FRANCESCO PIZZIO
IL MINOTAURO NERO
Atene Edizioni, 2012
collana "Antea riflessi letterari"
Come è fatta una bomba atomica? Dopo la “ declassificazione “dei principali documenti “top secret” del “Progetto Manhattan” di Los Alamos e l'aggiornamento dei testi più avanzati di Fisica, ormai tutte le conoscenze teoriche che stanno alla base della realizzazione di un ordigno nucleare sono diventate di dominio comune (almeno nella ristretta cerchia degli addetti ai lavori): il problema della sua costruzione è legato soltanto all'acquisizione delle specifiche tecnologie operative ,che richiedono , ovviamente , lo sviluppo di processi di trattamento - talvolta remotizzati - di materiali radioattivi ,potenzialmente nocivi per gli operatori.
In tale delicato contesto - illustrato, con rigore scientifico, a complemento della narrazione – si inserisce la vicenda di Francis, un tecnico nucleare, che viene rapito dai Servizi Segreti di un dittatore “Il Minotauro nero”di un Paese emergente, per collaborare, suo malgrado, alla realizzazione del meccanismo di implosione di una bomba atomica ,all'interno di un laboratorio segreto, protetto da sofisticati sistemi di sicurezza. Il desiderio di libertà, ma , soprattutto, l'etica professionale ed umana spingono il protagonista ad intraprendere la fuga, nonostante i rischi ai limiti dell'incredibile. Purtroppo, non tutto va per il verso giusto; l'impresa si fa drammatica per la perdita di una vita umana: all'avventura rocambolesca del suo viaggio verso la libertà si aggiunge così la non meno traumatica avventura interiore dell'uomo che va alla ricerca di se stesso, dopo lo sconvolgente smarrimento causato da un amaro Destino.
Per quanto provato, Francis ne esce arricchito dall'esperienza di chi ha dovuto superare, tra l'altro, il dualismo tra una fede incrollabile nella Scienza come puro strumento di progresso per l'Umanità e la tragica constatazione che della Scienza stessa può essere fatto un uso scellerato da parte di “Minotauri neri, “incarnazione del Male, nell'eterno conflitto contro il Bene.
Il libro può essere visto come la divulgazione scientifica di una minima parte della Fisica del nucleo atomico, all'interno di un racconto di pura fantasia, non privo dei drammi interiori cui va incontro qualsiasi uomo di scienza quando si deve occupare di problemi “dual use”, cioè ad alto rischio di “uso improprio”, come nel caso dell'energia nucleare.
Francesco Pizzio è nato a Genova, dove ha frequentato il Liceo Classico “C. Colombo”. Si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università di Genova e successivamente ha conseguito il Dottorato in Ingegneria Nucleare presso l’Università di Bologna con il massimo dei voti. Dopo un breve periodo di attività come Assistente presso la Cattedra di Chimica Applicata della Facoltà di Ingegneria di Genova ed un successivo triennio presso i Laboratori di Ingegneria Sanitaria dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma, è stato assunto come vice-direttore dell’Ufficio Tecnico delle Finanze a Bologna. Successivamente è entrato nei ruoli dell’ENEA (ex CNEN), dove ha terminato la sua carriera – a Roma - con la carica di Assistente del direttore Generale. E’ stato altresì Consigliere di Amministrazione dell’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale) a Roma, esperto scientifico presso il Ministero Affari Esteri e Direttore Generale di un Centro Internazionale delle Nazioni Unite ( ICS-Unido) a Trieste. Attualmente è vice-Presidente dell’Accademia Culturale “Torre e Tasso”, con sede a Duino (Trieste). Vive a Sanremo.