FRANCO BRUZZONE
L'OPERA GRAFICA
Palazzo Cuttica
via Parma 1 - Alessandria
dal 30/5/2014 all'11/10/2014
Sono passati alcuni anni dalla donazione di più di cinquanta fogli e di una ventina di lastre-matrici calcografiche al Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo Civico di Alessandria da parte di Franco Bruzzone e, in omaggio alla sua generosità, con il titolo 'L'opera grafica 1965-1991', si apre una mostra personale dell'artista ligure che si propone di far conoscere la sua attività grafico-pittorica con particolare attenzione alle ricerche calcografiche. Nella sala del Gabinetto delle Stampe saranno esposti in eguale misura incisioni e opere su carta che documentano due grandi momenti della storia artistica di Bruzzone. Una prima serie di opere presenta gli anni di ricerca intorno al 1960 e oltre in cui il segno grafico ha aspetti narrativi con precise radici in esperienze di carattere surrealista. In quegli anni e nel fertile contesto creativo che esisteva ad Albisola, ancora adesso molto frequentata da Bruzzone per via dei costanti interessi nel campo ceramico, la presenza di un mondo internazionale vivo e pulsante, citiamo per tutti artisti come Wifredo Lam, Matta, Jorn, oltre che la conoscenza diretta del lavoro di Henry Michaux, sono nate le opere pittoriche che usiamo definire 'surrealiste'. 'Personaggi', 'Presenze', 'Oggetti-Fiore' sono titoli che riassumono il clima visionario e ricco di forme allusive e stranianti che si dispongono quasi teatralmente in composizioni di forte e densaninvenzione fantastica. Da questo nucleo importantissimo della pittura di Franco Bruzzone, con graduali e progressivi passaggi, si arriva, a partire dagli anni '70, a scindere le forme complesse e agglomeranti in sequenze di forme singole che saranno il preludio alle attuali sequenze che sono da decenni la cifra stilistica che caratterizza la sua inesausta ricerca. Il secondo nucleo di fogli corrisponde alle ultime prove acquafortistiche e risalgono al biennio 1990-1991 e sono state quasi tutte realizzate e stampate in Alessandria in collaborazione con l'Associazione Culturale 'Il Triangolo Nero'. Questi fogli sono perfetti esempi di quella 'scrittura' segnico-pittorica basata su serie geometrico - simbolico - numerologiche sempre iterate ma pur sempre capaci di rivitalizzarsi in continue e infinite variazioni. A completamento di questo ritratto dell'artista Bruzzone, nel salone delle conferenze, saranno esposti gli ultimissimi lavori ad olio, un compatto nucleo di quasi venti tele, che si caratterizza per un acceso cromatismo e una ricerca che tende ad analizzare i rapporti intercorrenti ed equilibranti tra colori primari e complementari giocati su 'griglie' di sequenze segniche numerologicamente scandite dai ritmi del sette e del tre. Ricordiamo infine che nell'ambito della mostra a tema 'Fiori e ancora fiori', dislocata nelle sale dei percorsi del Museo Civico di Palazzo Cuttica, sono visibili quattro, tra serigrafie e litografie, bellissimi fogli dedicati al tema dell''Oggetto-Fiore' che ulteriormente mettono in evidenza il fantasmagorico mondo di Franco Bruzzone alla fine degli anni '60.
L'OPERA GRAFICA
Palazzo Cuttica
via Parma 1 - Alessandria
dal 30/5/2014 all'11/10/2014
Sono passati alcuni anni dalla donazione di più di cinquanta fogli e di una ventina di lastre-matrici calcografiche al Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo Civico di Alessandria da parte di Franco Bruzzone e, in omaggio alla sua generosità, con il titolo 'L'opera grafica 1965-1991', si apre una mostra personale dell'artista ligure che si propone di far conoscere la sua attività grafico-pittorica con particolare attenzione alle ricerche calcografiche. Nella sala del Gabinetto delle Stampe saranno esposti in eguale misura incisioni e opere su carta che documentano due grandi momenti della storia artistica di Bruzzone. Una prima serie di opere presenta gli anni di ricerca intorno al 1960 e oltre in cui il segno grafico ha aspetti narrativi con precise radici in esperienze di carattere surrealista. In quegli anni e nel fertile contesto creativo che esisteva ad Albisola, ancora adesso molto frequentata da Bruzzone per via dei costanti interessi nel campo ceramico, la presenza di un mondo internazionale vivo e pulsante, citiamo per tutti artisti come Wifredo Lam, Matta, Jorn, oltre che la conoscenza diretta del lavoro di Henry Michaux, sono nate le opere pittoriche che usiamo definire 'surrealiste'. 'Personaggi', 'Presenze', 'Oggetti-Fiore' sono titoli che riassumono il clima visionario e ricco di forme allusive e stranianti che si dispongono quasi teatralmente in composizioni di forte e densaninvenzione fantastica. Da questo nucleo importantissimo della pittura di Franco Bruzzone, con graduali e progressivi passaggi, si arriva, a partire dagli anni '70, a scindere le forme complesse e agglomeranti in sequenze di forme singole che saranno il preludio alle attuali sequenze che sono da decenni la cifra stilistica che caratterizza la sua inesausta ricerca. Il secondo nucleo di fogli corrisponde alle ultime prove acquafortistiche e risalgono al biennio 1990-1991 e sono state quasi tutte realizzate e stampate in Alessandria in collaborazione con l'Associazione Culturale 'Il Triangolo Nero'. Questi fogli sono perfetti esempi di quella 'scrittura' segnico-pittorica basata su serie geometrico - simbolico - numerologiche sempre iterate ma pur sempre capaci di rivitalizzarsi in continue e infinite variazioni. A completamento di questo ritratto dell'artista Bruzzone, nel salone delle conferenze, saranno esposti gli ultimissimi lavori ad olio, un compatto nucleo di quasi venti tele, che si caratterizza per un acceso cromatismo e una ricerca che tende ad analizzare i rapporti intercorrenti ed equilibranti tra colori primari e complementari giocati su 'griglie' di sequenze segniche numerologicamente scandite dai ritmi del sette e del tre. Ricordiamo infine che nell'ambito della mostra a tema 'Fiori e ancora fiori', dislocata nelle sale dei percorsi del Museo Civico di Palazzo Cuttica, sono visibili quattro, tra serigrafie e litografie, bellissimi fogli dedicati al tema dell''Oggetto-Fiore' che ulteriormente mettono in evidenza il fantasmagorico mondo di Franco Bruzzone alla fine degli anni '60.