giovedì 17 gennaio 2013

MASSIMO COCO: RICORDARE STANCA - LIBRERIA UBIK, SAVONA 18/1/2013



MASSIMO COCO
RICORDARE STANCA
L’assassinio di mio padre e altre ferite mai chiuse
presentazione del volume edito da Sperling & Kupfer
Libreria Ubik
Corso Italia 116 - Savona
venerdì 18 gennaio 2013, ore 18,00

Massimo Coco è una delle vittime degli Anni di Piombo. Suo padre Francesco, Procuratore Generale a Genova, fu assassinato dalle Brigate Rosse l’8 giugno 1976 insieme a due uomini della scorta, nel primo attacco terroristico alle istituzioni dello Stato. 
La sua storia, precisa lui stesso, assomiglia a tante storie già scritte e la sua sofferenza è quella di tutti i familiari che hanno subìto, dopo la perdita improvvisa e violenta di un padre, un marito o un figlio, anche l’umiliazione di non veder riconosciuti i propri diritti, l’ostilità della burocrazia, l’indifferenza delle istituzioni. 
Se ha deciso di parlare di sé e del padre non è dunque per aggiungere un tassello a un quadro noto, ma per porre una domanda alla quale, nelle testimonianze delle altre vittime, non ha trovato risposta: «Ma voi, la rabbia, dove l’avete messa?» Nessuno sembra indignarsi nel vedere gli assassini di ieri pontificare da cattedre, intervenire sui giornali, ottenere pubblicamente un perdono che non hanno neppure cercato. Nessuno denuncia l’ipocrisia di cerimonie commemorative trasformate in riti rassicuranti che assolvono le coscienze o la banalità di spettacoli che mettono in scena commuoventi riconciliazioni sapientemente alleggerite del peso del passato. 
In questo libro appassionato, che è anche un appello critico e intenzionalmente provocatorio, Massimo Coco chiede che l’esercizio della memoria rispetti il patto che lega i sopravvissuti alle persone che si sono sacrificate per non venire meno ai loro principi. Un patto che ci chiede non solo di preservare il ricordo, ma di distinguere fra eversori e difensori della legge, di assicurare la giustizia, di superare il lutto per poter guardare a quei fatti sanguinosi non con serenità o distacco, come sembra raccomandare una saggezza irriflessiva, ma con senso di responsabilità.