NATASHA DOW SCHÜLL
ARCHITETTURE DELL'AZZARDO
Progettare il gioco, programmare la dipendenza
a cura di Marco Dotti e Marcello Esposito
presentazione del volume edito da Luca Sossella
Libreria Ubik
corso Italia 116 R - Savona
venerdì 20 novembre 2015, ore 18,00
Con quindici anni di ricerca sul campo a Las Vegas, l’antropologa Natasha Dow Schüll mostra come il ritmo elettronico delle slot spinga i giocatori in uno stato di trance che loro chiamano “la zona della macchina”. In questa zona le preoccupazioni quotidiane, le pressioni sociali e anche la coscienza della propria dimensione fisica scompaiono. Una volta entrati nella zona, le persone continuano a giocare non per vincere ma per continuare a giocare, il più a lungo possibile.
Se l’obiettivo delle persone è perdersi nel gioco, l’obiettivo dell’industria è massimizzare i profitti. Schüll descrive le strategie nascoste negli algoritmi delle macchine, nell’architettura degli spazi e nella gestione dell’ambiente in cui il gioco si svolge.
Uno degli snodi cruciali su cui il libro si concentra è quello del “New God”, il “dio” che ogni giocatore crede si agiti “dentro” la macchina: il generatore di numeri casuali da cui dipende ogni cosa. L’era del machine gambling ci consegna così schiere di giocatori curvi, solitari, silenziosi, immersi in una zona protetta dalla macchina.
Non c’è più bisogno di far ricorso a mezzi magici per implorare gli spiriti, osservava Weber, nuovi strumenti tecnologici svolgono al meglio lo stesso servizio.
Partecipano all’incontro l’Assessore al commercio Paolo Apicella e alcuni Parlamentari ed esperti. Modera il giornalista e scrittore Marco Dotti.
ARCHITETTURE DELL'AZZARDO
Progettare il gioco, programmare la dipendenza
a cura di Marco Dotti e Marcello Esposito
presentazione del volume edito da Luca Sossella
Libreria Ubik
corso Italia 116 R - Savona
venerdì 20 novembre 2015, ore 18,00
Con quindici anni di ricerca sul campo a Las Vegas, l’antropologa Natasha Dow Schüll mostra come il ritmo elettronico delle slot spinga i giocatori in uno stato di trance che loro chiamano “la zona della macchina”. In questa zona le preoccupazioni quotidiane, le pressioni sociali e anche la coscienza della propria dimensione fisica scompaiono. Una volta entrati nella zona, le persone continuano a giocare non per vincere ma per continuare a giocare, il più a lungo possibile.
Se l’obiettivo delle persone è perdersi nel gioco, l’obiettivo dell’industria è massimizzare i profitti. Schüll descrive le strategie nascoste negli algoritmi delle macchine, nell’architettura degli spazi e nella gestione dell’ambiente in cui il gioco si svolge.
Uno degli snodi cruciali su cui il libro si concentra è quello del “New God”, il “dio” che ogni giocatore crede si agiti “dentro” la macchina: il generatore di numeri casuali da cui dipende ogni cosa. L’era del machine gambling ci consegna così schiere di giocatori curvi, solitari, silenziosi, immersi in una zona protetta dalla macchina.
Non c’è più bisogno di far ricorso a mezzi magici per implorare gli spiriti, osservava Weber, nuovi strumenti tecnologici svolgono al meglio lo stesso servizio.
Partecipano all’incontro l’Assessore al commercio Paolo Apicella e alcuni Parlamentari ed esperti. Modera il giornalista e scrittore Marco Dotti.
