SPLENDORI BAROCCHI
IRENE DE RUVO - CONCERTO D'ORGANO
Cappella Sistina
piazza Duomo - Savona
venerdì 12 ottobre 2012, ore 21,00
L'Associazione Culturale Pro Musica Antiqua organizza, nell'ambito della rassegna “Musica Antica a Savona”, il concerto d'organo “Splendori Barocchi” venerdì 12 ottobre alle ore 21 nella Cappella Sistina. La Cappella, autentico gioiello savonese, grazie ad un attento restauro da qualche anno è tornata al suo antico splendore, come pure l'organo, riportato al perfetto equilibrio timbrico del suo progetto originario.
Organista è la monzese Irene De Ruvo, direttrice del festival di musica antica “Monza & Brianza”, affermata artista, specializzata nel repertorio sei-settecentesco.
Il programma propone brani di autori barocchi tedeschi e austriaci fra i maggiori compositori di letteratura per organo e si snoda attraverso i diversi stili di scrittura.
Il primo brano è una Toccata per organo dell'austriaco J. K. Kerrl, compositore sempre ricco, nella sua scrittura, di virtuosismi tecnici e arditi passaggi armonici.
Seguono alcune variazioni su corale del tedesco G. Böhm, autore dal quale il famoso Bach apprese lo stile della variazione. Si tratta di un corale il cui testo induce a riflettere sull'esistenza effimera e caduca dell'uomo.
Segue una Toccata del compositore alsaziano G. Muffat, compositore eclettico la cui scrittura si muove, in maniera disinvolta e convincente, fra lo stile italiano e quello francese.
Sarà poi la volta del compositore che più strettamente è legato all'esperienza di Bach, D. Buxtehude, capostipite della scuola contrappuntistica tedesca e che in sé, già preannuncia tutte le possibilità d'invenzione che sfoceranno appunto, fra gli ultimi, nelle composizioni del grande Bach.
Il programma si chiude, simbolicamente, con la figura di J. S. Bach, autore che riassume in sé tutti gli stili e gli affetti dell'epoca barocca e che porta la scrittura organistica a vette mai sfiorate dai predecessori, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista artistico.
La sua Fantasia è un grande affresco iniziale ricco di pathos e affetti tipicamente barocchi. Ad essa segue una fuga bipartita nella quale, il tema iniziale, viene indagato e sviluppato nelle sue possibilità espressive e, nella seconda parte, affiancato da altri due temi in una fuga a tre dal respiro davvero monumentale.