CRISTIANA FIORETTI
COLORMAPS OR SPICES
Museo Archeologico Girolamo Rossi
Forte dell'Annunziata - Ventimiglia
21/6/2015 - 26/7/2015
Cristiana Fioretti sperimenta relazioni tra colore e multimedialità per gli ambienti del Museo Archeologico “GIROLAMO ROSSI” di Ventimiglia in un percorso espositivo site-specific polisensoriale non invasivo, incentrato sulla dialettica tra le opere, l’architettura e i reperti storici custoditi in questo prestigioso luogo. I nuovi lavori sono distribuiti negli ambienti del Museo, dal piano terra, alle ex prigioni, lungo i corridoi che le collegano e nelle diverse sale.
Con questa mostra l’artista ha voluto creare un’esplorazione emozionale-immersiva del luogo espositivo attraverso un allestimento pensato in dialogo con l’architettura. Il percorso è mappato da trenta opere pittoriche su carta, qui esposte per la prima volta, che lo spettatore dovrà cercare, come in una caccia al tesoro, servendosi di segni visivi, tattili, sonori e per la prima volta anche olfattivi, che tracciano un viaggio metaforico evocativo nel tempo e nella storia. Opere e istallazioni alterano la percezione dello spazio e visualizzano un percorso iniziatico dentro al fluire del tempo e fuori dalla storia. I temi fondamentali sono: viaggio, mare, orizzonte, infinito e “azzurrità”. Viaggio come metafora di conoscenza; mare come custode del mistero dell’origine della vita; le potenzialità espressive dell’azzurro come linguaggio emozionale-evocativo.
Le opere sono realizzate con interventi di colore su carte nautiche antiche e moderne di varie dimensioni (cm 50×70, cm 60×100, cm 80×110). Per le prime l’artista ha utilizzato colori da lei stessa preparati con la bollitura in acqua di mare di spezie e di erbe (zafferano-curry-curcuma-ginger-anice-peperoncino-alloro-rosmarino-prezzemolo-lavanda ecc.), come usavano fare gli antichi, mentre per le seconde si è servita di tecniche miste (acquerelli, acrilici, cera). Il percorso espositivo culmina in due installazioni site-specific collocate nelle ex celle sotterranee.
Le carte nautiche – scrive Jacqueline Ceresoli nel suo testo in catalogo – sono uno strumento conoscitivo descrittivo per gli esploratori, evasivo per gli artisti capaci di tracciare percorsi metaforici tradotti in immagini come alfabeto visivo della memoria. Per Fioretti il colore è una condizione della ricerca del movimento, visualizza riflessioni dinamiche attraverso paesaggi naturali, mappando un percorso autonomo attraverso lo spazio dell’opera fino al punto dove lo sguardo coglie l’infinito dialogo tra ragione ed emozione, sospeso tra tempo storico e individuale. […]
In queste carte si tratteggiano attimi passati, sensazioni sensoriali vissute durante le esplorazioni dell’autrice delle coste intorno al Mediterraneo, all’oceano Atlantico, Pacifico e le isole dei Caraibi, emozioni che si riconfigurano nella sua memoria di luoghi. Paesaggi lirici che si modificano nel corso delle stagioni, dissolte in un continuo processo di svelamento di flussi mentali impresso nel gesto del dipingere. Osservando le mappe sono evidenti impronte, striature, accenni di luce diafana, impronte, addensamenti di colore, di spezie, come schegge di visioni conflittuali suggerite dall’urgenza di moltiplicare i punti di collisione tra superficie e vuoto, senza rinunciare a sollecitazioni tattili della materia. […]
La mostra sarà aperta da domenica 21 giugno, primo giorno d’estate, a domenica 26 luglio 2015. Le opere sono tutte inedite, ideate appositamente per questo luogo e verranno documentate da un catalogo edito da Silvana con testi in italiano inglese e immagini a colori.
COLORMAPS OR SPICES
Museo Archeologico Girolamo Rossi
Forte dell'Annunziata - Ventimiglia
21/6/2015 - 26/7/2015
Cristiana Fioretti sperimenta relazioni tra colore e multimedialità per gli ambienti del Museo Archeologico “GIROLAMO ROSSI” di Ventimiglia in un percorso espositivo site-specific polisensoriale non invasivo, incentrato sulla dialettica tra le opere, l’architettura e i reperti storici custoditi in questo prestigioso luogo. I nuovi lavori sono distribuiti negli ambienti del Museo, dal piano terra, alle ex prigioni, lungo i corridoi che le collegano e nelle diverse sale.
Con questa mostra l’artista ha voluto creare un’esplorazione emozionale-immersiva del luogo espositivo attraverso un allestimento pensato in dialogo con l’architettura. Il percorso è mappato da trenta opere pittoriche su carta, qui esposte per la prima volta, che lo spettatore dovrà cercare, come in una caccia al tesoro, servendosi di segni visivi, tattili, sonori e per la prima volta anche olfattivi, che tracciano un viaggio metaforico evocativo nel tempo e nella storia. Opere e istallazioni alterano la percezione dello spazio e visualizzano un percorso iniziatico dentro al fluire del tempo e fuori dalla storia. I temi fondamentali sono: viaggio, mare, orizzonte, infinito e “azzurrità”. Viaggio come metafora di conoscenza; mare come custode del mistero dell’origine della vita; le potenzialità espressive dell’azzurro come linguaggio emozionale-evocativo.
Le opere sono realizzate con interventi di colore su carte nautiche antiche e moderne di varie dimensioni (cm 50×70, cm 60×100, cm 80×110). Per le prime l’artista ha utilizzato colori da lei stessa preparati con la bollitura in acqua di mare di spezie e di erbe (zafferano-curry-curcuma-ginger-anice-peperoncino-alloro-rosmarino-prezzemolo-lavanda ecc.), come usavano fare gli antichi, mentre per le seconde si è servita di tecniche miste (acquerelli, acrilici, cera). Il percorso espositivo culmina in due installazioni site-specific collocate nelle ex celle sotterranee.
Le carte nautiche – scrive Jacqueline Ceresoli nel suo testo in catalogo – sono uno strumento conoscitivo descrittivo per gli esploratori, evasivo per gli artisti capaci di tracciare percorsi metaforici tradotti in immagini come alfabeto visivo della memoria. Per Fioretti il colore è una condizione della ricerca del movimento, visualizza riflessioni dinamiche attraverso paesaggi naturali, mappando un percorso autonomo attraverso lo spazio dell’opera fino al punto dove lo sguardo coglie l’infinito dialogo tra ragione ed emozione, sospeso tra tempo storico e individuale. […]
In queste carte si tratteggiano attimi passati, sensazioni sensoriali vissute durante le esplorazioni dell’autrice delle coste intorno al Mediterraneo, all’oceano Atlantico, Pacifico e le isole dei Caraibi, emozioni che si riconfigurano nella sua memoria di luoghi. Paesaggi lirici che si modificano nel corso delle stagioni, dissolte in un continuo processo di svelamento di flussi mentali impresso nel gesto del dipingere. Osservando le mappe sono evidenti impronte, striature, accenni di luce diafana, impronte, addensamenti di colore, di spezie, come schegge di visioni conflittuali suggerite dall’urgenza di moltiplicare i punti di collisione tra superficie e vuoto, senza rinunciare a sollecitazioni tattili della materia. […]
La mostra sarà aperta da domenica 21 giugno, primo giorno d’estate, a domenica 26 luglio 2015. Le opere sono tutte inedite, ideate appositamente per questo luogo e verranno documentate da un catalogo edito da Silvana con testi in italiano inglese e immagini a colori.