Serate con l'Università
L'ARCHITETTURA COME STRUMENTO PER PROMUOVERE L'IDENTITÀ DEL TERRITORIO E VALORIZZARE IL PAESAGGIO
Federazione Operaia
Via Corradi 47 - Sanremo
giovedì 13 dicembre 2012, ore 21,00
Questa sera dalle 21 alla Federazione Operaia in via Corradi a Sanremo si svolgerà un nuovo appuntamento con le 'Serate con l'Università' organizzate dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Torino in collaborazione con il comune di Sanremo con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Imperia.
Tema dell'incontro del 13 dicembre sarà “L'architettura come strumento per promuovere l'identità del territorio e valorizzare il paesaggio”. Relatore: Giuseppe Panebianco, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Imperia. Introduce e modera: Marco Devecchi docente della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino.
“Il territorio che ci circonda è un manufatto complesso, composto da caratteri orografici, idrogeologici, vegetazionali ma anche infrastrutturali, urbanistici e architettonici – scrive Panebianco - E’ l’esito di un concorso incessante di azioni dalla natura complessa che coinvolge risorse identitarie storiche, culturali, morfologiche, naturalistiche, sociali, simboliche e tecnologiche. Nel paesaggio sono ben visibili le tracce dell’umanità, le modificazioni antropiche, che, fino alla rivoluzione industriale, hanno avuto pari peso rispetto alle evoluzioni naturali, poiché ogni territorio sia urbano che agricolo ha subito nel tempo alterazioni non spontanee. L’equilibrio tra evoluzione naturale ed intervento dell’uomo si è incrinato definitivamente dopo la seconda metà del secolo scorso. L’edilizia, ben diversa dall’architettura, ha spesso danneggiato irreparabilmente il nostro territorio distruggendo l’opera millenaria dei nostri avi L’unica soluzione sembra essere quella della conservazione e della tutela del territorio nel senso più stretto del termine, bloccando ogni possibilità di intervento e assegnando al paesaggio la sola funzione contemplativa. La nuova sfida dell’architettura è quella di rispondere alle mutate condizioni economiche e produttive della società, rigenerare paesaggi che hanno perso nel tempo la loro originaria funzione e riqualificare la città diffusa, ormai caratterizzata da strutture insediative ibride tra l’urbano e l’agricolo, che hanno fatto perdere quel senso di identificazione degli abitanti con il proprio territorio. Architettura e paesaggio non devono essere considerate in contrapposizione. L’architettura anzi può e deve essere strumento di valorizzazione del paesaggio, riqualificando le preesistenze e introducendo nuovi valori paesistici con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita”.