UMBERTO STAGNARO
CARTE 2010 - 2015
Disegni e collages dedicati alla letteratura del New England
Atelier Gulli
corso Italia 201R - Savona
7/11/2015 - 29/11/2015
L'espressione nel mondo “dell'arte visiva” di Umberto Stagnaro,inizia a metà degli anni 60, dopo varie esperienze come illustratore su volumi,con opere a fumetti e la realizzazione di disegni per testi storici, letterari, biblici ed umanistici.
Le città in cui ha elaborato questa sua esperienza, sono Genova e Torino, dove in quel periodo si respirava l’arte povera, nel clima concettuale delle neoavanguardie.
Dalla mail art e dalla poesia visiva fino alla performance il suo linguaggio si caratterizzava per una focalizzazione dell’immagine naturale (reperti e tracce organiche di un passaggio di vita nel paesaggio selvaggio delle valli valdesi) che si affermava come essenza del tutto mentale, un ragionamento culturale tangente all’antropologia.
Oggi la sua connaturata tensione alla riduzione dell’immagine in segni, ripetizioni e incisioni, trova nel simbolico e nel corpo animale le chiavi per raccontare e circoscrivere visioni poetiche attraverso la controllata composizione di immagini composite. Il collage - giocato con carte secolari, venature e espansioni di colore, oggetti trovati e stilemi “rubati” dal paesaggio e riprodotti in infinite varianti fino alla totale denaturalizzazione degli stessi – gli offre la possibilità di trovare equilibri visivi delicati eppure fortemente espressivi.
I versi di Emily Dickinson, di Whitman, di Lee Master, di Thoreau e di Milton amplificano la propria energia nell’iconicità di queste sue carte sovrapposte, strappate, sfumate e impresse e nella meticolosa ricerca di oggetti e immagini che riportino alla contemporaneità tutta la magia della wilderness americana. La coda, il profilo e la massa della mitica balena bianca, Moby Dick, diventano in questa rilettura personale dei classici della letteratura del New England protagonisti leggeri e poetici di una serie di opere che cercano di trasportare lo spettatore nell’originaria completezza della natura, del mito e della narrazione fantastica.
Umberto Stagnaro (1945) vive e lavora a Finale Ligure e Savona. Studia al Liceo artistico “Barabino” di Genova. Dal 1964 è a Torino dove frequenta corsi di grafica e opera nel campo pubblicitario. Dal 1967 al 2011 cura la veste grafica del’Editrice Claudiana. Insegnante di comunicazioni visuali e fotografia, nel 1977 si trasferisce a Finale Ligure dove insegna disegno e storia dell’arte presso il Liceo Scientifico “Issel”. Dal 1979 realizza fumetti storici e illustrazioni per diverse case editrici italiane e straniere. Dal 1975 al 2001 è attivo nel campo della mail art, esponendo in importanti contesti internazionali quali la Biennale di San Paolo del Brasile del 1981, il Moma di New York (collettiva1988), il Palacio de Bellas Artes di l’Havana (1995) e in moltissimi spazi pubblici e privati in Italia e nel mondo.
testi critici a cura di Riccardo Zelatore, Luca Bochicchio e Viana Conti.
CARTE 2010 - 2015
Disegni e collages dedicati alla letteratura del New England
Atelier Gulli
corso Italia 201R - Savona
7/11/2015 - 29/11/2015
L'espressione nel mondo “dell'arte visiva” di Umberto Stagnaro,inizia a metà degli anni 60, dopo varie esperienze come illustratore su volumi,con opere a fumetti e la realizzazione di disegni per testi storici, letterari, biblici ed umanistici.
Le città in cui ha elaborato questa sua esperienza, sono Genova e Torino, dove in quel periodo si respirava l’arte povera, nel clima concettuale delle neoavanguardie.
Dalla mail art e dalla poesia visiva fino alla performance il suo linguaggio si caratterizzava per una focalizzazione dell’immagine naturale (reperti e tracce organiche di un passaggio di vita nel paesaggio selvaggio delle valli valdesi) che si affermava come essenza del tutto mentale, un ragionamento culturale tangente all’antropologia.
Oggi la sua connaturata tensione alla riduzione dell’immagine in segni, ripetizioni e incisioni, trova nel simbolico e nel corpo animale le chiavi per raccontare e circoscrivere visioni poetiche attraverso la controllata composizione di immagini composite. Il collage - giocato con carte secolari, venature e espansioni di colore, oggetti trovati e stilemi “rubati” dal paesaggio e riprodotti in infinite varianti fino alla totale denaturalizzazione degli stessi – gli offre la possibilità di trovare equilibri visivi delicati eppure fortemente espressivi.
I versi di Emily Dickinson, di Whitman, di Lee Master, di Thoreau e di Milton amplificano la propria energia nell’iconicità di queste sue carte sovrapposte, strappate, sfumate e impresse e nella meticolosa ricerca di oggetti e immagini che riportino alla contemporaneità tutta la magia della wilderness americana. La coda, il profilo e la massa della mitica balena bianca, Moby Dick, diventano in questa rilettura personale dei classici della letteratura del New England protagonisti leggeri e poetici di una serie di opere che cercano di trasportare lo spettatore nell’originaria completezza della natura, del mito e della narrazione fantastica.
Umberto Stagnaro (1945) vive e lavora a Finale Ligure e Savona. Studia al Liceo artistico “Barabino” di Genova. Dal 1964 è a Torino dove frequenta corsi di grafica e opera nel campo pubblicitario. Dal 1967 al 2011 cura la veste grafica del’Editrice Claudiana. Insegnante di comunicazioni visuali e fotografia, nel 1977 si trasferisce a Finale Ligure dove insegna disegno e storia dell’arte presso il Liceo Scientifico “Issel”. Dal 1979 realizza fumetti storici e illustrazioni per diverse case editrici italiane e straniere. Dal 1975 al 2001 è attivo nel campo della mail art, esponendo in importanti contesti internazionali quali la Biennale di San Paolo del Brasile del 1981, il Moma di New York (collettiva1988), il Palacio de Bellas Artes di l’Havana (1995) e in moltissimi spazi pubblici e privati in Italia e nel mondo.
testi critici a cura di Riccardo Zelatore, Luca Bochicchio e Viana Conti.