domenica 20 dicembre 2015

ANTONIO SABA TELLI: GENIO E LIBERTÀ - PRIAMAR, SAVONA




ANTONIO SABA TELLI
GENIO E LIBERTÀ
a cura di Carla Bracco e Lorenzo Zunino
Fortezza del Priamar
corso Mazzini - Savona
19/12/2015 - 14/2/2016

Sabato 19 dicembre si è inaugurata a Savona, nel Palazzo del Commissario della Fortezza del Priamar, la mostra “Antonio Saba Telli, genio e libertà”, organizzata dall’Associazione Lino Berzoini, per le cure di Carla Bracco e Lorenzo Zunino, con il contributo del Comune di Savona e della Fondazione “A. De Mari”, il patrocinio della Regione Liguria , Provincia di Savona, Comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore.
Circa 150 opere, tra ceramica, pittura e tecnica mista, illustrano l’opera del maestro dagli anni ’40 alla fine degli anni ’90, i rapporti con artisti e uomini di cultura intessuti durante il soggiorno a Torino e il periodo parigino.
Antonio Saba Telli risulta essere la sublimazione della figura dell’artista, non solo per il ricordo fortissimo, al limite del mito, che ancora oggi dimora tra i suoi concittadini o tra quelli fortunati che hanno avuto modo di conoscerlo e magari di essergli “amico”, concetto apparentemente estraneo al suo fare, ma soprattutto perché in lui l’aspetto artistico e quello umano coincidono perfettamente. La vita è l’arte e l’arte è la vita, senza ingombranti vincoli mentali, familiari, sessuali e tantomeno sociali. Un moderno Caravaggio che non tiene conto delle convenzioni, del perbenismo e di ogni eventuale limite alla propria libertà, che maturata ed esaltata in età più avanzata sfocia nell’anarchia consapevole e pienamente vissuta giornalmente, con tutte le sue contradizioni. La lunga preparazione culturale lo porta ad affrontare in tempi e luoghi diversi, studi di arte, medicina, architettura, ed infine di filosofia, e le frequentazioni intense del climax torinese, milanese e quindi della Parigi del primo dopoguerra, al cospetto di grandi personalità della cultura soprattutto letterario-filosofica, ne affinano il pensiero e lo dispongono alla vita con una curiosità mai doma ed una contestuale propensione per la sfiducia nel genere umano che sfocia infine nello scetticismo in senso epistemologico e conseguentemente nella negazione della verità attraverso la conoscenza.
Due sono i padri riconosciuti da Saba Telli artista ed uomo. Luigi Spazzapan maestro di pittura nella Torino prima del conflitto ed Andrea Caffi, esempio di pensiero nella Parigi del dopoguerra.
Il movimento Informale espressionista è il contenitore in cui si muove Saba Telli, con tutti i distinguo del caso soprattutto grazie agli infiniti contatti con l’arte, in senso più aperto e nobile possibile, non ultimi quelli con gli amici dei Co.Br.A. annusati prima a Parigi e poi ritrovati nella sua Albisola.
Uomo di grande fascino naturale, Saba Telli è amante del genere femminile e da questo è pienamente ricambiato, anche se in linea con il suo carattere spigoloso ed anticonformista sono anche le donna dei bordelli che colgono la sua attenzione e straripano materiche sulle tele accese.
Saba Telli è anche ceramista e non poteva essere diversamente per un artista nato ad Albisola. Compatibilmente con la materia in ceramica il linguaggio persegue quello pittorico, con un mondo fantastico sempre in bilico tra figurativo ed informale, in cui comunque è il colore ad essere protagonista.