OSVALDO POGGIO - EZIO SCLAVI
a cura di Fukvio Cervini e Giancarlo Manco
Villa Boselli
via Paolo Boselli 1 - Arma di Taggia
dal 31/3 al 2/6/2012
Una mostra che racconta quando Arma era un laboratorio creativo, tra gli anni cinquanta e sessanta del secolo XX. Gli anni in cui ci viveva Tommaso Landolfi e Bruno Munari faceva il presidente di giuria di concorsi di bellezza. Una mostra per riflettere sul rapporto tra arte, memoria e comunità. E su due artisti di gran valore, che ora è doveroso ripensare storicamente. Poggio (1931-1995) era un giovane alessandrino, che lasciò molte opere in luoghi pubblici di Arma. Più anziano di quasi trent'anni (1903-1968), Sclavi era un singolare outsider della scuola romana, che negli anni venti e trenta era stato tra i più forti portieri italiani (carriera tra Lazio, Juventus e Nazionale). Entrambi coltivavano ricerche intriganti e originali in bilico tra materia e astrazione, ed esposero insieme almeno una volta, a Villa Boselli nel 1965. Il cartello intitolato Mostra eccetera è quello originale di quell'evento, e conserva il sapore semplice, dignitoso e un poco ingenuo di allora. La mostra di oggi è promossa dal Comune di Taggia e curata da Fulvio Cervini e Giancarlo Manco. Saranno esposte una trentina di opere in maggioranza inedite, provenienti da raccolte private liguri e piemontesi e corredate da un catalogo critico. Ma il viaggio deve proseguire anche in città, alla riscoperta di ciò che è sempre sotto i nostri occhi ma nessuno guarda.
Fulvio Cervini
a cura di Fukvio Cervini e Giancarlo Manco
Villa Boselli
via Paolo Boselli 1 - Arma di Taggia
dal 31/3 al 2/6/2012
Una mostra che racconta quando Arma era un laboratorio creativo, tra gli anni cinquanta e sessanta del secolo XX. Gli anni in cui ci viveva Tommaso Landolfi e Bruno Munari faceva il presidente di giuria di concorsi di bellezza. Una mostra per riflettere sul rapporto tra arte, memoria e comunità. E su due artisti di gran valore, che ora è doveroso ripensare storicamente. Poggio (1931-1995) era un giovane alessandrino, che lasciò molte opere in luoghi pubblici di Arma. Più anziano di quasi trent'anni (1903-1968), Sclavi era un singolare outsider della scuola romana, che negli anni venti e trenta era stato tra i più forti portieri italiani (carriera tra Lazio, Juventus e Nazionale). Entrambi coltivavano ricerche intriganti e originali in bilico tra materia e astrazione, ed esposero insieme almeno una volta, a Villa Boselli nel 1965. Il cartello intitolato Mostra eccetera è quello originale di quell'evento, e conserva il sapore semplice, dignitoso e un poco ingenuo di allora. La mostra di oggi è promossa dal Comune di Taggia e curata da Fulvio Cervini e Giancarlo Manco. Saranno esposte una trentina di opere in maggioranza inedite, provenienti da raccolte private liguri e piemontesi e corredate da un catalogo critico. Ma il viaggio deve proseguire anche in città, alla riscoperta di ciò che è sempre sotto i nostri occhi ma nessuno guarda.
Fulvio Cervini