KRISTINA COMIOTTO
DEL TEMPO
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta - Albissola Marina
26/9/2015 - 10/10/2015
Al Circolo degli Artisti, in Pozzo Garitta, 32 di Albissola Marina,sabato 26 settembre 2015, alle ore 18,00 Inaugurazione della personale dell’artista svizzera Kristina Comiotto
La mostra si protrarrà fino al 10 ottobre 2015 con orario di apertura giovedì, venerdì e sabato dalle 18,00 alle 20,00 in altri giorni e orari prenotarsi al 338 6127404
La comunicazione del terzo millennio passa per la multi medialità. Multi medialità vuol dire che non si comunica con uno solo, ma con più linguaggi. Questo è ciò che fa Kristina Comiotto nella sua “pittura”. Ho messo il termine pittura tra virgolette perchè appunto di sola pittura non si può parlare se con questa parola si intende il metodo classico di dipingere cioé mettere su tela con tempere, pastelli ecc. la propria visione del mondo: Weltanschauung direbbe Kristina che è nata a Zurigo e quindi parla una lingua che è simile al tedesco.Nel suo italiano che risente delle sue origini mi ha spiegato come esegue i suoi quadri: essi hanno in mezzo una foto (sfumata o a fuoco, secondo la sua ispirazione); attorno sono dipinti ad olio. Una volta accentrata sulla tela la foto decide quali parti di essa continuare ad olio per evidenziarla meglio, quasi per fermarla nel tempo.La tecnica è questa la sensazione che si prova – meglio: la sensazione che provo io davanti ai suoi quadri - è quella di sospensione del tempo, di sogno; quando guardo uno dei quadri che vedete qui esposti, mi sembra di vivere in un altro spazio in un altro mondo. Del resto me lo conferma anche lei quando in una mail che mi ha inviato, parlando dei suoi dipinti mi dice di volere trasferire parti della foto su olio per “fermarla nel tempo forse anche perchè il tempo oggi sembra essere sempre più veloce, si fa tutto assieme e spesso certi momenti non vengono più vissuti (lei dice realizzati, ma io penso volesse dire vissuti)”. Tema attualissimo e antichissimo quello del tempo. “Il tempo fugge”, “sembra ieri e sono già passati due anni”, “ti ho visto in fasce e oggi sei una signorina” ci sfuggono spesso queste frasi che la dicono lunga sulla nostra paura del vivere, meglio del morire. Ma qui Kristina parla del tempo che ci manca perchè il lavoro, la necessità di sempre maggiore danaro che ci è indotta dalla pubblicità e dal PIL, ci incalza e non ci permette di fermarci a guardare un paesaggio, una struttura creata dall‘uomo. Corriamo, guardiamo e non osserviamo più. “Tanto ho fatto la foto” pensiamo, guardando di corsa, che so la Gioconda di Leonardo. Ebbene Kristina coi suoi quadri ci dimostra che anche le foto che ci potrebbero servire per fermarci a guardare meglio, anche loro vengono fagocitate dalla nostra ansia di voler fare, di correre, di non fermarci mai.Questa giovane signora che ha viaggiato per l‘universo mondo, che ha vissuto a New York, amerebbe tantissimo fermarsi a fumare, a bere una birra, a mangiare, a parlare di arte e di filosofia, invece interpreta i tempi fotografando di corsa, camminando, non fermandosi mai perchè al contrario di quello che dice la canzone di Fossati “non c‘è tempo”. questo credo ci voglia dire con le sue opere e ce lo dice con una dolcezza e un gusto dei colori molto bello cosicchè quando ci soffermiamo (vi prego fatelo, soffermatevi un momento comincerete a correre poi) a guardare una sua opera più che dall‘ansia siamo affascinati dall‘insieme dei colori e solo dopo ci accorgiamo che il messaggio non è poi così tranquillo come all‘apparenza sembra.Io credo che in tutti i linguaggi ci siano vari gradi di comunicazione; anche una visione superficiale di un‘opera tuttavia adombra già il suo senso più profondo. Questo vale anche per l‘opera di Kristina: passando di corsa davanti ad una sua opera cogliamo come prima sensazione la piacevolezza del colore, ma anche già solo così, capiamo che c‘è un messaggio più profondo, e se ci fermiamo per più tempo – vi prego fatelo, per un attimo non pensate al danaro! - ci accorgiamo che lui, il tempo per cui non abbiamo più tempo, è il vero protagonista delle opere
- Felice Rossello
DEL TEMPO
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta - Albissola Marina
26/9/2015 - 10/10/2015
Al Circolo degli Artisti, in Pozzo Garitta, 32 di Albissola Marina,sabato 26 settembre 2015, alle ore 18,00 Inaugurazione della personale dell’artista svizzera Kristina Comiotto
La mostra si protrarrà fino al 10 ottobre 2015 con orario di apertura giovedì, venerdì e sabato dalle 18,00 alle 20,00 in altri giorni e orari prenotarsi al 338 6127404
La comunicazione del terzo millennio passa per la multi medialità. Multi medialità vuol dire che non si comunica con uno solo, ma con più linguaggi. Questo è ciò che fa Kristina Comiotto nella sua “pittura”. Ho messo il termine pittura tra virgolette perchè appunto di sola pittura non si può parlare se con questa parola si intende il metodo classico di dipingere cioé mettere su tela con tempere, pastelli ecc. la propria visione del mondo: Weltanschauung direbbe Kristina che è nata a Zurigo e quindi parla una lingua che è simile al tedesco.Nel suo italiano che risente delle sue origini mi ha spiegato come esegue i suoi quadri: essi hanno in mezzo una foto (sfumata o a fuoco, secondo la sua ispirazione); attorno sono dipinti ad olio. Una volta accentrata sulla tela la foto decide quali parti di essa continuare ad olio per evidenziarla meglio, quasi per fermarla nel tempo.La tecnica è questa la sensazione che si prova – meglio: la sensazione che provo io davanti ai suoi quadri - è quella di sospensione del tempo, di sogno; quando guardo uno dei quadri che vedete qui esposti, mi sembra di vivere in un altro spazio in un altro mondo. Del resto me lo conferma anche lei quando in una mail che mi ha inviato, parlando dei suoi dipinti mi dice di volere trasferire parti della foto su olio per “fermarla nel tempo forse anche perchè il tempo oggi sembra essere sempre più veloce, si fa tutto assieme e spesso certi momenti non vengono più vissuti (lei dice realizzati, ma io penso volesse dire vissuti)”. Tema attualissimo e antichissimo quello del tempo. “Il tempo fugge”, “sembra ieri e sono già passati due anni”, “ti ho visto in fasce e oggi sei una signorina” ci sfuggono spesso queste frasi che la dicono lunga sulla nostra paura del vivere, meglio del morire. Ma qui Kristina parla del tempo che ci manca perchè il lavoro, la necessità di sempre maggiore danaro che ci è indotta dalla pubblicità e dal PIL, ci incalza e non ci permette di fermarci a guardare un paesaggio, una struttura creata dall‘uomo. Corriamo, guardiamo e non osserviamo più. “Tanto ho fatto la foto” pensiamo, guardando di corsa, che so la Gioconda di Leonardo. Ebbene Kristina coi suoi quadri ci dimostra che anche le foto che ci potrebbero servire per fermarci a guardare meglio, anche loro vengono fagocitate dalla nostra ansia di voler fare, di correre, di non fermarci mai.Questa giovane signora che ha viaggiato per l‘universo mondo, che ha vissuto a New York, amerebbe tantissimo fermarsi a fumare, a bere una birra, a mangiare, a parlare di arte e di filosofia, invece interpreta i tempi fotografando di corsa, camminando, non fermandosi mai perchè al contrario di quello che dice la canzone di Fossati “non c‘è tempo”. questo credo ci voglia dire con le sue opere e ce lo dice con una dolcezza e un gusto dei colori molto bello cosicchè quando ci soffermiamo (vi prego fatelo, soffermatevi un momento comincerete a correre poi) a guardare una sua opera più che dall‘ansia siamo affascinati dall‘insieme dei colori e solo dopo ci accorgiamo che il messaggio non è poi così tranquillo come all‘apparenza sembra.Io credo che in tutti i linguaggi ci siano vari gradi di comunicazione; anche una visione superficiale di un‘opera tuttavia adombra già il suo senso più profondo. Questo vale anche per l‘opera di Kristina: passando di corsa davanti ad una sua opera cogliamo come prima sensazione la piacevolezza del colore, ma anche già solo così, capiamo che c‘è un messaggio più profondo, e se ci fermiamo per più tempo – vi prego fatelo, per un attimo non pensate al danaro! - ci accorgiamo che lui, il tempo per cui non abbiamo più tempo, è il vero protagonista delle opere
- Felice Rossello