TETSURO SHIMIZU
(R)ESISTENZA
Balestrini Centro Arte Cultura contemporanea
Via Isola 40 - Albissola Marina
dal 17 marzo al 12 maggio 2012
Ad Albissola Marina presso le sale di “Balestrini centro cultura arte contemporanea” sabato 17 marzo alle ore 17:30 sarà inaugurata “(R)esistenza”, una mostra dedicata alle opere recenti di Tetsuro Shimizu che proseguirà sino al 12 maggio (orario: 16:00-18:30; domenica chiuso; ingresso libero). Di Tetsuro Shimizu, giapponese di Tokyo e milanese d’adozione, Franco Balestrini e Riccardo Zelatore hanno voluto allestire nelle sale di via Isola, una garbata personale. Una decina di lavori tra piccoli e grandi, che documentano gli ultimi due anni della sua ricerca su spazio e colore.
Pittura come soffio vitale. Pittura come dimensione esistenziale. Prima ancora che atto pittorico, conoscenza e pensiero, anche utopia. Catarsi salvifica e insieme proiezione spirituale. Memoria e presagio del proprio percorso di artista e di uomo. Tenacia, energia, risolutezza, sempre portate sottovoce, con eleganza, a coniugare l’educazione orientale con la ormai ventennale consuetudine occidentale. Abnegazione al lavoro come morale ascetica, come pratica di conoscenza e strumento liberatorio.
È così che si avverte l’attitudine e la dedizione di Shimizu alla pittura. Ma invero, unicamente di pittura si tratta? Come non rilevare l’azione plastica di sapiente artigiano che sagoma da sé i telai in legno a predisporre un’escursione spaziale che non si limita alla superficie interna del dipinto ma mette la tela in reciproco stretto rapporto con l’ambiente. Una plasticità che trascende il dominio della pittura per accarezzare la dimensione oggettuale. Persino i bordi esterni del telaio dipinti paiono sottolineare questa intenzione di entrare e uscire dal quadro, di annullare la soglia tra spazio e pittura.
Si è voluto titolare questo progetto (R)esistenza, che è anche una delle opere in mostra. È significativo, in questo caso più che in altri, notare le didascalie dei lavori. Compaiono titoli come Immunità, Subconscio, Ostinazione, Tremore, Appassionato e per chi conosce Tetsuro è facile comprendere come l’immersione nel lavoro sia per lui in questi anni recenti insieme lavoro, terapia, vita. Per l’occasione sarà pubblicato il quarto Quaderno di arte contemporanea, sempre a cura di Riccardo Zelatore.
Tetsuro Shimizu nasce a Tokio nel 1958. Dopo gli studi artistici in Giappone, nel 1987 si trasferisce a Milano, dove si diploma in pittura all’Accademia di Brera. La ricerca di Shimizu consiste nel coerente progressivo perfezionamento di un linguaggio definito, riconoscibile ed unitario, pur nella sua ricchezza e varietà interna. C’è una straordinaria cura riservata dall’artista sia alla preparazione del supporto, sempre diverso in ogni lavoro, sia all’esecuzione dell’atto pittorico, frutto di un progetto ben preciso di pennellate che sembrano nascere dall’incontro e dal fermento di forze opposte, centripete e centrifughe: telaio e colore generano così nuove forme nello spazio, nuovi ritmi come onde. Ogni singolo supporto viene pensato e sagomato per dare maggiore forza all’intervento pittorici; le dominanti dei quadri, i tre colori primari più il verde, esprimono precisi stati mentali, un’intimità emotiva intensamente “auscultata” e simbolizzata. “La tela sagomata per sottili squilibri geometrici; la predilezione per una monocromia ricca, intesa non come trattazione monocorde e minimale d’un tono ma come articolazione teoricamente infinita di toni concordi, attraverso il lavorio dichiarato del pennello. Tetsuro svolge il proprio azzardo espressivo sul discrimine tra padronanza e perdita del centro, tra chiarezza formale e disordine generatore”.
(R)ESISTENZA
Balestrini Centro Arte Cultura contemporanea
Via Isola 40 - Albissola Marina
dal 17 marzo al 12 maggio 2012
Ad Albissola Marina presso le sale di “Balestrini centro cultura arte contemporanea” sabato 17 marzo alle ore 17:30 sarà inaugurata “(R)esistenza”, una mostra dedicata alle opere recenti di Tetsuro Shimizu che proseguirà sino al 12 maggio (orario: 16:00-18:30; domenica chiuso; ingresso libero). Di Tetsuro Shimizu, giapponese di Tokyo e milanese d’adozione, Franco Balestrini e Riccardo Zelatore hanno voluto allestire nelle sale di via Isola, una garbata personale. Una decina di lavori tra piccoli e grandi, che documentano gli ultimi due anni della sua ricerca su spazio e colore.
Pittura come soffio vitale. Pittura come dimensione esistenziale. Prima ancora che atto pittorico, conoscenza e pensiero, anche utopia. Catarsi salvifica e insieme proiezione spirituale. Memoria e presagio del proprio percorso di artista e di uomo. Tenacia, energia, risolutezza, sempre portate sottovoce, con eleganza, a coniugare l’educazione orientale con la ormai ventennale consuetudine occidentale. Abnegazione al lavoro come morale ascetica, come pratica di conoscenza e strumento liberatorio.
È così che si avverte l’attitudine e la dedizione di Shimizu alla pittura. Ma invero, unicamente di pittura si tratta? Come non rilevare l’azione plastica di sapiente artigiano che sagoma da sé i telai in legno a predisporre un’escursione spaziale che non si limita alla superficie interna del dipinto ma mette la tela in reciproco stretto rapporto con l’ambiente. Una plasticità che trascende il dominio della pittura per accarezzare la dimensione oggettuale. Persino i bordi esterni del telaio dipinti paiono sottolineare questa intenzione di entrare e uscire dal quadro, di annullare la soglia tra spazio e pittura.
Si è voluto titolare questo progetto (R)esistenza, che è anche una delle opere in mostra. È significativo, in questo caso più che in altri, notare le didascalie dei lavori. Compaiono titoli come Immunità, Subconscio, Ostinazione, Tremore, Appassionato e per chi conosce Tetsuro è facile comprendere come l’immersione nel lavoro sia per lui in questi anni recenti insieme lavoro, terapia, vita. Per l’occasione sarà pubblicato il quarto Quaderno di arte contemporanea, sempre a cura di Riccardo Zelatore.
Tetsuro Shimizu nasce a Tokio nel 1958. Dopo gli studi artistici in Giappone, nel 1987 si trasferisce a Milano, dove si diploma in pittura all’Accademia di Brera. La ricerca di Shimizu consiste nel coerente progressivo perfezionamento di un linguaggio definito, riconoscibile ed unitario, pur nella sua ricchezza e varietà interna. C’è una straordinaria cura riservata dall’artista sia alla preparazione del supporto, sempre diverso in ogni lavoro, sia all’esecuzione dell’atto pittorico, frutto di un progetto ben preciso di pennellate che sembrano nascere dall’incontro e dal fermento di forze opposte, centripete e centrifughe: telaio e colore generano così nuove forme nello spazio, nuovi ritmi come onde. Ogni singolo supporto viene pensato e sagomato per dare maggiore forza all’intervento pittorici; le dominanti dei quadri, i tre colori primari più il verde, esprimono precisi stati mentali, un’intimità emotiva intensamente “auscultata” e simbolizzata. “La tela sagomata per sottili squilibri geometrici; la predilezione per una monocromia ricca, intesa non come trattazione monocorde e minimale d’un tono ma come articolazione teoricamente infinita di toni concordi, attraverso il lavorio dichiarato del pennello. Tetsuro svolge il proprio azzardo espressivo sul discrimine tra padronanza e perdita del centro, tra chiarezza formale e disordine generatore”.