mercoledì 3 febbraio 2016

MASSIMO GHINI: UN'ORA DI TRANQUILLITÀ - TEATRO CHIABRERA, SAVONA 2-4/2/2016




La Pirandelliana
MASSIMO GHINI
UN'ORA DI TRANQUILLITÀ
di Florian Zeller
con Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Gea Lionello, Luca Scapparone, Alessandro Giuggioli
Regia di Massimo Ghini
Teatro Chiabrera
piazza Diaz 2 - Savona
2-3-4 febbraio 2016, ore 21,00

Massimo Ghini, assente dal nostro teatro dal 1989, ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di “Un’ora di tranquillità” (2013) di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese i cui testi sono rappresentati nei maggiori paesi d'Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. La pièce ha debuttato la scorsa stagione a Parigi diretta ed interpretata da Fabrice Lucchini con un successo tale da ottenere l'interesse di Patrice Leconte che ne ha fatto un film (2014) con Christian Clavier e Carole Bouquet, campione d'incassi. Si tratta di una commedia brillante e corale i cui personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo. Il personaggio centrale di “Un'ora di tranquillità” è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. E’ riuscito a rintracciare ed acquistare un rarissimo vecchio disco in vinile da un rigattiere, ma mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio, tutta una serie di eventi e personaggi lo interrompono, a cominciare dalla moglie che gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, al vicino di casa che lamenta disastri nella sua abitazione a causa dei lavori che sta facendo nel bagno, ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti provoca ulteriori disastri e, come se non bastasse, a questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che irrompono sulla scena ignari e inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità. Senza poterlo minimamente prevedere verranno alla luce, vecchi amori, tradimenti, bugie. Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco viene finalmente messo sul giradischi per essere ascoltato… 

“La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro che l'aveva appena vista a Parigi. La prima lettura è stata immediatamente rivelatrice delle potenzialità del testo stesso. Una intelaiatura da farsa, composta e sviluppata con eleganza da grande commedia, cinica e moderna, non disdegnando la memoria, geometrica, di tanta commedia francese che ancora continua ad essere fonte di ispirazione per molto cinema di successo. Il nostro protagonista, che più che essere un protagonista finisce per essere il Caronte di se stesso, si accompagna incontro ad uno Tsunami che lo travolgerà. Onda anomala composta da una serie di persone, di affetti, di sconosciuti che scaricheranno su di lui le loro nevrosi, spinti, a loro pensare, da un senso di giustizia che vorrebbe riparare al male fatto. La meravigliosa doppiezza dei protagonisti fa si che qualunque opera riparatrice essi vogliano compiere, si trasformerà in tortura. Il cinismo che pervade tutta la storia mi ha affascinato. Quando la mancanza di ipocrisia permette ad un autore di poter essere così diretto e spietatamente onesto, la risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni irreparabili. Ridere continuando a descrivere la doppiezza della società che non parla e se lo fa mente, accettando tutti di essere protagonisti del nulla.” (Massimo Ghini)