Martedì letterari
ALDO A. MOLA
ITALIA, UN PAESE SPECIALE. STORIA DEL RISORGIMENTO E DELL’UNITÀ
presentazione dei volumi (Edizioni del Capricorno)
Teatro dell'Opera del Casino di Sanremo
martedì 13 dicembre 2011, h. 16,30
Lo scrittore Aldo A. Mola, noto autore di libri di storia italiana, ricostruisce tutte le tappe dell’epopea risorgimentale, dall’età franco-napoleonica al 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia, e oltre. L’Unità d'Italia è un evento storico senza precedenti nella storia d’Europa. Nel 1848 otto stati, in gran parte sotto dominio straniero, occupavano il territorio italiano. Solo tredici anni dopo l'Italia sarà proclamata libera e indipendente, uno Stato con una lingua e un’identità proprie. A ripercorrerla oggi, quella storia, sembra un miracolo perché l’unificazione fu un’opera ciclopica, mai tentata nella storia dell’Occidente, eppure, gli italiani dell’Ottocento vi riuscirono, a differenza di tanti altri popoli europei in cerca di Stato. Per questo l’Italia è un Paese speciale. Con una Storia speciale. Per comprendere le ragioni profonde di un evento tanto eccezionale, Aldo Mola non si limita, come tradizionalmente avviene nelle opere di storia, a ricostruire gli eventi politico-militari, ma mira a definire anche le ragioni culturali che hanno portato alla nascita di un sentimento di identità nazionale. Non solo guerre, trattati e diplomazia, quindi, ma anche letteratura, editoria, musica, arte, scienza, canti popolari: un affresco inedito dell’Italia dell’Ottocento, popolato da una galleria di personaggi fondamentali per la creazione dello Stato unitario. Napoleone, Carlo Alberto, Mazzini, Cavour, Garibaldi, Pio IX, Vittorio Emanuele II, Francesco Giuseppe, Napoleone III, Manin, Radetzky, i Borbone, i Mille, ma anche Manzoni, Giusti, Carducci, Verdi, Mameli, D’Azeglio, De Sanctis.
Aldo Alessandro Mola è uno storico e scrittore italiano. Nato a Cuneo nel 1943, è stato preside in alcuni licei dal 1977 al 1998. Nel 1980 riceve la medaglia d'oro di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte. Docente di storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, è, dal 1986 direttore del Centro per la storia della Massoneria e dal 1992, contitolare della cattedra "Pierre-Théodore Verhaegen" dell'Université libre de Bruxelles. E' direttore del Centro Europeo Giovanni Giolitti, presidente del comitato cuneese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e dell'Associazione di studi sul saluzzese e presidente del Centro studi Mario Pannunzio di Alessandria. Editorialista pungente del quotidiano «Il Giornale del Piemonte», diretto da Fulvio Basteris, e importante coordinatore editoriale de Il Parlamento italiano 1861-1992, Mola ha organizzato numerosi convegni di studi, specialmente per il Ministero della Difesa (Garibaldi, generale della libertà nel 1982 e la serie Forze Armate e Guerra di Liberazione). Direttore di collane di storia per vari editori, è, dal 1967, autore di saggi. Nel 2004 riceve dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il Premio alla Cultura. Monarchico, è presidente della Consulta dei Senatori del Regno.
ALDO A. MOLA
ITALIA, UN PAESE SPECIALE. STORIA DEL RISORGIMENTO E DELL’UNITÀ
presentazione dei volumi (Edizioni del Capricorno)
Teatro dell'Opera del Casino di Sanremo
martedì 13 dicembre 2011, h. 16,30
Lo scrittore Aldo A. Mola, noto autore di libri di storia italiana, ricostruisce tutte le tappe dell’epopea risorgimentale, dall’età franco-napoleonica al 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia, e oltre. L’Unità d'Italia è un evento storico senza precedenti nella storia d’Europa. Nel 1848 otto stati, in gran parte sotto dominio straniero, occupavano il territorio italiano. Solo tredici anni dopo l'Italia sarà proclamata libera e indipendente, uno Stato con una lingua e un’identità proprie. A ripercorrerla oggi, quella storia, sembra un miracolo perché l’unificazione fu un’opera ciclopica, mai tentata nella storia dell’Occidente, eppure, gli italiani dell’Ottocento vi riuscirono, a differenza di tanti altri popoli europei in cerca di Stato. Per questo l’Italia è un Paese speciale. Con una Storia speciale. Per comprendere le ragioni profonde di un evento tanto eccezionale, Aldo Mola non si limita, come tradizionalmente avviene nelle opere di storia, a ricostruire gli eventi politico-militari, ma mira a definire anche le ragioni culturali che hanno portato alla nascita di un sentimento di identità nazionale. Non solo guerre, trattati e diplomazia, quindi, ma anche letteratura, editoria, musica, arte, scienza, canti popolari: un affresco inedito dell’Italia dell’Ottocento, popolato da una galleria di personaggi fondamentali per la creazione dello Stato unitario. Napoleone, Carlo Alberto, Mazzini, Cavour, Garibaldi, Pio IX, Vittorio Emanuele II, Francesco Giuseppe, Napoleone III, Manin, Radetzky, i Borbone, i Mille, ma anche Manzoni, Giusti, Carducci, Verdi, Mameli, D’Azeglio, De Sanctis.
Aldo Alessandro Mola è uno storico e scrittore italiano. Nato a Cuneo nel 1943, è stato preside in alcuni licei dal 1977 al 1998. Nel 1980 riceve la medaglia d'oro di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte. Docente di storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, è, dal 1986 direttore del Centro per la storia della Massoneria e dal 1992, contitolare della cattedra "Pierre-Théodore Verhaegen" dell'Université libre de Bruxelles. E' direttore del Centro Europeo Giovanni Giolitti, presidente del comitato cuneese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e dell'Associazione di studi sul saluzzese e presidente del Centro studi Mario Pannunzio di Alessandria. Editorialista pungente del quotidiano «Il Giornale del Piemonte», diretto da Fulvio Basteris, e importante coordinatore editoriale de Il Parlamento italiano 1861-1992, Mola ha organizzato numerosi convegni di studi, specialmente per il Ministero della Difesa (Garibaldi, generale della libertà nel 1982 e la serie Forze Armate e Guerra di Liberazione). Direttore di collane di storia per vari editori, è, dal 1967, autore di saggi. Nel 2004 riceve dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il Premio alla Cultura. Monarchico, è presidente della Consulta dei Senatori del Regno.