sabato 16 gennaio 2016

FRANCO BALESTRINI




FRANCO BALESTRINI

É scomparso nella notte fra il 15 e il 16 gennaio Franco Balestrini, storico animatore culturale, fondatore ad Albissola Marina del Centro d'Arte e Cultura che porta il suo nome, appassionato collezionista.
Giovanissimo partigiano, con il nome non poco significativo di Napoleone, ferito in uno scontro con i tedeschi a Savona, nella valletta dove ora sorge la chiesa di Via Mignone, ebbe - completati gli studi - una lunga carriera di funzionario comunale.
Autodidatta (felicemente autodidatta) in poesia prima e quindi in arte, ha iniziato l'attività espositiva nel 1979, con una mostra di Carlos Carlé.
Amico degli artisti, di Agenore Fabbri (del quale ha raccolto in una sala a lui dedicata una importante collezione di sculture e dipinti) come di tanti altri, liguri, italiani e stranieri, ha allestito nel suo spazio duecentodue mostre, da Schifano a Rotella, da Lam ad Atanasio Soldati, da Bice Lazzari a Piero Simondo.
Ultima, l'estate scorsa, quando già soffriva della malattia che gli è stata fatale, la grande installazione di Eduard Habicher, curata da Riccardo Zelatore, che per molti anni lo ha affiancato nella sua avventura.
Nella nota, scrupolosamente redatta a mano, della sua attività è rimasta vuota la casella che riservava all'esposizione duecentotre.
Trasformata in omaggio postumo, ne occuperà idealmente la posizione la mostra - da lui fortemente voluta - della sua collezione di opere di Piergiorgio Colombara, frutto di un rapporto nato nei primi anni '80 e protratto sino alla sua scomparsa, mostra che si aprirà il 18 marzo prossimo nell'Oratorio de' Disciplinanti di Finalborgo.

Immagine: Franco Balestrini con Wifredo Lam, 1981.