lunedì 10 dicembre 2012

CREDERE E CONOSCERE - LIBRERIA UBIK, SAVONA 11/12/2012



CARLO MARIA MARTINI, IGNAZIO MARINO
CREDERE E CONOSCERE
presentazione del volume edito da Einaudi
relatore Giampiero Bof
Libreria Ubik
corso Italia 116 - Savona
martedì 11 dicembre 2012, ore 18

L'uomo di fede, Carlo Maria Martini (che è stata una delle massime autorità spirituali del nostro tempo) in questo libro ha incontrato l'uomo di scienza, Ignazio Marino (un chirurgo di fama internazionale impegnato per la difesa dei diritti delle persone). 
Attraverso un dialogo sincero e aperto all'ascolto, essi ragionano intorno ad alcuni dei temi etici oggi più rilevanti, su cui esiste una divergenza apparentemente incolmabile tra il mondo cattolico e la comunità scientifica. Ne nasce una discussione proficua su temi che riguardano da vicino la realtà quotidiana di molte persone: l'inizio della vita e le sue implicazioni nella fecondazione artificiale e nella ricerca sulle cellule staminali embrionali, le posizioni della Chiesa sulla sessualità, sul celibato per i sacerdoti cattolici, sull'omosessualità e sui diritti civili. Il testo si conclude con un lungo approfondimento sulla fine della vita: partendo dal principio irrinunciabile che vada difesa la dignità della persona in ogni fase della sua esistenza, l'eutanasia può essere considerata ammissibile in alcune circostanze? 

Con le parole del Teologo Bof, relatore dell'incontro: "Martini fu “Uomo del dialogo”, e lo fu, espressamente, come testimone della fede cristiana, per la sua capacità di interpretare il Vangelo come luce della storia concreta e vissuta; e la vita, come luogo e figura della fede autenticamente vissuta e testimoniata. 
Di qui la disponibilità e la capacità di dialogo, come incontro genuinamente personale con l’altro, nella forma di una comunicazione nella quale la propria autenticità, nella parola detta ed ascoltata, si rendeva offerta e invito all’autenticità dell’altro, che si sentiva accolto, riconosciuto, apprezzato, in un rapporto di amicizia, nel quale ciascuno offriva il meglio di sé medesimo..."