DAVANTI ALLO SPECCHIO LUCENTE
Casinò di Sanremo - Sala Dorata
corso Inglesi 18 - Sanremo
dal 10 maggio al 6 giugno 2014
E’ stato Bruno Massabò, Soprintendente ai beni architettonici della Liguria, assieme al vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli ad inaugurare sabato la mostra “Davanti allo specchio lucente” vasi greci nella Sala Dorata del Casinò di Sanremo.
Curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, la mostra si incentra su 57 esemplari di ceramica greca e magno greca mai esposti prima d'ora, confiscati a chi li deteneva illegalmente grazie all'intensa attività investigativa condotta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova. Date le circostanze di rinvenimento, non è possibile determinare con esattezza l'origine dei vasi che, probabilmente, provengono da scavi clandestini condotti nelle ricche necropoli dell'Italia centromeridionale.
La varietà dei reperti consente sia di tratteggiare la linea evolutiva della ceramica greca, dai suoi esordi, nell'VIII sec. a.C., fino al suo esaurimento, nel corso del III sec. a.C., sia di individuarne i principali centri di produzione: le città greche di Corinto e Atene per le fasi più antiche, i centri della Magna Grecia per le fasi più recenti. Tra i vasi in mostra, alcuni, di indubbio valore artistico, possono essere assegnati a botteghe di pittori noti mentre altri sono prodotti seriali, originariamente destinati ad un più ampio mercato.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 6 giugno tutti i giorni dalle 15 alle 23.
Casinò di Sanremo - Sala Dorata
corso Inglesi 18 - Sanremo
dal 10 maggio al 6 giugno 2014
E’ stato Bruno Massabò, Soprintendente ai beni architettonici della Liguria, assieme al vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli ad inaugurare sabato la mostra “Davanti allo specchio lucente” vasi greci nella Sala Dorata del Casinò di Sanremo.
Curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, la mostra si incentra su 57 esemplari di ceramica greca e magno greca mai esposti prima d'ora, confiscati a chi li deteneva illegalmente grazie all'intensa attività investigativa condotta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova. Date le circostanze di rinvenimento, non è possibile determinare con esattezza l'origine dei vasi che, probabilmente, provengono da scavi clandestini condotti nelle ricche necropoli dell'Italia centromeridionale.
La varietà dei reperti consente sia di tratteggiare la linea evolutiva della ceramica greca, dai suoi esordi, nell'VIII sec. a.C., fino al suo esaurimento, nel corso del III sec. a.C., sia di individuarne i principali centri di produzione: le città greche di Corinto e Atene per le fasi più antiche, i centri della Magna Grecia per le fasi più recenti. Tra i vasi in mostra, alcuni, di indubbio valore artistico, possono essere assegnati a botteghe di pittori noti mentre altri sono prodotti seriali, originariamente destinati ad un più ampio mercato.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 6 giugno tutti i giorni dalle 15 alle 23.