
Complesso Monumentale di Santa Caterina - Finalborgo
dal 7/12/2014 all'11/1/2015
Si intitola “Tra pensiero e realtà II” la personale di pittura di Giovanni Mazza che sarà inaugurata sabato 6 dicembre, alle ore 17,30, presso l’Oratorio de’ Disciplinanti del complesso monumentale di Santa Caterina in Finalborgo. La mostra, promossa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure, sarà visitabile fino all’11 gennaio 2015, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 15 alle 20 (aperto lunedì 8 dicembre).
L’IMPORTANZA DELLA FORMA E LA SPIRITUALITA’ LIRICA NELL’OPERA DI GIOVANNI MAZZA
di Carlo Occhipinti
Mentre guarda muovere sulla scacchiera della vita le pedine dello stile, Giovanni Mazza non ha verso tale spettacolo, in cui è coinvolto come uomo, alcuna intenzione contestatrice quando agisce come artista. Evita ogni condizione o azione che non sia di ordine stilistico, guarda e traduce gli aspetti della realtà, senza piegarli a tesi o a programmi, egli predilige lo spettacolo sociale a quello naturale. L’opera di questo artista è quindi sotto il segno della ricerca, dell’intelligenza, della volontà; è l’ossessione dell’osservare la realtà in ogni suo elemento e darne immagine che assilla e regola ogni suo atto d’artista. Mazza nella sua pittura restituisce un’immagine bloccata secondo le regole di una spazialità non naturalistica, ma strenuamente intellettuale. L’armonia della composizione non è generata da idee veristiche né da intenzioni di incapsulare la realtà nell’involucro di forme e ritmi di perfezione canonica, ma sono i mezzi per mettere a fuoco l’attimo in cui il divenire esistenziale si arresta agli occhi dell’artista per trasformarsi in momento estetico.
Giovanni Mazza nasce a Roma il 16 luglio 1934. Trascorre la sua gioventù nel caratteristico quartiere di Trastevere fino agli anni Sessanta. Affascinato dalla figura, inizia giovanissimo a ritrarre i suoi coetanei e compagni di giochi. Notato dall’anziano e affermato pittore G. Ferrazza, trova in lui la prima guida allo studio della figura umana e da lui viene introdotto nell’ambiente artistico del quartiere che ha il suo cuore pulsante negli studi d’arte di Via Orti d’Aliberti. Luoghi d’incontro questi non solo di pittori e scultori del luogo, ma anche di architetti, letterati, musicisti con la cui frequentazione Giovanni Mazza arricchisce le sue esperienze culturali.
Sono anni in cui ferve l’impegno artistico, intellettuale e sociale che si riflette anche nelle vivaci discussioni del gruppo di Via Orti d’Aliberti con la nascita della brillante iniziativa – proposta dallo scultore M. Capezzuoli e dal pittore G. Ragogna – “Arte nel Quartiere” e realizzata presso la sede della sezione del Partito Socialista Italiano nel Quartiere Trionfale. Una manifestazione di grande successo a cui aderiscono molti nomi noti come R. Guttuso, Omiccioli, Gianpistone e altri; in questa occasione, per la prima volta, Giovanni Mazza viene segnalato da un critico d’arte sul Giornale d’Italia come “ inedito disegnatore da ricordare”.
Esperienze ed amicizie queste che costituiscono la base per la formazione artistica di Giovanni Mazza. Un ulteriore impulso e consolidamento verso la maturità artistica, Mazza la riceve durante il periodo in cui frequenta lo studio del Maestro Beppe Assenza: un insegnamento sempre vivo in lui e per il quale sente di dover esprimere perenne riconoscenza.
Successivamente, Giovanni Mazza partecipa a numerose esposizioni tra le quali le pittoresche mostre all’aperto di Via Margutta in Roma e, più tardi, nel 1958, alla Prima Rassegna di Arti Figurative di Roma e del Lazio (attuale Biennale di Roma) gli viene conferita la Medaglia d’Argento. Negli anni che seguono, la lunga attività artistica di Giovanni Mazza prosegue ininterrotta lungo un percorso di ricerca personale volto alla meditata riflessione sulle tematiche sociali che coinvolgono l’uomo contemporaneo. Sono questi i temi che diventano oggetto di discussione nei proficui incontri con intellettuali raffinati ed eminenti quali il docente universitario A. De Lorenzi e il critico d’arte F. Amato; il Professor F. Salvotti (docente universitario di estetica, pittore, giornalista e critico d’arte); il Prof. W. Alberti (docente, giornalista, saggista, e critico cinematografico); il Prof. G. Giraldi (docente universitario, saggista, filosofo).
E sono ancora questi i temi che oggi incontrano il favore della critica e del pubblico quando vengono.
TRA PENSIERO E REALTÀ II
Oratorio de' Disciplinanti
Complesso Monumentale di Santa Caterina - Finalborgo
dal 7/12/2014 all'11/1/2015
Si intitola “Tra pensiero e realtà II” la personale di pittura di Giovanni Mazza che sarà inaugurata sabato 6 dicembre, alle ore 17,30, presso l’Oratorio de’ Disciplinanti del complesso monumentale di Santa Caterina in Finalborgo. La mostra, promossa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure, sarà visitabile fino all’11 gennaio 2015, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 15 alle 20 (aperto lunedì 8 dicembre).
L’IMPORTANZA DELLA FORMA E LA SPIRITUALITA’ LIRICA NELL’OPERA DI GIOVANNI MAZZA
di Carlo Occhipinti
Mentre guarda muovere sulla scacchiera della vita le pedine dello stile, Giovanni Mazza non ha verso tale spettacolo, in cui è coinvolto come uomo, alcuna intenzione contestatrice quando agisce come artista. Evita ogni condizione o azione che non sia di ordine stilistico, guarda e traduce gli aspetti della realtà, senza piegarli a tesi o a programmi, egli predilige lo spettacolo sociale a quello naturale. L’opera di questo artista è quindi sotto il segno della ricerca, dell’intelligenza, della volontà; è l’ossessione dell’osservare la realtà in ogni suo elemento e darne immagine che assilla e regola ogni suo atto d’artista. Mazza nella sua pittura restituisce un’immagine bloccata secondo le regole di una spazialità non naturalistica, ma strenuamente intellettuale. L’armonia della composizione non è generata da idee veristiche né da intenzioni di incapsulare la realtà nell’involucro di forme e ritmi di perfezione canonica, ma sono i mezzi per mettere a fuoco l’attimo in cui il divenire esistenziale si arresta agli occhi dell’artista per trasformarsi in momento estetico.
Giovanni Mazza nasce a Roma il 16 luglio 1934. Trascorre la sua gioventù nel caratteristico quartiere di Trastevere fino agli anni Sessanta. Affascinato dalla figura, inizia giovanissimo a ritrarre i suoi coetanei e compagni di giochi. Notato dall’anziano e affermato pittore G. Ferrazza, trova in lui la prima guida allo studio della figura umana e da lui viene introdotto nell’ambiente artistico del quartiere che ha il suo cuore pulsante negli studi d’arte di Via Orti d’Aliberti. Luoghi d’incontro questi non solo di pittori e scultori del luogo, ma anche di architetti, letterati, musicisti con la cui frequentazione Giovanni Mazza arricchisce le sue esperienze culturali.
Sono anni in cui ferve l’impegno artistico, intellettuale e sociale che si riflette anche nelle vivaci discussioni del gruppo di Via Orti d’Aliberti con la nascita della brillante iniziativa – proposta dallo scultore M. Capezzuoli e dal pittore G. Ragogna – “Arte nel Quartiere” e realizzata presso la sede della sezione del Partito Socialista Italiano nel Quartiere Trionfale. Una manifestazione di grande successo a cui aderiscono molti nomi noti come R. Guttuso, Omiccioli, Gianpistone e altri; in questa occasione, per la prima volta, Giovanni Mazza viene segnalato da un critico d’arte sul Giornale d’Italia come “ inedito disegnatore da ricordare”.
Esperienze ed amicizie queste che costituiscono la base per la formazione artistica di Giovanni Mazza. Un ulteriore impulso e consolidamento verso la maturità artistica, Mazza la riceve durante il periodo in cui frequenta lo studio del Maestro Beppe Assenza: un insegnamento sempre vivo in lui e per il quale sente di dover esprimere perenne riconoscenza.
Successivamente, Giovanni Mazza partecipa a numerose esposizioni tra le quali le pittoresche mostre all’aperto di Via Margutta in Roma e, più tardi, nel 1958, alla Prima Rassegna di Arti Figurative di Roma e del Lazio (attuale Biennale di Roma) gli viene conferita la Medaglia d’Argento. Negli anni che seguono, la lunga attività artistica di Giovanni Mazza prosegue ininterrotta lungo un percorso di ricerca personale volto alla meditata riflessione sulle tematiche sociali che coinvolgono l’uomo contemporaneo. Sono questi i temi che diventano oggetto di discussione nei proficui incontri con intellettuali raffinati ed eminenti quali il docente universitario A. De Lorenzi e il critico d’arte F. Amato; il Professor F. Salvotti (docente universitario di estetica, pittore, giornalista e critico d’arte); il Prof. W. Alberti (docente, giornalista, saggista, e critico cinematografico); il Prof. G. Giraldi (docente universitario, saggista, filosofo).
E sono ancora questi i temi che oggi incontrano il favore della critica e del pubblico quando vengono.