Premio nazionale Città di Loano per la
musica tradizionale
CANTARE LA VOCE
Canto popolare e femminile, dal nord al sud
Arena estiva Giardino del Principe - Loano
venerdì 25 luglio 2014, ore 21,30
Venerdì 25 luglio, a Loano, la decima edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana si chiuderà con la produzione-evento “Cantare la voce – Canto popolare e femminile, dal nord al sud” che riunirà, a partire dalle ore 21.30, sul palco dell’Arena Estiva Giardino del Principe, alcune delle più significative interpreti della tradizione popolare italiana: Paola Lombardo, Le Balentes, Monica Pinto con Spakka Neapolis 55, Rita Botto con Banda di Avola.
Nata da un’idea del giornalista musicale John Vignola, direttore artistico del Premio Città di Loano, la serata vedrà protagoniste artiste di diverse provenienze, geografiche e culturali, che condividono però l’idea che la tradizione significhi viaggio, avventura, rinnovazione e ricerca.
“Per la decima edizione – dice Vignola – il Premio Città di Loano ha deciso di dare voce alle donne che interpretano la tradizione con modernità e senso di avventura, senza dimenticare le proprie radici ma guardando anche verso il futuro della musica tradizionale. Una musica che si muove sempre più in fretta, magari sfuggente, ma anche sorprendentemente contemporanea. Il canto come rapporto ineffabile, quasi ancestrale, fra le parole e il suono, fra il ritmo e la melodia, fra il racconto e la lingua di appartenenza. Dai canoni verso linguaggi inediti, senza spegnere né la curiosità né la memoria: sarà un concerto senza rete, nel senso migliore del termine.”
La serata si aprirà con Le Balentes, (Stefania Liori, Lulli Lostia e Pamela Lorico), formazione femminile vocale che si ispira al canto a tenores, caratteristico della tradizione sarda maschile. Un canto decisamente rivisitato se si considera che viene reinterpretato da voci femminili e soprattutto che la tipica formazione “a tenores” è il quartetto mentre Le Balentes sono tre.
Nel tempo Le Balentes hanno contaminato la tradizione con sonorità più moderne che vanno dal rock al jazz e altre realtà etniche di tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto affiancando ai brani a cappella anche brani accompagnati da musicisti.
Nel corso della loro attività hanno collaborato con numerosi artisti tra cui: Mauro Pagani, Samuele Bersani, Banda Osiris, Davide Van De Sfroos, Gabin Dabirè, Fiorello, Andrea Parodi, Elena Ledda, Rita Marcotulli, Piero Pelù.
Salirà poi sul palco Paola Lombardo, una delle voci che oggi meglio rappresenta il cantare al femminile in Piemonte. Cantante di origine occitana, ha fatto parte di alcuni dei più noti gruppi piemontesi quali Charta de Mar, Compagnons Roulants, Tri Muzike, le Vijà; la sua vocalità ben si addice all’interpretazione della ballata classica, adattandosi però con una certa naturalezza ad una rilettura fresca, originale e fortemente innovativa del repertorio tradizionale. Ha collaborato con Moni Ovadia, Maurizio Martinotti, Maria Colegni, Donata Pinti, Mau Mau, Michel Bianco, Elena Ledda, Riccardo Tesi. Ha fondato insieme a Valeria Benigni il duo vocale Trobairitz d’oc, con il quale ha inciso due dischi che hanno avuto entrambi il riconoscimento massimo dalla rivista Trad Magazine.
Il viaggio tra le “voci” femminili della canzone popolare si sposterà poi al sud per incontrare Monica Pinto cantante degli Spakka Neapolis 55. La band è il frutto di una lunga esperienza musicale volta alla ricerca e alla sperimentazione dei linguaggi sonori di tradizione orale del sud Italia e quelli legati alla modernità.
Il gruppo, fondato da Monica Pinto e Antonio Fraioli, nasce nel 2000 con il nome “Spaccanapoli” (la via che divide in due il centro antico dell’attuale città di Napoli). Attraverso il suo progetto artistico il gruppo esprime il crocevia culturale che la città di Napoli ha rappresentato attraverso i secoli.
A Napoli da sempre culture e popoli diversi si sono incontrati, scontrati, conosciuti e mescolati. Tutto questo è avvenuto tramite la particolare capacità che questa città ha sempre dimostrato nei secoli, cioè quella di assorbire e riplasmare attraverso i suoi codici le differenti influenze culturali con cui è stata in contatto, mantenendo però allo stesso tempo una fortissima identità espressiva e culturale.
La serata si chiuderà con Rita Botto e Banda di Avola che riceveranno il Premio al Miglior Album 2013 per il disco “Terra can nun senti”.
L’incontro tra Rita Botto e la Banda di Avola capitanata dal Direttore Sebastiano Bell’Arte, è nato in occasione di un concerto che ha debuttato con grande successo di pubblico al Festival della Notte di Giufà a Noto, nel luglio del 2012. Il concerto ha offerto l’opportunità di unire la tradizione del canto popolare isolano a quella, altrettanto diffusa in Sicilia, delle bande municipali.
Il progetto musicale, dal carattere originale, è risultato una miscela esplosiva ricca di drammaticità, ironia e teatralità, che ha fatto guadagnare a questi artisti il Premio Nazionale “Città di Loano” 2014 per la migliore produzione discografica.
La catanese Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia per riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. Artista versatile, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea con la quale interpreta storie e sentimenti di una antica terra.
Fino al 20 agosto, si potrà ammirare la mostra “10 anni di musica tradizionale”, un percorso fotografico che si snoderà lungo le vie della città. Gli scatti che ricordano i momenti più significativi vissuti in diversi angoli della città sono stati realizzati dai fotografi Silvio Massolo e Martin Cervelli.
Il Premio Città di Loano, sotto la direzione artistica del giornalista musicale John Vignola, è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari e il patrocinio della Provincia di Savona, dell’ANCI e del MEI.
Immagine: Le Balentes
CANTARE LA VOCE
Canto popolare e femminile, dal nord al sud
Arena estiva Giardino del Principe - Loano
venerdì 25 luglio 2014, ore 21,30
Venerdì 25 luglio, a Loano, la decima edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana si chiuderà con la produzione-evento “Cantare la voce – Canto popolare e femminile, dal nord al sud” che riunirà, a partire dalle ore 21.30, sul palco dell’Arena Estiva Giardino del Principe, alcune delle più significative interpreti della tradizione popolare italiana: Paola Lombardo, Le Balentes, Monica Pinto con Spakka Neapolis 55, Rita Botto con Banda di Avola.
Nata da un’idea del giornalista musicale John Vignola, direttore artistico del Premio Città di Loano, la serata vedrà protagoniste artiste di diverse provenienze, geografiche e culturali, che condividono però l’idea che la tradizione significhi viaggio, avventura, rinnovazione e ricerca.
“Per la decima edizione – dice Vignola – il Premio Città di Loano ha deciso di dare voce alle donne che interpretano la tradizione con modernità e senso di avventura, senza dimenticare le proprie radici ma guardando anche verso il futuro della musica tradizionale. Una musica che si muove sempre più in fretta, magari sfuggente, ma anche sorprendentemente contemporanea. Il canto come rapporto ineffabile, quasi ancestrale, fra le parole e il suono, fra il ritmo e la melodia, fra il racconto e la lingua di appartenenza. Dai canoni verso linguaggi inediti, senza spegnere né la curiosità né la memoria: sarà un concerto senza rete, nel senso migliore del termine.”
La serata si aprirà con Le Balentes, (Stefania Liori, Lulli Lostia e Pamela Lorico), formazione femminile vocale che si ispira al canto a tenores, caratteristico della tradizione sarda maschile. Un canto decisamente rivisitato se si considera che viene reinterpretato da voci femminili e soprattutto che la tipica formazione “a tenores” è il quartetto mentre Le Balentes sono tre.
Nel tempo Le Balentes hanno contaminato la tradizione con sonorità più moderne che vanno dal rock al jazz e altre realtà etniche di tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto affiancando ai brani a cappella anche brani accompagnati da musicisti.
Nel corso della loro attività hanno collaborato con numerosi artisti tra cui: Mauro Pagani, Samuele Bersani, Banda Osiris, Davide Van De Sfroos, Gabin Dabirè, Fiorello, Andrea Parodi, Elena Ledda, Rita Marcotulli, Piero Pelù.
Salirà poi sul palco Paola Lombardo, una delle voci che oggi meglio rappresenta il cantare al femminile in Piemonte. Cantante di origine occitana, ha fatto parte di alcuni dei più noti gruppi piemontesi quali Charta de Mar, Compagnons Roulants, Tri Muzike, le Vijà; la sua vocalità ben si addice all’interpretazione della ballata classica, adattandosi però con una certa naturalezza ad una rilettura fresca, originale e fortemente innovativa del repertorio tradizionale. Ha collaborato con Moni Ovadia, Maurizio Martinotti, Maria Colegni, Donata Pinti, Mau Mau, Michel Bianco, Elena Ledda, Riccardo Tesi. Ha fondato insieme a Valeria Benigni il duo vocale Trobairitz d’oc, con il quale ha inciso due dischi che hanno avuto entrambi il riconoscimento massimo dalla rivista Trad Magazine.
Il viaggio tra le “voci” femminili della canzone popolare si sposterà poi al sud per incontrare Monica Pinto cantante degli Spakka Neapolis 55. La band è il frutto di una lunga esperienza musicale volta alla ricerca e alla sperimentazione dei linguaggi sonori di tradizione orale del sud Italia e quelli legati alla modernità.
Il gruppo, fondato da Monica Pinto e Antonio Fraioli, nasce nel 2000 con il nome “Spaccanapoli” (la via che divide in due il centro antico dell’attuale città di Napoli). Attraverso il suo progetto artistico il gruppo esprime il crocevia culturale che la città di Napoli ha rappresentato attraverso i secoli.
A Napoli da sempre culture e popoli diversi si sono incontrati, scontrati, conosciuti e mescolati. Tutto questo è avvenuto tramite la particolare capacità che questa città ha sempre dimostrato nei secoli, cioè quella di assorbire e riplasmare attraverso i suoi codici le differenti influenze culturali con cui è stata in contatto, mantenendo però allo stesso tempo una fortissima identità espressiva e culturale.
La serata si chiuderà con Rita Botto e Banda di Avola che riceveranno il Premio al Miglior Album 2013 per il disco “Terra can nun senti”.
L’incontro tra Rita Botto e la Banda di Avola capitanata dal Direttore Sebastiano Bell’Arte, è nato in occasione di un concerto che ha debuttato con grande successo di pubblico al Festival della Notte di Giufà a Noto, nel luglio del 2012. Il concerto ha offerto l’opportunità di unire la tradizione del canto popolare isolano a quella, altrettanto diffusa in Sicilia, delle bande municipali.
Il progetto musicale, dal carattere originale, è risultato una miscela esplosiva ricca di drammaticità, ironia e teatralità, che ha fatto guadagnare a questi artisti il Premio Nazionale “Città di Loano” 2014 per la migliore produzione discografica.
La catanese Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia per riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. Artista versatile, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea con la quale interpreta storie e sentimenti di una antica terra.
Fino al 20 agosto, si potrà ammirare la mostra “10 anni di musica tradizionale”, un percorso fotografico che si snoderà lungo le vie della città. Gli scatti che ricordano i momenti più significativi vissuti in diversi angoli della città sono stati realizzati dai fotografi Silvio Massolo e Martin Cervelli.
Il Premio Città di Loano, sotto la direzione artistica del giornalista musicale John Vignola, è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari e il patrocinio della Provincia di Savona, dell’ANCI e del MEI.
Immagine: Le Balentes